I decessi da Covid in Italia nel 2020 sono stati oltre 32.000 in più di quelli confermati

Inviata (modificato)

È arrivato oggi l'atteso rapporto ISTAT sulla mortalità aggiornato al 31 dicembre 2020. I dati confermano che il numero dei decessi effettivi causati dalla pandemia purtroppo è ben maggiore della cifra ufficiale (che indica i decessi tra i positivi, ma non tutti i malati di Covid vengono testati), e vanno perfino al di là di quanto avevo previsto in base ai rapporti parziali precedenti (e anche della proiezione pubblicata in via informale dal prof. Blangiardo, presidente dell'ISTAT, a inizio febbraio). Premesso che lo studio non è definitivo e che i dati potrebbero subire lievi correzioni, leggiamo che nel 2020 sono deceduti per tutte le cause 746.146 residenti in Italia. Ovvero 100.526 in più rispetto alla media del quinquennio precedente (2015-2019). Con il che il tasso di mortalità generale sui 59.641.448 residenti al primo gennaio 2020 risulta pari al 12,51‰. Si pensi che dal 1948 al 2019 questo tasso era molto stabile intorno al 10‰ o qualche decimale sopra. L'ISTAT, di concerto con l'ISS, certifica che nel 2020 i decessi confermati da Covid sono stati 75.891. Questa cifra supera i 74.159 indicati nel bollettino del ministero della Salute del 31 dicembre 2020 e nei vari tracker pandemici sul web, perché i decessi vengono registrati per lo più in ritardo rispetto alla data in cui si verificano, quindi gli ultimi decessi del 2020 erano riportati solo nei bollettini di gennaio 2021. Ma l'ISTAT ha rimesso le cose a posto. Per inciso, ne deduciamo che i morti di Covid in Italia oggi sono già più di 100.000. Ma parliamo sempre di decessi tra i positivi. I decessi effettivi da Covid sono certamente di più e lo si evince già confrontando i 75.891 uffici.ali con l'eccesso di mortalità sugli anni precedenti, pari come detto a oltre 100.000. Ma in realtà sono anche più di quanto indichi questo eccesso. I primi decessi in Italia risalgono a fine febbraio 2020 e furono una trentina in quel mese. L'ISTAT sottolinea che nei primi due mesi del 2020 la mortalità generale in Italia si era sensibilmente abbassata (di circa 7.600 unità) rispetto alla media dello stesso periodo nel quinquennio precedente (forse anche per un inverno particolarmente mite, nda). Quindi, nel valutare l'impatto della pandemia sul nostro paese, è più significativo l'eccesso di mortalità nel periodo marzo/dicembre 2020 che risulta pari a 108.178 decessi oltre la media dello stesso periodo nel quinquennio precedente. Dunque, mancano all'appello oltre 32.000 decessi che non possono essere spiegati con il dato Covid uffici.ale (75.891). Naturalmente, non tutti questi 32.000 e passa deceduti sono morti di Covid. Una parte dell'eccesso può essere dovuta a una fluttuazione statistica e a fattori occasionali, una parte alle conseguenze indirette dell'epidemia. In particolare il sovraccarico delle strutture sanitarie può avere ridotto o complicato l'accesso alle cure e alle terapie per gli affetti da altre patologie. D'altra parte, paradossalmente l'epidemia ha avuto anche conseguenze indirette favorevoli sulla mortalità generale. Per es. le restrizioni alla mobilità e alle attività economiche hanno fatto diminuire in modo sensibile gli incidenti stradali e quelli sul lavoro, mentre la profilassi individuale antiCovid (mascherine, distanza, etc.) ha abbattuto l'incidenza di altre patologie a trasmissione aerea come l'influenza. Secondo stime preliminari dell'ISTAT, nel periodo gennaio/settembre 2020 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono calati del 29,5%, i feriti del 32% e i morti entro il 30simo giorno del 26,3%. Secondo l'ISTAT sono decrementi senza precedenti. Per inciso, immaginiamo di quanto saranno cresciuti i profitti delle compagnie di assicurazione nel 2020. Pertanto, chi rinnova la polizza RCA per il 2021 esiga un forte sconto! Inoltre, è molto plausibile che questi sensibili effetti favorevoli sulla mortalità generale - legati a fattori contingenti, come in gennaio/febbraio 2020, e ai paradossali risvolti positivi della pandemia - abbiano interessato l'intero 2020. La mortalità da Covid li ha mascherati, eccetto che in gennaio/febbraio, come detto, ma ne ritroviamo una traccia evidente nella fascia di età 0-49 anni, assai meno colpita dalle forme gravi rispetto alle fasce superiori. Ebbene, all'interno di questa fascia il Covid ha causato il 4,6% del totale dei decessi per tutte le cause, un contributo piccolo ma niente affatto trascurabile, tuttavia la mortalità generale è diminuita sul quinquennio precedente ed è diminuita in tutti i mesi del 2020, incluse le fasi acute della prima e della seconda ondata, per un decremento complessivo pari all'8,5%. Secondo l'ISTAT, questi che io chiamo "effetti favorevoli" dell'epidemia riguardano anche gli altri paesi europei e continuano anche nel 2021. Infatti, i dati preliminari relativi a gennaio 2021 parlano di 12.527 decessi Covid in Italia su un totale di 70.538 contro i 62.019 di gennaio 2020, che erano già più di 6.000 in meno rispetto alla media 2015/19. Ci sono quindi circa 4.000 morti in meno di quelli prevedibili in base al solo Covid rispetto a gennaio 2020 e addirittura oltre 10.000 in meno rispetto alla media 2015/19. Questo nel solo gennaio 2021. Tenuto conto dei valori assoluti in gioco e della grande stabilità del tasso di mortalità generale fino al 2019, io credo di poter concludere che i contributi indiretti del Covid con il segno meno all'eccesso di mortalità 2020 abbiano almeno bilanciato, se non superato, i contributi indiretti con il segno + e che quindi il contributo diretto positivo (decessi di malati non testati) sia pari ad almeno 32.000 decessi aggiuntivi. Riassumendo:

è molto probabile che i decessi reali da Covid in Italia nel 2020 siano stati ALMENO 108.000 e che oggi, 5 marzo 2021, siano ALMENO 132.000.

https://www.istat.it/it/files//2021/03/Report_ISS_Istat_2020_5_marzo.pdf

 

Modificato da fosforo311

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

8 messaggi in questa discussione

lungomare a napili in giorni di chiusura:;

Napoli, assembramenti in città: folla sul lungomare e ristoranti pieni -  Foto Tgcom24

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Lo sceriffo De Luca poco fa ha deciso la zona rossa in Campania. Ha fatto bene, ma doveva farlo prima. E soprattutto doveva e dovrebbe farlo, come chiedono Crisanti e Ricciardi, il governo Draghi su tutto il territorio nazionale. 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
5 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Lo sceriffo De Luca poco fa ha deciso la zona rossa in Campania. Ha fatto bene, ma doveva farlo prima. E soprattutto doveva e dovrebbe farlo, come chiedono Crisanti e Ricciardi, il governo Draghi su tutto il territorio nazionale. 

sarebbe d'uopo che ognuno guardasse nella propria pentola..e nella tua,ci sarebbe da guardare parecchio!! dovè il lanciafiamme? e sopratutto,dovè il sindaco?? oltre che  in tv??

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
14 ore fa, director12 ha scritto:

lungomare a napili in giorni di chiusura:;

Napoli, assembramenti in città: folla sul lungomare e ristoranti pieni -  Foto Tgcom24

Ma il Kaporale Rosario Mojito Lamadonna voleva anche la riapertura degli impianti sciistici del Vesuvio !!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

E pure le messe cantate in chiesa.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Anche ora !! Comunque la ricreazione e’ finita . Torna in stalla che hai ancora un’oretta di lavoro. Su !!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio

Crea un account

Non sei ancora iscritto? Registrati subito


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.


Accedi ora