Il punto sulla pandemia
Iniziata da
fosforo311,
3 messaggi in questa discussione
Solo qualche aggiornamento statistico.
Oggi l'Ungheria supera Gibilterra al primo posto nella classifica mondiale del tasso di mortalità con il 2,799 per mille secondo Worldometer, contro 2,791. Ma la situazione dei due paesi è molto diversa. Gibilterra, che sotto il profilo epidemiologico è un unità indipendente, non registra più decessi da un mese e mezzo, gli ultimi casi sporadici risalgono al 14 aprile ed è il primo paese che completa la campagna di vaccinazione avendo somministrato la seconda dose praticamente a tutti i suoi 34mila abitanti (eccetto forse qualche soggetto allergico, qualche donna incinta, qualche bambino molto piccolo e qualche no vax). Questo è un dato indubbiamente confortante pur considerando l'esiguità del campione statistico gibilterrino. L'Ungheria oggi conta altri 192 morti, che in proporzione alla popolazione è come se in Italia ne contassimo 1200 in 24h. Ma attenzione: l'Ungheria non è affatto indietro nelle vaccinazioni. Ha somministrato, sempre in rapporto alla popolazione, quasi il doppio delle nostre dosi. In Europa, escludendo i microstati, solo il Regno Unito è più avanti dell'Ungheria nella campagna vaccinale. Il drammatico caso ungherese, a mio avviso, non deve ingenerare sfiducia nell'efficacia dei vaccini, bensì preoccupazione e allarme per l'elevata trasmissibilità e letalità delle nuove varianti, in grado di mietere un alto numero di vittime anche in una popolazione parzialmente immunizzata.
Per quanto riguarda l'Italia, il nostro tasso di mortalità ha ormai superato il 2 per mille, per l'esattezza sabato scorso in base ai miei calcoli sui dati ISTAT della popolazione. Oggi siamo al 2,013 per mille, mentre Worldometer ci dà ancora sotto il 2 per mille perché sopravvaluta la popolazione italiana utilizzando la stima ONU. Naturalmente il tasso è calcolato sul numero di decessi confermati (119.539 al 26 aprile). Quelli effettivi sono molto probabilmente più di 150mila, che porterebbero il nostro tasso di mortalità sopra il 2,5 per mille. Valore già superato dalla Lombardia (3,275 per mille), dalla Valle d'Aosta (3,651 per mille) e dal Piemonte (2,602 per mille).
Ricordo anche i drammatici dati dell'India di domenica scorsa: 354.531 positivi (record mondiale assoluto di casi rilevati in 24h) e 2.806 decessi. Praticamente sono i nuovi positivi che l'intera Africa, che ha all'incirca la popolazione dell'India, registra in un mese.
Modificato da fosforo311Sarebbe interessante sentire i commenti di quel goglionepseudo giornalista che diceva che in India non c'era covid.
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Inviata
purtroppo ci sono troppe zone nere che non facilitano la lotta al virus....
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