i social insorgono contra la tassa sui sacchetti

Gli italiani non vogliono pagare i sacchetti biodegradabili per l’ortofrutta. La cosiddetta ‘tassa sui sacchetti di plastica’. La vedono come un’estorsione che si aggiunge a quelle degli africani appostati fuori dai supermercati.

Una foto, in particolare, è diventata in queste ore il simbolo della battaglia contro la normativa europea che obbliga i rivenditori a indicare sullo scontrino il costo delle buste utilizzate dal consumatore. Lo scatto mostra quattro arance, ognuna con la propria etichetta che indica peso e costo appiccicata direttamente sulla buccia.

Una pratica in teoria vietata per questioni di igiene e che non sempre permette di eludere la norma entrata in vigore il primo gennaio 2018: molti supermercati, infatti, hanno inserito già nell’etichetta di pesatura il costo del sacchetto. E non sempre si può chiedere al cassiere di stornarlo dall’importo della spesa. Intanto il PD prova improbabili ‘chiarimenti’:

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18 messaggi in questa discussione

5 minuti fa, director12 ha scritto:

Gli italiani non vogliono pagare i sacchetti biodegradabili per l’ortofrutta. La cosiddetta ‘tassa sui sacchetti di plastica’. La vedono come un’estorsione che si aggiunge a quelle degli africani appostati fuori dai supermercati.

Una foto, in particolare, è diventata in queste ore il simbolo della battaglia contro la normativa europea che obbliga i rivenditori a indicare sullo scontrino il costo delle buste utilizzate dal consumatore. Lo scatto mostra quattro arance, ognuna con la propria etichetta che indica peso e costo appiccicata direttamente sulla buccia.

Una pratica in teoria vietata per questioni di igiene e che non sempre permette di eludere la norma entrata in vigore il primo gennaio 2018: molti supermercati, infatti, hanno inserito già nell’etichetta di pesatura il costo del sacchetto. E non sempre si può chiedere al cassiere di stornarlo dall’importo della spesa. Intanto il PD prova improbabili ‘chiarimenti’:

Ahahahahaha !! Rivoluzione per i sacchetti biodegradabili ...!! Che idio ta che sei !!

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In questo momento, mark25252 ha scritto:

Ahahahahaha !! Rivoluzione per i sacchetti biodegradabili ...!! Che idio ta che sei !!

Ho una foto anch’io ...Ahahahaha 

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6 minuti fa, mark25252 ha scritto:

Ho una foto anch’io ...Ahahahaha 

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incolla l'etichetta sui bacicci!! uno alla volta!!

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13 ore fa, director12 ha scritto:

Gli italiani non vogliono pagare i sacchetti biodegradabili per l’ortofrutta. La cosiddetta ‘tassa sui sacchetti di plastica’. La vedono come un’estorsione che si aggiunge a quelle degli africani appostati fuori dai supermercati.

Una foto, in particolare, è diventata in queste ore il simbolo della battaglia contro la normativa europea che obbliga i rivenditori a indicare sullo scontrino il costo delle buste utilizzate dal consumatore. Lo scatto mostra quattro arance, ognuna con la propria etichetta che indica peso e costo appiccicata direttamente sulla buccia.

Una pratica in teoria vietata per questioni di igiene e che non sempre permette di eludere la norma entrata in vigore il primo gennaio 2018: molti supermercati, infatti, hanno inserito già nell’etichetta di pesatura il costo del sacchetto. E non sempre si può chiedere al cassiere di stornarlo dall’importo della spesa. Intanto il PD prova improbabili ‘chiarimenti’:

Qualcuno per favore spiega al povero director che sui social si leggono tante falsità e che non si deve credere a tutto?

Se lei pesa le arance singolarmente, senza prendere la busta, sullo scontrino ci sarà comunque il costo del sacchetto, ma alla cassa verrà tolto. Non è difficile sa?   Se il supermercato non lo toglie allora basta cambiare supermercato! 

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13 ore fa, director12 ha scritto:

Gli italiani non vogliono pagare i sacchetti biodegradabili per l’ortofrutta. La cosiddetta ‘tassa sui sacchetti di plastica’. La vedono come un’estorsione che si aggiunge a quelle degli africani appostati fuori dai supermercati.

Una foto, in particolare, è diventata in queste ore il simbolo della battaglia contro la normativa europea che obbliga i rivenditori a indicare sullo scontrino il costo delle buste utilizzate dal consumatore. Lo scatto mostra quattro arance, ognuna con la propria etichetta che indica peso e costo appiccicata direttamente sulla buccia.

Una pratica in teoria vietata per questioni di igiene e che non sempre permette di eludere la norma entrata in vigore il primo gennaio 2018: molti supermercati, infatti, hanno inserito già nell’etichetta di pesatura il costo del sacchetto. E non sempre si può chiedere al cassiere di stornarlo dall’importo della spesa. Intanto il PD prova improbabili ‘chiarimenti’:

Qualcuno per favore spiega al povero director che sui social si leggono tante falsità e che non si deve credere a tutto?

Se lei pesa le arance singolarmente, senza prendere la busta, sullo scontrino ci sarà comunque il costo del sacchetto, ma alla cassa verrà tolto. Non è difficile sa?   Se il supermercato non lo toglie allora basta cambiare supermercato! 

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46 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Se leggete questo articolo vedrete quello che chiedeva l'Europa e quello che invece ha fatto l'Italia in una calda giornata di Agosto

http://www.imolaoggi.it/2018/01/03/puntualizzazione-sullaffaire-sacchetti-quanto-raccontato-e-la-solita-fake-new-governativa/

Date retta invece a me : Non lo leggete il sito Imola Oggi : 

 

guida-utile-IMOLAOGGI

Non c’è molto da scrivere in merito al proprietario di Imolaoggi, Armando Manocchia, ampiamente conosciuto.

ImolaOggi

Imolaoggi è un sito dai contenuti contro immigrazione, Europa e in particolare contro la cultura islamica. La carriera politica di Manocchia si può riassumere così:

  • Responsabile anche dell’associazione “Una Via per Oriana” dedicata in memoria di Oriana Fallaci;
  • Presidente del Circolo della Libertà di Imola;
  • Coordinatore Politico della Lega Nord per la Circoscrizione di Imola dal 16 Marzo 2009;
  • Consigliere comunale di Borgo Tossignano, comune vicino a Imola, e capogruppo della Lega Nord fino al 2010 (in seguito a diffida della Lega Nord e sue dimissioni);
  • Candidatoterzo in lista, con la formazione ultracattolica “Io amo l’italia – Magdi Cristiano Allam” alle elezioni del 2013.

Nonostante l’uscita del 2010 dalla Lega Nord, nel 2014 continuava ancora a sostenerla.


 

 

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5 minuti fa, mark25252 ha scritto:

Date retta invece a me : Non lo leggete il sito Imola Oggi : 

Vedo che nessun giornale ti va bene; ne parla tutta la stampa, ne parlano anche qui https://www.ilfoglio.it/economia/2018/01/03/news/perche-il-balzello-sui-sacchetti-biodegradabili-non-e-eco-logico-171540/  non ti va bene nemmeno quello che dice il foglio? vai su Google e fai ricerche , ne parlano tutti, non è possibile che tutta la stampa non sia credibile;  forse dal tuo punto di vista l'unico giornale credibile è questo? http://italia.pravda.ru/

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6 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Vedo che nessun giornale ti va bene; ne parla tutta la stampa, ne parlano anche qui https://www.ilfoglio.it/economia/2018/01/03/news/perche-il-balzello-sui-sacchetti-biodegradabili-non-e-eco-logico-171540/  non ti va bene nemmeno quello che dice il foglio? vai su Google e fai ricerche , ne parlano tutti, non è possibile che tutta la stampa non sia credibile;  forse dal tuo punto di vista l'unico giornale credibile è questo? http://italia.pravda.ru/

Forse non ci siamo e , se posso darti un consiglio , con me non ci provare a fare il furbetto . Che hai tendenze destrorse l’ho capito da un po’ . Peraltro tendenzialmente anche a cercare  di manifestarle il giusto senza “ scoprirti “ troppo per cautelarti e consentirti eventuali vie di fuga . Ripeto , visto che hai la predisposizione di leggere prevalentemente e di abbeverarti su foglietti specializzati in fake news contro il governo , il PD e Renzi : un conto e’ citare quotidiani dove trovano spazio anche voci dissenzienti e comunque motivate e dove magari domani ci sarà invece chi e’ favorevole a questo provvedimento , un conto e’ citare notizie provenienti da fogliacci che fanno delle fake news la loro unica possibilità di esistere . Chiaro ??

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10 ore fa, ariafresca123 ha scritto:

Qualcuno per favore spiega al povero director che sui social si leggono tante falsità e che non si deve credere a tutto?

Se lei pesa le arance singolarmente, senza prendere la busta, sullo scontrino ci sarà comunque il costo del sacchetto, ma alla cassa verrà tolto. Non è difficile sa?   Se il supermercato non lo toglie allora basta cambiare supermercato! 

ecco le new del giorno!! poi portare da casa il sacchetto per la spesa..ma deve  avere la caratteristiche di quelli che compri al supermercato!! quindi,compralo al super,o compralo dove vuoi,l'importante che sia l o stesso produttore!!!!

ps: amb°°°°leeee

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In linea di principio imporre l'uso di sacchetti compostabili, quindi utilizzabili anche per la raccolta differenziata della frazione umida, è un buon passo avanti rispetto ai vecchi sacchetti biodegradabili, o parzialmente biodegradabili, ma non compostabili, che creavano seri problemi. Andrebbero però precisate meglio, con dati certi che non ho ancora trovato in rete, le proprietà ecologiche dei nuovi sacchetti per confrontarle con quelle dei vecchi. I quali comunque avevano anch'essi un costo, che non era però espressamente caricato sul consumatore. Non credo che i nuovi sacchetti costeranno molto di più, una volta che la domanda sia andata a regime, quindi non vedo perché non debbano essere gratuiti, come credo avvenga o avverrà in altri paesi dove si incentiva al massimo tutto ciò che migliora la raccolta differenziata. Personalmente il problema non mi tocca. La mia famiglia da sempre acquista la frutta e gli ortaggi (prodotti fondamentali nella dieta mediterranea) dal fruttivendolo di fiducia, MAI nei supermercati. In generale privilegiamo la piccola distribuzione. La migliore qualità della spesa compensa ampiamente i costi poco maggiori. Inoltre, come ho spiegato in altri post, la grande distribuzione cancella molti più posti di lavoro di quanti ne crea e mette in ginocchio anche i piccoli fornitori e produttori. Il nostro fruttivendolo tratta solo prodotti locali e nazionali e usa solo sacchetti di carta per contenere e separare i vari prodotti. Servono poi sacchetti più grandi, di plastica, per portarli via, ma mia moglie usa una pratica e capiente borsa di stoffa. Dal punto di vista ecologico la carta riciclata è come il legno per le case antisismiche: un materiale senza rivali. Totalmente biodegradabile, compostabile e riciclabile. Inoltre la decomposizione batterica della carta avviene in tempi molto più rapidi rispetto alle plastiche biodegradabili. Ricordo anche che in Italia siamo tra i primi in Europa per percentuale di riciclo e riuso di carta e cartone  (non così per altri materiali). Dunque fate come noi napoletani veraci: privilegiate i piccoli negozi, portatevi da casa la borsa pluriuso ed esigete sacchetti di carta. Vedo con piacere che a Treviso ci copiano:

https://youtu.be/JyqSBnnSL30

P.S. Ma noi abbiamo i friarielli, i peperoncini verdi, i pomodori sanmarzano...

 

Modificato da fosforo31

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ma   che  ***   neanche   si  spendessero  miliardi   ma  andatevene  tutti a  vafff..

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Personalmente non vedo un problema sul sacchetto biodegradabile, semplicemente perchè non lo uso.

La scusa di una direttiva UE, abilmente taroccata e rilanciata come "imposta" è l'ennesimo fallimento di una politica PDocchia.

Scaricare questo inutile costo sulle tasche delle famiglie è l'ennesimo imbroglio pari alla fatturazione dei ventotto giorni che abbiamo apprezzato sui conti telefonici. anche in questo caso con la benedizione di un silenzioso governo PDocchioso.

Il dietrofront, davanti alle veementi proteste dei consumatori, delle loro associazioni e la sonora bocciatura anche dall'Autorità Garante delle Telecomunicazioni, ha spinto il governo a correre ai ripari, sottraendo il favore agli amichetti di merenda.

Il pretesto di una mondo più pulito e esente dalla plastica serve solo per imbonire la straordinaria base, disposta a farsi stroncare, là dove non batte mai il sole, l'ennesima e farcitissima BAGUETTE.

Certo è che i PDocchi non hanno mai intentato una utile regolamentazione sul riciclabile, nessuna opera sulle infrastrutture idriche, energetiche e di approvvigionamento delle risorse primarie necessarie allo sviluppo del paese. 

Al contrario hanno preferito beccarsi i diktat di una UE pronta a schiantare le ossa ai produttori italiani a declassare le eccezionalità e a svendere la qualità del made in Italy. 

nella mia umile dimora tutto è riciclabile, dall'acqua piovana usata per gli scarichi igienici, all'energia derivante dal sole e all'immancabile cippato che arriva da circa dodici ettari di bosco e che fornisce combustibile e calore attraverso una caldaia apposita. Tutto progettato, sviluppato e attuato da aziende italiane. Un'opera certamente non alla portata di tutti ma ostacolata da mille procedure, veti e balzelli appositamente studiati per scoraggiare tali iniziative.

Shiny insieme ad una piccola comunità, gode di prodotti ortofrutticoli di stagione coltivati nelle Marche, di carne bovina, suina e pollame  a prezzi ragionevoli allevati e lavorati da una filiera onesta e responsabile. Tutto può avere un costo sostenibile, alimentandosi in modo genuino e sano, ragionando ed evitando sprechi e inutili furbizie. 

Non è necessario tornare alle origini e coltivare duramente terra e mietere grano con la forza delle sole braccia.

Occorre solo impedire che una politica malsana e fatta di autentici ladroni, osteggi e malversi persone autodeterminate a riprendersi quello che sempre ci è appartenuto. La nostra creatività, il buonsenso e il lavoro. Quello che nobilita l'uomo e che i PDocchi hanno svenduto in nome di un ritorno economico destinato a pochi.

 

BaS

 

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