CI SARA' CASCATO ANCHE CAPITAN COSO ?

Una storia divertente per allietarvi questo lunedì di Pasquetta.

Un giornalista del New York Times, Shane Goldmacher, avrebbe scoperto che a chi faceva una donazione online per sostenere la campagna elettorale di Donald Trump lo scorso autunno, spesso veniva automaticamente addebitata quella stessa somma, ogni settimana, sulla carta di credito.

In pratica, il comitato elettorale dell’ex presidente USA avrebbe utilizzato lo stesso sistema di piccoli addebiti automatici già molto in voga in vari portali di *** online e sui siti ***. Chi voleva finanziare la campagna, avrebbe dovuto accorgersi di togliere la “donazione ricorrente” da un campo già compilato in automatico sul sito, un campo ovviamente ben nascosto. Con lo stesso sistema, sarebbero state raccolte ingenti somme di denaro nel giorno del compleanno di Trump: anche in quel caso il donatore inconsapevole avrebbe dovuto togliere la selezione automatica da un’opzione “regalo di compleanno”.

Morale della favola: molti “donatori” si sono trovati addebiti di migliaia di dollari sul proprio conto corrente senza averne disponibilità. Hanno così ottenuto il rimborso da parte del comitato elettorale di Trump che nel frattempo chiedeva altre donazioni per saldare quei debiti, raccontando agli ignari supporter che quei soldi in realtà servivano a finanziare le cause legali per capovolgere il risultato delle elezioni.

Chissà quanti sostenitori italiani di Trump come la signora Carmela da Santa Maria Capua Vetere staranno chiedendo il rimborso per donazioni inconsapevoli versate loro idolo tra un ragù è una crostata.

Nella foto in basso, un noto sostenitore dell’ex presidente americano definito dal quotidiano britannico The Independent “La cheerleader italiana di Trump”.

Una storia divertente per allietarvi questo lunedì di Pasquetta.
Un giornalista del New York Times, Shane Goldmacher, avrebbe scoperto che a chi faceva una donazione online per sostenere la campagna elettorale di Donald Trump lo scorso autunno, spesso veniva automaticamente addebitata quella stessa somma, ogni settimana, sulla carta di credito.
In pratica, il comitato elettorale dell’ex presidente USA avrebbe utilizzato lo stesso sistema di piccoli addebiti automatici già molto in voga in vari portali di *** online e sui siti ***. Chi voleva finanziare la campagna, avrebbe dovuto accorgersi di togliere la “donazione ricorrente” da un campo già compilato in automatico sul sito, un campo ovviamente ben nascosto. Con lo stesso sistema, sarebbero state raccolte ingenti somme di denaro nel giorno del compleanno di Trump: anche in quel caso il donatore inconsapevole avrebbe dovuto togliere la selezione automatica da un’opzione “regalo di compleanno”.
Morale della favola: molti “donatori” si sono trovati addebiti di migliaia di dollari sul proprio conto corrente senza averne disponibilità. Hanno così ottenuto il rimborso da parte del comitato elettorale di Trump che nel frattempo chiedeva altre donazioni per saldare quei debiti, raccontando agli ignari supporter che quei soldi in realtà servivano a finanziare le cause legali per capovolgere il risultato delle elezioni.
Chissà quanti sostenitori italiani di Trump come la signora Carmela da Santa Maria Capua Vetere staranno chiedendo il rimborso per donazioni inconsapevoli versate loro idolo tra un ragù è una crostata.
Nella foto in basso, un noto sostenitore dell’ex presidente americano definito dal quotidiano britannico The Independent “La cheerleader italiana di Trump”.
Lui è Purpitiello, il kraken di Trump —> 🐙
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e persone in piedi

 

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