in lutto per la morte del principe
Iniziata da
director12,
4 messaggi in questa discussione
7 ore fa, director12 ha scritto:al dolore per colui che ha ritenuto nei decenni un leader spirituale,
non è che sia per il colore di questi che la natura di certi viene subito fuori?.....nella dignitosissima englis alti dignitari si stringono molto più ammirevoli nei confronti dei regnanti, ed in particolare in questa occasione, ma mica si possono criticare le alte sfere....
15 ore fa, sempre135 ha scritto:non è che sia per il colore di questi che la natura di certi viene subito fuori?.....nella dignitosissima englis alti dignitari si stringono molto più ammirevoli nei confronti dei regnanti, ed in particolare in questa occasione, ma mica si possono criticare le alte sfere....
per te e quello sopra:almeno dalla foto non ti si è ispirato nulla?? proprio nulla?? bè...infilati anche tu la canna di bambu'..bella lunga...almeno fai vedere che ce l'hai!!!e nascondi quello che per vederlo serve un miscroscopio a forza atomico!!
9 ore fa, director12 ha scritto:.infilati anche tu la canna di bambu'..bella lunga
dai dillo...ti dispiace eh che abbiano quella specie di scopa davanti, avresti voluto vederli al naturale eh......babbione.....
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Inviata
Gente felice e beata, buona come il pane, dunque molto ingenua. Ebbero la fortuna di non essere trattati male dai colonizzatori occidentali e ancora oggi praticano il culto del cargo. Durante l'ultima guerra attraccavano nell'isola prima navi giapponesi poi americane. A bordo c'erano merci in abbondanza, cibi, vestiti, molto di più che semplici noci di cocco e mutande di paglia (vedasi foto). Per gli isolani era letteralmente "ben di Dio", ovvero credevano e credono tuttora che quelle navi da cargo fossero mandate da Dio. I reali britannici visitarono l'arcipelago negli anni '70 e il principe Filippo regalò agli indigeni alcune sue foto. Tanto bastò per farne una divinità. L'arcipelago oggi ha 300mila abitanti, in totale 3 casi di Covid e nessun decesso. Dipendesse da me, mi ci trasferirei di corsa. Aveva ragione Rousseau: l'uomo allo stato di natura è buono e felice, ma viene corrotto dalla società.
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