Un grandissimo Paolo Gentiloni ...,!!

“Abbiamo una sinistra di governo che può svolgere un ruolo a servizio del Paese anche in futuro”. Su qesto il premier Paolo Gentiloniè tornato più volte, perché tema centrale che, secondo il premier, deve rimanere ben chiaro anche in campagna elettorale affinché il Pd recuperi consensi, dimostrando, inoltre, di essere “una forza tranquilla di governo” perché le “divisioni sono dannose”. Questi punti, insieme a quanto portato a casa dal governo, possono essere le carte da giocare nella imminente campagna elettorale. E Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno ha ribadito i successi dell’esecutivo. “Vi assicuro – ha aggiunto – che il governo non tirerà remi in barca. Il governo governerà”. Crescita, aumento dei posti di lavoro, diminuzione del debito ma con interventi importanti a livello sociale. E poi i diritti con la nota amara della mancata approvazione dello Ius soli per la quale i numeri in Senato non c’erano. “Abbiamo evitato interruzioni brusche in un momento delicato per nostro Paese. Sarebbe stato grave e devastante arrivare a interruzioni traumatiche. L’Italia si è rimessa in moto dopo più grave crisi dopoguerra”. Il presidente del Consiglio ha rivendicato quanto fatto da governo e Parlamento in questi anni. Sebbene sia stata una legislatura strana, è stata fruttuosa. Un lungo intervento, ma importante, perché oltre ad essere quello di fine anno, segna anche la fine di questa legislatura. Poi ci sarà la campagna elettorale alla quale Gentiloni parteciperà Io naturalmente oltre a svolgere mio ruolo fondamentale di pres del Consiglio, seppure in contresto camere sciolte, darò contrinuto a camp elettorale del Pd. Le formule il modo le discuteremo. Il contributo ci sarà non è necessario i governi non sono super partes, fanno riferimento a una maggioranza. è normale avere un ruolo in campagna elettorale Ecco quali sono stati i temi principali, in cinque punti, che il premier ha affrontato in conferenza stampa di fronte ai giornalisti a Montecitorio.

Sinistra di governo e campagna elettorale

“Il mio messaggio è un messaggio condiviso dal Pd: in Italia abbiamo una sinistra di governo che può svolgere un ruolo a servizio del Paese anche in futuro. Saranno i numeri a stabilire se questo possa accadere. Ma avere questa credibilità è un patrimonio sia per il Pd che per il Paese”. Una sinistra di governo che “ha coinvolto per l’intera legislatura anche una parte consistente degli amici che negli ultimi due mesi hanno deciso diversamente per motivi che non spetta a me individuare”. E “anche se si ragiona guardando al futuro di alleanze è importante il riconoscimento di una forza di una sinistra di governo. Se questo pilastro si indebolisce, qualsiasi discorso sulle alleanze future si indebolisce”. “Siamo una forza tranquilla di governo – ha ribadito più volte Gentiloni – Questo è il messaggio che il Pd deve trasmettere. Così può recuperare consensi. La storia delle divisioni nella sinistra italiana ha due chiavi lettura: la prima è i danni che queste divisioni provocano alle grandi forze più o meno storiche; la seconda è che non sempre promuovere le divisioni porta il successo”, ha detto con un chiaro riferimento alla scissione che ha portato alla nascita di Liberi e Uguali. Sulla possibilità di larghe intese tra Pd e Forza Italia o tra i dem e la sinistra di Grasso, Gentiloni ha aggiunto: “Io mi occupo del governo di oggi, che è abbastanza, poi mi auguro che il Pd abbia un buon risultato e che questo faciliti la costruzione di un governo”. Per quanto riguarda i prossimi mesi, “oltre a svolgere mio ruolo fondamentale di presidente del Consiglio, seppure in un contesto di Camere sciolte, darò il mio contributo alla campagne elettorale del Pd. Le formule e il modo li discuteremo, ma il mio contributo ci sarà”. Anche perché “i governi non sono super partes, fanno riferimento a una maggioranza. È normale avere un ruolo in campagna elettorale”. “Non voglio fare polemica con questo o quel partito, penso che ci sia un interesse generale ad avere una campagna elettorale che limiti per quanto possibile sia la diffusione di paure, la promozione di illusioni, il dilettantismo. Sono rischi che abbiamo di fronte. Più la campagna elettorale sarà lontana dalla facile vendita di paure e da dilettanti allo sbaraglio, meglio sarà per il Paese”. “Non dobbiamo drammatizzare il tema della instabilità politica – ha detto ancora Gentiloni – dobbiamo farcene carico. Siamo abbastanza vaccinati: io sono il ventottesimo presidente del Consiglio, mentre altri Paesi europei simili al nostro non arrivavano a dieci, quindi la frequenza di cambiamenti di premier non è una cosa di oggi. Questo non ha impedito all’Italia di crescere e di svilupparsi. Siamo in grado di gestire questa situazione. Mi auguro che il rischio di instabilità, che vedo benissimo, venga governato”.

Crescita economica

“Non siamo più fanalino di coda dell’Ue. Siamo fra i quattro o cinque giganti mondiali dell’export. A volte, come si dice a Roma, ‘nun ce se crede’, però dovremmo esserne tutti più consapevoli”.

“Sul piano economico con la nuova legge di Bilancio abbiamo dato seguito a una strategia degli ultimi cinque anni, una strada lunga ma di successo, perché non era facile accompagnare la crescita rispettando le regole e non aumentando le tasse”.

“Per quanto riguarda il deficit – ha aggiunto il premier – l’Italia ha le carte più che in regola. Ma questo non ci ha impedito di partecipare alla crescita dell’Eurozona”.

Banche

“Siamo intervenuti con decisione in una delle più importanti crisi bancarie. Non abbiamo regalato soldi pubblici alle banche, ma abbiamo salvato il risparmio, l’economia di interi territori e abbiamo evitato effetti di sistema. Altro che regalare soldi ai mariuoli. C’è chi dice che le banche restano un problema: cerchiamo di non crearcelo da soli il problema”.

Per quanto riguarda la commissione banche, “ho accolto con sollievo che audizioni siano finite perché non credo siano state utilissime”. E le assenze di alcuni ministri al Cdm in cui il premier Gentiloni confermò Ignazio Visco alla guida di Banca d’Italia potrebber avere un “significato politico”, ha commentato Gentiloni che sulla vicenda del governatore di Bankitalia ha aggiunto: “Il Pd ha preso un’iniziativa parlamentare, io non ne ho condiviso le conclusioni e ho preso una decisione difforme. La politica è fatta di compromessi e comprensione di decisioni degli altri. L’importante che sia abbia a cuore del bene del Paese”.

Diritti

“Il capitolo sui diritti, per quanto incompiuto, è un capitolo storico”, ha detto il presidente del Consiglio ricordando tutte le misure approvate in questa legislatura, dalle unioni civili fino al biotestamento. E poi “sul piano sociale possiamo rivendicare la misura del reddito di inclusione. Nel proliferare di promesse più o meno fantasiose, questa è una misura concreta per una parte consistente delle famiglie in condizione di povertà”. Sulla mancata approvazione dello Ius soli, Gentiloni condivide la delusione di molti, ma ha ribadito l’impossibilità dell’approvazione da parte del Parlamento: “Non siamo riusciti a mettere insieme i numeri sufficienti a farla aprrovare. Chi ci ha lavorato in questi mesi ha fatto una cosa doverosa come il senatore Manconi che più decisamente ha anche criticato le incertezze del governo”. E qui Gentiloni ha ribadito: “Non c’erano incertezze sul contenuto della legge, ma sui numeri in Senato” e “il modo migliore per archiviare la legge per molti anni sarebbe stato proprio quella di farla bocciare”.

Migranti

Sull’immigrazione “abbiamo dimostrato che c’è una strada seria che si può percorrere non per fingere che il problema non esista ma che si può gestirlo in modo umano e sicuro per i nostri cittadini”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa di fine anno. “E’ stato il 2017 – ha detto – anche un anno di svolta sull’azione nei temi migratori e di contrasto al traffico degli esseri umani. Siamo un Paese contemporaneamente orgoglioso della nostra capacità di accoglienza, rinnovata anche nella notte di Natale, e orgogliosi di aver dimostrato che è possibile infliggere colpi durissimi ai trafficanti di esseri umani. Si possono fare le due cose insieme, questa è l’Italia, e questa cosa è apprezzata in Europa seppur talvolta da spettatori: meglio spettatori che apprezzano che spettatori che fischiano. Sarà un processo epocale il passaggio da migrazioni incontrollate e illegali a migrazioni legali e sicure, chi parla di cancellare improvvisamente il tema delle migrazioni non conosce l’Africa, non capisce i tempi che servono in questi processi. La transizione dall’illegalità alla legalità è possibile. Lo dimostriamo con il 70% in meno di arrivi da luglio a oggi, con una diminuzione drastica dei morti in mare”.

E proprio in quella direzione va la missione in Niger, “annunciata dal ministro Pinotti in seguito alla richiesta del governo nigerino all’Italia”. In Niger “andremo a fare le cose che l’Italia fa normalmente in questi Paesi. Come stiamo facendo in Libia: “Consolidare il territorio e addestrare militari” anche perché “in Niger si sono concentrati traffici importanti di esseri umani. diverse Forme di jihadismo e il Sahel queste forme jihadiste particolarmente presenti”. “Ho sentite fare strane illazioni sui motivi della scelta – ha detto Gentiloni – alcune spettacolari. Abbiamo interesse italiano evidente di consolidare la capacità nigeriana di controllare il loro territorio. Il Niger è un Pasese di transito, se diamo il nostro contrubuto alla sua crescita, facciamo cosa sacrosanta per il Paese”.

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8 messaggi in questa discussione

32 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

quindi, signor mark?

Quindi per continuare sulla buona Strada non bisogna permettere che vincano le destre, o m5s.

Semplice no ? 

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43 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

quindi, signor mark?

Quindi ?? Quindi lei Sig./Sig.ra Ahah.ha ...

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7 ore fa, wronschi ha scritto:

Quindi per continuare sulla buona Strada non bisogna permettere che vincano le destre, o m5s.

Semplice no ? 

Questo dipende se il PD ha convinto gli italiani.

Si dice che la dx è ritornata proprio per merito del PD

 

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11 ore fa, mark25252 ha scritto:

“Abbiamo una sinistra di governo che può svolgere un ruolo a servizio del Paese anche in futuro”

Questo lo decideremo NOI il 4 marzo.Il resto è aria fritta.

Modificato da virus128

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19 ore fa, mark25252 ha scritto:

“Abbiamo una sinistra di governo che può svolgere un ruolo a servizio del Paese anche in futuro”. Su qesto il premier Paolo Gentiloniè tornato più volte, perché tema centrale che, secondo il premier, deve rimanere ben chiaro anche in campagna elettorale affinché il Pd recuperi consensi, dimostrando, inoltre, di essere “una forza tranquilla di governo” perché le “divisioni sono dannose”. Questi punti, insieme a quanto portato a casa dal governo, possono essere le carte da giocare nella imminente campagna elettorale. E Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno ha ribadito i successi dell’esecutivo. “Vi assicuro – ha aggiunto – che il governo non tirerà remi in barca. Il governo governerà”. Crescita, aumento dei posti di lavoro, diminuzione del debito ma con interventi importanti a livello sociale. E poi i diritti con la nota amara della mancata approvazione dello Ius soli per la quale i numeri in Senato non c’erano. “Abbiamo evitato interruzioni brusche in un momento delicato per nostro Paese. Sarebbe stato grave e devastante arrivare a interruzioni traumatiche. L’Italia si è rimessa in moto dopo più grave crisi dopoguerra”. Il presidente del Consiglio ha rivendicato quanto fatto da governo e Parlamento in questi anni. Sebbene sia stata una legislatura strana, è stata fruttuosa. Un lungo intervento, ma importante, perché oltre ad essere quello di fine anno, segna anche la fine di questa legislatura. Poi ci sarà la campagna elettorale alla quale Gentiloni parteciperà Io naturalmente oltre a svolgere mio ruolo fondamentale di pres del Consiglio, seppure in contresto camere sciolte, darò contrinuto a camp elettorale del Pd. Le formule il modo le discuteremo. Il contributo ci sarà non è necessario i governi non sono super partes, fanno riferimento a una maggioranza. è normale avere un ruolo in campagna elettorale Ecco quali sono stati i temi principali, in cinque punti, che il premier ha affrontato in conferenza stampa di fronte ai giornalisti a Montecitorio.

Sinistra di governo e campagna elettorale

“Il mio messaggio è un messaggio condiviso dal Pd: in Italia abbiamo una sinistra di governo che può svolgere un ruolo a servizio del Paese anche in futuro. Saranno i numeri a stabilire se questo possa accadere. Ma avere questa credibilità è un patrimonio sia per il Pd che per il Paese”. Una sinistra di governo che “ha coinvolto per l’intera legislatura anche una parte consistente degli amici che negli ultimi due mesi hanno deciso diversamente per motivi che non spetta a me individuare”. E “anche se si ragiona guardando al futuro di alleanze è importante il riconoscimento di una forza di una sinistra di governo. Se questo pilastro si indebolisce, qualsiasi discorso sulle alleanze future si indebolisce”. “Siamo una forza tranquilla di governo – ha ribadito più volte Gentiloni – Questo è il messaggio che il Pd deve trasmettere. Così può recuperare consensi. La storia delle divisioni nella sinistra italiana ha due chiavi lettura: la prima è i danni che queste divisioni provocano alle grandi forze più o meno storiche; la seconda è che non sempre promuovere le divisioni porta il successo”, ha detto con un chiaro riferimento alla scissione che ha portato alla nascita di Liberi e Uguali. Sulla possibilità di larghe intese tra Pd e Forza Italia o tra i dem e la sinistra di Grasso, Gentiloni ha aggiunto: “Io mi occupo del governo di oggi, che è abbastanza, poi mi auguro che il Pd abbia un buon risultato e che questo faciliti la costruzione di un governo”. Per quanto riguarda i prossimi mesi, “oltre a svolgere mio ruolo fondamentale di presidente del Consiglio, seppure in un contesto di Camere sciolte, darò il mio contributo alla campagne elettorale del Pd. Le formule e il modo li discuteremo, ma il mio contributo ci sarà”. Anche perché “i governi non sono super partes, fanno riferimento a una maggioranza. È normale avere un ruolo in campagna elettorale”. “Non voglio fare polemica con questo o quel partito, penso che ci sia un interesse generale ad avere una campagna elettorale che limiti per quanto possibile sia la diffusione di paure, la promozione di illusioni, il dilettantismo. Sono rischi che abbiamo di fronte. Più la campagna elettorale sarà lontana dalla facile vendita di paure e da dilettanti allo sbaraglio, meglio sarà per il Paese”. “Non dobbiamo drammatizzare il tema della instabilità politica – ha detto ancora Gentiloni – dobbiamo farcene carico. Siamo abbastanza vaccinati: io sono il ventottesimo presidente del Consiglio, mentre altri Paesi europei simili al nostro non arrivavano a dieci, quindi la frequenza di cambiamenti di premier non è una cosa di oggi. Questo non ha impedito all’Italia di crescere e di svilupparsi. Siamo in grado di gestire questa situazione. Mi auguro che il rischio di instabilità, che vedo benissimo, venga governato”.

Crescita economica

“Non siamo più fanalino di coda dell’Ue. Siamo fra i quattro o cinque giganti mondiali dell’export. A volte, come si dice a Roma, ‘nun ce se crede’, però dovremmo esserne tutti più consapevoli”.

“Sul piano economico con la nuova legge di Bilancio abbiamo dato seguito a una strategia degli ultimi cinque anni, una strada lunga ma di successo, perché non era facile accompagnare la crescita rispettando le regole e non aumentando le tasse”.

“Per quanto riguarda il deficit – ha aggiunto il premier – l’Italia ha le carte più che in regola. Ma questo non ci ha impedito di partecipare alla crescita dell’Eurozona”.

Banche

“Siamo intervenuti con decisione in una delle più importanti crisi bancarie. Non abbiamo regalato soldi pubblici alle banche, ma abbiamo salvato il risparmio, l’economia di interi territori e abbiamo evitato effetti di sistema. Altro che regalare soldi ai mariuoli. C’è chi dice che le banche restano un problema: cerchiamo di non crearcelo da soli il problema”.

Per quanto riguarda la commissione banche, “ho accolto con sollievo che audizioni siano finite perché non credo siano state utilissime”. E le assenze di alcuni ministri al Cdm in cui il premier Gentiloni confermò Ignazio Visco alla guida di Banca d’Italia potrebber avere un “significato politico”, ha commentato Gentiloni che sulla vicenda del governatore di Bankitalia ha aggiunto: “Il Pd ha preso un’iniziativa parlamentare, io non ne ho condiviso le conclusioni e ho preso una decisione difforme. La politica è fatta di compromessi e comprensione di decisioni degli altri. L’importante che sia abbia a cuore del bene del Paese”.

Diritti

“Il capitolo sui diritti, per quanto incompiuto, è un capitolo storico”, ha detto il presidente del Consiglio ricordando tutte le misure approvate in questa legislatura, dalle unioni civili fino al biotestamento. E poi “sul piano sociale possiamo rivendicare la misura del reddito di inclusione. Nel proliferare di promesse più o meno fantasiose, questa è una misura concreta per una parte consistente delle famiglie in condizione di povertà”. Sulla mancata approvazione dello Ius soli, Gentiloni condivide la delusione di molti, ma ha ribadito l’impossibilità dell’approvazione da parte del Parlamento: “Non siamo riusciti a mettere insieme i numeri sufficienti a farla aprrovare. Chi ci ha lavorato in questi mesi ha fatto una cosa doverosa come il senatore Manconi che più decisamente ha anche criticato le incertezze del governo”. E qui Gentiloni ha ribadito: “Non c’erano incertezze sul contenuto della legge, ma sui numeri in Senato” e “il modo migliore per archiviare la legge per molti anni sarebbe stato proprio quella di farla bocciare”.

Migranti

Sull’immigrazione “abbiamo dimostrato che c’è una strada seria che si può percorrere non per fingere che il problema non esista ma che si può gestirlo in modo umano e sicuro per i nostri cittadini”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa di fine anno. “E’ stato il 2017 – ha detto – anche un anno di svolta sull’azione nei temi migratori e di contrasto al traffico degli esseri umani. Siamo un Paese contemporaneamente orgoglioso della nostra capacità di accoglienza, rinnovata anche nella notte di Natale, e orgogliosi di aver dimostrato che è possibile infliggere colpi durissimi ai trafficanti di esseri umani. Si possono fare le due cose insieme, questa è l’Italia, e questa cosa è apprezzata in Europa seppur talvolta da spettatori: meglio spettatori che apprezzano che spettatori che fischiano. Sarà un processo epocale il passaggio da migrazioni incontrollate e illegali a migrazioni legali e sicure, chi parla di cancellare improvvisamente il tema delle migrazioni non conosce l’Africa, non capisce i tempi che servono in questi processi. La transizione dall’illegalità alla legalità è possibile. Lo dimostriamo con il 70% in meno di arrivi da luglio a oggi, con una diminuzione drastica dei morti in mare”.

E proprio in quella direzione va la missione in Niger, “annunciata dal ministro Pinotti in seguito alla richiesta del governo nigerino all’Italia”. In Niger “andremo a fare le cose che l’Italia fa normalmente in questi Paesi. Come stiamo facendo in Libia: “Consolidare il territorio e addestrare militari” anche perché “in Niger si sono concentrati traffici importanti di esseri umani. diverse Forme di jihadismo e il Sahel queste forme jihadiste particolarmente presenti”. “Ho sentite fare strane illazioni sui motivi della scelta – ha detto Gentiloni – alcune spettacolari. Abbiamo interesse italiano evidente di consolidare la capacità nigeriana di controllare il loro territorio. Il Niger è un Pasese di transito, se diamo il nostro contrubuto alla sua crescita, facciamo cosa sacrosanta per il Paese”.

Bravo Gentiloni, bene il PD.

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19 ore fa, mark25252 ha scritto:

“Abbiamo una sinistra di governo che può svolgere un ruolo a servizio del Paese anche in futuro”. Su qesto il premier Paolo Gentiloniè tornato più volte, perché tema centrale che, secondo il premier, deve rimanere ben chiaro anche in campagna elettorale affinché il Pd recuperi consensi, dimostrando, inoltre, di essere “una forza tranquilla di governo” perché le “divisioni sono dannose”. Questi punti, insieme a quanto portato a casa dal governo, possono essere le carte da giocare nella imminente campagna elettorale. E Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno ha ribadito i successi dell’esecutivo. “Vi assicuro – ha aggiunto – che il governo non tirerà remi in barca. Il governo governerà”. Crescita, aumento dei posti di lavoro, diminuzione del debito ma con interventi importanti a livello sociale. E poi i diritti con la nota amara della mancata approvazione dello Ius soli per la quale i numeri in Senato non c’erano. “Abbiamo evitato interruzioni brusche in un momento delicato per nostro Paese. Sarebbe stato grave e devastante arrivare a interruzioni traumatiche. L’Italia si è rimessa in moto dopo più grave crisi dopoguerra”. Il presidente del Consiglio ha rivendicato quanto fatto da governo e Parlamento in questi anni. Sebbene sia stata una legislatura strana, è stata fruttuosa. Un lungo intervento, ma importante, perché oltre ad essere quello di fine anno, segna anche la fine di questa legislatura. Poi ci sarà la campagna elettorale alla quale Gentiloni parteciperà Io naturalmente oltre a svolgere mio ruolo fondamentale di pres del Consiglio, seppure in contresto camere sciolte, darò contrinuto a camp elettorale del Pd. Le formule il modo le discuteremo. Il contributo ci sarà non è necessario i governi non sono super partes, fanno riferimento a una maggioranza. è normale avere un ruolo in campagna elettorale Ecco quali sono stati i temi principali, in cinque punti, che il premier ha affrontato in conferenza stampa di fronte ai giornalisti a Montecitorio.

Sinistra di governo e campagna elettorale

“Il mio messaggio è un messaggio condiviso dal Pd: in Italia abbiamo una sinistra di governo che può svolgere un ruolo a servizio del Paese anche in futuro. Saranno i numeri a stabilire se questo possa accadere. Ma avere questa credibilità è un patrimonio sia per il Pd che per il Paese”. Una sinistra di governo che “ha coinvolto per l’intera legislatura anche una parte consistente degli amici che negli ultimi due mesi hanno deciso diversamente per motivi che non spetta a me individuare”. E “anche se si ragiona guardando al futuro di alleanze è importante il riconoscimento di una forza di una sinistra di governo. Se questo pilastro si indebolisce, qualsiasi discorso sulle alleanze future si indebolisce”. “Siamo una forza tranquilla di governo – ha ribadito più volte Gentiloni – Questo è il messaggio che il Pd deve trasmettere. Così può recuperare consensi. La storia delle divisioni nella sinistra italiana ha due chiavi lettura: la prima è i danni che queste divisioni provocano alle grandi forze più o meno storiche; la seconda è che non sempre promuovere le divisioni porta il successo”, ha detto con un chiaro riferimento alla scissione che ha portato alla nascita di Liberi e Uguali. Sulla possibilità di larghe intese tra Pd e Forza Italia o tra i dem e la sinistra di Grasso, Gentiloni ha aggiunto: “Io mi occupo del governo di oggi, che è abbastanza, poi mi auguro che il Pd abbia un buon risultato e che questo faciliti la costruzione di un governo”. Per quanto riguarda i prossimi mesi, “oltre a svolgere mio ruolo fondamentale di presidente del Consiglio, seppure in un contesto di Camere sciolte, darò il mio contributo alla campagne elettorale del Pd. Le formule e il modo li discuteremo, ma il mio contributo ci sarà”. Anche perché “i governi non sono super partes, fanno riferimento a una maggioranza. È normale avere un ruolo in campagna elettorale”. “Non voglio fare polemica con questo o quel partito, penso che ci sia un interesse generale ad avere una campagna elettorale che limiti per quanto possibile sia la diffusione di paure, la promozione di illusioni, il dilettantismo. Sono rischi che abbiamo di fronte. Più la campagna elettorale sarà lontana dalla facile vendita di paure e da dilettanti allo sbaraglio, meglio sarà per il Paese”. “Non dobbiamo drammatizzare il tema della instabilità politica – ha detto ancora Gentiloni – dobbiamo farcene carico. Siamo abbastanza vaccinati: io sono il ventottesimo presidente del Consiglio, mentre altri Paesi europei simili al nostro non arrivavano a dieci, quindi la frequenza di cambiamenti di premier non è una cosa di oggi. Questo non ha impedito all’Italia di crescere e di svilupparsi. Siamo in grado di gestire questa situazione. Mi auguro che il rischio di instabilità, che vedo benissimo, venga governato”.

Crescita economica

“Non siamo più fanalino di coda dell’Ue. Siamo fra i quattro o cinque giganti mondiali dell’export. A volte, come si dice a Roma, ‘nun ce se crede’, però dovremmo esserne tutti più consapevoli”.

“Sul piano economico con la nuova legge di Bilancio abbiamo dato seguito a una strategia degli ultimi cinque anni, una strada lunga ma di successo, perché non era facile accompagnare la crescita rispettando le regole e non aumentando le tasse”.

“Per quanto riguarda il deficit – ha aggiunto il premier – l’Italia ha le carte più che in regola. Ma questo non ci ha impedito di partecipare alla crescita dell’Eurozona”.

Banche

“Siamo intervenuti con decisione in una delle più importanti crisi bancarie. Non abbiamo regalato soldi pubblici alle banche, ma abbiamo salvato il risparmio, l’economia di interi territori e abbiamo evitato effetti di sistema. Altro che regalare soldi ai mariuoli. C’è chi dice che le banche restano un problema: cerchiamo di non crearcelo da soli il problema”.

Per quanto riguarda la commissione banche, “ho accolto con sollievo che audizioni siano finite perché non credo siano state utilissime”. E le assenze di alcuni ministri al Cdm in cui il premier Gentiloni confermò Ignazio Visco alla guida di Banca d’Italia potrebber avere un “significato politico”, ha commentato Gentiloni che sulla vicenda del governatore di Bankitalia ha aggiunto: “Il Pd ha preso un’iniziativa parlamentare, io non ne ho condiviso le conclusioni e ho preso una decisione difforme. La politica è fatta di compromessi e comprensione di decisioni degli altri. L’importante che sia abbia a cuore del bene del Paese”.

Diritti

“Il capitolo sui diritti, per quanto incompiuto, è un capitolo storico”, ha detto il presidente del Consiglio ricordando tutte le misure approvate in questa legislatura, dalle unioni civili fino al biotestamento. E poi “sul piano sociale possiamo rivendicare la misura del reddito di inclusione. Nel proliferare di promesse più o meno fantasiose, questa è una misura concreta per una parte consistente delle famiglie in condizione di povertà”. Sulla mancata approvazione dello Ius soli, Gentiloni condivide la delusione di molti, ma ha ribadito l’impossibilità dell’approvazione da parte del Parlamento: “Non siamo riusciti a mettere insieme i numeri sufficienti a farla aprrovare. Chi ci ha lavorato in questi mesi ha fatto una cosa doverosa come il senatore Manconi che più decisamente ha anche criticato le incertezze del governo”. E qui Gentiloni ha ribadito: “Non c’erano incertezze sul contenuto della legge, ma sui numeri in Senato” e “il modo migliore per archiviare la legge per molti anni sarebbe stato proprio quella di farla bocciare”.

Migranti

Sull’immigrazione “abbiamo dimostrato che c’è una strada seria che si può percorrere non per fingere che il problema non esista ma che si può gestirlo in modo umano e sicuro per i nostri cittadini”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa di fine anno. “E’ stato il 2017 – ha detto – anche un anno di svolta sull’azione nei temi migratori e di contrasto al traffico degli esseri umani. Siamo un Paese contemporaneamente orgoglioso della nostra capacità di accoglienza, rinnovata anche nella notte di Natale, e orgogliosi di aver dimostrato che è possibile infliggere colpi durissimi ai trafficanti di esseri umani. Si possono fare le due cose insieme, questa è l’Italia, e questa cosa è apprezzata in Europa seppur talvolta da spettatori: meglio spettatori che apprezzano che spettatori che fischiano. Sarà un processo epocale il passaggio da migrazioni incontrollate e illegali a migrazioni legali e sicure, chi parla di cancellare improvvisamente il tema delle migrazioni non conosce l’Africa, non capisce i tempi che servono in questi processi. La transizione dall’illegalità alla legalità è possibile. Lo dimostriamo con il 70% in meno di arrivi da luglio a oggi, con una diminuzione drastica dei morti in mare”.

E proprio in quella direzione va la missione in Niger, “annunciata dal ministro Pinotti in seguito alla richiesta del governo nigerino all’Italia”. In Niger “andremo a fare le cose che l’Italia fa normalmente in questi Paesi. Come stiamo facendo in Libia: “Consolidare il territorio e addestrare militari” anche perché “in Niger si sono concentrati traffici importanti di esseri umani. diverse Forme di jihadismo e il Sahel queste forme jihadiste particolarmente presenti”. “Ho sentite fare strane illazioni sui motivi della scelta – ha detto Gentiloni – alcune spettacolari. Abbiamo interesse italiano evidente di consolidare la capacità nigeriana di controllare il loro territorio. Il Niger è un Pasese di transito, se diamo il nostro contrubuto alla sua crescita, facciamo cosa sacrosanta per il Paese”.

Bravo Gentiloni, bene il PD.

 

10 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Questo dipende se il PD ha convinto gli italiani.

Si dice che la dx è ritornata proprio per merito del PD

 

 

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10 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Questo dipende se il PD ha convinto gli italiani.

Si dice che la dx è ritornata proprio per merito del PD

 

Il PD si e'  unito alle (tutte) forze DEMOCRATICHE  per ostaccolare l avanzata dei fascisti "democratici"....

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