Il nuovo corso (?!) del Pd di Letta

Inviata (modificato)

Questa notte, dopo diverse in bianco, sono crollato e mi dicono che ho russato 7 ore di fila. In questi casi io faccio sogni molto realistici. Infatti, ho sognato nei dettagli il faccia a faccia tra l'attuale segretario del Pd e il suo accoltellatore politico, incontro realmente avvenuto due giorni fa. Ero presente in qualità di inviato del giornalino di quartiere per il quale scrivo di tanto in tanto (mai di politica però: in sogno capita di tutto). Ambedue erano vestiti di bianco e calzavano sandali. Enrico Letta indossava un lungo saio domenicano. La faccia da frate o da prete sta nel suo genoma, quindi mi sembrava il priore del convento di San Domenico Maggiore (una bella chiesa di Napoli) a parte un dettaglio anomalo: portava cucito sul petto il vecchio e inconfondibile scudo crociato della Dc. Matteo Renzi indossava una altrettanto lunga ma più leggera tunica bianca. Era a capo scoperto e senza barba, per il resto sembrava uno sceicco arabo. Anche perché era molto abbronzato e la tunica non nascondeva una pinguedine. In mano reggeva un mazzetto di fogli, simile a quello che da alcuni anni Berlusconi brandisce e agita nei talk show. Dentro di me dicevo: vestiti di bianco come sono, vuol dire che hanno dimenticato i vecchi rancori e vogliono riappacificarsi. Macché! I due non si strinsero la mano, ma poteva starci per le regole di profilassi, anche se erano ambedue privi di mascherina. Il punto è che Letta aveva la stessa identica faccia scura che fece 7 anni fa al momento del famoso passaggio della campanella a palazzo Chigi: una via di mezzo tra il cane bastonato e il cor.nuto che davanti all'amante della moglie deve ingoiare il rospo e tacere per quieto vivere. Dal canto suo Renzi aveva quella faccia provocatoria da bulletto viziato e un po' sa.dico che Crozza gli imita alla perfezione. Allora nel sogno pensavo: qui finisce male. Questa volta Letta scoppia e, domenicano o no, si vendica conciando per le feste il falso amico che lo defenestrò a tradimento. Macché! È il bulletto saudita ad agire per primo. Urla: stai sereno! e colpisce Letta in piena faccia con il mazzetto di fogli. A questo punto io comincio a sentire odore di sangue, ma arriva un colpo di scena. Enrico Letta abbassa mestamente la testa, la gira e porge l'altra guancia. Per il bulletto è un invito a nozze: senza esitare gli assesta un altro colpo. Il neosegretario lo incassa, la faccia scura, invece di arrossarsi per la botta o per l'ira, si schiarisce, Enrico appare finalmente sereno, quasi estatico, e si limita a sussurrare: grazie Matteo. Qui si conclude il sogno. Poco dopo mi sveglio schifato e mi ricordo delle due recenti puntate di 8 e mezzo e Porta a Porta in cui Letta, ancora prima di rivedere Renzi, diceva di sentirsi in dovere di dirgli grazie (sic) per avergli fatto passare 7 anni felici lontano dalla politica. Anni che, a quanto pare, hanno ulteriormente addolcito il suo carattere. Anch'io sono un uomo mite e incline al perdono, ma non sono incline a calarmi le braghe, che è cosa diversa. Al posto di Letta io avrei incontrato tutti fuorché Renzi. Ma non per vendetta personale verso chi mi ha ingannato e tradito e non ha mai mostrato il minimo segno di ravvedimento, bensì perché un segretario del Pd oggi deve dare segnali forti e concreti di discontinuità rispetto al periodo più basso della storia del partito. Ben altri segnali, cioè, che il nominare due donne come capigruppo e spacciarle come cambiamento: una renziana e una ex renziana. E poi nominare vicecapogruppo uno alla prima esperienza in parlamento: il figlio in carriera di un vecchio e potente renziano che invocò di ricorrere a tutti i metodi, inclusi il clientelismo e le "fritture di pesce", pur di portare voti per il Sì al referendum costituzionale del 2016. Nel 2018 Renzi candidò il figlio di papà in un collegio apparentemente sicuro (Salerno) ma per maggior sicurezza gli concesse anche un collegio salvagente (Caserta) grazie al quale il ragazzo fu ripescato. Se questo è il "nuovo corso" del Pd, stiamo freschi. Il nuovo vice capogruppo del Pd alla Camera è imputato per concorso in bancarotta fraudolenta. Ma forse il segretario Letta non ne sapeva niente:

https://www.repubblica.it/politica/2021/04/08/news/piero_de_luca_vicecapogruppo_pd_camera-295495144/

Speriamo almeno che il ragazzo sia meno peggio di suo padre:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/12/29/la-fiala-di-de-luca-era-la-mia-parla-il-chirurgo-dellospedale-cotugno-primo-nella-lista-delle-riserve-escluse-dal-vaccine-day/6050107/

E meno peggio di suo fratello:

https://www.ilmattino.it/salerno/inchiesta_rifiuti_fanpage_video_roberto_de_luca-3554489.html

 

Modificato da fosforo311

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4 messaggi in questa discussione

Okkio stanno per arrivare i ragli della ridicola marketta pisana.

 

 

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Come sostengo da tempo, è palese che hai urgente bisogno di un bravo psichiatra.

Prima ancora devi smettere di leggere roba come il fatto quotidiano, gli illuminanti articoli di scanzie e il pattume travagliesco di contorno. Trattasi di letture che impattano in modo altamente negativo sui tre neuroni sani che ti sono rimasti.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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Secondo lei quali sono i giornali da leggere, sig lucertolona?

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48 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

Come sostengo da tempo, è palese che hai urgente bisogno di un bravo psichiatra.

Prima ancora devi smettere di leggere roba come il fatto quotidiano, gli illuminanti articoli di scanzie e il pattume travagliesco di contorno. Trattasi di letture che impattano in modo altamente negativo sui tre neuroni sani che ti sono rimasti.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Sostengo da sempre che dovresti sforzarti di rispondere nel merito dei post, invece di perderti in chiacchiere. 

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