Guardate questo ipocrita personaggio: mi dà il voltastomaco

https://youtu.be/qHvqZuKi5L4

Riepiloghiamo. Da 70 anni uno Stato canaglia, di gran lunga il più canaglia di tutti gli Stati, con una lista interminabile di attentati terroristici e stragi di civili, si mette sotto i piedi decine di risoluzioni delle Nazioni Unite. E può farlo solo perché appoggiato in modo incondizionato dalla prima potenza mondiale e dai satelliti e dai servi di quest'ultima, ma soprattutto, come tutti sanno, da una potentissima lobby mondiale incistata da sempre nei poteri finanziari e industriali. 

http://www.infopal.it/israele-70-anni-risoluzioni-onu-disattese/

Dovrei fermarmi qui. Basterebbe e avanzerebbe questo per escludere o emarginare Israele dalla comunità dei paesi civili. Ma da oltre 50 anni questo Stato CANAGLIA occupa militarmente, in barba a ogni diritto internazionale, la terra di un altro popolo, la Palestina. E opprime in modo barbaro e impunito quel popolo e i suoi diritti. Dunque non sono affatto in gioco due diritti, i diritti di due popoli, come sostiene il patetico Emanuele Fiano mettendo spudoratamente sullo stesso piano oppressori e oppressi. Questo signore premette che davanti ai morti bisogna dire parole di verità. Bene, se questa è la verità del signor Fiano, allora potremmo ancora fermarci qui. Il suo è il medesimo trucchetto ipocrita, trito e ritrito, usato da tutti i difensori e da tutti i servi dell"indifendibile Stato canaglia. In realtà, come tutti sanno, il diritto di Israele all'esistenza non solo è concretamente riconosciuto, attuato e assicurato fin dal 1948, ma sfora ben oltre i limiti del lecito degenerando nella prepotenza e nel sopruso; il diritto del popolo palestinese, riconosciuto a chiacchiere dai vari Fiano, è platealmente e perennemente calpestato. L'ennesima prova si è avuta di recente, quando quattro pacifiche famiglie palestinesi residenti nei sobborghi di Gerusalemme Est sono state sfrattate con la forza dalle loro case e dalle loro terre. È bene ricordare quello che i servi ipocriti non dicono, ovvero che secondo il diritto internazionale quell'area è (cito da Wikipedia)

"di fatto annessa da Israele ma resta parte dei territori palestinesi che Israele tiene attualmente sotto occupazione militare".

Certamente i nazisti, quando occupavano militarmente Roma, potevano sfrattare con la forza quattro famiglie romane per alloggiare tedeschi nelle loro case. E allora il signor Fiano cosa avrebbe detto: che c'erano due diritti? Quello dei romani e quello dei tedeschi? Roba da matti! Cari forumisti, non so a voi ma a me queste facce di bronzo mi danno letteralmente, ripeto letteralmente, il voltastomaco! Naturalmente i palestinesi, che di questi sfratti forzosi ne hanno sopportati fin troppi, sono scesi in piazza per protestare. Ma sono scesi in piazza, provocatoriamente, anche i fondamentalisti ed estremisti sionisti (definire ebrei questi fanatici è una grave offesa all'ebraismo). E ci sono stati i primi scontri e i primi feriti. Vattelapesca chi ha scagliato la prima pietra. Ma questo è secondario. Come ricordò in parlamento l'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi (gran ladrone ma vero statista) il ricorso alla LOTTA ARMATA da parte di un popolo oppresso e sottomesso è pienamente LEGITTIMO. Hamas ha lanciato i suoi razzi artigianali, privi di sistema di teleguida, e sparando nel mucchio ha ucciso un bambino israeliano. Mi dispiace moltissimo ma una lotta armata di liberazione può fare purtroppo anche vittime innocenti. Il signor Fiano ha parlato espressamente di questi razzi ma stranamente non del bambino ucciso. Perché? Perché qualche spirito libero superstite nell'aula, e non ancora prono al potere sionista, gli avrebbe sicuramente ricordato i 31 bambini palestinesi uccisi dai raid aerei israeliani. E uccisi non certo sparando alla chi cojo cojo, ma usando armi di alta precisione, come quelle degli ultrasofisticati e modernissimi caccia F-35, perfettamente in grado di inquadrare e distruggere un bersaglio distante chilometri con un'approssimazione di decimetri. Il signor Fiano, nel raccontarci in parlamento le sue "parole di verità", cioè le sue balle, ci ha parlato dei razzi artigianali di Hamas (costo: 500 dollari l'uno) ma non ha emesso una sillaba sugli F-35 dello Stato canaglia sionista (costo: 100 milioni di dollari l'uno). Vi ripeto, certi personaggi, specie quelli che si professano di sinistra, a me mi danno letteralmente il voltastomaco!

Modificato da fosforo311

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8 ore fa, fosforo311 ha scritto:

https://youtu.be/qHvqZuKi5L4

Riepiloghiamo. Da 70 anni uno Stato canaglia, di gran lunga il più canaglia di tutti gli Stati, con una lista interminabile di attentati terroristici e stragi di civili, si mette sotto i piedi decine di risoluzioni delle Nazioni Unite. E può farlo solo perché appoggiato in modo incondizionato dalla prima potenza mondiale e dai satelliti e dai servi di quest'ultima, ma soprattutto, come tutti sanno, da una potentissima lobby mondiale incistata da sempre nei poteri finanziari e industriali. 

http://www.infopal.it/israele-70-anni-risoluzioni-onu-disattese/

Dovrei fermarmi qui. Basterebbe e avanzerebbe questo per escludere o emarginare Israele dalla comunità dei paesi civili. Ma da oltre 50 anni questo Stato CANAGLIA occupa militarmente, in barba a ogni diritto internazionale, la terra di un altro popolo, la Palestina. E opprime in modo barbaro e impunito quel popolo e i suoi diritti. Dunque non sono affatto in gioco due diritti, i diritti di due popoli, come sostiene il patetico Emanuele Fiano mettendo spudoratamente sullo stesso piano oppressori e oppressi. Questo signore premette che davanti ai morti bisogna dire parole di verità. Bene, se questa è la verità del signor Fiano, allora potremmo ancora fermarci qui. Il suo è il medesimo trucchetto ipocrita, trito e ritrito, usato da tutti i difensori e da tutti i servi dell"indifendibile Stato canaglia. In realtà, come tutti sanno, il diritto di Israele all'esistenza non solo è concretamente riconosciuto, attuato e assicurato fin dal 1948, ma sfora ben oltre i limiti del lecito degenerando nella prepotenza e nel sopruso; il diritto del popolo palestinese, riconosciuto a chiacchiere dai vari Fiano, è platealmente e perennemente calpestato. L'ennesima prova si è avuta di recente, quando quattro pacifiche famiglie palestinesi residenti nei sobborghi di Gerusalemme Est sono state sfrattate con la forza dalle loro case e dalle loro terre. È bene ricordare quello che i servi ipocriti non dicono, ovvero che secondo il diritto internazionale quell'area è (cito da Wikipedia)

"di fatto annessa da Israele ma resta parte dei territori palestinesi che Israele tiene attualmente sotto occupazione militare".

Certamente i nazisti, quando occupavano militarmente Roma, potevano sfrattare con la forza quattro famiglie romane per alloggiare tedeschi nelle loro case. E allora il signor Fiano cosa avrebbe detto: che c'erano due diritti? Quello dei romani e quello dei tedeschi? Roba da matti! Cari forumisti, non so a voi ma a me queste facce di bronzo mi danno letteralmente, ripeto letteralmente, il voltastomaco! Naturalmente i palestinesi, che di questi sfratti forzosi ne hanno sopportati fin troppi, sono scesi in piazza per protestare. Ma sono scesi in piazza, provocatoriamente, anche i fondamentalisti ed estremisti sionisti (definire ebrei questi fanatici è una grave offesa all'ebraismo). E ci sono stati i primi scontri e i primi feriti. Vattelapesca chi ha scagliato la prima pietra. Ma questo è secondario. Come ricordò in parlamento l'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi (gran ladrone ma vero statista) il ricorso alla LOTTA ARMATA da parte di un popolo oppresso e sottomesso è pienamente LEGITTIMO. Hamas ha lanciato i suoi razzi artigianali, privi di sistema di teleguida, e sparando nel mucchio ha ucciso un bambino israeliano. Mi dispiace moltissimo ma una lotta armata di liberazione può fare purtroppo anche vittime innocenti. Il signor Fiano ha parlato espressamente di questi razzi ma stranamente non del bambino ucciso. Perché? Perché qualche spirito libero superstite nell'aula, e non ancora prono al potere sionista, gli avrebbe sicuramente ricordato i 31 bambini palestinesi uccisi dai raid aerei israeliani. E uccisi non certo sparando alla chi cojo cojo, ma usando armi di alta precisione, come quelle degli ultrasofisticati e modernissimi caccia F-35, perfettamente in grado di inquadrare e distruggere un bersaglio distante chilometri con un'approssimazione di decimetri. Il signor Fiano, nel raccontarci in parlamento le sue "parole di verità", cioè le sue balle, ci ha parlato dei razzi artigianali di Hamas (costo: 500 dollari l'uno) ma non ha emesso una sillaba sugli F-35 dello Stato canaglia sionista (costo: 100 milioni di dollari l'uno). Vi ripeto, certi personaggi, specie quelli che si professano di sinistra, a me mi danno letteralmente il voltastomaco!

Le farneticanti parole del pezzodimmerda nonché Cazzaro napoletano , sono le stesse , pari pari , a quelle che , negli anni di piombo , erano pronunciate e scritte sui volantini delle Brigate Rosse , delle quali , il Cazzaro stesso ha più volte affermato di essere un loro simpatizzante e di considerarli “compagni che sbagliano “  riconoscendosi , in linea di massima e di principio con le loro idee.  A queste parole contrappongo le parole di un uomo di sinistra , un uomo perbene , una persona di una unica umanità e bontà . Un ebreo i cui genitori ed altri componenti della sua famiglia  sono stati “ospiti “ del Campo di Concentramento di Auscivitz e non tutti ce l’hanno fatta a tornare vivi in Italia . Una persona che ho con grande piacere avuto l’onore di conoscere personalmente nel 2007 il Cazzaro lo ha definito ipocrita , servo di uno stato canaglia , patetico, faccia di bronzo e voltastomachevole. Lascio ai forumisti l’onere di giudicare . Io sto dalla parte di Fiano.!

 
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Fiano: “Sono di sinistra, conosco Israele. Dobbiamo lavorare per la pace”

Pubblicato in Attualità il ‍‍12/01/2009 - 16 טבת 5769
   

emanuele-fiano.jpegVi parlo da uomo di sinistra. Come ebreo di sinistra. Conosco il dolore. E vedo il dramma. Quello di un paese in guerra da prima di nascere, Israele, quello di un paese il cui diritto all’esistenza e alla difesa è sempre in bilico, tra esami internazionali di morale e misura della forza militare da usare per difendersi. Ma vedo anche il dramma del popolo palestinese, e del popolo palestinese di Gaza, trascinato alla morte dai suoi governanti. Ma pur sempre una popolazione civile intrappolata senza via di uscita, in una guerra dura e terribile, un popolo senza uno stato che possa difenderli, certo utilizzato da una milizia feroce, ma che muore nelle strade di casa propria. Ho visto le immagini terribili dei bambini di Gaza morti per strada, ma ho visto anche le immagini terribili dei bambini di Gaza vestiti da soldati di Hamas, esercitarsi alla guerra con Israele, pronunciare parole di odio contro Israele e contro gli ebrei. Un immagine terrificante di dove può portare la follia del fanatismo. Ma pur sempre bambini. Da salvare.
Conosco Israele, la sua lingua, la sua gente, i suoi luoghi, i suoi odori e i suoi rumori; dalla verde e collinosa Galilea, che a noi ragazzi italiani faceva sognare la Toscana, alla magia di Gerusalemme, dalla vita di Tel Aviv, al fresco di Haifa, dal calore del deserto del Mar Morto, alla lontananza di Beer Sheva, di Sderot o Askelon. Conosco Israele, tutta la mia generazione ci è passata, dall’Har hazofim a Gerusalemme ai Kibbutzim del Galil o del Neghev. Se siamo qui, questa sera, è perché abbiamo capito e vissuto per anni il pericolo di vita insostenibile degli abitanti del Sud di Israele e non solo, se siamo qui è perché condividiamo il diritto alla difesa dei cittadini di Israele da parte dello Stato. Se siamo qui è perché conosciamo il nemico mortale di Israele che ha governato Gaza, Hamas. Noi conosciamo il suo credo, la sua fede nell’Islam vendicativo e mortale, il suo auspicio di guerra santa contro Israele, gli ebrei e tutto l’occidente infedele, conosciamo la sua concezione di una Palestina neanche appartenente ai Palestinesi, ma all’Islam, proprietà  come dice il loro testo che nessuna conferenza o trattativa potrà  mai scalfire. Conosciamo il suo Islam, quello di Ahmadinejad, di Nasrallah, di Al Quaeida. Conosciamo l’elezione con cui è stato eletto, ma anche il colpo di stato con il quale ha eliminato dalla striscia di Gaza il resto della dirigenza palestinese. Io conosco questo Islam e dico che un uomo di sinistra non può che opporsi a questa concezione della vita. Conosco la dimensione del dolore che sono i 947 civili Israeliani uccisi da Palestinesi dal 2000 ad oggi, e i 580 soldati di Zahal uccisi da palestinesi dal 2000 ad oggi. A loro va il mio fraterno pensiero e cordoglio. E oltre a questo ricordo i 594 Palestinesi uccisi da Palestinesi. Ma so anche dei 9631 Palestinesi, fino a novembre 2008, uccisi da Forze di sicurezza israeliane. Tra questi miliziani e civili. Ho visto dalle due parti il pianto delle madri che perdono i figli in battaglia, e quello delle vedove, e quello dei padri che seppelliscono i figli, quello delle madri che perdono i figli che vanno a scuola in autobus, e dei figli che perdono i padri. Ho visto anche il pianto di un paese il cui Primo Ministro Rabin, generale di pace, viene ucciso da un israeliano, con lo scopo riuscito di fermare la pace possibile. Io difendo il diritto di Israele a difendersi e ad esistere. E non sarò in pace finché Israele non sarà in pace. Ma difendo anche il sogno di due stati, per due popoli in due democrazie, che vivono a fianco. In fondo noi ebrei siamo stati educati a lavorare per un futuro migliore.
E non sarei me stesso, se non estendessi il mio dolore anche alle vittime innocenti palestinesi, a quelle che sono morte in un’età  in cui non si può capire, e agli adulti palestinesi che sono morti innocenti, anche a loro va il mio pensiero ed il mio medesimo cordoglio. Un innocente morto non ha nazionalità  o religione che lo differenzi, è un innocente.
E non sarei me stesso se non cercassi di immaginare oltre questa guerra, cosa dobbiamo vedere, sperare, per cosa possiamo lavorare a fianco del diritto all’esistenza dello Stato di Israele. Ha detto proprio oggi A. B.Yoshua parole che faccio mie, ” Hamas non ha pietà  per il popolo palestinese” “Contrariamente ad altre situazioni qui non ci troviamo di fronte ad una questione di rivendicazioni territoriali, Israele non vuole Gaza, e appena finita questa operazione lascerà la striscia. Anche per questo spero che si sia alla fine dello scontro. ( e anch’io sono convinto che sia ora il momento di fermarsi, e vorrei che la tregua, a condizioni di sicurezza, fosse già  questa sera, subito,) ma mi chiedo, continua Yoshua, Hamas vuole la tregua ? Perché non è disposta ad una tregua lunga ? E perché invece di lanciare missili non costruisce case, perchè non fa arrivare investimenti per trasformare il territorio che gestisce in qualcosa di moderno ? Per la prima volta nella storia i palestinesi hanno un territorio tutto loro. Prima c’erano gli egiziani, gli inglesi, gli israeliani. Ora potrebbero costruire a Gaza un mini stato e in futuro si spera, unirlo allo Stato che dovrà  nascere in Cisgiordania.”
Ma in una serata di solidarietà , essendo io in tutta la mia esperienza personale e politica stato a fianco del diritto di Israele, sempre, anche pagando un prezzo per questo, sento la libertà  di esprimermi sul fatto che Israele non arriverà alla pace con la forza militare, come ha detto anche Piero Fassino ministro ombra degli esteri del PD, grande amico di Israele, di cui porto qui il saluto, l’altra sera a Roma alla riunione organizzata dalla Comunità  Ebraica, e che il destino di Israele è nel convivere con i Palestinesi nel bene e nel male. Come hanno detto i miei amici del Martin Buber l’altra sera sempre a Roma, in un momento in cui tutto pare dividerli essi in realtà condividono la stanchezza di un conflitto senza fine e la consapevolezza che non saranno gli atti di forza a realizzare le loro speranze. Lo sanno i palestinesi e lo sanno gli Israeliani.
E’ di fondamentale importanza che, nell’azione legittima di autodifesa contro la violenza di Hamas, il governo e l’esercito di Israele rinnovino gli sforzi volti a distinguere nettamente fra il popolo palestinese e gli istigatori del terrorismo, come ha detto il Primo Ministro Olmert, colpendo i militanti ed evitando di fare vittime fra i civili. So anch’io che a Israele è chiesto uno sforzo superiore a chiunque altro, so anch’io che mentre i media di tutto il mondo aggiornano la lista dei morti tra Gaza e Israele, ogni minuto, in altre parti del mondo, come in Iraq o in Afganistan, centinaia di civili muoiono in attentati kamikaze senza che il mondo si commuova più di tanto. Immagino anch’io lo sforzo dei soldati di Israele che combattono cercando di evitare morti innocenti. Ma i morti innocenti in una battaglia combattuta contro un nemico che si nasconde nelle case abitate, sotto gli ospedali o le moschee, e che li nasconde le sue armi di morte, esistono e sono un peso sul cuore. E sulla coscienza.
E’ per il bene della popolazione civile di Israele e dei palestinesi che deve ora giungere una tregua nei combattimenti, è anche per il bene di Israele che deve dunque riprendere quanto prima la trattativa fra il governo di Israele e l’Autorità  Nazionale Palestinese sulle grandi e difficili questioni che da troppo tempo aspettano una soluzione. In grado di dare a Israele sicurezza. In grado di dare ai palestinesi il senso concreto che benefici tangibili nelle loro condizioni di vita si possono ottenere con il negoziato, con il compromesso e con le rinunce, volto a un futuro di convivenza pacifica tra due stati, e non con la violenza, del terrorismo e dell’integralismo islamico di Ahmadinejad, di Heizbollah, o di Hamas. E’ possibile che solo la società  palestinese possa dal suo interno isolare e sconfiggere il fanatismo integralista di Hamas.

La pace e la sicurezza di israeliani e palestinesi in due stati in rapporto di buon vicinato sono l’una condizione dell’altra, sono un unico destino. E’ giunto il tempo per le leadership israeliana e palestinese di compiere gesti coraggiosi e definitivi. Sarò sempre a fianco del diritto di Israele a esistere, sempre a fianco del diritto dei palestinesi ad edificare un proprio stato, sempre contro i fanatici nemici della civiltà  e della convivenza, ma a noi tutti spetta comunque l’impegno a concorrere a costruire le basi della convivenza , della comprensione e della pace fra i due popoli.

 

Modificato da mark222220

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Bando alle ciance, ridicola boccuccia di rosa pisana:

Se vengo in via delle Piagge e occupo il suo appartamento, lei cosa fa?

Mi propone di accontentarmi dei due terzi dell'appartamento così possiamo vivere in pace, o cerca di mordermi i gioielli.

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