Sai che fo ?? Do una bottarella epatica al fegato del Cazzaro e della Sanchina . Con autografo finale .,.!!


Pensierino della sera. Nuove polemiche su di me, stavolta per un viaggio a Dubai. In molti hanno colto l’occasione per tornare sulla questione saudita dicendo che io non ho risposto ai giornalisti (incredibile! Ricordo di aver fatto interviste al "Corriere della Sera", a "la Repubblica", a "Carta Bianca", a "l’Aria che Tira", alla BBC, a SkyNews, a Channel4, a "Le Monde", a "El Pais", a "Die Zeit", al "Financial Times". Possono piacere o meno le risposte ma come è possibile dire che non ho accettato di fare interviste?). Altri mi hanno criticato perché ho dato mandato ai legali di agire in giudizio nei riguardi de "la Stampa" e del direttore Massimo Giannini. Anche a me dispiace fare azioni civili contro alcune testate. Ma dobbiamo essere chiari: le critiche servono e aiutano a crescere, le fake news no. Tutti possono criticare, nessuno può diffamare. Per anni ho sottovalutato la montagna di accuse che mi venivano rivolte: da due anni ho deciso di cambiare stile: se qualcuno scrive falsità, è mio DOVERE, non diritto, chiedere i danni. Perché continuare a far finta di nulla sarebbe come ammettere di aver fatto qualcosa di illegale o di illecito. Niente di personale, sia chiaro. Ma per troppo tempo ho sottovalutato l’alluvione di fake news contro di me. Adesso ho semplicemente deciso di reagire, colpo su colpo. Nel frattempo, guardiamo il positivo: prima mi criticavano per le mie/nostre idee sull’Italia. Ora che finalmente il Paese sta cambiando passo e che molte delle nostre battaglie vengono riconosciute, nessuno ci critica più per la politica italiana (anzi, in molti ci danno ragione, anche se a bassa voce) ma si aggrappano ai miei viaggi. Prendiamola con allegria, amici, e senza mai arrabbiarsi: è il segno che sulle questioni italiane non hanno più nulla da criticare. Vi leggo, come sempre, al mio indirizzo email matteo@matteorenzi.it


 
Un sorriso,

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7 messaggi in questa discussione

3 minuti fa, mark222220 ha scritto:


Pensierino della sera. Nuove polemiche su di me, stavolta per un viaggio a Dubai. In molti hanno colto l’occasione per tornare sulla questione saudita dicendo che io non ho risposto ai giornalisti (incredibile! Ricordo di aver fatto interviste al "Corriere della Sera", a "la Repubblica", a "Carta Bianca", a "l’Aria che Tira", alla BBC, a SkyNews, a Channel4, a "Le Monde", a "El Pais", a "Die Zeit", al "Financial Times". Possono piacere o meno le risposte ma come è possibile dire che non ho accettato di fare interviste?). Altri mi hanno criticato perché ho dato mandato ai legali di agire in giudizio nei riguardi de "la Stampa" e del direttore Massimo Giannini. Anche a me dispiace fare azioni civili contro alcune testate. Ma dobbiamo essere chiari: le critiche servono e aiutano a crescere, le fake news no. Tutti possono criticare, nessuno può diffamare. Per anni ho sottovalutato la montagna di accuse che mi venivano rivolte: da due anni ho deciso di cambiare stile: se qualcuno scrive falsità, è mio DOVERE, non diritto, chiedere i danni. Perché continuare a far finta di nulla sarebbe come ammettere di aver fatto qualcosa di illegale o di illecito. Niente di personale, sia chiaro. Ma per troppo tempo ho sottovalutato l’alluvione di fake news contro di me. Adesso ho semplicemente deciso di reagire, colpo su colpo. Nel frattempo, guardiamo il positivo: prima mi criticavano per le mie/nostre idee sull’Italia. Ora che finalmente il Paese sta cambiando passo e che molte delle nostre battaglie vengono riconosciute, nessuno ci critica più per la politica italiana (anzi, in molti ci danno ragione, anche se a bassa voce) ma si aggrappano ai miei viaggi. Prendiamola con allegria, amici, e senza mai arrabbiarsi: è il segno che sulle questioni italiane non hanno più nulla da criticare. Vi leggo, come sempre, al mio indirizzo email matteo@matteorenzi.it


 
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Ma perché non querela, e fa invece azioni civili ? La diffamazione (o peggio la calunnia) sono reati penali e chi li commette merita di essere IMPUTATO.

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Un sorriso? È un po' di tempo che lo si vede girare a testa bassa.

Domanda: perché non querela anche gli Italiani ai quali sta sul caxzo?

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La cosa tragicomica è che Leopoldino, intervistandosi da solo, aveva detto:

"Difendere la libertà dei giornalisti è un dovere, ovunque, dall'Arabia Saudita all'Iran, dalla Russia alla Turchia, dal Venezuela a Cuba, alla Cina". 

https://www.matteorenzi.it/enews_690_sabato_27_febbraio_2021

Praticamente Leopoldino difende la libertà di stampa e i giornalisti ovunque, eccetto che in Italia. In Italia li querela, non appena ficcano il naso nei suoi affari.

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3 ore fa, fosforo311 ha scritto:

La cosa tragicomica è che Leopoldino, intervistandosi da solo, aveva detto:

"Difendere la libertà dei giornalisti è un dovere, ovunque, dall'Arabia Saudita all'Iran, dalla Russia alla Turchia, dal Venezuela a Cuba, alla Cina". 

https://www.matteorenzi.it/enews_690_sabato_27_febbraio_2021

Praticamente Leopoldino difende la libertà di stampa e i giornalisti ovunque, eccetto che in Italia. In Italia li querela, non appena ficcano il naso nei suoi affari.

Hai detto bene Cazzaro , hai detto bene : I Giornalisti !! Quelli seri , però . Quelli che informano !! Di sicuro non quelli che diffamano , non quelli che pubblicano fake news per colpire politicamente coloro che reputano nemici . Non quelli che hanno nel loro carnet personale 12/13 condanne per Calunnia e Diffamazione che sono quelli che piacciono a te e che solo nel paese di Pulcinella conservano la tessera dell’ordine dei giornalisti e non vengono presi a calci nel Kulo . Per il fatto che Renzi non abbia risposto sull’incontro in Arabia , hai tutte testate evidenziate . Vai a controllare e poi ritorna . Ma non ritornerai perché te sei della stessa pasta di quei giornalisti lì . Sei una loro vittima che avrebbe l’ambizione di fare il carnefice sul forum . Finché lo frequenterò , non te lo permetterò , falsario ed impostore . 

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5 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Ma perché non querela, e fa invece azioni civili ? La diffamazione (o peggio la calunnia) sono reati penali e chi li commette merita di essere IMPUTATO.

Perché nei casi di diffamazione a mezzo stampa e’ preferibile l’azione civile visto che non preclude, in caso di successo , trasferire la causa anche su quella penale . 

Processo civile

Nel processo civile, la parte attrice può chiedere il risarcimento per i danni derivanti da un fatto ingiusto, secondo la disposizione dell’articolo 2043 del codice civile:

Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

Bisognerà dunque provare che:

  • un danno ingiusto è stato recato alla propria reputazione. Quindi deve esserci diffamazione non “giustificata” dal diritto di cronaca o di critica.
  • il fatto che ha cagionato il danno è stato commesso con dolo o almeno colpa. (Ad esempio il giornalista non ha svolto un lavoro di ricerca diligente, o comunque era consapevole della falsità della notizia).

Vantaggi del processo civile:

  • sono maggiormente prevedibili i tempi, e la durata è generalmente più breve, rispetto al processo penale.
  • si ha la certezza che la causa sarà esaminata da un giudice. Invece nel processo penale, il procedimento potrebbe essere archiviato su richiesta del pubblico ministero, senza giungere al processo.
  • la sentenza di primo grado è già provvisoriamente esecutiva (tranne se la parte soccombente ottiene che sia sospesa l’esecutività).

Svantaggi:

  • è – almeno nella fase iniziale – il tipo di processo più costoso.
  • il rischio economico potrebbe essere maggiore, perché, in caso di soccombenza, la parte attrice potrebbe dover sostenere sia le spese del giudizio che quelle sostenute dalla controparte per difendersi.
  • la prova dell’offesa alla reputazione e del danno potrebbe essere più difficile che nel processo penale. (Non c’è un pubblico ministero “dalla parte” della persona offesa).

Processo penale

Il processo penale ha la finalità di accertare la commissione di un reato e di comminare una pena all’imputato. Il procedimento penale, nelle ipotesi di reato non procedibile d’ufficio, e quindi anche nel caso di diffamazione a mezzo stampa, prende avvio con la presentazione di una querela. Si arriverà al processo vero e proprio solo se (semplificando) il pubblico ministero riterrà l’accusa fondata e l’indagato sarà rinviato a giudizio. 

Accessoriamente, la persona offesa potrà costituirsi “parte civile” nel processo penale, per richiedere il risarcimento dei danni cagionati dal reato. L’articolo 185 del codice penale in effetti prevede: 

Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento […]

Vantaggi del processo penale:

  • nella fase iniziale, è l’opzione più economica per la persona offesa. (Per proporre querela non è nemmeno strettamente necessario un avvocato e non sono previsti dalla legge altri contributi).
  • nel processo penale la prova della diffamazione potrebbe rivelarsi più semplice. (Il pubblico ministero svolgerà le indagini e, se ritiene la querela fondata, promuoverà l’accusa, richiederà l’assunzione delle prove e la condanna in giudizio). 
  • il fatto di proporre querela e di avviare un processo penale contro il colpevole può costituire per quest’ultimo, motivo di grande preoccupazione. Questo lo potrà indurre a concludere più facilmente una transazione favorevole con la persona offesa.

Svantaggi:

  • c’è il pericolo che non si arrivi mai al processo. Il pubblico ministero potrebbe ritenere la notizia di reato infondata e quindi richiedere l’archiviazione.
  • al processo si potrebbe arrivare ma solo dopo lungo tempo.
  • alla fine del processo, il giudice penale – pronunciando condanna – potrebbe non liquidare il risarcimento dei danni, rimettendo le parti a un ulteriore processo civile che stabilisca la quantità del risarcimento.
  • qualora il giudice penale condanni l’imputato, oltre che a scontare la pena, anche al risarcimento del danno, questa condanna potrebbe non essere esecutiva fino alla sentenza definitiva sulla responsabilità penale. Potrebbe quindi capitare di dover attendere la conclusione di tutti i gradi di giudizio.

In ogni caso, la condanna per il reato di diffamazione commesso su un periodico comporta anche – secondo l’articolo 9 della L. 47/1948 – la pubblicazione della sentenzanello stesso periodico.

Nessuna delle due strade (giudizio civile o giudizio penale) è in assoluto migliore dell’altra. Bisognerà valutare gli interessi nel caso concreto, mettendoli in rapporto con le diverse caratteristiche dei due processi.

 

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Inviata (modificato)

2 ore fa, mark222220 ha scritto:

Hai detto bene Cazzaro , hai detto bene : I Giornalisti !! Quelli seri , però . Quelli che informano !! Di sicuro non quelli che diffamano , non quelli che pubblicano fake news per colpire politicamente coloro che reputano nemici . Non quelli che hanno nel loro carnet personale 12/13 condanne per Calunnia e Diffamazione che sono quelli che piacciono a te e che solo nel paese di Pulcinella conservano la tessera dell’ordine dei giornalisti e non vengono presi a calci nel Kulo . Per il fatto che Renzi non abbia risposto sull’incontro in Arabia , hai tutte testate evidenziate . Vai a controllare e poi ritorna . Ma non ritornerai perché te sei della stessa pasta di quei giornalisti lì . Sei una loro vittima che avrebbe l’ambizione di fare il carnefice sul forum . Finché lo frequenterò , non te lo permetterò , falsario ed impostore . 

Che la pensano come lei, amore mio, ci sono diversi uomini politici di fama mondiale, tipo Erdogan, Putin, Lukasenka, Al Sisì, ecc, ecc, .

Questi non querelano ne aprono cause civili, per tappare la bocca ai giornalisti, questi imprigionano direttamente, non i giornalisti appecoronati, ma quelli scomodi.

Sa perché Leopoldino ( ma lei è d'accordissimo) querela o apre cause civili? Perché siamo in democrazia e lui un senatore semplice, se fosse in uno di quei paesi e ne fosse il capo, farebbe altrettanto di quei signori che ho testé nominato.

PS: prima di dare  del falsario ed impostore al sig fosforo si guardi allo specchio, oppure vada a rileggere qualche mio post dove la definisco e ho dimostrato che lei, ridicola marketta pisana, è una mefitica calunniatrice, insolente, e ladra. Ladra nel senso che ruba gli articoli e i pensieri altrui per rivenderli come farina del suo sacco.

Buona serata

Modificato da ahaha.ha

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