Il Cazzaro di Napoli si indigna

 
20 ore fa, fosforo311 ha scritto:

...Egregio, meglio un piano nazionale pasticciato . Ma sappiamo bene che nel paese di Pulcinella più concorrenza non significa affatto tariffe più basse. Abbiamo decine, forse centinaia di compagnie di assicurazioni private, piccole, medie e grandi, ma abbiamo le polizze Rca più care d'Europa, forse del mondo...,

 

Urka !! Il Cazzaro si “indigna “ perché in Italia abbiamo le tariffe RCA più alte d’Europa ...Sic !! Io invece se fossi in lui , sarei molto di più indignato con tutti i miei concittadini napoletani , e gli abitanti della Campania in genere , che hanno una percentuale decupla in piu’ di tutta l’Europa e forse mondiale in quanto alle dei relativi sinistri RCA . L’altro giorno leggevo  di un napoletano residente ad Avellino che , in 17, giorni ha fatto 6 denunce per altrettanti investimenti di autovetture nei suoi confronti . Insomma , un tizio che viene investito una volta ogni tre giorni . Cari forumisti seri , forse non lo sapete , ma Napoli possiede un record che ritengo imbattibile su tutto il territorio nazionale. A Napoli vivono quasi 5.000 cittadini che svolgono la professione di “ testimone “ di incidenti stradali. Un nuovo lavoro che , con le moderne start up , procura ai 5.000 eroi una somma netta e quindi senza tasse di oltre 30.000 euro l’anno . Ed il Cazzaro si indigna . E si indigna al grido del “siamo il paese di Pulcinella “.  Ah Cazza’ , parla per te che nel vero e reale Paese di Pulcinella e non quello di fantasdenunceia che adombri , ci vivi te . Al sesto piano di un condominio senza ascensore !!

 
 
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Modificato da mark222220

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19 messaggi in questa discussione

L’altro giorno leggevo  di un napoletano residente ad Avellino che , in 17, giorni ha fatto 6 denunce per altrettanti investimenti di autovetture nei suoi confronti . 

Xxxxxxxxxxx 

Ok, ok sappiamo tutti perché a Napoli le assicurazioni sono carissime, ridicola marketta pisana,. 

Però lei ci deve mostrare dove ha letto la notizia di cui sopra, giusto per dimostrare che, per una volta, non è farina del suo sacco.

PS: rimaniamo sempre in attesa dell'attestato della sua monolaurea.

 

 

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52 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

L’altro giorno leggevo  di un napoletano residente ad Avellino che , in 17, giorni ha fatto 6 denunce per altrettanti investimenti di autovetture nei suoi confronti . 

Xxxxxxxxxxx 

Ok, ok sappiamo tutti perché a Napoli le assicurazioni sono carissime, ridicola marketta pisana,. 

Però lei ci deve mostrare dove ha letto la notizia di cui sopra, giusto per dimostrare che, per una volta, non è farina del suo sacco.

PS: rimaniamo sempre in attesa dell'attestato della sua monolaurea.

 

 

Chiedo scusa , non 6 in 17 giorni ma in un solo giorno ...!!

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58 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

L’altro giorno leggevo  di un napoletano residente ad Avellino che , in 17, giorni ha fatto 6 denunce per altrettanti investimenti di autovetture nei suoi confronti . 

Xxxxxxxxxxx 

Ok, ok sappiamo tutti perché a Napoli le assicurazioni sono carissime, ridicola marketta pisana,. 

Però lei ci deve mostrare dove ha letto la notizia di cui sopra, giusto per dimostrare che, per una volta, non è farina del suo sacco.

PS: rimaniamo sempre in attesa dell'attestato della sua monolaurea.

 

 

Chiedo scusa non 6 in un giorno bensi 6 in un minuto ( oh , lo dice pure la Gabanelli , eh ). Chissà se la Sanchina demorde o se emette un’altra decorazione puzzolente ...!!

4 marzo 2020 - 23:24

Il pedone investito 6 volte in un minuto. Ecco perché paghiamo le polizze Rc auto più alte d’Europa

di Milena Gabanelli, Mario Gerevini e Fabio Savelli

 

La delinquenza ha un prezzo: paghiamo la polizza Rc auto 100 euro in più rispetto al resto d’Europa, e siamo pure migliorati perché fino a pochi anni fa erano 200. Il dato lo rileva l’ultimo rapporto dell’Ivass, l’authority di vigilanza, ed è l’effetto del ricarico imposto dalle compagnie assicurative per difendersi dalle truffe. Con 42,1 milioni di veicoli assicurati il conto per il Paese è di 4,2 miliardi. Un salasso che mina la nostra competitività.

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State tutti zitti zitti . Il pluribugiardo Cazzaro che dice di non leggermi , ora , alle ore 14,18 , mi sta leggendo e , forse , scriverà pure qualcosa . Ahahahaha

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È tornata la ridicola marketta pisana e scrive:

L’altro giorno leggevo  di un napoletano residente ad Avellino che , in 17, giorni ha fatto 6 denunce per altrettanti investimenti di autovetture nei suoi confronti . 

 

Chiedo scusa , non 6 in 17 giorni ma in un solo giorno ...!!

 

Il pedone investito 6 volte in un minuto. Ecco perché paghiamo le polizze Rc auto più alte d’Europa

Chiedo scusa non 6 in un giorno bensi 6 in un minuto ( oh , lo dice pure la Gabanelli , eh ). Chissà se la Sanchina demorde o se emette un’altra decorazione puzzolente ...!!

xxxxxxxxxxxxx 

ridicola cismonica marketta pisana, credo si renda conto da sola di aver appena emesso , le migliori quattro, ripeto quattro, kagate  da quando  frequenta il forum.

LA migliore è l'ultima, perché dimostra il grado di i diozia da lei raggiunto,  nel confermare, chiamando a testimonianza e copia incollando lo, l 'articolo di Gabanelli, Gerini, Savelli.

Poiché non ho dubbi sul  grado di i diozia da lei raggiunto, mi può spiegare in che modo un pedone può farsi investire sei volte in un minuto, e poi correre a richiedere il risarcimento?

 

 

Modificato da ahaha.ha

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2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

L’altro giorno leggevo  di un napoletano residente ad Avellino che , in 17, giorni ha fatto 6 denunce per altrettanti investimenti di autovetture nei suoi confronti . 

Xxxxxxxxxxx 

Ok, ok sappiamo tutti perché a Napoli le assicurazioni sono carissime, ridicola marketta pisana,. 

Però lei ci deve mostrare dove ha letto la notizia di cui sopra, giusto per dimostrare che, per una volta, non è farina del suo sacco.

PS: rimaniamo sempre in attesa dell'attestato della sua monolaurea.

Egregio, ti assicuro che le assicurazioni auto e moto in Campania sono molto ma molto più care di quello che dovrebbero essere sulla base del numero di sinistri che le stesse compagnie assicurative sospettano di natura truffaldina. Peraltro quelli confermati tali in sede di giudizio sono un numero ancora inferiore. Questi sinistri truffaldini superano la media nazionale ma i relativi risarcimenti a carico delle compagnie non giustificano assolutamente l'enorme divario con le altre regioni nel prezzo medio delle polizze RCA. In sostanza noi campani portiamo la nomea di truffatori stradali e le compagnie ci marciano alzando le tariffe e realizzando, proprio qui in Campania, i loro maggiori profitti. A discapito soprattutto degli automobilisti onesti e virtuosi, che in Campania sono la grande maggioranza. A Napoli gli assicurati nella migliore classe di rischio bonus malus, ovvero quelli che non hanno causato nemmeno un sinistro lieve in molti anni, sono il 91% del totale, a Milano il 71%. Ma i primi pagano in media 594 euro l'anno, i secondi 341 (dati del 2019, credo siano costi netti perché io sto in prima classe da decenni ma una polizza di 594 euro me la sogno). Un automobilista milanese in quarta classe, cioè uno che ha causato almeno due sinistri, spende ancora meno di un napoletano in prima classe (507 euro). In altri termini, per questa larghissima fascia di assicurati (dalla prima alla quarta classe) le compagnie assicurative incassano molto di più a Napoli che a Milano, e a Napoli spendono meno in risarcimenti che a Milano:

https://www.vesuviolive.it/ultime-notizie/309971-caro-assicurazioni-napoli-milano/

Poi c'è, sia a Napoli che a Milano, una piccola minoranza di truffatori, un po' più piccola a Milano, che ovviamente pagano premi altissimi quindi si possono rifare solo simulando incidenti gravi. Per esempio simulando un investimento in combutta con un complice che magari si fa dare una martellata sul ginocchio. Naturalmente i sinistri di gran lunga più costosi per le compagnie sono quelli con morti o feriti. Ma, secondo l'ISTAT e l'ACI, la Campania ha il più basso tasso di mortalità in incidenti stradali dopo la Valle d'Aosta. Ovvero il più basso rapporto decessi/popolazione:

https://istat.maps.arcgis.com/apps/MapSeries/index.html?appid=b34ba84168da4147b810f0d04f59881d

Quindi in Campania le compagnie spendono meno che altrove per gli incidenti mortali.

Per quanto riguarda i feriti, secondo ISTAT e ACI nel 2019 sono stati in Italia 241.384 di cui 15.067 in Campania, pari al 6,24%. Anche in questo caso la Campania è ben sotto la media nazionale essendo la sua popolazione pari al 9,60% di quella nazionale (2019). Va anche detto che i ferimenti simulati ovviamente non implicano, in genere, lesioni gravi e permanenti, quindi i risarcimenti non sono altissimi. Un'ultima considerazione va fatta sugli incidenti con danni solo alle cose. Ti posso garantire che qui a Napoli e provincia se il carrozziere chiede meno di 300 euro, per togliere un graffio o poco più, chi ha causato il sinistro risarcisce di tasca propria, nella quasi totalità dei casi. Onde evitare il peggioramento della classe di rischio, che ti porti dietro per anni e che, qui a Napoli e provincia, comporta incrementi di costo ben maggiori di 300 euro. Qualche anno fa mia moglie tamponò una Panda, il carrozziere della parte lesa fece un preventivo di 750 euro. Tabelle alla mano, io calcolai che le conveniva pagare senza tirare in ballo l'assicurazione. E pagò (anzi, pagai io). Tutto questo ovviamente è un ulteriore vantaggio per le compagnie assicurative, che qui in Campania, con il pretesto delle truffe, fanno affari d'oro. 

Modificato da fosforo311

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Sig fosforo, in mio compagno di baldorie all'osteria, avvocato di origine campana, diceva ad ogni raduno: "voi qui al nord avete le industrie, noi al sud abbiamo le assicurazioni".

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Ad imperitura memoria del duo Più ebete del forum , il Cazzaro napoletano e la Sanchina , definiti l’uno “the big” Panzanair in the world , e l’altra “ The big “ idiot in the world , appellati così pure dalla Gabanelli , una che il Cazzaro voleva al Quirinale , possiamo stare certi che i due epiteti sono , giusti , reali e meritevoli di essere pronunciati ...!! 

Il pedone investito 6 volte in un minuto. Ecco perché paghiamo le polizze Rc auto più alte d’Europa

di Milena Gabanelli, Mario Gerevini e Fabio Savelli

 

La delinquenza ha un prezzo: paghiamo la polizza Rc auto 100 euro in più rispetto al resto d’Europa, e siamo pure migliorati perché fino a pochi anni fa erano 200. Il dato lo rileva l’ultimo rapporto dell’Ivass, l’authority di vigilanza, ed è l’effetto del ricarico imposto dalle compagnie assicurative per difendersi dalle truffe. Con 42,1 milioni di veicoli assicurati il conto per il Paese è di 4,2 miliardi. Un salasso che mina la nostra competitività. 

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Certo, fonti dell’authority segnalano che il 46% di questi 100 euro è dovuto anche al fatto che abbiamo un numero più elevato di sinistri, strade messe peggio e risarcimenti più generosi in caso di decessi. Vero, ma resta l’altro poco comprensibile 54%, che indirettamente va a pesare anche sui contribuenti poiché frodi e truffe stanno intasando la macchina giudiziaria che paghiamo con le nostre tasse.Medici, periti, testimoni: il prezzario della criminalità 

Di vincitori in questa storia se ne trovano pochi, ma ci sono, come dimostra il maxi-fascicolo sul clan Contini a Napoli. Un sistema predatorio e subdolo, nutrito da una schiera di professionisti a libro paga delle organizzazioni mafiose, che hanno costruito un indotto sofisticatissimo a basso rischio giudiziario e ad alto rendimento vista la dimensione dei risarcimenti. Medici che fabbricano referti falsi. Periti che certificano incidenti mai avvenuti. Finti testimoni che giurano di aver visto una macchina accartocciarsi o un pedone investito sulle strisce, dopo essere stati remunerati con apposito prezzario stabilito dai capizona della Camorra. Giudici di pace che lavorano per le compagnie assicurative come consulenti e al tempo stesso stabiliscono l’entità dei danni. Avvocati che scrivono pareri per maxi-ristori su sinistri inesistenti, incassando commissioni a mò di parcella. La ricaduta di tutto questo è che a Napoli il cittadino onesto paga la polizza più alta d’Italia. Esempio: un’Audi Q3 se intestata ad un automobilista residente a Bologna costa 500 euro di Rc auto, che diventano 1.040 a Napoli. E così succede che a Trento (dove le polizze sono meno care) una finta società si è intestata 340 contratti di clienti residenti a Napoli.

 

Solo a Milano 1.500 denunce

La casistica delle truffe tocca «vette di eccellenza». A Palermo si sono fatti martellare un ginocchio per ottenere un risarcimento a quattro zeri. Ad Avellino un pedone è stato schiacciato da sei automobili diverse nel giro di un minuto; ha chiesto sei risarcimenti diversi ed è stato pure liquidato da alcune compagnie. A Foggia proprietario e affittuario dello stesso terreno chiedono (e ottengono) due risarcimenti per la grandine che ha distrutto lo stesso raccolto. Un po’ ovunque in Italia si prende a calci la scatola nera per smontare il Gps simulando un frontale mai avvenuto. Vediamo cosa dice l’articolo 642 del codice penale: «Chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto è punito con la reclusione da uno a cinque anni». Su questa ipotesi di reato le compagnie assicurative sporgono querela, e i tribunali di mezza Italia si ingolfano, perché l’azione penale è obbligatoria.

 

Il 22% dei sinistri a rischio frode 

Eppure le Assicurazioni hanno i loro uffici antifrode, ma per vedere il grado di fraudolenza di quel sinistro occorre accedere all’archivio integrato (Aia) che mette insieme le banche dati di tutti gli incidenti sospetti, testimoni ricorrenti e la filiera della criminalità. Se ne parla da dieci anni, e forse entro il 2020 sarà operativo. Intanto nell’ultimo rapporto Ivass (2018) i sinistri non liquidati, perché potenzialmente fraudolenti, sono aumentati dell’11% rispetto al 2017. Sempre nel 2018 si sono verificati oltre 2,8 milioni di sinistri. Si stima che circa il 22% siano a rischio frode, al Sud addirittura il 37%. Secondo l’Ania, l’associazione di rappresentanza delle compagnie assicurative, i tempi di prescrizione del diritto al risarcimento del danno (2 anni, 5 in caso di lesioni personali), «permettono al frodatore di eliminare gran parte degli indizi che potrebbero consentire all’impresa di scoprire l’attività fraudolenta».

 

Le polizze false vendute online

Le truffe però non sono soltanto a danno delle compagnie (che si rifanno alzando il prezzo delle polizze), nella rete del web ci sono cascati in migliaia: hanno pagato, ma le polizze ricevute sono false e i relativi veicoli non sono assicurati. Oltre 300 i siti-truffa denunciati dall’Ivass negli ultimi tre anni: 224 quelli finiti sotto inchiesta della Procura di Milano, e sui quali lavora anche il Nucleo frodi tecnologiche della Guardia di Finanza. Solo i siti web ubicati in Italia e finora identificati, hanno totalizzato raggiri per circa 4 milioni. Considerando 400 euro il premio per una polizza media, significa 10 mila mezzi che circolano (o hanno circolato) fuorilegge inconsapevolmente. Ed è solo una piccola porzione del «mercato». Molti di questi siti utilizzano grafica o denominazione simile a quella delle compagnie più conosciute. Possibile che il sito-truffa della Goldassicura.com, denunciato dall’Ivass il 22 gennaio, si apra tuttora con la foto di una sede UnipolSai? Ma il problema è che per un sito-truffa individuato un altro nasce. E per rendersi più credibile riporta anche i numeri di iscrizione all’Ivass, numeri rubati ad un ignaro intermediario vero. Ma chi accede al sito non lo sa.

 

Circolano 2,7 milioni di veicoli non assicurati 

Di questi siti web ne nascono uno al giorno con nomi tipo: genertelassicura.com (provider in Arizona), misterpolizza.com (Lituania), directassicurazione.com (Canada), polizzadiretta.net. La truffa si consuma quasi sempre intascando il premio attraverso la ricarica di una carta prepagata, che viene immediatamente svuotata ai bancomat, in cambio di un contrassegno falso spedito per mail o whatsapp. Ma intanto sono stati acquisiti anche i dati personali del truffato e del mezzo assicurato: dati che vengono riutilizzati per creare identità false, intestare veicoli, carte prepagate, nuovi siti web. Il truffato viaggia senza copertura e se viene fermato si becca la multa, il sequestro del veicolo e decurtazione di punti sulla patente

Eppure nonostante sia chiaro che attraverso quei canali vengono commessi dei reati, rimangono online fino a quando non interviene l’autorità giudiziaria, e continuano a vendere e a venire selezionati dai motori di ricerca anche nella prima pagina, perché spesso hanno pagato il posizionamento in testa. Google prende tanti più soldi quanto più i suoi clienti (siti-truffa) guadagnano commettendo reati. I truffati irrobustiscono, loro malgrado, la contabilità dei veicoli senza copertura: 2,7 milioni secondo Ania. E se malauguratamente provocano incidenti, il risarcimento dei danni lo paga il fondo vittime della strada, gestito dal ministero del Tesoro, che si alimenta tramite un prelievo del 2,5% sui premi versati dagli assicurati. Cioè gli onesti, quasi tutti noi. Ma è quel «quasi» che fa la differenza.

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5 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

È tornata la ridicola marketta pisana e scrive:

L’altro giorno leggevo  di un napoletano residente ad Avellino che , in 17, giorni ha fatto 6 denunce per altrettanti investimenti di autovetture nei suoi confronti . 

 

Chiedo scusa , non 6 in 17 giorni ma in un solo giorno ...!!

 

Il pedone investito 6 volte in un minuto. Ecco perché paghiamo le polizze Rc auto più alte d’Europa

Chiedo scusa non 6 in un giorno bensi 6 in un minuto ( oh , lo dice pure la Gabanelli , eh ). Chissà se la Sanchina demorde o se emette un’altra decorazione puzzolente ...!!

xxxxxxxxxxxxx 

ridicola cismonica marketta pisana, credo si renda conto da sola di aver appena emesso , le migliori quattro, ripeto quattro, kagate  da quando  frequenta il forum.

LA migliore è l'ultima, perché dimostra il grado di i diozia da lei raggiunto,  nel confermare, chiamando a testimonianza e copia incollando lo, l 'articolo di Gabanelli, Gerini, Savelli.

Poiché non ho dubbi sul  grado di i diozia da lei raggiunto, mi può spiegare in che modo un pedone può farsi investire sei volte in un minuto, e poi correre a richiedere il risarcimento?

 

 

Solo per la spennacchiata e spennacchiata signorina Sanchina che non credeva e voleva vedere ...🐪. Ecco qua il 🐪. :Ad Avellino un pedone è stato schiacciato da sei automobili diverse nel giro di un minuto; ha chiesto sei risarcimenti diversi ed è stato pure liquidato da alcune compagnie.            
Fonte : Corriere della Sera di Milano 

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1 ora fa, mark222220 ha scritto:

Solo per la spennacchiata e spennacchiata signorina Sanchina che non credeva e voleva vedere ...🐪. Ecco qua il 🐪. :Ad Avellino un pedone è stato schiacciato da sei automobili diverse nel giro di un minuto; ha chiesto sei risarcimenti diversi ed è stato pure liquidato da alcune compagnie.            
Fonte : Corriere della Sera di Milano 

Questa è la dimostrazione che la ridicola marketta pisana è molto più idi-ota di quello che pensavo.

Un pedone è stato schiacciato (addirittura) da 6 auto (addirittura) in un solo minuto (addirittura) è sopravvissuto (addirittura) si è alzato, si è spolverato pantaloni e giacca ed è corso a farsi indennizzare dalle compagnie di assicurazione che lo hanno (addirittura) pagato.

Ma per piacereeeee...ridicola marketta pisana!

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8 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Sig fosforo, in mio compagno di baldorie all'osteria, avvocato di origine campana, diceva ad ogni raduno: "voi qui al nord avete le industrie, noi al sud abbiamo le assicurazioni".

Pessima e infondata battuta di cattivo gusto. L'avvocato doveva essere ubriaco, anche se è vero che al Sud (ma non solo al Sud) ci sono avvocati che organizzano con testimoni falsi dei veri e propri giri di truffe assicurative. Alcuni sono finiti in galera. In ogni caso ti suggerirei, per esperienza personale, di non fidarti degli avvocati. Potrei confezionare una battuta uguale e contraria dicendo che forse sono proprio le compagnie assicurative a organizzare qualche truffa assicurativa. Il paradosso avrebbe una sua logica. Come ho scritto, le compagnie realizzano proprio qui in Campania i loro profitti più alti, e li realizzano alzando le tariffe con il pretesto delle truffe.

P.S. Non fidarti degli avvocati, ma Giuseppe Conte è l'eccezione che conferma la regola. Di lui mi fido. E non mi fido di chi gli tolse la fiducia.  

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8 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Questa è la dimostrazione che la ridicola marketta pisana è molto più idi-ota di quello che pensavo.

Un pedone è stato schiacciato (addirittura) da 6 auto (addirittura) in un solo minuto (addirittura) è sopravvissuto (addirittura) si è alzato, si è spolverato pantaloni e giacca ed è corso a farsi indennizzare dalle compagnie di assicurazione che lo hanno (addirittura) pagato.

Ma per piacereeeee...ridicola marketta pisana!

Purtroppissimo per te , Sanchina , la poveretta sei te . Perché non sarebbe nemmeno difficile da capire cosa dice il Corriere della sera . Poi , però, mi ricordo che sei la più votata ( in 8) come la più idio ta del forum ed allora me ne faccio una ragione . Capisco perché non ... capisci !!   Capisco pure che con il tuo commento riesci  a darmi ragione nonostante che ciò sia l’ultima cosa che vorresti fare . Ma siamo sempre lì :  noi normodotati dobbiamo portare pazienza per tutti coloro che , meno fortunati di noi , figurano come ci figura la Sanchina , nella lista dei meno fortunati . Ed e’ talmente sfortunata che sono proprio per le motivazioni , che la Sanchina stessa porta , che contribuiscono a far sì che le Compagnie di Assicurazioni Italiane applicano le tariffe più alte in Europa . E’ proprio perché sono talmente inverosimili che nonostante ciò , alcuni ( tanti , troppi ) fanno queste denunce alle compagnie assicurative e che , molte di queste , pagano pure . E’ talmente ovvio e comprensibile quel che ha scritto il Corriere e che io ho riportato che sono intimamente convinto che lo capirebbe pure la giovenca Susanna che la Sanchina si appresta ad andare a governare . 

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È sicura di non essere lei quel pedone investito e schiacciato 6 volte in un minuto?

Sappiamo tutti (tutti non solo 8) che la sua zucca è piena di crusca vegetale,  quindi è facile intuire che l'impossibilita' di connettere la renda facile preda  dei buffalari del web o della carta stampata.

Buonagiornata 

PS tutti, (non solo 8) sono in attesa di vedere la sua monolaurea.

 

 

 

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Ahahahahahaha !! La Sanchina prende atto della decorazione emessa e , a sua discolpa , mi invita a disconoscere un articolo della Gabanelli sul Corriere della Sera. Ahajahahaha , ma vai a munge le vacche , vai !! 
Firmato da uno degli 8. 

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Vede che sbaglia ancora ridicola cismonica marketta pisana?

Io non le ho affatto detto di disconoscere l'articolo della Gabanelli, io ho semplicemente detto che lei è la regina degli idi oti perché crede storionicamente alle due righe  iniziali di quell'articolo, fatto apposta per attirare l'attenzione degli storioni "normodotati" come lei.

Potrei suggerirle di strizzare bene la crusca immagazzinata nella zucca che usa per separare le orecchie, ma anche in questo caso perderei solo tempo.

PS: rimaniamo in attesa, compresi i suoi otto colleghi, di vedere la sua monolaurea.

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Vede che sbaglia ancora ridicola cismonica marketta pisana?

Io non le ho affatto detto di disconoscere l'articolo della Gabanelli, io ho semplicemente detto che lei è la regina degli idi oti perché crede storionicamente alle due righe  iniziali di quell'articolo, fatto apposta per attirare l'attenzione degli storioni "normodotati" come lei.

Potrei suggerirle di strizzare bene la crusca immagazzinata nella zucca che usa per separare le orecchie, ma anche in questo caso perderei solo tempo.

PS: rimaniamo in attesa, compresi i suoi otto colleghi, di vedere la sua monolaurea.

Veramente io non ho pubblicato  solo 2 righe dell’articolo perché così attiro l’attenzione degli storioni , ma glielo ho pubblicato tutto intero . Intonso !! Forse , in quanto sbadatella , non se ne e’ accorta ed allora , meritoriamente , li pubblico di nuovo . P.S. La mia monolaurea e’ a sua disposizione . Può verificare in 2 modi : -) Visto che conosce il mio nome , indirizzo e numero di telefono, Approfittando della zona gialla , puoi  tranquillamente  venire a Pisa in gita . 2) pubblica  immediatamente il tuo titolo di studio conseguito in una qualsiasi struttura scolastica italiana ed io , nel giro di 2 minuti 2 farò altrettanto . 

Ecco l’articolo integrale : 

Il pedone investito 6 volte in un minuto. Ecco perché paghiamo le polizze Rc auto più alte d’Europa

di Milena Gabanelli, Mario Gerevini e Fabio Savelli

 

La delinquenza ha un prezzo: paghiamo la polizza Rc auto 100 euro in più rispetto al resto d’Europa, e siamo pure migliorati perché fino a pochi anni fa erano 200. Il dato lo rileva l’ultimo rapporto dell’Ivass, l’authority di vigilanza, ed è l’effetto del ricarico imposto dalle compagnie assicurative per difendersi dalle truffe. Con 42,1 milioni di veicoli assicurati il conto per il Paese è di 4,2 miliardi. Un salasso che mina la nostra competitività. 

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Certo, fonti dell’authority segnalano che il 46% di questi 100 euro è dovuto anche al fatto che abbiamo un numero più elevato di sinistri, strade messe peggio e risarcimenti più generosi in caso di decessi. Vero, ma resta l’altro poco comprensibile 54%, che indirettamente va a pesare anche sui contribuenti poiché frodi e truffe stanno intasando la macchina giudiziaria che paghiamo con le nostre tasse.Medici, periti, testimoni: il prezzario della criminalità 

Di vincitori in questa storia se ne trovano pochi, ma ci sono, come dimostra il maxi-fascicolo sul clan Contini a Napoli. Un sistema predatorio e subdolo, nutrito da una schiera di professionisti a libro paga delle organizzazioni mafiose, che hanno costruito un indotto sofisticatissimo a basso rischio giudiziario e ad alto rendimento vista la dimensione dei risarcimenti. Medici che fabbricano referti falsi. Periti che certificano incidenti mai avvenuti. Finti testimoni che giurano di aver visto una macchina accartocciarsi o un pedone investito sulle strisce, dopo essere stati remunerati con apposito prezzario stabilito dai capizona della Camorra. Giudici di pace che lavorano per le compagnie assicurative come consulenti e al tempo stesso stabiliscono l’entità dei danni. Avvocati che scrivono pareri per maxi-ristori su sinistri inesistenti, incassando commissioni a mò di parcella. La ricaduta di tutto questo è che a Napoli il cittadino onesto paga la polizza più alta d’Italia. Esempio: un’Audi Q3 se intestata ad un automobilista residente a Bologna costa 500 euro di Rc auto, che diventano 1.040 a Napoli. E così succede che a Trento (dove le polizze sono meno care) una finta società si è intestata 340 contratti di clienti residenti a Napoli.

 

Solo a Milano 1.500 denunce

La casistica delle truffe tocca «vette di eccellenza». A Palermo si sono fatti martellare un ginocchio per ottenere un risarcimento a quattro zeri. Ad Avellino un pedone è stato schiacciato da sei automobili diverse nel giro di un minuto; ha chiesto sei risarcimenti diversi ed è stato pure liquidato da alcune compagnie. A Foggia proprietario e affittuario dello stesso terreno chiedono (e ottengono) due risarcimenti per la grandine che ha distrutto lo stesso raccolto. Un po’ ovunque in Italia si prende a calci la scatola nera per smontare il Gps simulando un frontale mai avvenuto. Vediamo cosa dice l’articolo 642 del codice penale: «Chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto è punito con la reclusione da uno a cinque anni». Su questa ipotesi di reato le compagnie assicurative sporgono querela, e i tribunali di mezza Italia si ingolfano, perché l’azione penale è obbligatoria.

 

Il 22% dei sinistri a rischio frode 

Eppure le Assicurazioni hanno i loro uffici antifrode, ma per vedere il grado di fraudolenza di quel sinistro occorre accedere all’archivio integrato (Aia) che mette insieme le banche dati di tutti gli incidenti sospetti, testimoni ricorrenti e la filiera della criminalità. Se ne parla da dieci anni, e forse entro il 2020 sarà operativo. Intanto nell’ultimo rapporto Ivass (2018) i sinistri non liquidati, perché potenzialmente fraudolenti, sono aumentati dell’11% rispetto al 2017. Sempre nel 2018 si sono verificati oltre 2,8 milioni di sinistri. Si stima che circa il 22% siano a rischio frode, al Sud addirittura il 37%. Secondo l’Ania, l’associazione di rappresentanza delle compagnie assicurative, i tempi di prescrizione del diritto al risarcimento del danno (2 anni, 5 in caso di lesioni personali), «permettono al frodatore di eliminare gran parte degli indizi che potrebbero consentire all’impresa di scoprire l’attività fraudolenta».

 

Le polizze false vendute online

Le truffe però non sono soltanto a danno delle compagnie (che si rifanno alzando il prezzo delle polizze), nella rete del web ci sono cascati in migliaia: hanno pagato, ma le polizze ricevute sono false e i relativi veicoli non sono assicurati. Oltre 300 i siti-truffa denunciati dall’Ivass negli ultimi tre anni: 224 quelli finiti sotto inchiesta della Procura di Milano, e sui quali lavora anche il Nucleo frodi tecnologiche della Guardia di Finanza. Solo i siti web ubicati in Italia e finora identificati, hanno totalizzato raggiri per circa 4 milioni. Considerando 400 euro il premio per una polizza media, significa 10 mila mezzi che circolano (o hanno circolato) fuorilegge inconsapevolmente. Ed è solo una piccola porzione del «mercato». Molti di questi siti utilizzano grafica o denominazione simile a quella delle compagnie più conosciute. Possibile che il sito-truffa della Goldassicura.com, denunciato dall’Ivass il 22 gennaio, si apra tuttora con la foto di una sede UnipolSai? Ma il problema è che per un sito-truffa individuato un altro nasce. E per rendersi più credibile riporta anche i numeri di iscrizione all’Ivass, numeri rubati ad un ignaro intermediario vero. Ma chi accede al sito non lo sa.

 

Circolano 2,7 milioni di veicoli non assicurati 

Di questi siti web ne nascono uno al giorno con nomi tipo: genertelassicura.com (provider in Arizona), misterpolizza.com (Lituania), directassicurazione.com (Canada), polizzadiretta.net. La truffa si consuma quasi sempre intascando il premio attraverso la ricarica di una carta prepagata, che viene immediatamente svuotata ai bancomat, in cambio di un contrassegno falso spedito per mail o whatsapp. Ma intanto sono stati acquisiti anche i dati personali del truffato e del mezzo assicurato: dati che vengono riutilizzati per creare identità false, intestare veicoli, carte prepagate, nuovi siti web. Il truffato viaggia senza copertura e se viene fermato si becca la multa, il sequestro del veicolo e decurtazione di punti sulla patente

Eppure nonostante sia chiaro che attraverso quei canali vengono commessi dei reati, rimangono online fino a quando non interviene l’autorità giudiziaria, e continuano a vendere e a venire selezionati dai motori di ricerca anche nella prima pagina, perché spesso hanno pagato il posizionamento in testa. Google prende tanti più soldi quanto più i suoi clienti (siti-truffa) guadagnano commettendo reati. I truffati irrobustiscono, loro malgrado, la contabilità dei veicoli senza copertura: 2,7 milioni secondo Ania. E se malauguratamente provocano incidenti, il risarcimento dei danni lo paga il fondo vittime della strada, gestito dal ministero del Tesoro, che si alimenta tramite un prelievo del 2,5% sui premi versati dagli assicurati. Cioè gli onesti, quasi tutti noi. Ma è quel «quasi» che fa la differenza.

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Lei ridicola marketta pisana ha un dono di natura: quello di non capire un caxzo.

Io ho scritto: lei è la regina degli idi oti perché crede storionicamente alle due righe  iniziali di quell'articolo, fatto apposta per attirare l'attenzione degli storioni "normodotati" come lei.

Se non avesse la crusca vegetale nella zucca, avrebbe capito che le due righe iniziali non sono l'intero articolo, che fra l'altro non cita e non spiega come una persona possa venire schiacciata 6 volte in un minuto, cioè, schiacciato ogni 10 secondi e sopravvivere.

 Credere ad una cosa simile può farlo solo la regina degli idi oti, cioè, proprio lei, ridicola marketta pisana.

La mia pagella di quinta elementare è stata distrutta da mio padre il giorno dopo che l'ho portata a casa, una monolaurea come la sua è stata sicuramente incorniciata, quindi la può pubblicare tra due minuti, senza aspettare che venga a Pisa.

Le faccio notare che, se la pubblica, mi farà fare una figura  di kakka come quelle che è abituato a fare lei.

E tutti noi sappiamo, compresi i suoi tre colleghi, quanto ci terrebbe a farmi fare una figura di kakka .

Io sono disposto a correre il rischio, ma lei la figura di kakka continua a farla, arrampicandosi sulle cascate, spacciandosi per monolaureata senza esserlo.😊

 

 

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2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

 La mia pagella di quinta elementare è stata distrutta da mio padre il giorno dopo che l'ho portata a casa, una monolaurea come la sua è stata sicuramente incorniciata, quindi la può pubblicare tra due minuti, senza aspettare che venga a Pisa.

Le faccio notare che, se la pubblica, mi farà fare una figura  di kakka come quelle che è abituato a fare lei.

E tutti noi sappiamo, compresi i suoi tre colleghi, quanto ci terrebbe a farmi fare una figura di kakka .

Io sono disposto a correre il rischio, ma lei la figura di kakka continua a farla, arrampicandosi sulle cascate, spacciandosi per monolaureata senza esserlo.😊

 

 

Te dici , Sanchina ?? Sicura sicura sicura ?? Te mandami il tuo titolo di studio della scuola elementare ed io ti accontento immediatamente ...!!  Basta che tu ti rechi alla scuola elementare dove hai conseguito la licenza elementare con una marca da bollo e ti fanno una copia conforme all’originale con tanti saluti alla buonanima di tuo padre .   Ahahahahah 😊😊

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Continui pure ad arrampicarsi sulle cascate con gli zoccoli per impossibilità di dimostrare di essere monolaureata ridicola marketta pisana.

Ormai è chiaro anche ai suoi tre compari, che lei non ha mai acquisito uno straccio di laurea.

 

 

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