Ero , sono e sarò ...

Dalla parte dei figli e figlie, di congiunti e vittime, costrette a difendersi dall'accusa di nutrire rancore verso assassini  e latitanti. Anzi , mi hanno riacceso sensazioni antiche. Le stesse che avevo, tanti anni fa, verso il terrorismo rosso e nero. E verso chi lo comprendeva. Quello nero e' sempre coperto e difeso solo da apparati deviati e funzionari traditori. Quello rosso , no. Il terrorismo di Br e affini ha goduto di compiacenze, coperture, giustificazioni intellettuali e politiche.  Da coloro che la "dottrina Mitterand, quella di trasformare i carnefici in vittime e  perseguitati,  l'hanno applicata,  in Italia , prima che  in Francia che poi e' diventata il vergognoso porto di fuga e il salvataggio per delinquenti con 3 gradi di giudizio che scappavano dalla legge. Trovo grande pena e repellenza per quei residui cialtroni ancora solidali con gli assassini, per quelli che ,  con cinismo e vigliaccheria , hanno creduto e credono ai piagnucolii di innocenza dei delinquenti. Provo skifo verso coloro a cui  bastava credere e rispettare le parole, le sentenze, i processi legali, le istituzioni dello Stato. Di uno Stato che non perseguiva idee ma puniva fatti orrendi e applicava la legge. E’ da quei tempi che nacquero i cosiddetti  radical chic. Se ieri furono una tragedia, oggi hanno il contorno della farsa, ma siamo sempre li': le vittime sono ignorate e i carnefici sono vezzeggiati. Ieri erano dipinti non come delinquenti e fuorilegge, ma oppositori. Oggi, dopo una lunga e dorata latitanza, vecchi e vecchie criminali vengono ancora dipinti come perseguitati, di cui il nostro Stato non vorrebbe dimenticarsi. Quelli che pretenderebbe di trattare, povere anime belle, con rancore e vendetta. C'e' chi teme ( ed io sono tra questi ) che un giorno di galera non lo faranno mai. E che, alla fine, vinceranno ancora loro: i radical chic. Che, nelle loro pulsioni di annoiati cultori dell'equidistanza tra lo Stato democratico e gli assassini, continuano oggi come ieri, a mostrarci il loro sdegno verso un Paese che si accanisce contro gli “oppositori in pantofole”Provo per i radical chic  la stessa identica sensazione mista di rabbia e di schifo che fin da ragazzo, militante del partito  piu' avverso e fermo contro il terrorismo, provavo al sacrificio di poliziotti, politici, giornalisti, magistrati, accademici. Fu sconvolgente la  vista del corpo di un uomo buono, ficcato nel bagagliaio di una Renault come fosse un animale trucidato in una battuta di caccia e del corpo martoriato di un operaio comunista, militante del mio stesso partito, trucidato a Genova da brigatisti vigliacchi che, secondo Mitterand e i francesi , e gli italiani radical chic, che , ammazzare  le persone , voleva dire battersi per delle idee. Ripugnante.

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4 messaggi in questa discussione

Non scrivere put ta nate , Sanchina , eh ?? Ti vedo sai ??

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Non devo scrivere che pure lei, circa dieci anni fa, si atteggiava a radical chic, ridicola marketta pisana?

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Non devo scrivere che pure lei, circa dieci anni fa, si atteggiava a radical chic, ridicola marketta pisana?

Io , ahahahahah ?? Ma chiudi la cloaca , va !!

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Non era lei mark626, ridicola marketta pisana?

Se era lei si comportava come un radicale chic, se non ricordo male, ridicola marketta pisana.

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