Erdogan è un dittatore. Sentite chi parla!

Racep Tayyp Erdogan vuole ricostruire la Turchia dopo la terribile crisi pandemica e da buon autocrate fa, o almeno promette di fare, le cose in grande. Un vasto programma di investimenti per il rilancio dell'economia turca, uno sforzo precedenti nella storia di quel paese. Il futuro di 84 milioni di turchi, in particolare i giovani, è legato a questo piano economico epocale. Naturalmente lo ha scritto lui, il presidente, insieme ai suoi più stretti e fedeli collaboratori, avendo sempre ovviamente l'ultima parola su tutti i singoli punti del piano. Poi è andato in parlamento per farselo ratificare perché la Turchia non è una dittatura ma una repubblica presidenziale. Inutile dire che un parlamento prono all'uomo forte lo ha ratificato senza fiatare. Anzi, senza neppure leggere il testo che è stato consegnato ai parlamentari due ore prima che l'autocrate pronunciasse il suo discorso in aula. E due ore sono letteralmente insufficienti per leggere e capire il contenuto di oltre 300 pagine densamente scritte. Che misero spettacolo! Che intollerabile umiliazione per la democrazia! Che incubo! Credetemi, mi sono agitato nel letto per l'indignazione. E a quel punto mi sono svegliato.

Ieri sera, navigando un po' in rete prima di coricarmi, avevo visto questo video dove Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) dice: "Abbiamo ricevuto il documento (il testo del Pnrr, nda) due ore prima del discorso di Draghi". 

https://www.la7.it/tagada/video/pnrr-fratoianni-abbiamo-ricevuto-il-documento-due-ore-prima-del-discorso-di-draghi-27-04-2021-377674

Fratoianni ha votato contro, e ha fatto benissimo, a prescindere dai contenuti del Piano.

Il Pnrr è il più vasto e importante progetto politico ed economico dell'Italia dai tempi del Piano Marshall. Poteva o non poteva il governo dei cosiddetti "migliori" completarne la stesura una settimana o due prima, per dare modo al parlamento, cioè ai rappresentanti del popolo sovrano, di discuterlo ed eventualmente di emendarlo? Certo che poteva. Ma ha preferito ricattare il parlamento usando la scadenza del 30 aprile e la drammatica emergenza nazionale come vomitevoli armi di ricatto. Il parlamento non doveva mettere becco su quanto deciso in altre sedi da gente non eletta da nessuno. Prendere o lasciare. In buona sostanza, questo è ciò che ha fatto il signor Racep Tayyp Draghi, detto Mario. E un parlamento prono e appecorato ha approvato senza fiatare, senza nemmeno sapere cosa andava ad approvare. Questo in una repubblica parlamentare. VERGOGNA!

Modificato da fosforo311

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22 messaggi in questa discussione

Errata: uno sforzo precedenti

Corrige: uno sforzo senza precedenti

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Adesso però mi aspetto che il documento si legga nella sua interezza e da chiunque lo voglia fare si tirino fuori le eventuali iniquità. Anche se sarebbe sempre tardi.

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3 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Credetemi, mi sono agitato nel letto per l'indignazione. E a quel punto mi sono svegliato.

Bravo, svegliati.

Da sveglio ti renderai conto che la Camera, nella seduta del 27 aprile 2021, non ha ratificato una s e g a e non c'era una s e g a da discutere ed emendare nel PNRR.

Nella seduta del 27 aprile 2021 alla Camera parlavano di questo:

comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ai sensi dell'articolo 18 del regolamento RRF (UE) 2021/241

Confermi di essere il solito cialtronissimo peracottaro seriale che blatera intorno a cose di cui non ha minima contezza.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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3 ore fa, lelotto2 ha scritto:

Adesso però mi aspetto che il documento si legga nella sua interezza e da chiunque lo voglia fare si tirino fuori le eventuali iniquità. Anche se sarebbe sempre tardi.

Egregio Lelotto, certo che sarebbe sempre tardi. 7 mesi fa l'opposizione e i giornaloni, cioè i poteri forti, bersagliavano Conte accusandolo di essere in ritardo sul Recovery (7 mesi fa) e di non coinvolgere il parlamento. Oggi l'ex opposizione e gli stessi giornaloni incensano Draghi. Nessuno che abbia il coraggio e l'obiettività per definire il suo comportamento per quello che è stato: un comportamento da "caudillo" poco educato (come ebbe a dire De Bortoli su un predecessore). È vero che Draghi, iniziando il suo discorso in aula, si è scusato con il parlamento per il ritardo. Ma avrebbe dovuto scusarsi anche con il popolo sovrano, che gli eletti al parlamento rappresentano. In ogni caso, a mio modesto avviso questi non sono ritardi scusabili: sono ferite alla democrazia, ferite premeditate e non rimarginabili. Io penso che se fossimo una repubblica parlamentare seria, i presidenti di Camera e Senato avrebbero semplicemente dichiarato irricevibile un testo presentato due ore prima della seduta e a pochissimi giorni dalla scadenza europea. Dopodiché il governo, nella persona del presidente Draghi, si sarebbe cosparso il capo di cenere e avrebbe chiesto alla UE una dilazione di qualche settimana, con profonde scuse per il tremendo errore istituzionale commesso. La UE non avrebbe concesso la dilazione? Non credo, ma in tal caso una democrazia parlamentare seria avrebbe rinunciato ai fondi europei invece di rinunciare alla democrazia. Perché ratificare gli atti di un governo non eletto dal popolo non è democrazia. Il signor Draghi e i ministri coinvolti nella stesura del piano sarebbero passati alla storia tra i peggiori sciagurati e incapaci espressi dalla nazione, e avrebbero risposto con il loro patrimonio dell'ingente danno erariale causato. Ma, a parte tutto questo, in una democrazia parlamentare seria un piano epocale del genere DEVE scriverlo il parlamento, non il governo! Il parlamento avrebbe avuto tutto il tempo, 9 mesi, per lavorarci con calma. Il governo avrebbe dovuto occuparsi solo della parte attuativa (potere esecutivo) e fornire tutt'al più indicazioni di natura tecnica, senza mettere becco nelle linee generali e politiche del piano. A mio avviso la riforma più urgente per l'Italia, ancora più urgente di quelle sulla giustizia (certezza della pena, carcere vero e senza sconti per corrotti ed evasori) e sulle Regioni (abolizione), è una riforma fatta dal parlamento che ripristini in concreto la centralità del parlamento, ridimensionando in modo chiaro e preciso i poteri dell'esecutivo. In modo da arrestare questa deriva personalistica e governista che da decenni (iniziò con Craxi) affligge la politica e le istituzioni italiane. Una deriva sciagurata che indigna i veri democratici (ormai uccelli rari) e che fa rivoltare nella tomba non solo i padri costituenti, non solo i Moro, i La Malfa e i Berlinguer, ma forse addirittura un Andreotti, ed è tutto un dire. 

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1 ora fa, ilsauro24ore ha scritto:

Da sveglio ti renderai conto che la Camera, nella seduta del 27 aprile 2021, non ha ratificato una s e g a e non c'era una s e g a da discutere ed emendare nel PNRR.

Nella seduta del 27 aprile 2021 alla Camera parlavano di questo:

comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ai sensi dell'articolo 18 del regolamento RRF (UE) 2021/241

Scopri l'acqua calda. Infatti, come ho scritto, non c'era tempo per discutere né per emendare, ma solo per votare: "prendere o lasciare".  Ma chi ha deciso i tempi? Nemmeno questi li ha decisi l'inutile parlamento del paese di Pulcinella (ex repubblica parlamentare). Fratoianni e Sinistra Italiana hanno votato e hanno votato contro. E hanno fatto bene. Per la loro dignità e la dignità degli elettori che rappresentano. Peraltro nell'articolo UE che hai richiamato si parla di progetto di atto legislativo da inviare ai parlamenti nazionali, non ai governi. Invece nel paese di Pulcinella ha fatto tutto il governo. L'accozzaglia parlamentare si è limitata a belare il suo assenso e a incensare il caudillo di turno. Forse nel parlamento turco c'è qualche voce libera in più.  

 

Modificato da fosforo311

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Ripeto: confermi di essere il solito cialtronissimo peracottaro seriale che blatera intorno a cose di cui non ha minima contezza.

Te lo faccio spiegare da Mariolino tuo nel suo intervento alla Camera.

Un'altra osservazione concerne l'attuazione del Piano. Il dialogo non è finito qui. Il contributo che il Parlamento può dare al Piano è solo all'inizio. Infatti, tutte queste riforme che sono contenute nel Piano saranno adottate con provvedimenti e strumenti legislativi (disegni di legge, leggi delega, decreti-legge), nei cui procedimenti di adozione il Parlamento avrà, come è ovvio, un ruolo determinante nella discussione e nella determinazione del contenuto. Quindi, una collaborazione tra legislativo ed esecutivo è fondamentale ora, lo sarà ancora di più nei mesi a venire.

Quasi dimenticavo: nel corso della seduta alla Camera del 27 aprile 2021  relativamente a

comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ai sensi dell'articolo 18 del regolamento RRF (UE) 2021/241

ci sono state CINQUANTADUE votazioni.

Fratoianni ha votato contro. In quale delle CINQUANTADUE votazioni? Lo chiedo dal momento che il tuo nuovo idolo ha votato anche a favore nel corso delle CINQUANTADUE votazioni.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Modificato da ilsauro24ore

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2 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:

Te lo faccio spiegare da Mariolino tuo nel suo intervento alla Camera.

Un'altra osservazione concerne l'attuazione del Piano. Il dialogo non è finito qui. Il contributo che il Parlamento può dare al Piano è solo all'inizio. Infatti, tutte queste riforme che sono contenute nel Piano saranno adottate con provvedimenti e strumenti legislativi (disegni di legge, leggi delega, decreti-legge), nei cui procedimenti di adozione il Parlamento avrà, come è ovvio, un ruolo determinante nella discussione e nella determinazione del contenuto. Quindi, una collaborazione tra legislativo ed esecutivo è fondamentale ora, lo sarà ancora di più nei mesi a venire.

Quasi dimenticavo: nel corso della seduta alla Camera del 27 aprile 2021  relativamente a

comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ai sensi dell'articolo 18 del regolamento RRF (UE) 2021/241

ci sono state CINQUANTADUE votazioni.

Fratoianni ha votato contro. In quale delle CINQUANTADUE votazioni? Lo chiedo dal momento che il tuo nuovo idolo ha votato anche a favore nel corso delle CINQUANTADUE votazioni.

Mariolino il furbino può prendere in giro i polli come te, non certo il sottoscritto. Questo bronzeofacciuto di turno - con il suo irritante e offensivo tono paternalistico fondato sul nulla, perché è un principiante della politica e della democrazia - ribalta la logica delle cose. Che in una democrazia parlamentare vanno esattamente al contrario di come le racconta lui. È il parlamento che elabora, che scrive, che detta il Piano, visto che non si parla di ordinaria amministrazione ma di un programma epocale, pregno di connotazioni e di scelte di natura politica molto prima che tecnica. E lo fa dopo adeguato dibattito politico, specificando in modo puntuale gli obbiettivi e allocando le relative risorse; ovviamente non senza interagire con i ministeri, chiamati nel ruolo di consulenti tecnici ed economici, non certo di decisori politici. Dopodiché, varato il Piano, il governo provvederà alla sua attuazione (potere esecutivo) con gli opportuni provvedimenti, ma senza mai uscire dal solco tracciato dal parlamento. Il presidente del Consiglio interagirà con la istituzioni europee presentando e sostenendo il piano elaborato e approvato dal parlamento italiano. Questo è quello che dovrebbe avvenire in una democrazia parlamentare seria, dove vigono la centralità del parlamento, il primato della politica e la sovranità del popolo che elegge i suoi rappresentanti (cioè i parlamentari, non i membri del governo). Insomma, è il parlamento che decide, poi il governo esegue dopo avere eventualmente contribuito alle decisioni per gli aspetti tecnici e finanziari.

"Il contributo che il parlamento può dare al Piano è solo all'inizio".

Incredibile! È come se un presuntuoso e arrogante direttore d'orchestra (esecutore) dicesse a Beethoven (compositore): puoi dare un contributo alla sinfonia che andrò a dirigere. Roba da matti! A questo ci ha ridotto la deriva personalistica e governista delle istituzioni e del sistema democratico. Un sistema ormai gravemente bacato e ben lontano dal disegno dei padri costituenti se al parlamento viene di fatto imposto di ratificare ciò che non ha nemmeno potuto leggere. Intanto, da quelle parole di Draghi si evince che il contributo dato dal parlamento al Pnrr prima della ratifica a scatola chiusa è stato pari a ZERO. Il contributo del destinatario passivo e inerte di "comunicazioni" del governo. Il quale, bontà sua, per ora si prende la briga di comunicare, in futuro chissà. Ma io sono quasi convinto che se quelle parole le avesse pronunciate, in circostanze analoghe, un De Gasperi, il presidente dell'Aula avrebbe ordinato ai commessi di accompagnarlo alla porta. Il punto è che all'epoca uscivamo da una guerra e da un regime fascista. Oggi siamo ancora in una sorta di guerra, che Draghi usa cinicamente per giustificare un dirigismo governista e autoreferenziale,  per non dire autocratico, lontanissimo dallo spirito, se non dalla lettera, della Costituzione (la sovranità appartiene al popolo, che ha eletto i suoi rappresentanti, non il signor Draghi). Ma veniamo dagli anni di Berlusconi e di Renzi.  Ai "caudilli" o aspiranti tali, più o meno maleducati, ci siamo (vi siete) ormai assuefatti e rassegnati. 

P.S. il principiante della democrazia si è più volte rivolto ai senatori chiamandoli "onorevoli deputati", benché gli avessero fatto notare l'errore. 

Modificato da fosforo311

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Sig fosforo, se il piano di ripresa fosse stato scritto da questo parlamento, non so quando sarebbe stato completato.

D'altronde quello che ha fatto questo governo non lo stava facendo anche il governo Conte?

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4 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Sig fosforo, se il piano di ripresa fosse stato scritto da questo parlamento, non so quando sarebbe stato completato.

D'altronde quello che ha fatto questo governo non lo stava facendo anche il governo Conte?

Sì, egregio, e a mio avviso sbagliava anche il governo Conte nel sostituirsi al parlamento nel ruolo di centro attivo e propositivo della politica e delle istituzioni. Ovviamente qui non parliamo dei Dpcm emergenziali, che erano e sono di pertinenza dell'esecutivo (art.77 Cost.) anche se quando c'era Conte si contestava pure questo. Parliamo della "determinazione" delle linee guida del Recovery Plan. Una cosa di portata storica e di natura primariamente politica, dunque di pertinenza del parlamento (art.76). 

Premesso ciò, farei qualche distinguo. Non è stato certo Conte a marginalizzare per primo il parlamento né a farlo nel modo più plateale. Questa torsione della democrazia iniziò con Craxi, si affermò con il suo figlioccio politico Berlusconi e si estremizzò con il figlioccio di quest'ultimo. Il sig. Renzi, non eletto da nessuno e sorretto da una maggioranza frutto di un bonus incostituzionale, pretese di dettare al parlamento non solo una legge elettorale incostituzionale ma addirittura una vasta riforma della Costituzione. Invece Conte guidava un governo politico legittimo e, non essendo un autocrate, sono sicuro che non avrebbe mai umiliato il parlamento come hanno fatto Draghi e il suo governo tecnico imponendo, in buona sostanza, un voto a scatola chiusa.

Va detto che negli anni il parlamento italiano non è stato solo marginalizzato, ma anche impoverito. La qualità, le capacità, le competenze, la statura morale dei suoi membri sono probabilmente ai livelli più bassi della storia repubblicana. Questo dipende soprattutto dai meccanismi elettorali e dall'estrema verticalizzazione della politica e dei partiti, fattori che conducono a una selezione dei candidati tutt'altro che meritocratica. Se il parlamento avesse deciso di scrivere il Piano, ovvero se avessero deciso in tal senso i capipartito della maggioranza, credo che il tempo ci sarebbe stato (9 mesi). Il mio dubbio è cosa ne sarebbe venuto fuori. Probabilmente qualcosa di molto pasticciato che i vari ministeri avrebbero dovuto emendare. Mantenendo però le linee guida. Per es. il parlamento avrebbe potuto specificare che se dobbiamo mettere dei miliardi sull'idrogeno, dobbiamo metterli solo sull'idrogeno verde, per fare un favore all'ambiente, e non certo sull'idrogeno blu per fare un po' di greenwashing e l'ennesimo favore ai petrolieri. 

 

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......sono sicuro che non avrebbe mai umiliato il parlamento come hanno fatto Draghi e il suo governo tecnico imponendo, in buona sostanza, un voto a scatola chiusa. 

Il contributo che il Parlamento può dare al Piano è solo all'inizio. Infatti, tutte queste riforme che sono contenute nel Piano saranno adottate con provvedimenti e strumenti legislativi (disegni di legge, leggi delega, decreti-legge), nei cui procedimenti di adozione il Parlamento avrà, come è ovvio, un ruolo determinante nella discussione e nella determinazione del contenuto. Quindi, una collaborazione tra legislativo ed esecutivo è fondamentale ora, lo sarà ancora di più nei mesi a venire. 

Va detto che negli anni il parlamento italiano non è stato solo marginalizzato, ma anche impoverito. La qualità, le capacità, le competenze, la statura morale dei suoi membri sono probabilmente ai livelli più bassi della storia repubblicana. 

xxxxxxxxxxxxx 

da quello che ha scritto lei, sig fosforo, mi convinco sempre più che è stato un bene che il recovery sia stato scritto,  usando buona parte dell'elaborato dal governo Conte,  ultimato e integrato dal governo Draghi.

Come ha premesso lei stesso, questo parlamento è uno con i livelli più bassi della storia della Repubblica.

 

 

Modificato da ahaha.ha

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9 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

......sono sicuro che non avrebbe mai umiliato il parlamento come hanno fatto Draghi e il suo governo tecnico imponendo, in buona sostanza, un voto a scatola chiusa. 

Il contributo che il Parlamento può dare al Piano è solo all'inizio. Infatti, tutte queste riforme che sono contenute nel Piano saranno adottate con provvedimenti e strumenti legislativi (disegni di legge, leggi delega, decreti-legge), nei cui procedimenti di adozione il Parlamento avrà, come è ovvio, un ruolo determinante nella discussione e nella determinazione del contenuto. Quindi, una collaborazione tra legislativo ed esecutivo è fondamentale ora, lo sarà ancora di più nei mesi a venire. 

Va detto che negli anni il parlamento italiano non è stato solo marginalizzato, ma anche impoverito. La qualità, le capacità, le competenze, la statura morale dei suoi membri sono probabilmente ai livelli più bassi della storia repubblicana. 

xxxxxxxxxxxxx 

da quello che ha scritto lei, sig fosforo, mi convinco sempre più che è stato un bene che il recovery sia stato scritto,  usando buona parte dell'elaborato dal governo Conte,  ultimato e integrato dal governo Draghi.

Come ha premesso lei stesso, questo parlamento è uno con i livelli più bassi della storia della Repubblica.

Egregio, meglio un piano nazionale pasticciato, ma orientato al bene comune ed emendabile in fase di attuazione, che un piano telecomandato dai poteri forti e dagli interessi privati fin dalle linee guida. Ti ho già fatto un esempio, te ne faccio altri più importanti. Nel Pnrr si parla di mercato libero sempre più libero, di liberalizzazioni a tutto spiano, a partire dall'energia, di pubbliche amministrazioni che devono rivolgersi sempre più al settore privato anche quando potrebbero gestire i servizi pubblici in house (es. il servizio idrico). Prima di tutto queste sono scelte o impostazioni di natura prettamente politica nelle quali, in un paese serio e democratico, i tecnici (per non parlare dei banchieri) non dovrebbero neppure sognarsi di mettere becco. E invece Draghi & C. hanno fatto tutto loro, il parlamento ha votato senza neppure leggere il testo. Forse la mia è una posizione un po' estrema, ma io ritengo che TUTTI i servizi pubblici dovrebbero avere una gestione pubblica, ovvero una gestione che anteponga l'interesse dei cittadini al profitto aziendale. E gli italiani non sembrano pensarla in modo molto diverso se ricordiamo la schiacciante maggioranza con cui nel referendum del 2011 (primo quesito) abrogarono una norma che andava nella stessa direzione del Pnrr (esternalizzare e privatizzare i servizi pubblici). Prendiamo l'energia. Certo non è una risorsa vitale come l'acqua ma l'energia elettrica e il gas sono necessari alle famiglie per vivere e alle imprese per lavorare ed eventualmente realizzare profitti. Quindi, in una società giusta ed equa, anche l'energia dovrebbe essere considerata un bene comune. Ed è insano, a mio avviso, realizzare profitti direttamente sulla distribuzione dell'energia. È giusto che l'energia abbia un prezzo, per coprire i costi di produzione e limitare gli sprechi, ma questo prezzo non deve essere gonfiato dal profitto del distributore privato. Draghi vuole completare la liberalizzazione del mercato elettrico. Ma sappiamo bene che nel paese di Pulcinella più concorrenza non significa affatto tariffe più basse. Abbiamo decine, forse centinaia di compagnie di assicurazioni private, piccole, medie e grandi, ma abbiamo le polizze Rca più care d'Europa, forse del mondo. Lo stesso accadrà tra qualche anno con le bollette elettriche del mercato libero. Per me in un paese serio il prezzo dell'acqua, dell'elettricità o dei pedaggi autostradali, non lo decide il mercato (ovvero, quasi sempre, un cartello di aziende private che fingono di farsi concorrenza), lo stabilisce in modo equo lo Stato.  

 

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Scuola, sanità, acqua, energia elettrica, strade, per me dovrebbero essere solo statali, sig fosforo, quindi siamo quasi del tutto d'accordo.

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Brevi appunti a beneficio del cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 e del suo fido scudiero Sancho Risata:

1 - voi la Costituzione ve la siete fatta spiegare da Roberto Benigni. Il sottoscritto e Mariolino nostro ce la siamo fatta spiegare da Roberto Bin;

2 - Mariolino afferma che il dialogo non è finito qui. Il contributo che il Parlamento può dare al Piano è solo all'inizio. Infatti, tutte queste riforme che sono contenute nel Piano saranno adottate con provvedimenti e strumenti legislativi (disegni di legge, leggi delega, decreti-legge), nei cui procedimenti di adozione il Parlamento avrà, come è ovvio, un ruolo determinante nella discussione e nella determinazione del contenuto. Quindi, una collaborazione tra legislativo ed esecutivo è fondamentale ora, lo sarà ancora di più nei mesi a venire per il semplice motivo che a lui la Costituzione è stata spiegata da Roberto Bin;

3 - poiché al cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 la Costituzione è stata spiegata da Roberto Benigni, al cazzaro napoletano non resta che lanciarsi nell'ennesima supercazzola che inizia con la RATIFICA (?) del PNRR e finisce con DE GASPERI!

Rimane avvolta in un velo di impenetrabile mistero (1) la ragione che spinge il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 a blaterare intorno a cose di cui non ha minima contezza, invece di recensire la pizza di Michele. 

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Nota 1: mistero che potrebbe essere svelato da un bravo psichiatra

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Sig. Il sauro, a me nessuno ha spiegato la costituzione, tantomeno Benigni o il sig Bin.

Ma visto che a lei è stata esplicitata dal sig Bin, immagino che pure lei sarà, ora, un eminente costituzionalista.

Spero quindi la spieghi pure a me.

PS: il mio Nick per lei è ahaha.ha

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Quindi , per il Cazzaro di Napoli ( e pure per la sua fedele scudiera Ahahah.ha ) Erdogan non e’ un dittatore . E comunque , ammesso , che almeno per un pochettino lo sia , non e’ nemmeno paragonabile al livello dittatoriale del Caudillo fiorentino Renzi . Erdogan , al confronto dell’innominato toscano , appare come un cadetto della Accademia di Modena e premiato dai parenti di quei migliaia di Curdi uccisi proprio dal Cadetto turco. Il Cazzaro , poi , inserisce nel l’argomento il Pnrr. Dice subito una caga ta pazzesca dando pure a Draghi la patente di dittatore e di sfascia costituzione per non aver ratificato  con il parlamento il piano economico del Pnrr. Il Cazzaro non sa o fa finta di non sapere che non c’era da ratificare proprio un caz.z.o niente . C’era solo da prendere atto delle linee guida per inviarle all’Ue entro la data odierna per non incorrere in ritardi che avrebbero esposto l’Italia a ricevere il primo acconto in una data lontana . Draghi stesso ha detto chiaramente che le ferree regole saranno discusse successivamente con tutto il Parlamento raccogliendo il contributo di tutti ( opposizione compresa ). E lo farà tramite leggi delega , decreti leggi e con tutti gli strumenti legislativi in essere . Il Cazzaro , invece , ci informa che questo sistema “dittatoriale” lo priva del sonno al punto che si sveglia nel cuore della notte con fragorosi rimbalzi che lo fanno temere per una imminente deriva antidemocratica . Non so se ridere o piangere , ma tante’ !! Questo e’ il Cazzaro che ci da pure notizia che se fosse lui e non Draghi a discutere con la UE ( ahahahaha , scusate se rido ) lui non firmerebbe alcunché rinunciando alle risorse del Recovery Plan e se ne tornerebbe a Roma , privo dei finanziamenti ma con una “dignità “ difesa a vantaggio di tutti gli italiani onesti. E pure in Parlamento avrebbe votato No così come hanno fatto Fratoianni e la Fascista Meloni dandomi concreta prova provata di quel che ho sempre detto e ritenuto tale : il Cazzaro e’ un fascista !! Se ci vogliamo aggiungere l’aggettivo rosso inseriamocelo pure, ma fascista era , e’ e sarà .  Con buona pace di fratelli , sorelle , figli e nipoti che , senza i fondi del Recovery rischierebbero non solo la fame ma pure la morte fisica . Ci pensi chiunque , qualche volta e magari in buona fede , mette i 👍, ai demenziali post del Pulcinella Partenopeo. Saluti 

 

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15 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Sig. Il sauro, a me nessuno ha spiegato la costituzione, tantomeno Benigni o il sig Bin.

Ma visto che a lei è stata esplicitata dal sig Bin, immagino che pure lei sarà, ora, un eminente costituzionalista.

Spero quindi la spieghi pure a me.

PS: il mio Nick per lei è ahaha.ha

Egregio, so che la tua è una simpatica provocazione, tipica del tuo stile, perché in questi ultimi anni io ho maturato la ferma convinzione che il sig. Sauro e il suo amico Mark si intendono più di tennis che di Costituzione, ed è tutto un dire.

Il presidente del Consiglio è andato in aula con un testo già scritto (dal governo) e da trasmettere alla Commissione europea entro 4 giorni, contenente tutte le linee guida generali di un piano economico vasto ed epocale quale il PNRR, nonché la quantificazione di tutte le risorse (definite fino al centesimo di miliardo di euro) da destinare ai vari settori di intervento. Il testo (oltre 300 pagine) era stato consegnato ai parlamentari 2 ore prima. Inutile dunque chiedere se fossero d’accordo su tutti i punti del piano o se qualcuno necessitasse di significativi ritocchi, infatti Draghi si è guardato bene dal chiederlo. Dal suo punto di vista l'atto è stato una mera comunicazione formale, una semplice cortesia istituzionale. In realtà il premier è stato istituzionalmente scortese, addirittura inqualificabile nella tempistica, e ha dimostrato a mio avviso di avere ancora molto, davvero molto da imparare in materia di spirito e lettera della Costituzione. Ha detto, bontà sua, che il parlamento potrà dare dei "contributi". In futuro, dunque non sui princìpi e sui criteri direttivi del PNRR, né sull’allocazione delle risorse, solchi già tracciati e rispetto ai quali non si potrà minimamente deviare senza fare una figuraccia internazionale e senza avere il permesso dell’Europa. Ha detto che il percorso attuativo del Piano sarà strutturato sotto il profilo legislativo in termini di disegni di legge, leggi delega e decreti legge. In particolare, già nel successivo Cdm il presidente Draghi è ritornato sulla necessità di almeno 4 grandi riforme che dovranno "preparare il terreno" in vista degli interventi previsti nel Piano; e ha precisato che a tale proposito il governo emanerà entro giugno altrettanti provvedimenti d’urgenza, cioè 4 decreti legge che poi passeranno all’esame del parlamento (esame che lui e noi, egregio, immaginiamo che sarà molto rapido).

https://www.lavoripubblici.it/news/pnrr-4-decreti-legge-rilanciare-italia-25806

Dunque non ddl di inizativa parlamentare e nemmeno leggi delega, ma provvedimenti di urgenza e di iniziativa governativa per varare 4 grandi riforme strutturali. Questo avviene nel paese di Pulcinella, una cosiddetta repubblica parlamentare. E questo è quello che deve avere capito dello spirito e della lettera della Costituzione il banchiere Draghi dopo essere andato a ripetizioni di diritto costituzionale dal professor Roberto Bin (che essendo suo coetaneo non può averlo istruito né a scuola né all’università, con buona pace di Sauro). Orbene, non c’è bisogno di costituzionalisti per leggere e capire l’articolo 76 della Costituzione:

L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo (da parte del Parlamento, nda) se non con determinazione (idem c.s., nda) di princìpi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.

Ma per l’attuazione del PNRR i princìpi e i criteri direttivi sono quelli individuati e determinati nel Piano stesso dal governo e non dal parlamento (che non vi ha messo becco e ha potuto leggerlo in extremis). Per quanto riguarda i provvedimenti d’urgenza previsti dal governo per le riforme strutturali, nel successivo articolo 77 leggiamo:

Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria… in casi straordinari di necessità e urgenza il governo adotta, sotto sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge.

Dunque, il governo del paese di Pulcinella non solo pretende di dettare al parlamento le direttive (e le cifre) di un vasto piano quinquennale di investimenti, ma intende sottrarre, di fatto, al parlamento il ruolo attivo di legislatore anche per un insieme di grandi riforme strutturali da fare approvare, senza troppe storie e con il generico escamotage dell’urgenza, come provvedimenti straordinari e provvisori.

Insomma, il futuro dell’Italia, in uno dei momenti più difficili della sua storia, tracciato per filo e per segno non dagli eletti dal popolo ma da un governo tecnico (più i vari Brunetta e Gelmini) imposto da un altro non eletto dal popolo (Mattarella) e sostenuto da un’accozzaglia cementata dalla diffidenza verso una persona onesta fuori dal loro giro (Conte) e dalla paura di elezioni con 345 seggi disponibili in meno.

Sarei proprio curioso, egregio, di sapere che voto che darà il prof. Bin al suo allievo ripetente in materia di Costituzione. Io gli darei un 2+ di incoraggiamento. Ma un 8 per la furbizia, un 9 per l’arroganza, un 10 per l’ipocrisia.

 Saluti  

Modificato da fosforo311

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29 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Orbene, non c’è bisogno di costituzionalisti per leggere e capire l’articolo 76 della Costituzione

Invece c'è bisogno di avere studiato un manuale di diritto pubblico.

Ad esempio quello scritto da Roberto Bin

https://www.ibs.it/diritto-pubblico-libro-roberto-bin-giovanni-pitruzzella/e/9788892129917?gclid=EAIaIQobChMIpJis2-Sl8AIVkaZ3Ch1xWQgWEAAYAiAAEgIKJPD_BwE

Consiglio al cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 di investire qualche decina di euro nel manuale in questione, lasciando sugli scaffali i prossimi libri di Travaglio e Scanzi.

La lettura del manuale in questione:

1 - eviterà al cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 altre figure da analfabeta terminale dopo quella contabilizzata in data 28 aprile 2021, alle ore 12.53, quando ha blaterato di RATIFICA del PNRR;

2 - indirizzerà il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 verso argomentazioni che abbiano consistenza logica e siano prive di supercazzole a base di De Gasperi (?), Beethoven (??), Moro (???), La Malfa (????), Berlinguer (?????), servizi pubblici in house (??????), Brunetta (???????), Gelmini (????????), Mattarella (?????????).

Continua a rimanere avvolta in un velo di impenetrabile mistero (1) la ragione che spinge il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 a blaterare intorno a cose di cui non ha minima contezza, invece di recensire la pizza di Michele. 

Quasi dimenticavo: quando il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 blatera di un governo tecnico (più i vari Brunetta e Gelmini) imposto da un altro non eletto dal popolo (Mattarella) dimostra ancora una volta di essere un analfabeta terminale.

Il Presidente della Repubblica Mattarella non è stato eletto dal popolo per il semplice motivo che nel nostro ordinamento costituzionale

IL POPOLO NON ELEGGE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

 

Nota 1: mistero che potrebbe essere svelato solo da un ottimo psichiatra di chiara fama internazionale

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Saurino, ma che mi dici? Dici che blatero? Io dico che tu vaneggi. Si conferma che la Natura è stata avara nel donarti il senso logico. Ho scritto la pura verità. E cioè che il presidente della Repubblica, non eletto dal popolo (il fatto che lo preveda la Costituzione non aggiunge né toglie nulla a questa verità), ha di fatto imposto al parlamento un governo tecnico (più qualche politicante di contorno e qualche reduce dal precedente governo) come extrema ratio, minacciando cioè (ancora una volta) le elezioni anticipate. Senza nemmeno provare ad affidare un incarico al presidente uscente sfiduciato da un partitino che alle ultime elezioni neanche esisteva. E questo governo calato dall'alto sta disegnando il futuro di questa (cosiddetta) repubblica parlamentare bypassando di fatto e mortificando il parlamento. Dunque con sommo disprezzo del principio di sovranità popolare. Non ti piace il termine ratifica, da me ovviamente usato in senso estensivo? Benissimo, chiamalo placet, nulla osta, approvazione a scatola chiusa sotto la pressione della scadenza europea, o come ti pare. E informa il tuo amichetto che la "fascista Meloni" non ha votato contro ma si è astenuta. Ma la forzatura e l'umiliazione del parlamento restano. Poi non perderti in chiacchiere e in link inutili, attieniti al merito e commenta gli articoli in oggetto, se ne sei capace. 

Modificato da fosforo311

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2 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

....Senza nemmeno provare ad affidare un incarico al presidente uscente sfiduciato da un partitino che alle ultime elezioni neanche esisteva. E questo governo calato dall'alto sta disegnando il futuro di questa (cosiddetta) repubblica parlamentare bypassando di fatto e mortificando il parlamento....

Ahahahahaha , povero Cazzaro !! Il partitino che prima non esisteva , contava e conta su una cinquantina di Parlamentari che , purtroppissimo per te e per le testediminkia di pari levatura alla tua , erano determinanti per la prosecuzione o meno del Governo del patetico Conte . Da qui la ricerca spasmodica dello stesso avvocaticchio pugliese di “ scadandagliare” il mercato delle vacche alla ricerca di coloro che te chiami traditori quando penalizzano gli idio ti come te e che invece chiami responsabili quando potrebbero favorire sempre gli idio ti di cui sopra ...!! Ad maiora , Cazzaro !! 

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Giusto ridicola marketta pisana, Leopoldino può contare su più senatori a lui vicini di quanti voti prenderebbe se andassimo a votare.

Domanda n. 1: in quale partito sono stati eletti lui e i suoi senatori,?

Domanda n.2: quando ci fa vedere la sua monolaurea?

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

E cioè che il presidente della Repubblica, non eletto dal popolo (il fatto che lo preveda la Costituzione non aggiunge né toglie nulla a questa verità), ha di fatto imposto al parlamento un governo tecnico (più qualche politicante di contorno e qualche reduce dal precedente governo) come extrema ratio, minacciando cioè (ancora una volta) le elezioni anticipate.

Con comodo ci spieghi, con l'aiuto dello psichiatra, come potrebbe il Presidente della Repubblica essere eletto dal popolo. 

Con comodo ci spieghi, con l'aiuto dello psichiatra, come potrebbe il Presidente della Repubblica imporre al Parlamento un governo, dal momento che esiste quella cosa chiamata fiducia. Se tu avessi studiato un manuale di diritto pubblico ne avresti sentito parlare. Invece preferisci spendere i tuoi soldi comprando i libri di Scanzi.

Dal momento che hai scomodato lo psichiatra, fatti spiegare dallo stesso  la ragione che ti spinge a blaterare intorno a cose di cui non hai minima contezza, invece di recensire la pizza di Michele. 

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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Sei tu che devi andare dallo psicologo, o tornare all'asilo infantile, se non capisci che i parlamentari, a parte qualche anima nobile come Fratoianni, sono ben lieti di votare la fiducia a uno gradito a Renzi e ai poteri forti, che gli assicura altri 2 anni di lauto stipendio. Senza rischiare le elezioni anticipate minacciate da Mattarella. E sono disposti anche a farsi umiliare. Se Draghi avesse detto: il testo del piano italiano chiedetelo a maggio alla von der Leyen, lo avrebbero votato lo stesso.   

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