VON DER LEYEN : l'ottomana Turca

7 messaggi in questa discussione

Tecnicamente Erdogan non è un dittatore (la Turchia è una repubblica democratica presidenziale) ed è ben strano che un tecnico come Draghi sia caduto in questo errore. Sono certo che se l'avesse commesso Conte i giornaloni uniti lo avrebbero crocifisso. Avrebbero scritto: guardate questo pivello che non sa tenere a freno la lingua, innesca un incidente diplomatico con un alleato NATO e fa perdere commesse alle nostre aziende. Mentre san Mario viene celebrato come uno statista coraggioso che sa dire pane al pane e vino al vino. Indubbiamente Erdogan ha fatto una cafonata, secondo il metro occidentale, con la von der Leyen, ma non tutti i dittatori sono cafoni (es. Fidel era un gran signore) e non si capisce proprio l'associazione arbitraria fatta da Draghi. Non dimentichiamo le varie cafonate di Berlusconi, leader occidentale, con la Merkel. Il presidente Draghi, in ultima analisi, non ha detto pane al pane ma vino al pane, e non si è dimostrato né statista né coraggioso. Al contrario, si è mostrato a corto di coraggio e di spessore politico. Scommetterei qualsiasi cifra che un Pertini, al suo posto, avrebbe detto papale papale: il signor Erdogan è un cafone. Punto. Ma Pertini era un politico con le palle. Mentre il banchiere Draghi, essendo sprovvisto di cultura  politica, probabilmente pensava che fosse meno offensivo definire Erdogan dittatore piuttosto che cafone. Grave errore: si conferma che uno così può stare al timone di una banca non certo di una nazione.

Premesso ciò, non c'era bisogno della goffa e inopportuna esternazione di Draghi per sapere che Erdogan, non di rado, SI COMPORTA come un dittatore, per es. nei riguardi dei giornalisti. Ma definire la Turchia una dittatura, cioè un regime totalitario (come per es. l'Arabia Saudita, monarchia assoluta e confessionale adulata da un altro politucolo) è una cosa che può dire un avventore del bar dello sport, non un presidente del Consiglio in carica. Se Draghi pensa che Erdogan comprima, al di là dei suoi poteri e del suo mandato, la libertà e i diritti del popolo che lo ha eletto, allora, invece di parlare a vanvera, prenda un'iniziativa seria in sede NATO e chieda quanto meno di emettere un monito o una diffida ufficiale verso il presidente della Turchia. Visto che nella premessa al Trattato Atlantico del 1949 c'è scritto che la NATO nasce per difendere la democrazia, le libertà individuali e il primato del diritto vigenti nei paesi membri. Dunque, un regime totalitario non può stare nella NATO. Se Draghi intraprendesse, coerentemente, un'iniziativa seria del genere, io lo applaudire e direi che è un vero statista. Purtroppo non lo è, è solo un banchiere in pensione che serviva a togliere il timone dalle mani di uno più serio e più  preparato di lui. 

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Come tutti gli egoarchi (Berlusconi, Renzi, Trump, etc.) anche Erdogan è permalosetto. Non ce l'ha fatta più a trattenersi e ha risposto personalmente a Draghi:

"Io dittatore? È un maleducato, nominato e non eletto. Le relazioni sono danneggiate".

 A questo punto delle tre l'una. O Draghi conferma e controreplica pubblicamente, in sede nazionale o meglio internazionale (es. NATO come suggerivo in precedenza), e fa la figura dello statista con le palle. O chiede scusa a Erdogan, e fa la figura della pecora saggia e bene educata. Oppure tace e fa una figura di letame. 

 

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Il 13/4/2021 in 18:01 , fosforo311 ha scritto:

non c'era bisogno della goffa e inopportuna esternazione di Draghi per sapere che Erdogan, non di rado, SI COMPORTA come un dittatore, per es. nei riguardi dei giornalisti.

Il democraticissimo Erdogan non è un dittatore. Certifica il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31.

Il democraticissimo Erdogan si COMPORTA non di rado come un dittatore, ma non è un dittatore a tempo pieno. Certifica il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31.

Con i giornalisti il democraticissimo Erdogan si COMPORTA come un dittatore, come ogni dittatore che si rispetti. Qualcuno ha notizia di un regime dittatoriale che tuteli la libertà di espressione del pensiero?

Invito il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 a schiarirsi le idee con l'autorevele lettura

https://www.amnesty.it/rapporti-annuali/rapporto-2019-2020/europa-e-asia-centrale/turchia/

Il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 non manchi però di contattare preventivamente un bravo psichiatra.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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23 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

Il democraticissimo Erdogan non è un dittatore. Certifica il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31.

Il democraticissimo Erdogan si COMPORTA non di rado come un dittatore, ma non è un dittatore a tempo pieno. Certifica il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31.

Con i giornalisti il democraticissimo Erdogan si COMPORTA come un dittatore, come ogni dittatore che si rispetti. Qualcuno ha notizia di un regime dittatoriale che tuteli la libertà di espressione del pensiero?

https://www.amnesty.it/rapporti-annuali/rapporto-2019-2020/europa-e-asia-centrale/turchia/

Ecco, è arrivato l'avventore del bar dello sport cui accennavo, che confonde un egoarca con un dittatore (eppure in Italia dovremmo essere esperti di egoarchi) e una repubblica presidenziale con una dittatura. Erdogan, secondo Wiki, ha vinto 5 volte le elezioni e non ha fatto colpi di Stato. Ne fecero uno i militari per rovesciarlo. Se io scrivo che tu non capisci niente di macroeconomia, poi te lo dimostro. Se Draghi pensa che Erdogan sia un dittatore, allora a questo punto non può tacere. Ha il dovere di spiegare perché e di denunciare in sede internazionale le violazioni dei diritti umani in Turchia. 

 

Modificato da fosforo311

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Mi perdoni sig fosforo, ma si può essere cafoni senza essere dittatori.

Quindi secondo me Draghi ha detto giusto: dittatore.

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9 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Mi perdoni sig fosforo, ma si può essere cafoni senza essere dittatori.

Quindi secondo me Draghi ha detto giusto: dittatore.

Egregio, un presidente del Consiglio può avere le sue opinioni personali, ma quando esprime pubblicamente giudizi su un capo di Stato estero deve essere oggettivo e rigoroso. Nessuno studioso serio di geopolitica oggi definirebbe la Turchia una dittatura. In Turchia ci sono le elezioni e non c'è il partito unico. Quindi Erdogan non è un dittatore, anche se non di rado si comporta come tale e anche se è un egoarca attaccato al potere e alla poltrona.

Secondo il Democracy Index elaborato dall'autorevole settimanale Economist, la Turchia è un "regime ibrido", ovvero un regime intermedio tra le "democrazie imperfette" e i "regimi autoritari". Peraltro nemmeno i regimi autoritari sono tutti dittature assolute o regimi totalitari. Tra le democrazie imperfette secondo l'Economist rientra l'Italia. Che dunque non è considerata una "democrazia completa":

https://it.wikipedia.org/wiki/Democracy_Index

Anche secondo l'organizzazione Freedom House la Turchia occupa una posizione intermedia, in quanto "paese parzialmente libero", tra i "paesi liberi" e i "paesi non liberi".

https://it.wikipedia.org/wiki/Freedom_House

 

 

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Il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 impartisce lezioni di macroeconomia. Qui abbiamo un esempio della sapienza del cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 in tema di macroeconomia (post del 01 aprile 2020, ore 12.10):

avevo già accennato al rischio inflazione. Che probabilmente sarà il modo con cui i ricchi spalmeranno i danni economici della pandemia sul resto della popolazione. Con il bel risultato di incrementare povertà e disuguaglianze. Come ben sanno gli economisti seri (specie in via di estinzione), il denaro non è ricchezza ma solo un mezzo di scambio. Quindi la quantità di moneta in circolazione deve essere proporzionata al PIL. Dunque, se il PIL diminuirà, bisognerà stampare meno moneta. Perché anche se prendiamo tutto il denaro del mondo e lo buttiamo nel cesso, la vita continua. Ritorneremmo all'economia del baratto e all'economia del dono, cioè ai sistemi che hanno accompagnato l'umanità per almeno la metà della sua storia e per tutta la preistoria.  Se invece inondiamo il mondo di liquidità, come nella Repubblica di Weimar, milioni di persone moriranno di fame.

Detto questo, il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 ha letto il report di Amnesty?

Ma soprattutto il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 ha telefonato allo psichiatra?

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Modificato da ilsauro24ore

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