Lo scienziato di palazzo

Inviata (modificato)

33 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

A occhio direi che il redattore delle news di Nature ha preso un abbaglio colossale (e l'ho dimostrato) e che la tua preparazione tecnico-scientifica, all'altezza di quella della nonna del garzone del mio barbiere, non ti ha impedito di abboccare alla balla.  

Qui abbiamo un'altra gustosa notizia, risalente a qualche anno fa

https://fusenet.eu/efda-roadmap-fusion-electricity-european-grid-2050

A realistic approach that gives Europe fusion electricity in the 2040s

Last month, the European Fusion Development Agreement (EFDA) has released a roadmap to the realisation of a supply of fusion electricity to the grid by 2050.

E di seguito si legge quello che dice la Commissione Europea

https://ec.europa.eu/***/news/focus-fusion-power-and-iter-project-2021-mai-17_en

DEMO, the “demonstration power plant” that will follow ITER, will be an industry and technology-driven programme that will produce electricity for the grid. This in turn will pave the way for future commercialisation of fusion power and lead to cheap, nearly limitless carbon-free energy, possibly from 2050 onwards.

Scenario che è compatibile con quello che si legge sul sito di Nature (non su infosannio, NdA):

over the next four years, scientists at the Culham Centre for Fusion Energy near Oxford will produce a detailed design for the Spherical Tokamak for Energy Production (STEP), a plant capable of generating hundreds of megawatts of net electrical energy that would be up and running by the early 2040s

Il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 invece ha scritto

per questo, anche con tutto l'ottimismo possibile, È ASSOLUTAMENTE DA ESCLUDERE che si possa ottenere energia da fusione su scala industriale prima del 2080

e lo ha scritto sulla base di quelto che ha letto sull'autorevolissimo sito AVVOCATOATOMICO! Ripeto a beneficio dei forumisti seri:

AVVOCATOATOMICO

Invito il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 a contattare senza ulteriori indugi uno psichiatra (serio).

 

Modificato da ilsauro24ore

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

108 messaggi in questa discussione

8 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:

Qui abbiamo un'altra gustosa notizia, risalente a qualche anno fa

https://fusenet.eu/efda-roadmap-fusion-electricity-european-grid-2050

A realistic approach that gives Europe fusion electricity in the 2040s

Last month, the European Fusion Development Agreement (EFDA) has released a roadmap to the realisation of a supply of fusion electricity to the grid by 2050.

E di seguito si legge quello che dice la Commissione Europea

https://ec.europa.eu/***/news/focus-fusion-power-and-iter-project-2021-mai-17_en

DEMO, the “demonstration power plant” that will follow ITER, will be an industry and technology-driven programme that will produce electricity for the grid. This in turn will pave the way for future commercialisation of fusion power and lead to cheap, nearly limitless carbon-free energy, possibly from 2050 onwards.

Scenario che è compatibile con quello che si legge sul sito di Nature (non su infosannio, NdA):

over the next four years, scientists at the Culham Centre for Fusion Energy near Oxford will produce a detailed design for the Spherical Tokamak for Energy Production (STEP), a plant capable of generating hundreds of megawatts of net electrical energy that would be up and running by the early 2040s

Il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 invece ha scritto

per questo, anche con tutto l'ottimismo possibile, È ASSOLUTAMENTE DA ESCLUDERE che si possa ottenere energia da fusione su scala industriale prima del 2080

 

Lascia perdere le "gustose notizie" del 2013 (tipo: Napolitano rieletto al Quirinale). Lascia perdere le previsioni della Commissione europea, che deve pur giustificare, con l'ottimismo ingannevole dei politici, decine di miliardi di euro da spendere per un esperimento che potrebbe benissimo risolversi in un flop (come quello del NIF americano). E lascia perdere il reattorino britannico che partirà con la prima pietra (2032) con 25 anni in ritardo su ITER ma che vorrebbe raggiungerlo e superarlo in tromba, addirittura generando centinaia di MWe (contro zero MWe di ITER) con la modica spesa di 200 milioni di sterline contro 30 miliardi di euro. Il tuo amico pisano direbbe che il reattore STEP lo sta progettando il mago Otelma. Invece mostrami, come ti ho già chiesto, dove sta scritto nel sito web di ITER che questo esperimento miliardario vuole dimostrare la fattibilità della produzione di elettricità da fusione nucleare a fini commerciali. È vero che la home page si apre con una provolonata a caratteri cubitali, una castroneria non meno faraonica del reattore in costruzione: UNLIMITED ENERGY. Perfino i politici della Commissione UE sono (un poco) più seri usando gli avverbi nearly possibily. Ma puoi risparmiarti la fatica: non troverai confermata da nessuna parte in quel sito la tua castroneria. Le finalità del progetto ITER sono altre e sono assai meno ambiziose di quelle di un prototipo progettato per produrre elettricità cheap come vorrebbe la Commissione UE. Quindi è ragionevole pensare che, qualora l'esperimento ITER riesca (e non è affatto detto!), serviranno altri decenni per vedere un tale prototipo in funzione.

ITER è una macchina che in sostanza converte un input di centinaia di MWe, più deuterio e trizio (quest'ultimo prodotto da reattori a fissione tipo i CANDU canadesi), in un output costituito da particelle alfa e neutroni. I neutroni, non confinabili dal Tokamak, portano via l'80% dell'energia termica in uscita. È necessario intercettarli perché colpendo un bersaglio esterno produrrebbero letali raggi gamma e trasmutazione degli atomi del bersaglio che diventerebbero radioattivi. A ciò provvede in primis il blanket, una "coperta" di litio liquido dello spessore di un metro. Qualche serio scienziato qui intravede un'analogia con i reattori autofertilizzanti di IV generazione raffreddati a metallo liquido e prevede un analogo e colossale flop. Questa "coperta" va continuamente refrigerata (con acqua a circolazione forzata, come molte altre parti dell'impianto) ma non è del tutto impermeabile ai neutroni. Quindi è necessario un "bioscudo" esterno, un cilindro di cemento 30×30 metri e 3 metri e mezzo di spessore. Tutto quello che sta al suo interno è destinato a diventare un rifiuto radioattivo a bassa intensità. ITER ne produrrà almeno 30.000 tonnellate, molto più di qualsiasi centrale a fissione: serviranno centinaia di milioni di euro per smaltirle. Ma c'è di più. Un bersaglio artificiale in uranio naturale o in uranio impoverito trasmuterebbe in plutonio. Quindi ogni futuro reattore a fusione, anche un reattore sperimentale più piccolo di ITER, potrebbe essere usato per produrre armi nucleari. Gli eventuali reattori a fusione costituirebbero una seria minaccia di proliferazione nucleare. Una parte dell'energia termica dei neutroni caldi sfuggenti potrebbe ancora essere recuperata nel blanket e convertita in elettricità, sia pure con una ridotta efficienza di conversione rispetto al plasma confinato. Ma ciò creerebbe ulteriori grosse complicazioni dell'impianto. ITER non lo prevede, anzi, ripeto, non prevede di convertire in elettricità neppure l'energia termica confinata nel plasma. Se facesse ambedue le cose, e le facesse con l'efficienza massima teorica di conversione, il bilancio netto sarebbe comunque negativo: meno 26 MWe, come viene dimostrato qui:

http://news.newenergytimes.net/2017/10/06/the-iter-power-amplification-myth/

I neutroni non solo contaminano ma col tempo indeboliscono severamente  tutte le strutture interne, che vanno quindi sostituite mediante robot. L'operatività dei reattori a fusione è di conseguenza assai più intermittente rispetto ai reattori a fissione (dove i neutroni sono emessi in quantità molto minori). Ma i servizi ausiliari del faraonico impianto richiedono, nel caso di ITER, circa 100 MWe non interrompibili nemmeno a reattore spento, ovvero con la camera a vuoto del plasma in stand by. Questa potenza, sufficiente per alimentare una città di 150.000 abitanti, durante i lunghi e frequenti periodi di fermo deve essere comprata e prelevata dalla rete. Nemmeno il trizio può essere completamente rigenerato all'interno del reattore. Può esserlo solo in teoria, in pratica molto difficilmente i reattori a fusione basati sulla reazione deuterio-trizio ci libereranno dalla dipendenza dai reattori a fissione, necessari per produrre il trizio. Di sicuro, come detto, non ci libereranno dalle scorie radioattive. Che anzi saranno prodotte in quantità molto maggiori rispetto alle centrali a fissione, sia pure con attività ed emivite mediamente molto minori. Il deuterio, a differenza del trizio radioattivo, è un isotopo stabile e si trova in natura, ma la reazione deuterio-deuterio, che produce meno neutroni, purtroppo è 20 volte meno efficiente della deuterio-trizio. La reazione ideale e pulita, idrogeno-idrogeno, quella che avviene nel nucleo del Sole senza emissione di neutroni, è 10 elevato alla 24 volte meno efficiente. Un'altra certezza è che una centrale a fusione nucleare avrebbe un'efficienza idrica (in MWe/mc/s di acqua di raffreddamento) nettamente inferiore rispetto a qualsiasi altro tipo di impianto termoelettrico. E l'acqua dolce è un bene scarso e prezioso. Pertanto, accostare le eventuali centrali a fusione nucleare del futuro a una fonte energetica pulita, a buon mercato (cheap) e pressoché illimitata come il Sole, come fa la Commissione UE, non è solo un luogo comune ma una colossale castroneria, buona per i polli e i disinformati come te.

P.S. Io non ho fatto una previsione precisa, ho scritto che il più sfegatato dei nuclearisti seri di mia conoscenza esclude l'industrializzazione del nucleare da fusione prima del 2080. Ti consiglierei di leggere l'Avvocato dell'Atomo. Non diventeresti un nuclearista serio ma impareresti qualcosa e forse scriveresti meno castronerie. 

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
33 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Io non ho fatto una previsione precisa, ho scritto che il più sfegatato dei nuclearisti seri di mia conoscenza esclude l'industrializzazione del nucleare da fusione prima del 2080. Ti consiglierei di leggere l'Avvocato dell'Atomo. Non diventeresti un nuclearista serio ma impareresti qualcosa e forse scriveresti meno castronerie. 

Non avevo dubbi che qualsiasi cosa che contraddice la tua boria è una castroneria. Dopo Nature si aggiunge la Commissione Europea a coloro che dicono castronerie che non si accordano con la tua boria.

Detto questo, qui invece abbiamo

https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/2011/2011.04806.pdf

un gruppo di cazzari che fanno parte di MIT, Princeton, UCLA e simili, che affermano quanto segue: we *** the recommendations of that report for the U.S. to remain a partner in ITER and to begin a science and technology program leading to the construction of a fusion pilot plant (FPP) that would operate as early as the 2040s

Inoltre i cazzari ci credono davvero a questa mission

develop fundamental understanding of the unique dynamical behaviors of plasmas, demonstrate that our understanding is true, and identify opportunities where the unique properties of plasmas can be used to engineer technologies that *** a growing and sustainable economy

Invito il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31:

a chiamare lo psichiatra appena possibile

a limitarsi a recensire la pizza di Michele.

Dammi retta: perfino il fratello down di Sanchino Risata si è accorto che sei un peracottaro.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Dammi retta: perfino il fratello down di Sanchino Risata si è accorto che sei un peracottaro.

xxxxxxxxxxxxx 

 

Per sua conoscenza mio fratello è morto da vent'anni, e non era down ( mi scuso con loro) stu.pido lucertolona.

La cosa grave è che l'unico vero down cogli.one che frequenta il forum è proprio lei.

Mi scuso per averglielo detto io, purtroppo sua madre ha sofferto in silenzio senza rivelarle la sua deficenza mentale.

 

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
41 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

Non avevo dubbi che qualsiasi cosa che contraddice la tua boria è una castroneria. Dopo Nature si aggiunge la Commissione Europea a coloro che dicono castronerie che non si accordano con la tua boria.

Detto questo, qui invece abbiamo

https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/2011/2011.04806.pdf

un gruppo di cazzari che fanno parte di MIT, Princeton, UCLA e simili, che affermano quanto segue: we *** the recommendations of that report for the U.S. to remain a partner in ITER and to begin a science and technology program leading to the construction of a fusion pilot plant (FPP) that would operate as early as the 2040s

Inoltre i cazzari ci credono davvero a questa mission

develop fundamental understanding of the unique dynamical behaviors of plasmas, demonstrate that our understanding is true, and identify opportunities where the unique properties of plasmas can be used to engineer technologies that *** a growing and sustainable economy

Per contraddire o confutare quello che scrivo, visto che io non mi perdo in chiacchiere, link, copiaincolla e insulti, ma espongo argomenti e ragionamenti, devi farlo con argomenti e ragionamenti opposti, e nel merito. E se non sei in grado di farlo, allora vatti a cercare punto per punto, se le trovi, le confutazioni dei miei argomenti, ed esponile per esteso. Se hai trovato un pdf di 200 pagine, sintetizzami in 20 righe le eventuali conclusioni contrarie alle mie e non pretendere che io mi legga le 200 pagine. Altrimenti non venirmi a parlare di fusione nucleare, ma va a pulire le spiagge, va. 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
12 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Per sua conoscenza mio fratello è morto da vent'anni, e non era down ( mi scuso con loro) stu.pido lucertolona.

Il giorno 8 maggio 2021 sembrava in buona salute.

Un caso analogo è successo a me per una visita a mio fratello  diversamente abile. La visita serviva per ennesima conferma della diversa abilità. Convocati alle ore 14 la visita viene fatta alle ore 18, purtroppo gli strumenti non funzionano. Evito di raccontare le mie escandescenze e i colori dei volti dei medici. Comunque mio fratello viene confermato diversamente abile senza  l'uso degli strumenti.

Se non ho capito male, i medici ai morti fanno l'autopsia e non la visita per accertare lo stato di diversa abilità. Ma potrei sbagliarmi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
3 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

sintetizzami in 20 righe le eventuali conclusioni contrarie alle mie e non pretendere che io mi legga le 200 pagine.

I cazzari di MIT, Princeton, UCLA e dintorni non prendono in minima considerazione le provolonate che hai scritto, tipo la proliferazione nucleare oppure che È ASSOLUTAMENTE DA ESCLUDERE che si possa ottenere energia da fusione su scala industriale prima del 2080. 

Un motivo ci sarà. Credo che ci azzecchi il fatto che i cazzari di MIT, Princeton, UCLA e dintorni ragionano in maniera diversa da te. La cosa non mi stupisce: loro sono nelle più importanti facoltà scientifiche del pianeta mentre tu blateri nel forum di politica di Virgilio. 

E non pretendo che tu legga 200 pagine scritte dai cazzari di MIT, Princeton, UCLA e dintorni. Ti lascio alla lettura di avvocatoatomico e infosannio, Quelle sono le letture adatte al tuo livello culturale.  

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

E qui

https://ccfe.ukaea.uk/fusion-energy/fusion-in-brief/

i cazzari di UK Atomic Energy Authority parlano di uno dei progetti principali

STEP - a new UK power plant design activity based on the compact ‘spherical tokamak’ reactor concept, which aims to deliver net electric power output on a timescale of 2040.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, ilsauro24ore ha scritto:

Il giorno 8 maggio 2021 sembrava in buona salute.

Un caso analogo è successo a me per una visita a mio fratello  diversamente abile. La visita serviva per ennesima conferma della diversa abilità. Convocati alle ore 14 la visita viene fatta alle ore 18, purtroppo gli strumenti non funzionano. Evito di raccontare le mie escandescenze e i colori dei volti dei medici. Comunque mio fratello viene confermato diversamente abile senza  l'uso degli strumenti.

Se non ho capito male, i medici ai morti fanno l'autopsia e non la visita per accertare lo stato di diversa abilità. Ma potrei sbagliarmi.

Questa è la dimostrazione del perché sua madre, soffrendo in silenzio per aver un figlio dall'aspetto normale, ma di fatto un down cogli.one, non le ha parlato della sua disabilità mentale.

L' otto maggio duemila ventuno io non ho fatto alcuna data di quando è successo il fatto.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
49 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

I cazzari di MIT, Princeton, UCLA e dintorni non prendono in minima considerazione le provolonate che hai scritto, tipo la proliferazione nucleare oppure che È ASSOLUTAMENTE DA ESCLUDERE che si possa ottenere energia da fusione su scala industriale prima del 2080. 

Un motivo ci sarà. Credo che ci azzecchi il fatto che i cazzari di MIT, Princeton, UCLA e dintorni ragionano in maniera diversa da te. La cosa non mi stupisce: loro sono nelle più importanti facoltà scientifiche del pianeta mentre tu blateri nel forum di politica di Virgilio. 

E non pretendo che tu legga 200 pagine scritte dai cazzari di MIT, Princeton, UCLA e dintorni. Ti lascio alla lettura di avvocatoatomico e infosannio, Quelle sono le letture adatte al tuo livello culturale.  

Non arrampicarti sugli specchi che rischi di farti male. Lo sai meglio di me che ti stai ostinando a parlare vagamente di una materia di cui non capisci una mazza. E alla quale purtroppo non puoi nemmeno avvicinarti perché ti mancano le basi. Come tutti quelli che si appellano sistematicamente all'autorità, non hai nulla da tirare fuori dalla tua testa. Io sono stato abbonato più di 30 anni a Le Scienze (edizione italiana di Scientific American) e avrò letto decine di articoli sulla fusione nucleare. Pro e contro, ma ricordo bene che negli ultimi anni prevalevano le critiche, specie sul progetto ITER. E sono un allievo del prof. Luciano De Menna, uno dei pionieri e delle maggiori autorità italiane in materia di confinamento dei plasmi. Seguii il suo corso di Fisica2 e superai con lode l'esame, poi mi fotocopiai le sue dispense del corso di Plasmi e Fusione controllata, ma non mi approvarono il piano di studi perché conteneva già troppi esami di Fisica (Fisica3, Struttura della Materia, Elettronica quantistica, Ottica e Interazioni, oltre ai 4 obbligatori) e allora lo sostituii con Economia Generale. In ogni caso ne so abbastanza per dire che la fusione sarebbe un po' meno peggio della fissione, se fosse realizzabile a costi simili o poco maggiori, ma questo è molto improbabile. In modo analogo, sostengo che il ponte sospeso a campata unica sullo Stretto sarebbe meno peggio del ponte a 3 campate e del tunnel subalveo, ma lo considero pur sempre un'opera faraonica di cui si può e si deve fare tranquillamente a meno. 

P.S. Quando decidi di insultare me, cerca non tirare in ballo altri forumisti e i loro parenti. Grazie. 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Non si preoccupi sig fosforo è una caratteristica del lucertolone, aver fatto soffrire sua madre per la sua disabilità mentale.

Suo padre poi è colpevole di non averlo preso a calci in Q.lo fin da piccolo.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Inviata (modificato)

Scusate, per quanto concerne il ponte sullo stretto Calabria / Sicilia i due esperti sono Vincent e Mariella che da bravi siciliani vivono il problema. Comunque – Sicilia e Calabria sono in costante spostamento tra di loro e “qualsiasi” collegamento stabile non può reggere (ponte aereo a qualsiasi numero di campate; tunnel sottomarino tipo Manica; tunnel a mezza acqua tipo Archimede; o altre frottole del genere). (ricordiamo anche la salinità delle acque, le correnti marine, i venti a raffica, il ponte Tacoma ....).  Sono tutte solo e solamente chiacchiera per far spendere soldi inutili al posto di potenziare i traghetti e perfezionare gli approdi calabresi e siciliani. Ho detto al plurale approdi, ovvero diversi per ciascuna delle due parti. Ricordo che i “piloni dello stretto” (vedasi documentazione tecnica) per trasferire energia elettrica tra le due coste … sono ripasti in uso solo per pochi anni, poi abbandonati poiché i cavi aerei creavano problemi costanti. Ora vengono adoperati come ripetitori radio sia civili che militari. - in chiusura informo che per il passato ho lavorato come volontario con i ragazzi “in difficoltà” … chiedo il loro rispetto e non coinvolgerli nei vostri discorsi scialbi e meschini. La rubrica è nata per il dialogo, non per le offese e le “mes tru azi oni” mentali e celebrali di pochi. - senza cordiali saluti finali.-    

Modificato da dune-buggi
1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, dune-buggi ha scritto:

Scusate, per quanto concerne il ponte sullo stretto Calabria / Sicilia i due esperti sono Vincent e Mariella che da bravi siciliani vivono il problema. Comunque – Sicilia e Calabria sono in costante spostamento tra di loro e “qualsiasi” collegamento stabile non può reggere (ponte aereo a qualsiasi numero di campate; tunnel sottomarino tipo Manica; tunnel a mezza acqua tipo Archimede; o altre frottole del genere). (ricordiamo anche la salinità delle acque, le correnti marine, i venti a raffica, il ponte Tacoma ....).  Sono tutte solo e solamente chiacchiera per far spendere soldi inutili al posto di potenziare i traghetti e perfezionare gli approdi calabresi e siciliani. Ho detto al plurale approdi, ovvero diversi per ciascuna delle due parti. Ricordo che i “piloni dello stretto” (vedasi documentazione tecnica) per trasferire energia elettrica tra le due coste … sono ripasti in uso solo per pochi anni, poi abbandonati poiché i cavi aerei creavano problemi costanti. Ora vengono adoperati come ripetitori radio sia civili che militari. - in chiusura informo che per il passato ho lavorato come volontario con i ragazzi “in difficoltà” … chiedo il loro rispetto e non coinvolgerli nei vostri discorsi scialbi e meschini. La rubrica è nata per il dialogo, non per le offese e le “mes tru azi oni” mentali e celebrali di pochi. - senza cordiali saluti finali.-    

Questa storia dell'elettrodotto aereo tra Calabria e Sicilia non la conoscevo ed è molto interessante. In effetti fu un'opera spettacolare, specie per i due giganteschi tralicci sulle due sponde ma non solo. Leggo su Wikipedia che all'epoca (1955) era l'elettrodotto sospeso più lungo al mondo. I cavi erano d'acciaio che ha una migliore resistenza meccanica rispetto al rame, ma anche una maggiore resistività elettrica (da 8 a 40 volte maggiore) dunque maggiore dissipazione di energia a parità di sezione. Questo problema  portò 30 anni dopo alla dismissione della linea. Per abbassare la resistenza elettrica avrebbero potuto incrementare la sezione dei cavi, ma così sarebbe aumentato il peso. Però non capisco perché non fu adottato il cavo in alluminio oppure la soluzione che poteva conciliare le due esigenze. Ovvero un'anima d'acciaio con un intreccio di rame all'esterno. L'acciaio avrebbe garantito la resistenza meccanica e il rame la conducibilità elettrica perché il grosso della corrente alternata a 50 Hz si sarebbe concentrato, per effetto pelle, sul conduttore esterno. Oggi c'è solo l'elettrodotto sottomarino, che di sicuro è la soluzione migliore. Questo, caro d/B, mi induce a pensare, per analogia, che forse sottovaluti la soluzione del tunnel di Archimede. C'è un progetto bene avviato in Norvegia e a dirigerlo è un'italiana: nemo propheta in patria.

https://www.cittanuova.it/ponte-archimede-norvegia/?ms=003&se=009

Per quanto riguarda i movimenti tettonici della Sicilia e della Calabria, questi non dovrebbero creare grossi problemi. Ho letto che le due sponde dello Stretto si stanno allontanando alla velocità di circa 1 cm al secolo, che è meno delle deformazioni termiche giornaliere di una struttura lunga oltre 3 km. Penso che la sismicità della zona e anche il vento siano problemi più seri per il ponte sospeso (ma non per il tunnel archimedeo). In ogni caso sono d'accordo con te: la soluzione più semplice, razionale ed economica è migliorare il servizio traghetti. Sui quali oggi transitano circa 7.000 veicoli al giorno. Anche ammesso che con il ponte triplicassero, sarebbero sempre molti meno dei 110.000 veicoli al giorno che transitano sul Golden Gate Bridge pagando un salato pedaggio. Ma il famoso ponte di San Francisco lavora in perdita.

L'avere lavorato come volontario per i disabili ti fa onore. Saluti

1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

informo che per il passato ho lavorato come volontario con i ragazzi “in difficoltà” … chiedo il loro rispetto e non coinvolgerli nei vostri discorsi scialbi e meschini.

xxxxxxxxxxxxx 

ora non lavora più sig auto da sabbia?

Un vero peccato, ultimamente avrebbe potuto conoscere e aiutare anche il  lucertolone del forum nato cogli.one.

 

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Dedicare la propria domenica al sorriso, al gioco o semplicemente alla compagnia dei ragazzi in “difficoltà” è impegnativo. Anche se “arricchisce” sotto l'aspetto umano, logora internamente sotto l'aspetto psicologico. Massimo rispetto agli infermieri ed al personale specifico che li assiste tutti i giorni con costanza. (a questo proposito rimando al capitolo “dott sorriso” “ridere per vivere” affrontato sia sulle pagine di “virgilio ge nio” e sia sulle normali pagine internet. - Tornando al collegamento Calabria Sicilia rimane più sicuro, affidabile, economico il sistema traghetti. Un collegamento rigido avrebbe tempi e costi (realizzazione e manutenzione) assurdi. Potenziamo i traghetti, con diversi punti di approdo (in modo da alleggerire il traffico e garantirlo anche in caso di situazioni avverse). Per il signor “scarafaggio / lucertola” un bravo avvocato potrebbe a lui spiegare che una denuncia gli costerebbe cara, quindi smetterebbe di offendere. - buon giovedi di sole … - (anche il volontariato al gattile / canile locale riempie di gioia e di coccole spontanee da parte degli ospiti festosi). - per gli interessati alle disabilità animali propongo la lettura dei siti dedicati al tema ed anche “carellini animali disabili”. -   

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

I francesi con le loro centrali nucleari costruite a ridosso dei nostri confini fanno affari d'oro ! noi ci prendiamo gli stessi loro rischi ma con la differenza che ci guadagnano bei soldoni ... senza contare che nei pedaggi autostradali che noi paghiamo in Italia parte del pedaggio viene versato alla francia per lo smaltimento delle loro scorie nucleari .. in più paghiamo ovviamente l'energia che importiamo. Mentre ex la centrale nucleare di Trino vercellese è stata chiusa e luchettata e luchettata  ci resterà per i secoli a venire  altro che smaltimento rimarrà li così come è per sempre i soldi dei costi di smaltimento sono solo fittizi . Ora non esiste solo il nucleare , l'eolico,  il solare , l'idro elettrico , il gas più o meno pulito , esiste anche il geotermico in grado di dare energia pulita  in modo continuo perennemente , sarebbe il caso di valutare anche questa opzione ....  

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Il 1/6/2021 in 00:41 , fosforo311 ha scritto:

Uno "scienziato di palazzo": proprio così Pierfranco Pellizzetti - che conosce molto bene il fisico Roberto Cingolani - ritrae sul Fatto.it il ministro (o "superministro" nella supercazzola di Beppe Grillo) della Transizione Ecologica. In altri tempi si sarebbe detto uno "scienziato di corte" o un intellettuale cortigiano, ma il concetto è quello. Chi mi legge sa che ebbi questo sospetto ma ero inizialmente ben disposto verso il nuovo ministro. Oggi purtroppo devo convenire in toto con Pellizzetti. 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/25/il-ministro-cingolani-e-la-sua-natura-di-scienziato-di-palazzo-che-conosco-bene/6206382/

Il prof. Cingolani ha diretto per 10 anni l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, ipertrofico carrozzone pubblico della ricerca, molto ricco di finanziamenti ma povero di risultati se è vero - come scrive non smentito il prof. Pellizzetti - che oltre ad assemblare qualche "robottino dalla faccetta buffa" ha innescato tre sole start up: le tre trattorie dove vanno a rifocillarsi i numerosi ricercatori dell'Istituto. È vero che a uno di questi robottini Cingolani attribuì nientemeno che l'autocoscienza e sarebbe stato un risultato epocale, ma mostrai in altra discussione che era una disinvolta esagerazione. Del resto, da che mondo è mondo, ogni scienziato di corte sente il dovere di stupire il principe o il mecenate.

https://forum.virgilio.it/argomento/110468-il-superministro-e-il-robot/

Dal carrozzone genovese Cingolani passò all'Human Technopole di Milano, il faraonico progetto da 1,5 miliardi per il dopo Expo, patrocinato da Renzi (mecenate spendaccione coi soldi dei contribuenti) e per fortuna abortito o ridimensionato. Da lì il nostro scienziato di palazzo passò a Leonardo (ex Finmeccanica), colosso pubblico degli armamenti, per poi approdare, grazie anche all'improvvida "raccomandazione" di un Beppe Grillo in confusione, al nuovo ministero che avrebbe dovuto rafforzare, in teoria, il ruolo del vecchio ministero dell'Ambiente (peraltro diretto benissimo da un vero e dunque scomodo ambientalista come Sergio Costa) e fare in pratica "fessi e contenti", come diciamo a Napoli, la base grillina e gli ambientalisti. Durante questo percorso il Cingolani fece alcune tappe alla Leopolda del suo amico di Rignano ma anche in qualche convegno di grillini e di ambientalisti. I quali però non sono né fessi né contenti e hanno imparato presto a conoscerlo. Dal canto suo, bisogna dargli atto, il superministro ha fatto poco per dissimulare la sua vera funzione nel governo dei peggiori: quella dell'autorevole greenwasher. Questo Cingolani, come si era già intuito dalla faccenda del robottino "autocosciente", non è immune da manie di grandezza e ha esordito da ministro come segue, udite udite:

 

"La vera fonte di energia universale saranno le stelle. L'universo funziona con la fusione nucleare, non con la fissione. Quella è 'la rinnovabile delle rinnovabili'...  Fra 10 anni, se avremo lavorato bene, avremo idrogeno verde, avremo superato le batterie che hanno un problema di dismissione, e staremo investendo nella fusione nucleare che ora sta muovendo i primi passi nei laboratori. Questa è la transizione che io ho in testa".

https://www.adnkronos.com/il-ministro-cingolani-la-fonte-energetica-universale-le-stelle_1wCewsIyeCl0dbv5TwPXcf

Dunque, per il ministro della Transizione Ecologica la transizione energetica è quella che deve condurci alla fusione nucleare. Un'impostazione, come dimostrerò, non solo a dir poco irrazionale ma, con tutto il rispetto, DEMENZIALE.

Prima di tutto, anche il solare fotovoltaico, il solare termodinamico e l'eolico sono fonti energetiche rinnovabili che derivano in ultima analisi dalla fusione. Solo che la reazione nucleare utilizzata avviene, in tutta sicurezza e a costo gratis per noi, a 150 milioni di km di distanza, nel nucleo centrale della nostra stella amica, dove i nuclei di idrogeno si fondono in nuclei di elio con una perdita di massa pari a oltre 4 milioni di tonnellate al secondo, corrispondente, in base alla nota equivalenza di Einstein, a un'energia liberata e irradiata nello spazio pari a quella che produrrebbero tutte le centrali elettriche della Terra, non in un secondo bensì in 4 milioni di anni. Questa energia va ad alimentare direttamente gli impianti solari e indirettamente quelli eolici, mossi dai venti generati dai gradienti di temperatura e di pressione causati dall'irradiazione solare. E allora, perché accendere direttamente sulla Terra il fuoco stellare, come vorrebbe il ministro Cingolani? Per la hybris direbbero i Greci, la tracotanza umana punita dagli dei. Invero questo fuoco lo abbiamo già acceso nella bomba all'idrogeno, o bomba H. La più potente finora sperimentata fu un ordigno sovietico da 50 megatoni (la Bomba Zar) equivalente a oltre 3000 bombe di Hiroshima e a 10 volte tutto l'esplosivo convenzionale usato nella seconda guerra mondiale. Immaginiamo, e speriamo di non doverli mai vedere, gli effetti di una simile mostruosità su un luogo abitato. Ma una piccola punizione divina l'hanno già ricevuta gli Stati Uniti quando hanno provato a controllare la fusione nucleare a scopi pacifici, cioè per produrre energia elettrica, con la tecnica del confinamento inerziale del combustibile (mediante impulsi giganti LASER al picosecondo da 500 terawatt). Esperimento fallito e 3 miliardi e mezzo di dollari buttati nel cesso, ovvero nella faraonica National Ignition Facility. Sono però in preparazione altri esperimenti, in genere ancora più costosi, basati sul confinamento magnetico. Un enorme elettromagnete toroidale (a ciambella) detto TOKAMAK (invenzione sovietica) tiene confinato un plasma a temperatura superiore a quella del nucleo del Sole (15 milioni di °C) dove si innesca la fusione. Ogni bobina del magnete è alimentata da correnti di decine di migliaia di ampere che fonderebbero all'istante qualsiasi conduttore per effetto Joule, quindi bisogna usare superconduttori raffreddati a elio liquido fino a 4 kelvin (cioè 269 °C sotto zero). Già questo terrificante salto termico tra la temperatura del plasma confinato e quella dei superconduttori che alimentano il magnete confinatore rende un'idea dell'innaturale e tremenda complessità di questi progetti. Il magnete del reattore sperimentale ITER, in costruzione in Francia, è progettato per confinare un plasma a 150 milioni di °C. Cioè 10 volte la temperatura del nucleo del Sole! È formato da un solenoide centrale e da 24 bobine del peso di 120 tonnellate e del costo di oltre 50 milioni di euro l'una, per complessivi 100.000 km di nastro superconduttore raffreddato dall'elio liquido. La costruzione di ITER ha già richiesto il raddoppio della produzione mondiale della lega superconduttrice niobio-titanio. Questo reattore, mirato solo a un esperimento di fusione nucleare controllata con guadagno energetico netto, costerà circa 30 miliardi di euro ed è coinvolta anche l'Italia. Ma perché deve essere così grande e costoso se serve solo per fare un esperimento, cioè per dimostrare la fattibilità tecnica della fusione come fonte energetica? La risposta è: perché la fusione nucleare è faraonica e ipertrofica per sua natura. Dimostriamolo. Naturalmente un plasma non è un gas e tanto meno un gas ideale, ma in grossolana approssimazione possiamo ancora usare la ben nota equazione di stato dei gas perfetti: pV=RT, dove R è una costante. Se la temperatura T è enorme (~100 milioni di K), per limitare la pressione p a valori sopportabili da una struttura di contenimento o di confinamento deve essere enorme il volume V. Infatti il Sole, pur essendo classificato come una nana gialla, è un oggetto enorme, molto più grande di ITER perché il confinamento del plasma solare avviene solo per forza di gravità. Volume enorme farebbe pensare a una bassa densità, ma nel nostro caso (plasma) significa soprattutto bassa densità energetica. In effetti la densità del nucleo solare è 150 volte quella dell'acqua perché p è ben 500 miliardi di atmosfere e T è 15 milioni di K, ma la densità di potenza è sorprendentemente bassa: appena 30 milliwatt per kg. A titolo di confronto, in una persona a riposo il metabolismo basale vale circa 1 watt/kg. Un corpo umano a riposo produce molta più energia per unità di massa del nucleo solare dove avvengono le reazioni di fusione nucleare (!) ma tutta la differenza la fa la massa gigantesca del Sole. Per quanto detto, anche in un TOKAMAK la densità energetica del plasma sarà relativamente bassa, e questo è un concreto vantaggio per la sicurezza (ossimoricamente in un reattore a fusione è da escludersi la fusione termica del combustibile, tipica dei più gravi incidenti nelle centrali a fissione) ma le sue dimensioni saranno molto più grandi del vessel cioè del contenitore del nocciolo di un reattore nucleare a fissione di pari potenza. Immaginiamo allora i costi: l'energia elettrica da fusione, semmai arriverà, costerà molto probabilmente più di quella ricavabile dalla fissione, la quale oggi è già quasi fuori dal mercato per le centrali recenti o in costruzione. Ed è prevedibile che solo una minoranza di paesi al mondo disporrà della tecnologia e dei mezzi economici per dotarsi di centrali a fusione. Ma quando arriverà nelle case, se arriverà, l'elettricità da fusione nucleare? Il più convinto e ottimista dei nuclearisti, ma serio, prevede non prima del 2080. Infatti ITER è solo un esperimento. Se andrà bene (e non è affatto detto) seguirà DEMO, un prototipo dimostrativo (ancora più grande e costoso), infine PROTO, un prototipo di reattore commerciale, forse sul finire del secolo. Ma l'Italia si è già impegnata (con l'UE) a raggiungere l'obbiettivo della neutralità climatica (net-zero emissions) entro il 2050. Obbiettivo difficile, raggiungibile solo con uno sforzo epocale sui fronti delle rinnovabili e dell'efficienza energetica (ma a mio avviso sarà necessario anche un taglio netto del consumo energetico pro capite). Questa è la vera transizione che ci siamo impegnati a perseguire concretamente, e non certo la transizione alla per ora quasi fantomatica fusione nucleare vagheggiata da Cingolani. E allora che senso ha distrarre miliardi dalle rinnovabili per investirli in esperimenti sulla eventuale energia del XXII secolo (che per i motivi descritti certo non sostituirà tutte le altre fonti)?

Il ministro ha anche detto (vedi link precedente) che il vettore energetico cui dobbiamo puntare è l'idrogeno verde, cioè quello ricavato per elettrolisi dell'acqua (la separazione dell'idrogeno dall'ossigeno nella molecola H2O) per mezzo dell'elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Ma in seguito ha precisato che l'idrogeno verde per ora non ce l'abbiamo quindi in questa fase di transizione ecologica dobbiamo usare il gas naturale (metano) e l'idrogeno blu:

https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/energia/2021/05/05/cingolani-per-ecotransizione-servono-idrogeno-blu-e-metano_a0851d8e-934f-47f1-b2fc-96d9eb7a72cc.html

Ma nemmeno l'idrogeno blu ce l'abbiamo! Il metano è senza dubbio molto meno inquinante del petrolio (e derivati) e del carbone, e in prima battuta anche meno climalterante perché la sua combustione emette, a parità di energia termica liberata, il 30% in meno di CO2 rispetto al petrolio e il 45% in meno rispetto al carbone. Tuttavia va ricordato che il metano stesso è un potente gas serra, con un GWP (global warming potential) decine di volte maggiore (a parità di massa) di quello dell'anidride carbonica. E che l'estrazione, la lavorazione (es. la liquefazione per ottenere il GNL: gas naturale liquido) e la distribuzione del metano implicano inevitabili e rilevanti perdite in atmosfera. L'idrogeno blu è idrogeno ricavato da idrocarburi, principalmente dal metano, con un processo industriale che richiede energia e che comporta notevoli emissioni di CO2. Se questa CO2 finisce in atmosfera, si parla di idrogeno grigio; se invece viene catturata e stoccata, tipicamente in un deposito sotterraneo, es. un giacimento di gas naturale esaurito, si parla di idrogeno blu. Esistono anche l'idrogeno viola, ricavato per elettrolisi dell'acqua con elettricità di origine nucleare, e l'idrogeno nero, ricavato per elettrolisi con elettricità generata da una centrale a carbone o a olio combustibile. Il 90% dell'idrogeno oggi prodotto nel mondo è idrogeno grigio. Questo perché l'elettrolisi è ancora un processo poco efficiente e poco competitivo, nonostante i continui progressi in corso. Ma anche l'idrogeno blu oggi è raro e costoso. Perché sia la cattura che lo stoccaggio della CO2 (CCS: carbon capture and storage) sono processi costosi, anche in termini energetici, e problematici. Per quanto ne so, i più grossi esperimenti di CCS, in Texas e in Australia, sono ambedue falliti. Lo stoccaggio sotterraneo di milioni di metri cubi di CO2 comporta un lento e inevitabile rilascio nel tempo, ma c'è anche il rischio di rapide e assai pericolose fughe. Nel 1986 una eruzione limnica, cioè l'improvviso rilascio della CO2 in soluzione nelle acque del lago vulcanico Nyos nel Camerun, causò la morte per asfissia di 1746 persone e 3500 capi di bestiame. Fu un fenomeno naturale, ma chi ci assicura che un terremoto o un maremoto non possa liberare i milioni di mc di CO2 che l'ENI intende stoccare al largo di Ravenna in giacimenti sottomarini di gas dismessi? Un progetto che ENI vorrebbe realizzare con i fondi europei del PNRR e che sembra proprio avallato dal ministro Cingolani. Ma l'idrogeno blu oggi non sembra molto più competitivo di quello verde, che senza dubbio è meno problematico e più coerente in un'ottica green (meglio non produrre la polvere che produrla e poi nasconderla sotto il letto, che è quello che si fa con la CCS). Facevano quindi molto bene gli ex ministri Costa e Patuanelli a puntare direttamente sull'obiettivo finale, l'idrogeno verde. L'investimento pubblico non ha l'unico né il principale obbiettivo nel ritorno economico. L'eventuale passaggio intermedio, l'idrogeno blu sponsorizzato da Cingolani, sia tutto a carico degli eventuali privati interessati (cioè nessuno senza sussidi pubblici). Ritengo anche che l'attuale ministro sopravvaluti l'importanza dell'idrogeno. Se devo produrre idrogeno col metano, allora tanto vale usare direttamente il metano, meno costoso e molto più facile da trasportare. E non c'è nessuna urgenza, in attesa dell'idrogeno verde competitivo (che Patuanelli prevedeva entro 5 anni), di passare dalle auto elettriche a batteria alle auto elettriche a fuel cell alimentate con idrogeno blu. Anche quest'ultima soluzione oggi è assai poco competitiva, non a caso pressoché tutti i costruttori hanno accantonato i progetti di auto a idrogeno. Il ministro sopravvaluta anche il problema dello smaltimento delle batterie al litio. Si aggiorni! La tecnologia in questo campo corre veloce ed oggi è già possibile recuperare e riciclare il 100% del litio e del cobalto, il 98% del manganese e percentuali prossime al 100% di vari altri materiali e minerali strategici presenti nelle batterie delle auto elettriche (vedasi tabella nella pagina allegata). Se dobbiamo spendere denaro pubblico in incentivi, incentiviamo queste tecnologie green! Mentre sarebbe solo un errore madornale, e fare un favore a certe lobby, incentivare l'estemporaneo recupero di vecchie tecnologie e vecchie fonti energetiche all'interno della green economy  (e del PNRR) con il pretesto della transizione. Esattamente al contrario di quello che pensano e che propongono Cingolani e tutti i greenwasher come lui, la transizione ecologica si accelera disincentivando tutto il vecchiume non green (con divieti, limitazioni, penali e tasse). Per esempio, applichiamo un bel balzello sulle auto diesel e vediamo se Elkann e gli altri costruttori si ostinano a produrle.

https://www.flashbattery.tech/recupero-riciclo-batteria-litio/

Un altro illuminante quanto pacchiano esempio del greenwashing di Cingolani: i mini-reattori nucleari modulari a fissione. Si tratta di piccoli reattori intorno ai 300 MW che verrebbero costruiti in serie e in moduli da trasportare e montare nel luogo di utiizzo. Quest'ultima possibilità per ora è solo teorica mentre i piccoli reattori non sono una novità: 3 su 4 delle nostre vecchie centrali atomiche degli anni 60 e 70 avevano la metà o poco più di quella potenza. Il nucleare a fissione, a differenza di quello a fusione, non è necessariamente ipertrofico nelle dimensioni, lo è solo nei costi come vedremo. Eppure, a 30 anni e più dallo spegnimento di quelle piccole centrali (in seguito al disastro di Chernobyl e al referendum del 1987), non siamo ancora riusciti a smantellarle e a bonificare i relativi siti, né ad allocare in un sito sicuro e definitivo le loro scorie radioattive. Non sappiamo ancora dove e quando verrà costruito il fantomatico Deposito Nazionale. Sappiamo solo che da decenni tutte le famiglie italiane pagano un balzello sulla bolletta elettrica destinato alla Sogin, la società pubblica finalizzata al decommissioning del nostro piccolo parco nucleare pregresso. E meno male che era piccolo! Perché fino a oggi il balzello ha prelevato circa 4 miliardi di euro e la Sogin si è gonfiata nelle strutture e nel personale ma le vecchie centrali e i vecchi (e malsicuri) depositi provvisori sono sempre lì. Dopo innumerevoli ritardi e rinvii, il completamento del decommissioning è previsto per il 2036 (ma in realtà nessuno ci crede). E sapete quanto ci sarà costato alla fine a noi contribuenti? Secondo Milena Gabanelli circa 8 miliardi, ma secondo Sergio Rizzo, che è molto bravo nell'individuare i costi nascosti, bisogna aggiungerne altri 20 per un totale di 28 miliardi di euro. Praticamente 3 ponti sullo Stretto!

https://www.repubblica.it/economia/2020/07/29/news/buco_nero_sogin-263147884/

Secondo una mia stima grossolana, tenuto conto solo di questi costi, cioè trascurando i costi di costruzione e i costi di esercizio di quelle 4 centrali atomiche, ogni MWh da esse prodotto ci sarà costato circa 200 euro! A titolo di confronto, il costo livellato dell'eolico onshore (quindi comprensivo di costruzione, esercizio, interessi e smaltimento a fine vita) oggi è pari a circa 35 €/MWh, quello del fotovoltaico a circa 33 €/MWh (ho usato dati medi USA del 2018, sicuramente oggi i costi sono più bassi). I mini-reattori, che secondo Cingolani andrebbero a integrare le rinnovabili nella fase di transizione, potrebbero addirittura essere omologati dalla UE tra le fonti green e godere dei relativi incentivi. Premono in tal senso paesi nuclearisti come la Francia. Ma quando dovrebbe durare questa transizione, caro ministro della Transizione, tenuto conto che per costruire una centrale nucleare servono 5-10 anni, come minimo, ma diciamo anche 3-5 per i reattori modulari, più i tempi per le autorizzazioni, etc.; e tenuto conto che questi reattorini sono ancora nella fase progettuale e che i costi del nucleare si ammortizzano in 30-40 anni di esercizio? Peraltro leggo che la produzione industriale in serie di questi mini-reattori sarebbe conveniente solo per un'azienda che avesse almeno 50 ordini nel portafoglio, cosa oggi del tutto irreale. Inoltre attenuano uno dei punti di forza del nucleare rispetto alle altre fonti. Una centrale nucleare necessita di personale altamente specializzato e ad alto costo nella formazione e nella retribuzione, e di costosi sistemi di controllo automatici, ma, essendo per l'appunto quasi tutto automatizzato, una centrale da 300 MW richiede poco meno personale e poco meno hardware e software di controllo di una centrale da 1,6 GW, come gli EPR in costruzione da 16 e 14 anni rispettivamente a Olkiluoto in Finlandia e a Flamanville in Francia (con paurose lievitazioni dei costi). Quindi per un reattore piccolo quei costi incideranno molto di più sul costo finale del kWh. Naturalmente i mini-reattori nucleari presentano problemi di sicurezza e di smaltimento delle scorie del tutto analoghi a quelli dei reattori più grandi. Il costo livellato (LCOE) dell'energia elettrica nucleare ne tiene conto, almeno sulla carta, e con ciò esso risulta già da anni e nella maggioranza dei paesi ben maggiore di quello delle principali fonti rinnovabili. Per gli USA nel 2018 l'LCOE medio del nucleare era pari a 151 $/MWh (Lazard) contro i 43 e 41 $/MWh dei già citati eolico onshore e fotovoltaico rispettivamente. Non esistono dati sui futuri mini-reattori ma è impensabile che possano colmare questo gap, che anzi pare destinato ad allargarsi considerati i trend in continua discesa dei costi delle rinnovabili. E non possiamo non considerare i costi nascosti, accidentali e imprevedibili del nucleare. Secondo l'ultima stima del gestore della sfortunata centrale di Fukushima, di fatto nazionalizzata per evitare il fallimento, il decommissioning costerà poco più di 200 miliardi di dollari, che sarebbe già un bel salasso per i contribuenti giapponesi. Ma, purtroppo per loro, c'è questa recente stima pubblicata da France24 che fa lievitare il conto alla somma astronomica di 648 miliardi di euro cioè 790 miliardi di dollari:

https://www.france24.com/en/20190311-business-fukushima-shutdown-cleanup-costs-skyrocket-eight-years-japan-tepco

Qui ho fatto un altro calcolo grossolano e ho trovato che se a TUTTE le famiglie italiane venisse triplicata la bolletta elettrica, servirebbero circa 30 anni per pagare la spesa. Con tutto ciò e dopo ben due referendum in cui il popolo sovrano si è espresso a maggioranza bulgara contro il nucleare, serve una discreta faccia tosta, a mio modesto avviso,  per rilanciarlo nel 2021, in piena pandemia e in piena crisi, e specie se sei, in teoria, il ministro della Transizione Ecologica.

Avevo già parlato del decreto di Valutazione di Impatto Ambientale firmato da Cingolani per sbloccare alcune ricerche di idrocarburi in mare. Il ministro si era difeso dicendo che non erano trivelle autorizzate da lui e che il suo era un atto dovuto. Ma c'era una sospensione decisa dal precedente governo fino al settembre prossimo, e un fact checking sul FQ di venerdì scorso ha smontato la "balla".

Nucleare, a fissione e a fusione, formato mini e formato maxi, idrogeno blu, trivelle. Poteva il nostro scienziato di palazzo mimetizzato da ambientalista trascurare gli inceneritori? No che non poteva! Infatti ne ha parlato venerdì scorso in audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera. Ha detto che il vicecommissario europeo Timmermans ha escluso che i fondi europei possano essere utilizzati per fare inceneritori (e ci mancava solo questo!), ma che l'Italia dovrebbe farci ugualmente "una seria riflessione". Roba da matti! Al che Di Battista si è incavolato di brutto, vieppiù pensando che questo strano ministro è stato voluto e raccomandato da Grillo e usato dallo stesso Garante in confusione (non voglio ancora pensare in malafede, e non lo pensa il Dibba) come argomento principe, anzi "argomento unico" per far digerire alla base l'inopinata adesione del M5s al governo dei poteri forti.

Petrolieri, nuclearisti, inceneritoristi. A questo punto verrebbe da chiedersi a quante lobby dell'economia non green risponde il ministro che in teoria dovrebbe condurci alla svolta green. Difficile dire cosa sia più devastante per l'ambiente tra le trivelle in mare, le scorie nucleari e gli inceneritori. Nel dubbio, l'acuto, lungimirante e ironico Travaglio ha già assegnato al ministro Cingolani il "premio Attila ad honorem". 

 

 

Sono fortemente intenzionato a lasciare il forum . La motivazione di quella che potrà essere questa decisione e’ data dal fatto e’ che mi sono rotto le palle di frequentare un forum dove un imbexxille/ idio ta , nonché Panzanaro e Cazzaro solo per soddisfare la sua bulimica strompiaggine e boria ci ammorba quotidianamente di giudizi , considerazioni , falsità e bugie nei confronti di persone che dovrebbe solo ringraziare e , nel contempo , riempie di lodi alcuni personaggi che vengono considerate sciagure viventi . Non contento di detto comportamento , sto Cazzaro a Km 0, vuole anche apparire come il nuovo profeta del forum . Il problema e’ che ci sia ancora qualcuno ( pochissimi in verità ,nda) che ancora ci credono . Ma , tutto quanto sopra espresso , prendiamo per esempio questo post .  Oggi , l’idio ta nonché Cazzaro Napoletano , “tenterebbe” di “distruggere” Roberto  Cingolani , stimatissimo fisico negli ambienti internazionali ed ottimo Ministro della Transizione Ecologica . Premesso che non mi meraviglio più di niente circa le affermazioni del Cazzaro di Napoli ed in particolare da quando senza curarsi del livello del ridicolo che aveva raggiunto quando affermo’ che lui , “ Si sarebbe messo sotto i piedi ed avrebbe spiegato il problema “ ad un ex Premio Nobel . Sissignori , disse così e poi lo ribadì pure . Sul momento non ci detti molti caso convinto che il Cazzaro era immerso in una profonda crisi etilica e quindi da comprendere vista la condizione in cui viveva . Poi ha continuato con altri personaggi di altissimo valore . Il giudizio del Cazzaro e’ dato solo in base avquale schieramento politico appartengono o simpatizzano i vari personaggi . Stop !!  Questa volta “ attacca” Il Ministro Cingolani , che agli occhi dell’imbexxille partenopeo possiede in se i germi dell’incompetenza perché è, udite udite , un Renziano . Lo descrive come uno “Scienziato di Palazzo “ dove il palazzo assume il nesso negativo . Anzi , prosegue, di “Corte “ facendo intendere che senza importanti conoscenze , Cingolani , non sarebbe nessuno . Lo accusa di essere un “Cacciatore di Finanziamenti” che giudica altamente spropositati per i risultati raggiunti . Fa passare Cingolani come soggetto demenziale e, addirittura , spaventa il forum annuncia dici che lo dimostrerà ( sic , aiutatelo per favore)  . Lui , il Cazzaro , dimostrerà che Cingolani è un irrazionale e pure demente . Insomma un personaggetto tutto sommato mediocre , professionalmente scarso e , comunque, assai inferiore ai due ministri che lo avevano preceduto ( Costa e Patuanelli , grillini , nda).  Ma , udite udite , chi e’ quella persona che “carica e spinge “ il Cazzaro napoletano contro Roberto Cingolani ?? Quale autorità scientifica ?? Quale Ente ?? Quali altri fisici ??  NESSUNO....!! Il Cazzaro prende lo spunto di tuttocio’ da un articolo del Falso Quotidiano scritto da un certo Pierfranco Pellizzetti . Un tizio con il quale , il Pulcinella Partenopeo dice subito di trovarsi d’accordo anche perché vede che pure Calandrino lo e’ ed anche Di Battista giudica a male parole Cingolani uno con la faccia tosta . Sto Pellizzetti che si permette di dare , aggiungendo che lo conosce bene , giudizi al limite del codice penale , chi e’ ??   Non si capisce bene . Sembra che sia in possesso di una laurea in campo umanistico , abbia svolto la didattica in scuole pubbliche ,  giornalista in passato al Manifesto ed ora free-lance a FQ. Insomma , mi viene da ridere , un tipo che ha le caratteristiche giuste per criticare Cingolani . Allora , rimettiamo a posto le cose e diciamo chi e’ veramente Roberto Cingolani che il fatto di essere Renziano non c’entra niente ma c’entra la capacità che l’Italia , sotto la sua cappella di Ministro , riuscirà a competere con i colossi mondiali in campo Energetico !! Laureatisi a Bari nel 1988 , si è perfeziona , nel 1999 alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Dal 1988 al 1991 è stato membro dello staff della Società Max Planck di Stoccarda in Germania, sotto la direzione del premio Nobel per la fisica professor Klaus von Klitzing.  Dal 1991 al 1999 è stato prima ricercatore e poi professore associato di fisica generale presso il Dipartimento di scienza dei materiali dell'Università del Salento (all'epoca chiamata Università di Lecce). Fra il 1997 e il 2000 è stato professore in visita presso l'Università di Tokyo, in Giappone e poi presso la Virginia Commonwealth University, negli Stati UnitiDal 2000 al 2005 è stato professore ordinario di fisica generale presso la Facoltà d'Ingegneria dell'Università del Salento, dove ha fondato e diretto il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie di Lecce Dal dicembre 2005 è direttore scientifico dell'Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova, di cui viene anche considerato una sorta di amministratore delegatoNel dicembre 2015, gli viene assegnato il Premio Roma per la Scienza "per aver dato vita, con l'Istituto Italiano di Tecnologia, a un centro di ricerca avanzata di grande rilevanza nazionale e internazionale, combinando straordinarie capacità di analisi scientifica, di coordinamento organizzativo e di correttezza amministrativa". Nel 2016 lavora alla nascita dello Human Technopole di Milano, il progetto per una cittadella di Scienza della vita. Il 27 giugno 2019 viene nominato Responsabile Tecnologie e Innovazione della società del settore difesa e aerospazio Leonardo diventando operativo dal 1º settembre 2019. Voi fate come vi pare , io sto dalla parte di Cingolani  , voi state pure dietro quella di Pellizzetti , di Travaglio , di Dibba e del Cazzaro napoletano ...Ma mica finisce qui , seeee!!  Il Cazzaro , per tentare di dimostrare una teoria che ha letto da qualche parte ma che gli serve per dimostrare che e’ pure un immenso fisico al servizio del forum , attacca duramente una rivista , Nature, che un altro forumista gli porta a supporto di come sia , (quella si demenziale , letta e fotoincollata non si sa bene da dove ). Il Cazzaro da in escandescenze e , papale papale , afferma che “Nature” tramite un suo giornalista ha preso un colossale abbaglio , lo ha dimostrato e l’articolista ne sa meno del suo barbiere .  Ehhhhh ?? Nature un abbaglio ?? A parte che l’articolo e’ scritto da un fisico , ma , Nature e’ la miglior rivista scientifica riconosciuta nel mondo Sissignori, nel Mondo e per distacco !! Ora , fate voi nuovamente . Io , tra Nature ed il Cazzaro , scelgo Nature . Voi fate come credete !!  Pensate che sia finita ??  Macché !! Il Cazzaro non le manda a dire nemmeno a Steven  Cowley , compevole , agli occhi del Cazzaro di prevedere tempi più corti circa la Fusione Nucleare . Parola del Cazzaro mica di Cowley !! Per chi non lo sapesse, Cowley, e’ considerato il top dei fisici viventi. Per fare un esempio : Se da una astronave uscissero dei marziani , questi andrebbero da Cowley e , stringendoli la mano , direbbero : Il marziano e’ lei , non noi “  .Io sto dalla parte di Cowley anche se il Cazzaro lo definisce un patetico . Voi fate nuovamente quel che più vi aggrada . 

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

E stato fatto un referendum in cui facendo scegliere tra la zuppa ed il pan bagnato si è deciso di abolire il nucleare , per rimanere puliti e bla, bla, bla fatto sta che dopo i fatti di Cernobil  molte persone hanno avuto paura del temporale e si sono rintanate in casa in quanto un'pò di pioggia radioattiva ci avrebbe colpito .... i fenomeni nucleari anche se accadono a migliaia di Km di distanza in qualche modo ci portano sempre delle conseguenze anche se siamo completamente denuclearizzati  in poche parole volenti o nolenti ci tocca tastare la *** degli altri . Ora non ci sono nemmeno gli studi su cosa potrebbe sostituire il nucleare . La sonda spaziale wiking  sta funzionando da quarant'anni ed è alimentata con una piccola  pila nucleare !!! dopo quarant'anni di funzionamento la sua efficienza è ancora dell'80% ha ancora potenza per trasmettere dati  da oltre il confine del sistema solare ... vuol dire che volendo le cose semplici si possono fare 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, mylord611 ha scritto:

I francesi con le loro centrali nucleari costruite a ridosso dei nostri confini fanno affari d'oro ! noi ci prendiamo gli stessi loro rischi ma con la differenza che ci guadagnano bei soldoni ... senza contare che nei pedaggi autostradali che noi paghiamo in Italia parte del pedaggio viene versato alla francia per lo smaltimento delle loro scorie nucleari .. in più paghiamo ovviamente l'energia che importiamo. Mentre ex la centrale nucleare di Trino vercellese è stata chiusa e luchettata e luchettata  ci resterà per i secoli a venire  altro che smaltimento rimarrà li così come è per sempre i soldi dei costi di smaltimento sono solo fittizi . Ora non esiste solo il nucleare , l'eolico,  il solare , l'idro elettrico , il gas più o meno pulito , esiste anche il geotermico in grado di dare energia pulita  in modo continuo perennemente , sarebbe il caso di valutare anche questa opzione ....  

Non credo proprio che la Francia ci venda elettricità a peso d'oro. Non ho dati sottomano, ma immagino che ce la venda a un prezzo conveniente, ovvero minore di quello dell'elettricità che produciamo noi. L'uranio costa molto meno del gas naturale a parità di energia ricavabile, i costi di gran lunga maggiori del nucleare riguardano la costruzione e la dismissione delle centrali. Mentre i costi di esercizio sono bassi. Potrebbero salire se ci fosse un boom di richiesta dell'uranio che al momento non si prevede. Nessuno dei 56 reattori operativi in Francia è stato progettato e costruito in questo secolo. I due più recenti furono allacciati alla rete nel 2002. Altri due nel 2000. Poi ce ne sono 6 degli anni '90. Tutti gli altri hanno più di 31 anni di vita, qualcuno risale addirittura agli anni 60. I vecchi reattori hanno ammortizzato i costi di costruzione e oggi producono energia a basso costo. E allora la Francia preferisce tenerseli, anche a costo di spendere un po' di miliardi per dargli una rinfrescata e riomologarli per una vita operativa prolungata da 40 a 60 anni. Ma da qui al 2050 dovrà dismettere almeno 46 reattori e saranno cavoli amari per i contribuenti. Per contro la Francia oggi ha in costruzione un unico reattore (da ben 14 anni) e non ce ne sono altri in progettazione e nemmeno in pianificazione. L'anno scorso ha spento due reattori degli anni 70. Quindi, di fatto, il paese più nuclearizzato al mondo sta abbandonando il nucleare. E il motivo è presto detto. Si prevede che quando finalmente entrerà in funzione il nuovo reattore da 1,6 GW in costruzione a Flamanville, forse nel 2023, il prezzo dell'elettricità in Francia invece di diminuire aumenterà. La potenza lorda installata nelle nostre centrali elettriche è pari a oltre il doppio del picco di richiesta, picco che peraltro viene raggiunto o avvicinato in rare occasioni, in genere a luglio, quando le fabbriche e gli uffici sono ancora aperti e molti condizionatori sono accesi. Quindi, in teoria, noi saremmo perfettamente autosufficienti, ma in pratica importiamo una quota del fabbisogno (il 12% nel 2019) perché ci conviene.

Le nostre vecchie centrali nucleari saranno smantellate, a Dio piacendo, entro il 2036, ma è facile che ci saranno altri rinvii. Molto dipende dalla costruzione del fantomatico Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi. Senza il quale non sapremmo proprio dove mettere le migliaia di tonnellate del materiale di risulta delle centrali demolite. 

L'energia geotermica è una valida fonte rinnovabile anche se non è pulita al 100%. La geotermia naturale di origine vulcanica, come quella che abbiamo in Italia, comporta esalazioni dal sottosuolo di anidride carbonica (gas serra), idrogeno solforato, ammoniaca e perfino mercurio. Può essere interessante la geotermia artificiale, basata sull'iniezione forzata di acqua in un sottosuolo non vulcanico in modo da raggiungere le rocce calde e profonde. Il vapore generato risale e va ad alimentare una turbina e un alternatore. Questa tecnica ha il difetto di somigliare troppo alla famigerata fratturazione idraulica delle rocce (fracking) usata per la ricerca e l'estrazione di gas e petrolio, e in effetti può indurre sismicità.  Una variante molto interessante, più efficiente e meno aggressiva, ma costosa, si ha iniettando al posto dell'acqua anidride carbonica allo stato supercritico. 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Errata: in teoria noi saremmo perfettamente autosufficienti.

Corrige: in teoria noi saremmo autosufficienti, a parte le importazioni di gas.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, mark222220 ha scritto:

Sono fortemente intenzionato a lasciare il forum .

Ripensaci. Dove lo ritrovi uno che pretende di fare la lezioncina all'Istat, a Burioni, ai professori ordinari delle facoltà di economia di tutta Italia, ai fisici di MIT, UCLA, Princeton e compagnia bella?

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
17 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

 

 

38 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

 

 

48 minuti fa, mylord611 ha scritto:

 

 

52 minuti fa, mylord611 ha scritto:

 

14 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

 

BUONA GIORNATA

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio

Crea un account

Non sei ancora iscritto? Registrati subito


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.


Accedi ora