IL crudele e macabro, non che inumano, rito dell'agnello sacrificale

Pasqua, cosa accade durante la macellazione degli agnelli: nuova inchiesta in Sardegna

L’associazione Essere Animali ha diffuso un video che testimonia maltrattamenti ed abusi. Intanto il settore dichiara la crisi e chiude aiuti

Non credo serva no commenti o si debba aggiungere altro, basterebbe già il titolo per dire tutto ma vi consiglio di leggere il resto dell'articolo che pubblicherò di seguito

articolo de il corriere della sera: Pasqua, cosa accade durante la macellazione degli agnelli: nuova inchiesta in Sardegna

 

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15 messaggi in questa discussione

Ciao Vincent ho letto il collegamento scritto in rosso. Drammatico, per un capriccio barbaro. Tra le altre cose la carne di agnello e capretto è PESSIMA - nel settore pellicce e derivati vi è molto da dire, ma i capricci femminili vanno bloccati.

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Guarda non voglio fare il paladino degli animali tanto meno uno di quelli che dice tanto per mettersi in mostra, sono convinto, però, che sarebbe molto meglio per tutti che certe usanze, più che altro per il tornaconto economico che comporta, metterle da parte, estinguerle soprattutto. Cambiare comportamenti e atteggiamenti non è solo un modo per dire io rispetto gli animali e la vita ma soprattutto un rispetto verso noi stessi. Non so se hai visto il programma su rai 3 lunedì in prima serata, non mi ricordo il titolo ma è quello che fanno al posto di report rai, in cui si vedevano come avvengono gli allevamenti del pollame in Italia e all'estero, definire il tutto inumano è solo eufemismo per il modo in cui venivano trattati quelle bestiole, per non parlare poi, detto da esperti nel settore medico e infettivologo, che tali sistemi non sono altro che una covo incontrollato di malattie di qualunque genere. Parlando di malattie, hanno approfondito l'argomento indicando che la aviaria degli uccelli e H1N1 dei suini è in crescita negli ultimi dieci anni, soprattutto non c'è modo di fermarla, e questo, detto proprio da quegli esperti, il tutto dovuto proprio al sistema di allevamento intensivo che si adopera.

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Il 29/3/2021 in 17:28 , vincent29264 ha scritto:

Pasqua, cosa accade durante la macellazione degli agnelli: nuova inchiesta in Sardegna

L’associazione Essere Animali ha diffuso un video che testimonia maltrattamenti ed abusi. Intanto il settore dichiara la crisi e chiude aiuti

Non credo serva no commenti o si debba aggiungere altro, basterebbe già il titolo per dire tutto ma vi consiglio di leggere il resto dell'articolo che pubblicherò di seguito

articolo de il corriere della sera: Pasqua, cosa accade durante la macellazione degli agnelli: nuova inchiesta in Sardegna

 

Pasqua, cosa accade durante la macellazione degli agnelli: nuova inchiesta in Sardegna

Forse anche a causa di questo tuo Post, un paio di sere fa, a cena, un po’ scherzosamente e un po’ no, domandai a mia moglie: “Se tu fossi un’animalista, e quindi ci tenessi molto alla vita degli animali, e ti costringessero a scegliere di mangiare una bistecca o un piatto di vongole, faresti uccidere una mucca o una cinquantina di vongole?”. Mia moglie rispose una cinquantina di vongole, ma a pensarci bene, una vongola che viene uccisa non soffre tanto quanto una mucca?


Detto questo, per noi uccidere animali per mangiarli è una cosa normale, forse troppo normale. Ricordo che quando avevo 5-6 anni, con i miei abitavamo in campagna perché eravamo contadini, portavo un agnellino ai bordi di un nostro campo di grano ancora verde. Inutile dire che giocavamo insieme, poi, siccome cresceva più velocemente di me, aveva l’istinto di dare cornate con le piccole corna che stavano appena spuntando. Però io sapeva che a Pasqua lo avremmo mangiato, ma per me era una cosa del tutto naturale, normale. Mia madre mi faceva assistere quando uccideva galline e conigli, ma anche questa era una cosa a cui non trovavo niente di strano. Certo oggi non sarei capace di uccidere un animale.


Ma la natura è fatta così e non possiamo farci niente. Ogni animale si nutre di altri animali, e l’uomo, dal punto di vista della natura, è un animale come qualsiasi altro: mangiamo e un giorno verremo mangiati.


Personalmente mangio carne, anche se in quantità minore possibile. Ma spero e penso che verrà il giorno in cui potremo evitare del tutto di uccidere animali, anche per mangiarli. Spero che con la ricerca, sempre più avanzata e progredita, saremo un giorno in grado di produrre cibi sintetici che potranno non solo sostituire la carne animale, ma che rispetto a questa siano anche molto più salutari e perfino con un sapore e odore insuperabili.

 

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È vero, è nella natura di ogni forma di vita uccidere per vivere, persino le piante, per quanto possano sembrare inerti e immobili, nel loro avanzare di crescita, finisco per impedire la crescita di altri loro simili, ma esistono anche painte dette carnivore, che catturano insetti e persino piccoli uccelli con le loro trappole. Perché noi dovremmo essere diversi? Infatti non lo siamo, quello che ci frega è non tanto il fatto di dover uccidere per vivere ma che siamo coscienti, o almeno in parte di quello che facciamo, il che comporta dei sensi di colpa, giustamente dei sensi di colpa ma non sufficientemente a quanto pare per evitare di distruggere e uccidere il superfluo di quello che realmente ci necessita.

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Il 4/4/2021 in 09:41 , vincent29264 ha scritto:

È vero, è nella natura di ogni forma di vita uccidere per vivere, persino le piante, per quanto possano sembrare inerti e immobili, nel loro avanzare di crescita, finisco per impedire la crescita di altri loro simili, ma esistono anche painte dette carnivore, che catturano insetti e persino piccoli uccelli con le loro trappole. Perché noi dovremmo essere diversi? Infatti non lo siamo, quello che ci frega è non tanto il fatto di dover uccidere per vivere ma che siamo coscienti, o almeno in parte di quello che facciamo, il che comporta dei sensi di colpa, giustamente dei sensi di colpa ma non sufficientemente a quanto pare per evitare di distruggere e uccidere il superfluo di quello che realmente ci necessita.

Boh, a volte mi chiedo se nel nostro mondo non ci sia qualcosa di sbagliato.

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4 ore fa, lupogrigio1953 ha scritto:

Boh, a volte mi chiedo se nel nostro mondo non ci sia qualcosa di sbagliato.

Dal mio punto di vista la nostra società è sbagliata, nel senso che potremmo migliorarla parecchio, ma solo dal mio punto di vista, dire che la vita di questo mondo è contorta, sbagliata, beh, difficile dirlo, il problema è che non possiamo confrontarci con altre civiltà, tanto meno con forme di vita di altri mondo per il momento. dire che la vita sul nostro mondo è sbagliata, ha qualcosa che non va, in futuro forse i nostro figli potranno dire la loro e con dati più accreditati, magari confrontandola con civiltà di altri mondi ma il fatto che la indichiamo sbagliata, vuol dire che abbiamo idee diverse e dal nostro punto di vista migliori di quello che è attualmente.

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21 ore fa, vincent29264 ha scritto:

Dal mio punto di vista la nostra società è sbagliata, nel senso che potremmo migliorarla parecchio, ma solo dal mio punto di vista, dire che la vita di questo mondo è contorta, sbagliata, beh, difficile dirlo, il problema è che non possiamo confrontarci con altre civiltà, tanto meno con forme di vita di altri mondo per il momento. dire che la vita sul nostro mondo è sbagliata, ha qualcosa che non va, in futuro forse i nostro figli potranno dire la loro e con dati più accreditati, magari confrontandola con civiltà di altri mondi ma il fatto che la indichiamo sbagliata, vuol dire che abbiamo idee diverse e dal nostro punto di vista migliori di quello che è attualmente.

Non intendevo dire, in questo caso, che siamo noi uomini ad aver rovinato questo mondo, o meglio, non mi riferivo ai danni che noi uomini abbiamo prodotto. Mi riferivo invece alla "condanna" che abbiamo, o che ci è stata data, di dover lottare contro altri esseri viventi per vivere a nostra volta. Mi riferivo al fatto che noi esseri viventi dobbiamo mangiarci l'un l'altro per vivere.


Mi pare troppo banale per non pensare alla nostra vita, e all’intero Universo, come a una semplice casualità. Eppure non riesco a non pensare a quanto questo Creatore, che pure ci ha “regalato” la vita, sia stato (o sembri) crudele.
Oppure possiamo pensare che non c’è alcun Creatore. Ma allora perché mi dovrei preoccupare dell’agnello che viene ucciso?

 

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Come ho detto precedentemente, infatti, non è che siamo colpevoli, noi mangiamo l'agnello, 'perché la natura ci a fatto così, ciò non significa che non lo siamo allo stesso tempo, perché il nostro pensieri ci dice che quello è un essere vivente, il che ci fa pensare che possa avere delle emozioni e dei sentimenti, forse non simili ai nostri ma pur sempre emozioni si tratta, insomma, siamo coscienti che è una forma di vita e non un pasto da consumare inerte. in definitiva, non siamo colpevoli in quanto espletiamo le normali leggi della natura, si, ma lo siamo allo stesso tempo in quanto siamo coscienti della loro sofferenza arrecatagli per fare di loro quello che ci occorre per la nostra sopravvivenza.

Concludendo, siamo colpevoli solo per il atti di sentirci colpevoli, il peccato commesso non è tanto nell'uccidere per mangiare ma nel fatto di sapere quello che facciamo ma soprattutto il male che procuriamo. A renderci colpevoli, infatti, non è tanto l'azione compiuta ma la coscienza dell'azione compiuta, purtroppo atto che non possiamo fare a meno di compiere, almeno per il momento

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Il 6/4/2021 in 12:53 , lupogrigio1953 ha scritto:

Boh, a volte mi chiedo se nel nostro mondo non ci sia qualcosa di sbagliato.

Sicuramente sì, noi. :/

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1 ora fa, refusi ha scritto:

Sicuramente sì, noi. :/

Sicuramente noi siamo poco in armonia con le esigenze della natura. Anche se poi la natura va avanti lo stesso, con o senza la nostra (apparente) aderenza alle sue leggi.
Comunque, con la mia frase "mi chiedo se nel nostro mondo non ci sia qualcosa di sbagliato", intendevo dire che il fatto che per sopravvivere dobbiamo necessariamente mangiarci l'un l'altro, mi sembra che contrasti con la nostre istintive idee di giustizia e rispetto degli animali.

 

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7 ore fa, lupogrigio1953 ha scritto:

Sicuramente noi siamo poco in armonia con le esigenze della natura. Anche se poi la natura va avanti lo stesso, con o senza la nostra (apparente) aderenza alle sue leggi.
Comunque, con la mia frase "mi chiedo se nel nostro mondo non ci sia qualcosa di sbagliato", intendevo dire che il fatto che per sopravvivere dobbiamo necessariamente mangiarci l'un l'altro, mi sembra che contrasti con la nostre istintive idee di giustizia e rispetto degli animali. 

 

Vedi io non farei di questa affermazione un credo. La vita ha le sue leggi, e sono leggi che vanno oltre al moralismo o alle vuote prese di posizione nei confronti di questo o di quello. Il mondo non è altro che un immensa catena alimentare, predatori e prede a partire del regno vegetale, che noi poco consideriamo ma che a quanto pare appartiene  alla vita con pari diritto del regno animale. Ogni essere vivente su questo pianeta svolge le sue funzioni, prende e dà in eguale misura, dalle prede ai predatori, salvo le eccezioni. Ecco noi siamo la più distruttiva di quelle eccezioni, noi prendiamo più di quanto ci necessiti, inquiniamo in modo indiscriminato, consumiamo risorse e al pianeta non restituiamo nulla, neppure i nostri corpi per un errata presunzione di superiorità rafforzata da religioni create a nostro uso e consumo. Ecco cosa intendevo io  con quel "sicuramente sì, noi."

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Inviata (modificato)

1 ora fa, refusi ha scritto:

Vedi io non farei di questa affermazione un credo. La vita ha le sue leggi, e sono leggi che vanno oltre al moralismo o alle vuote prese di posizione nei confronti di questo o di quello. Il mondo non è altro che un immensa catena alimentare, predatori e prede a partire del regno vegetale, che noi poco consideriamo ma che a quanto pare appartiene  alla vita con pari diritto del regno animale. Ogni essere vivente su questo pianeta svolge le sue funzioni, prende e dà in eguale misura, dalle prede ai predatori, salvo le eccezioni. Ecco noi siamo la più distruttiva di quelle eccezioni, noi prendiamo più di quanto ci necessiti, inquiniamo in modo indiscriminato, consumiamo risorse e al pianeta non restituiamo nulla, neppure i nostri corpi per un errata presunzione di superiorità rafforzata da religioni create a nostro uso e consumo. Ecco cosa intendevo io  con quel "sicuramente sì, noi."

Penso che tutte le affermazioni che facciamo qui (almeno quelle esposte finora) dipendano dal punto di vista da cui si osservano le cose. Nelle mie affermazioni dicevo che “mi sembra che contrasti con la nostre istintive idee di giustizia”, quindi nostre idee, quelle del nostro punto di vista. Ma anche la tua affermazione “…noi siamo la più distruttiva di quelle eccezioni, noi prendiamo più di quanto ci necessiti, inquiniamo in modo indiscriminato, consumiamo risorse e…” alla fine dipende dal punto di vista: la natura produce una reazione a tutto questo che è dannosa per noi e potrebbe andare a finire che noi ci estingueremo, ma dopo un po’ il pianeta tornerà a essere quello che era prima. Senza di noi.

Ma credo che io debba chiarire ancora meglio la mia frase di qualche commento fa "mi chiedo se nel nostro mondo non ci sia qualcosa di sbagliato". Il mio è il punto di vista di un credente (in Dio) ancorché assolutamente non religioso (non seguo alcuna religione, né simpatizzo per alcuna di esse). Se un Dio c’è, come può aver permesso che gli esseri viventi per sopravvivere debbano mangiarsi l’un l’altro? Poi magari questo mio ragionamento può essere sbagliato perché dipendente dal mio punto di vista, sicuramente limitato. Comunque sono cose che mi danno da pensare perché non sono il tipo di persona che riesce a rispondere a ogni dubbio con il classico “estiquazi” (un po' invidio chi ci riesce, e un po' no).

Modificato da lupogrigio1953

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20 ore fa, lupogrigio1953 ha scritto:

Penso che tutte le affermazioni che facciamo qui (almeno quelle esposte finora) dipendano dal punto di vista da cui si osservano le cose. Nelle mie affermazioni dicevo che “mi sembra che contrasti con la nostre istintive idee di giustizia”, quindi nostre idee, quelle del nostro punto di vista. Ma anche la tua affermazione “…noi siamo la più distruttiva di quelle eccezioni, noi prendiamo più di quanto ci necessiti, inquiniamo in modo indiscriminato, consumiamo risorse e…” alla fine dipende dal punto di vista: la natura produce una reazione a tutto questo che è dannosa per noi e potrebbe andare a finire che noi ci estingueremo, ma dopo un po’ il pianeta tornerà a essere quello che era prima. Senza di noi.

Ma credo che io debba chiarire ancora meglio la mia frase di qualche commento fa "mi chiedo se nel nostro mondo non ci sia qualcosa di sbagliato". Il mio è il punto di vista di un credente (in Dio) ancorché assolutamente non religioso (non seguo alcuna religione, né simpatizzo per alcuna di esse). Se un Dio c’è, come può aver permesso che gli esseri viventi per sopravvivere debbano mangiarsi l’un l’altro? Poi magari questo mio ragionamento può essere sbagliato perché dipendente dal mio punto di vista, sicuramente limitato. Comunque sono cose che mi danno da pensare perché non sono il tipo di persona che riesce a rispondere a ogni dubbio con il classico “estiquazi” (un po' invidio chi ci riesce, e un po' no).

Ecco, appunto, è tutto soggettivo, dipende dal singolo punto di vista, indipendentemente dal numero di diottrie. 

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adesso che la pasqua è passata si può parlare con serenità dell'argomento degli agnelli pasquali; tralasciamo il punto di vista dei vegetariani che vorrebbero vietare la vendita e il consumo di qualunque tipo di carne, parliamo degli agnelli; oggi viviamo in una società che non è più contadina e pertanto certe cose  e certe conoscenze vengono semplicemente ignorate dalla stragrande maggioranza della gente, oggi ci sono ragazzi che non hanno mai viso una gallina dal vivo e gli unici polli che hanno visto sono quelli impacchettati negli scaffali dei supermercati.   I pastori sapevano e sanno che quando le pecore partoriscono metà dei nati sono maschi e metà sono femmine, le femmine produrranno il latte, i maschi no, in un gregge basta un solo maschio chiamato montone per ingravidare tutte le pecore,  più maschi nello stesso gregge non ci possono stare perché entrerebbero in competizione fra di loro e a causa di questo  gli agnelli maschi sono per i pastori semplicemente un inutile costo.  Così come in agricoltura si potano gli alberi perché crescano più robusti, nelle greggi si tolgono gli agnelli maschi  semplicemente perché sono inutili e  non servono, nella vecchia società contadina tutti sapevano queste cose e non avevano nessun problema a cibarsi degli agnelli. 

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