Sci, stop di Speranza fino al 5 marzo

potevano almeno aspettare sino a domattina per comunicarlo no?

 

Credo che all'imbecillità non ci siano limiti.

 

Non servono ulteriori commenti.

 

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50 messaggi in questa discussione

I cinema sono chiusi da tempo immemorabile, ma io non ho mai sentito dagli esercenti i piagnistei quotidiani dei baristi, dei ristoratori e dei gestori di alberghi di montagna e piste da sci. I gestori dei cinema hanno avuto i loro ristori e responsabilmente accettano in larga maggioranza la situazione e i sacrifici. Ai baristi e ai ristoratori che hanno incassato i ristori ma piagnucolano dalla mattina alla sera (non tutti: una minoranza è seria e responsabile) dico:

AVETE ROTTO LE SCATOLE! 

Non solo:

AVETE CAUSATO MIGLIAIA DI MORTI con le catene di contagio innescate o transitate nei vostri locali dove i clienti, a differenza dei cinema, si tolgono la mascherina. Quindi statevene in rispettoso SILENZIO, pregate per quei morti e per le loro famiglie, e ringraziate il governo e gli italiani che pagano le tasse per mantenervi.

E ancora: 

Moltissimi di voi fanno i furbetti e restano aperti ben oltre gli orari previsti; molti servono clienti al banco o al tavolo quando sarebbe consentito solo l'asporto (a casa o in un luogo distante dal locale). MERITEREBBERO IL CARCERE E IL RITIRO  DELLA LICENZA. 

Ai ricchi operatori del turismo invernale dico quello che mi raccontò un mio parente che anni fa andò a passare un fine settimana a Courmayeur. Caso più unico che raro perché è l'unico mio parente che si sia arricchito ma poi ha avuto un tonfo memorabile e ora a noi cugini ci tocca pure dargli un sostegno per pagare i debiti e l'affitto. Ebbene, regalò due euro di mancia all'addetto dell'albergo che gli aveva portato in camera un paio di borse. Ma quello fece la faccia schifata e allora gliene diede altri 10. Poi quel mio parente pagò 600 euro per una notte in camera doppia e due colazioni. Cari operatori del turismo invernale: attingete ai vostri conti in banca e continuate a pagare i vostri dipendenti. Ma se per caso non ce la fate, vendetevi l'albergo o la pista da sci e ritiratevi in pensione dorata. Mentre per i vostri dipendenti, alla peggio, c'è il reddito di cittadinanza. Quello con cui campano quasi 4 milioni di italiani. 

 

Modificato da fosforo311
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58 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

I cinema sono chiusi da tempo immemorabile, ma io non ho mai sentito dagli esercenti i piagnistei quotidiani dei baristi, dei ristoratori e dei gestori di alberghi di montagna e piste da sci. I gestori dei cinema hanno avuto i loro ristori e responsabilmente accettano in larga maggioranza la situazione e i sacrifici. Ai baristi e ai ristoratori che hanno incassato i ristori ma piagnucolano dalla mattina alla sera (non tutti: una minoranza è seria e responsabile) dico:

AVETE ROTTO LE SCATOLE! 

Non solo:

AVETE CAUSATO MIGLIAIA DI MORTI con le catene di contagio innescate o transitate nei vostri locali dove i clienti, a differenza dei cinema, si tolgono la mascherina. Quindi statevene in rispettoso SILENZIO, pregate per quei morti e per le loro famiglie, e ringraziate il governo e gli italiani che pagano le tasse per mantenervi.

E ancora: 

Moltissimi di voi fanno i furbetti e restano aperti ben oltre gli orari previsti; molti servono clienti al banco o al tavolo quando sarebbe consentito solo l'asporto (a casa o in un luogo distante dal locale). MERITEREBBERO IL CARCERE E IL RITIRO  DELLA LICENZA. 

Ai ricchi operatori del turismo invernale dico quello che mi raccontò un mio parente che anni fa andò a passare un fine settimana a Courmayeur. Caso più unico che raro perché è l'unico mio parente che si sia arricchito ma poi ha avuto un tonfo memorabile e ora a noi cugini ci tocca pure dargli un sostegno per pagare i debiti e l'affitto. Ebbene, regalò due euro di mancia all'addetto dell'albergo che gli aveva portato in camera un paio di borse. Ma quello fece la faccia schifata e allora gliene diede altri 10. Poi quel mio parente pagò 600 euro per una notte in camera doppia e due colazioni. Cari operatori del turismo invernale: attingete ai vostri conti in banca e continuate a pagare i vostri dipendenti. Ma se per caso non ce la fate, vendetevi l'albergo o la pista da sci e ritiratevi in pensione dorata. Mentre per i vostri dipendenti, alla peggio, c'è il reddito di cittadinanza. Quello con cui campano quasi 4 milioni di italiani. 

 

Signor fosforo alias concime chimico in processo di trasformazione, il problema non è quello di applicare delle regole per la protezione dal virus, sarebbe bastato dire a dicembre quest'anno la stagione sciistica deve essere considerata chiusa. Chiusi gli impianti chiusi gli alberghi e stop. L'imbecillità sta nel cambiare ogni 3 x 2 le disposizioni,  l'imbecillità sta nel  comunicare il 14 in un lasso di tempo inferiore alle 24 ora che l'apertura controllata della stagione prevista per il giorno 15 non si farà. L'immensa stupidità sta nel non capire il lavoro che che ogni volta che si prospetta una data di apertura della stagione viene svolto dei lavoratori del settore, preparazione degli impianti, preparazione delle piste, apertura degli alberghi richiamo del personale approvvigionamenti alimentari e di materiale di gestione pulizie e immunizzazione dell'ambiente. Per poi rimandare tutti a casa, lasciare le piste, smontare gli impianti, chiudere gli alberghi, trovare una possibile siluzione per piazzare gli approvvigionamenti e non doverli gettere nella spazzatura, e trovarsi a ripetere l'operazione ogni qualvolta l'apertura degli impianti viene prima programmata poi differita. Questa volta poi è stato quasi da berzelleta se non fosse tragico. Nemmeno 24 ore di preavviso quando molti operatori erano in procinto di iniziare domattina quello che gli rimaneva delle stagione. Vede signor concime chimico in fase di trasformazione a concime naturale, la stupidità sta nel circoscrivere il problema e la protesta a quelli che non possono andare a sciare e non voler invece considerare che il problema  vero e reale sono le migliaia e migliaia di operatori del settore, quelli che lavorano, quelli che si fanno un mazzo tanto per portarsi a casa il pane, dai cuochi agli inservienti agli addetti di agli impianti, ai maestri di sci, e a tutto l'indotto, quelli che suo malgrado rappresentano non solo il 13/14% per PIL nazionale ma che contribuiscono alla nostra immagine nel mondo l'immagine de nostro paese.  Ma queste sono cose che un concime non è in grado di comprendere

 

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2 ore fa, il.pignonista ha scritto:

Credo che all'imbecillità non ci siano limiti.

Si contare le persone che si accalcano in diversi luoghi senza mascherina è difficile, ma danno l'idea della proporzione, poi aggiungiamo le lamentele di chi preferisce il denaro alla stessa salute, e politici che "sovvenzionano" queste cose....un vero "crogiolo" di imbecillità...

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Fosforo 31 critica tanto Draghi (sarà mica il valzer della gelosia)e poi approva la circolare del ministero della salute, un modo come un altro per stare con un piede in due scarpe ,oppure ha le idee confuse   :D  se non ché buttiamo pure il suo post nella immondizia, dato che non si capisce da quale parte stia 

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Il ricco si lamenta dopo avere mangiato il dolce perchè non riesce a mangiare la seconda fetta. Il povero si lamenta perchè non ha ancora cominciato a mangiare la prima fetta di pane ... gli manca pure quella.

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Ecco perché in Italia ci vorrebbe un regime comunista come in Cina per almeno un anno.

Tutti zitti e mosca, chi parla bastonate sui denti.😊

 

 

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15 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Ecco perché in Italia ci vorrebbe un regime comunista come in Cina per almeno un anno.

Tutti zitti e mosca, chi parla bastonate sui denti.😊

 

 

 

Risultato immagini per fiat panda sci vignette

Sig - RdM - risata di montagna - le galline come stanno

producono uova congelate

 

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No, le tengono al caldo fino a quando vado a prelevarle portando la pappa in cambio delle uova.

Pensi un po' lei con mille euro al mese può mangiarsi l'ovetto fresco, quasi gratis, ogni mattina e i governanti a Roma se vogliono l'ovetto alla coque devono pagarlo 10 euro.

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9 ore fa, fosforo311 ha scritto:

AVETE ROTTO LE SCATOLE! 

Non solo:

AVETE CAUSATO MIGLIAIA DI MORTI con le catene di contagio innescate o transitate nei vostri locali dove i clienti, a differenza dei cinema, si tolgono la mascherina. Quindi statevene in rispettoso SILENZIO, pregate per quei morti e per le loro famiglie, e ringraziate il governo e gli italiani che pagano le tasse per mantenervi.

Mi scusi signor concime dimenticavo, lei scrive in grassetto per sentirsi più, grande? Più Importante? Per mettere soggezzione?

Non lo sa che è solo una forma di maleducazione?

Per quanto riguarda i morti dovrebbe rivolgersi a chi in questo tempo stava seduto sul seggiolone più alto, prendendo sempre decisioni errate o tardive e per quantio mi riguarda io ho sempre lavorato, pagato le tasse e non mi sono mai fatto mantenere da nessono, cosa  che lei temo non possa affermare senza arrossire dalla vergogna.

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8 ore fa, sempre135 ha scritto:

Si contare le persone che si accalcano in diversi luoghi senza mascherina è difficile, ma danno l'idea della proporzione, poi aggiungiamo le lamentele di chi preferisce il denaro alla stessa salute, e politici che "sovvenzionano" queste cose....un vero "crogiolo" di imbecillità...

I casi sono due, leggi e non capisci o non presti attenzione a quello che leggi, oppure non leggi affatto e rispondi a capocchia. In tutti e due i casi comunque hai parso un occasione per stare zitta.

9_9

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12 ore fa, il.pignonista ha scritto:

potevano almeno aspettare sino a domattina per comunicarlo no?

 

Credo che all'imbecillità non ci siano limiti.

 

Non servono ulteriori commenti.

 

Sono mesi che gli epidemiologi dicono che bisogna chiudere tutto per almeno due mesi,

I casi sono tre:

1) si chiude tutto e si dà uno stipendio a tutti.

2) si tiene tutto aperto e se ne pagano le conseguenze, mandando a casa per sempre i politici che vogliono tutto aperto.

3) si apre e si chiude secondo gli aumenti o la decrescita dei contagi.

Scommetto un caffè che ci sarà chi propende per una soluzione e chi per un'altra.

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10 ore fa, il.pignonista ha scritto:

Signor fosforo alias concime chimico in processo di trasformazione, il problema non è quello di applicare delle regole per la protezione dal virus, sarebbe bastato dire a dicembre quest'anno la stagione sciistica deve essere considerata chiusa. Chiusi gli impianti chiusi gli alberghi e stop. L'imbecillità sta nel cambiare ogni 3 x 2 le disposizioni,  l'imbecillità sta nel  comunicare il 14 in un lasso di tempo inferiore alle 24 ora che l'apertura controllata della stagione prevista per il giorno 15 non si farà. L'immensa stupidità sta nel non capire il lavoro che che ogni volta che si prospetta una data di apertura della stagione viene svolto dei lavoratori del settore, preparazione degli impianti, preparazione delle piste, apertura degli alberghi richiamo del personale approvvigionamenti alimentari e di materiale di gestione pulizie e immunizzazione dell'ambiente. Per poi rimandare tutti a casa, lasciare le piste, smontare gli impianti, chiudere gli alberghi, trovare una possibile siluzione per piazzare gli approvvigionamenti e non doverli gettere nella spazzatura, e trovarsi a ripetere l'operazione ogni qualvolta l'apertura degli impianti viene prima programmata poi differita. Questa volta poi è stato quasi da berzelleta se non fosse tragico. Nemmeno 24 ore di preavviso quando molti operatori erano in procinto di iniziare domattina quello che gli rimaneva delle stagione. Vede signor concime chimico in fase di trasformazione a concime naturale, la stupidità sta nel circoscrivere il problema e la protesta a quelli che non possono andare a sciare e non voler invece considerare che il problema  vero e reale sono le migliaia e migliaia di operatori del settore, quelli che lavorano, quelli che si fanno un mazzo tanto per portarsi a casa il pane, dai cuochi agli inservienti agli addetti di agli impianti, ai maestri di sci, e a tutto l'indotto, quelli che suo malgrado rappresentano non solo il 13/14% per PIL nazionale ma che contribuiscono alla nostra immagine nel mondo l'immagine de nostro paese.  Ma queste sono cose che un concime non è in grado di comprendere

 

Fai molta confusione, sei tu che non hai compreso i termini della questione. Prima di tutto, il turismo invernale è solo una piccola componente del budget del settore turismo e viaggi in Italia. Questo valeva nel 2019 il 13% del PIL. Questa quota a sua volta comprende tutto l'impatto indiretto e indotto, ma si tratta di stime molto approssimative che tendono a sovrastimare e non di poco il valore vero. Se si facesse la somma dei contributi al PIL dichiarati da tutti i comparti dell'economia nazionale includendo gli indiretti e gli indotti, il totale supererebbe abbondantemente il 100%. Questo perché ciascun settore tende a sovrastimare il proprio contributo e molti impatti indiretti e indotti riguardano in realtà più di un singolo settore. Il dato più significativo e attendibile è il contributo diretto del settore turismo e viaggi ed è compreso tra il 5 e il 6% del PIL. Probabilmente il turismo invernale, includendo anche chi va in montagna ma non sa sciare, vale meno dell'1% del PIL.

Premesso ciò, il governo ha il preciso compito di tutelare al meglio il bene della Nazione, quindi sia la salute dei cittadini (in primis) e quella dei turisti stranieri, sia le attività economiche. Ma il governo non ha la palla di vetro. Quindi non poteva azzerare a dicembre, come bovinamente scrivi, 3 o 4 mesi di stagione turistica invernale. Poteva decidere, come fu fatto per la prima ondata, un mese o due di lockdown nazionale, lasciando aperte solo le attività essenziali, per riportare la circolazione virale a livelli bassi e controllabili e poi riaprire la maggior parte delle attività. Ha invece scelto, sbagliando, un compromesso troppo sbilanciato verso l'economia e viziato anche sotto l'aspetto teorico, ovvero la strategia dell'apri e chiudi parametrico su base regionale. Oggi molti riconoscono questo errore con il senno di poi, alla luce cioè dei 55mila morti di una seconda ondata tuttora tragicamente in corso. Modestamente, io fui tra i pochi, anzi tra pochissimi in Italia, che evidenziarono e spiegarono l'errore fin dall'inizio. Potei farlo solo per i 4 gatti che seguono questo forum e per un gazzettino parrocchiale di 8 pagine, curato da mia moglie, che stampa 200 copie al mese. Il governo ha subordinato la sua azione al monitoraggio dei parametri epidemici nel tempo e nello spazio, monitoraggio che avviene con cadenza settimanale e su scala regionale e nazionale. Il turismo invernale, per sua natura, afferisce soprattutto alla scala nazionale (un campano può decidere di andare a sciare in Abruzzo o sulle Alpi). La riapertura degli impianti da sci non era affatto una promessa e men che meno un dogma, ma solo una possibilità legata all'andamento dei dati. Il monitoraggio ha fornito dati non favorevoli e non è stato possibile riaprire gli impianti. Chi ha fatto tutti i preparativi, investendo risorse e denaro, ha fatto una scommessa al buio sull'andamento dei parametri. Scommessa dettata da imprudenza, irresponsabilità e ingordigia.  Pensando cioè di attirare verso la propria struttura i turisti fin dal primo giorno di riapertura. E di avere sciatori fin dall'alba in attesa dello skipass e della seggiovia. Come quei fessacchiotti che si accalcano all'ingresso dei negozi all'alba del primissimo giorno dei saldi. Con tutti gli assembramenti del caso. MENTRE DUEMILA INTUBATI LOTTANO TRA LA VITA E LA MORTEVergogna! Hanno perso soldi? Ben gli sta! La prossima volta aspetteranno prima l'ok del governo, poi riapriranno con calma e regolando il flusso dei turisti. Chiuderanno per sempre l'albergo o l'impianto? Peggio per loro! I gestori sono tutti più che benestanti, non gli farà male dimagrire un poco. Dove sta scritto che Cortina e Courmayeur devono avere 20 volte il reddito di un comune della Calabria? Per i dipendenti, alla peggio, c'è il reddito di cittadinanza. 

Modificato da fosforo311

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Lei è troppo cattivone sig fosforo, io darei 1000 euro al mese per i mesi perduti, sia agli albergatori sia per i loro dipendenti.

Se ci campa il sig auto da sabbia ci campano pure loro oppure  imparano a camparci.

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Lei è troppo cattivone sig fosforo, io darei 1000 euro al mese per i mesi perduti, sia agli albergatori sia per i loro dipendenti.

Se ci campa il sig auto da sabbia ci campano pure loro oppure  imparano a camparci.

Grazie sig. ( R.d.M. ) - Risata di Montagna - numerose volte le ho chiesto se conosce il villaggio di "Cibiana di Cadore" famoso per i murales alle abitazioni. Come del resto la località di "Caorle al mare" è famosa per la scogliera scolpita sul lungo mare. La Demetra è famosa per la diga, oltre che per noleggiare al suo fratello la Fiat Panda quattro diviso quattro. Le uova dal retro delle galline (quelle sul bordo della diga) escono dalla parte larga oppure dalla parte stretta. 

Modificato da dune-buggi

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Lei è troppo cattivone sig fosforo, io darei 1000 euro al mese per i mesi perduti, sia agli albergatori sia per i loro dipendenti.

Se ci campa il sig auto da sabbia ci campano pure loro oppure  imparano a camparci.

1000 euro al mese? Penso proprio che li abbiano già incassati, tra ristori e cassa integrazione. Ma i gestori vogliono di più, molto di più. Invece io a loro darei, AL MASSIMO, l'equivalente del reddito di cittadinanza e uno sconto sull'IMU e sulla tassa sui rifiuti.  

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Ecco dimostrato perché lei è un cattivone sig fosforo.

Bisogna essere generosi con gli imprenditori, sono loro che mantengono tutto il paese e lo fanno progredire.

Tanto paghiamo tutto a debito, chissenefrega se poi i debiti non verranno onorati? Ci penseranno i posteri.

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2 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Fai molta confusione, sei tu che non hai compreso i termini della questione. Prima di tutto, il turismo invernale è solo una piccola componente del budget del settore turismo e viaggi in Italia. Questo valeva nel 2019 il 13% del PIL. Questa quota a sua volta comprende tutto l'impatto indiretto e indotto, ma si tratta di stime molto approssimative che tendono a sovrastimare e non di poco il valore vero. Se si facesse la somma dei contributi al PIL dichiarati da tutti i comparti dell'economia nazionale includendo gli indiretti e gli indotti, il totale supererebbe abbondantemente il 100%. Questo perché ciascun settore tende a sovrastimare il proprio contributo e molti impatti indiretti e indotti riguardano in realtà più di un singolo settore. Il dato più significativo e attendibile è il contributo diretto del settore turismo e viaggi ed è compreso tra il 5 e il 6% del PIL. Probabilmente il turismo invernale, includendo anche chi va in montagna ma non sa sciare, vale meno dell'1% del PIL.

Premesso ciò, il governo ha il preciso compito di tutelare al meglio il bene della Nazione, quindi sia la salute dei cittadini (in primis) e quella dei turisti stranieri, sia le attività economiche. Ma il governo non ha la palla di vetro. Quindi non poteva azzerare a dicembre, come bovinamente scrivi, 3 o 4 mesi di stagione turistica invernale. Poteva decidere, come fu fatto per la prima ondata, un mese o due di lockdown nazionale, lasciando aperte solo le attività essenziali, per riportare la circolazione virale a livelli bassi e controllabili e poi riaprire la maggior parte delle attività. Ha invece scelto, sbagliando, un compromesso troppo sbilanciato verso l'economia e viziato anche sotto l'aspetto teorico, ovvero la strategia dell'apri e chiudi parametrico su base regionale. Oggi molti riconoscono questo errore con il senno di poi, alla luce cioè dei 55mila morti di una seconda ondata tuttora tragicamente in corso. Modestamente, io fui tra i pochi, anzi tra pochissimi in Italia, che evidenziarono e spiegarono l'errore fin dall'inizio. Potei farlo solo per i 4 gatti che seguono questo forum e per un gazzettino parrocchiale di 8 pagine, curato da mia moglie, che stampa 200 copie al mese. Il governo ha subordinato la sua azione al monitoraggio dei parametri epidemici nel tempo e nello spazio, monitoraggio che avviene con cadenza settimanale e su scala regionale e nazionale. Il turismo invernale, per sua natura, afferisce soprattutto alla scala nazionale (un campano può decidere di andare a sciare in Abruzzo o sulle Alpi). La riapertura degli impianti da sci non era affatto una promessa e men che meno un dogma, ma solo una possibilità legata all'andamento dei dati. Il monitoraggio ha fornito dati non favorevoli e non è stato possibile riaprire gli impianti. Chi ha fatto tutti i preparativi, investendo risorse e denaro, ha fatto una scommessa al buio sull'andamento dei parametri. Scommessa dettata da imprudenza, irresponsabilità e ingordigia.  Pensando cioè di attirare verso la propria struttura i turisti fin dal primo giorno di riapertura. E di avere sciatori fin dall'alba in attesa dello skipass e della seggiovia. Come quei fessacchiotti che si accalcano all'ingresso dei negozi all'alba del primissimo giorno dei saldi. Con tutti gli assembramenti del caso. MENTRE DUEMILA INTUBATI LOTTANO TRA LA VITA E LA MORTEVergogna! Hanno perso soldi? Ben gli sta! La prossima volta aspetteranno prima l'ok del governo, poi riapriranno con calma e regolando il flusso dei turisti. Chiuderanno per sempre l'albergo o l'impianto? Peggio per loro! I gestori sono tutti più che benestanti, non gli farà male dimagrire un poco. Dove sta scritto che Cortina e Courmayeur devono avere 20 volte il reddito di un comune della Calabria? Per i dipendenti, alla peggio, c'è il reddito di cittadinanza. 

Signor concime chimico, forse io farò molta confusione ma è lei che come sempre cerca di rivoltare la frittata nel piatto assegnando colpe e responsabilità a chi non ne alcuna e inserendo siruazioni di carettere economico e sociale che nulla hanno a che vedere con l'argomento, tipico di chi è in malafede ha la coda di paglia e si arrampica sugli specchi per sostenere le proprie strampalate tesi (lei sta offendendo tutte quell'Italia che lavora produce ricchezza  con accostamenti che hanno del ridicolo, non mi addentro nell'argomento considerando che ognuno è responsabile delle proprie situazioni)  . Definire il suo comportamento mi riesce difficile, mi riesce difficile accettare i suoi continui voltafaccia tesi a difendere prima questo, poi quello arrivando a denigrare i suoi precdendenti conpagni di viaggio prima innalzati agli altari, ma solo dopo un "congedo sabbatico di sei mesi" sperando nelle dimenticanze altrui. Mi riesce difficile comprendere come una persona "normale" possa negare l'evidenza a fare carico a persone che non hanno nessuna colpa di tali situazioni e che chiedono invece di poter svolgere tranquillamente il proprio lavoro - "lavoro" (capisce questa parola?)

perché proprio di questo si tratta, situaziuoni che invece  che adrebbero addebitate ai reali responsabili.

 

Repetita iuvant

 

Sarebbe bastato che a dicembre i sinori del governo avessero dichiarato che la stagione invermale non si sarebbe potuta svolgere a causa dell'emergenza covid e il discorso sarebbe stato chiuso, tutto si sarebbe fermato lì. Nessuna protesta nessuna contestazione si serebbe solo preso atto delle situazione e argonento chiuso. Invece no, si crea un protocollo, gli operatori del settore si impegnano, si adeguano, si danno da fere, è il loro lavoro ( capisce questa parola?) si illude la gente, si apre il.... poi no si apre il... e poi no ancora si apre il...

Signor concime chimico in atto di strasformazione ....... era questo l'atto del contendere...

Se poi invece vogliamo assegnare responsabilità alla migliaia di morti e al fatto che forse se ne sarebbero potute avere  di meno....

beh... riconsideri  la risata sardonica con cui il suo prediletto Avvocato Conte accorse la richeista dei governatiori del Veneto e della Lombardia di mettere in quarantena i cinesi dal rientro del loro paese nel genneio 2020 e poi veda di trovere  in giusto responsabile a quel "genocidio"  di cui lei accusa delle persone che nulla hanno a che fare con l'accaduto.

ps. Vorrà dire che dalla prossima stagione manderemo a sciare Americani, Inglesi, Tedeschi, Norvegesi, Finlandesi, Sud Africani, Neo Zelandesi, Russi, Giappionesi, Cinesi ecc... ecc... ecc.. a Reggio Calabria le sta bene???

ri-ps. Il suo livore verso chi si arricchisce del proprio lavoro (e non sa quanto lavoro - capisce questa pararola?) e non si adagia in attasa di un sussidio da parte dello stato,  ha dell'insensato, una meschina forma di rivalsa propria dei falliti. Le suggerierei  una lobotomia le salverebbe il fegato o  noooo?

Beh comunque le schiarirebbe il cervello. Mi stia bene e si ricordi che sui campi c'è bisogno ancora di lei

Modificato da il.pignonista
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2 ore fa, fosforo311 ha scritto:

....,Prima di tutto, il turismo invernale è solo una piccola componente del budget del settore turismo e viaggi in Italia. Questo valeva nel 2019 il 13% del PIL. Questa quota a sua volta comprende tutto l'impatto indiretto e indotto, ma si tratta di stime molto approssimative che tendono a sovrastimare e non di poco il valore vero. Se si facesse la somma dei contributi al PIL dichiarati da tutti i comparti dell'economia nazionale includendo gli indiretti e gli indotti, il totale supererebbe abbondantemente il 100%. Questo perché ciascun settore tende a sovrastimare il proprio contributo e molti impatti indiretti e indotti riguardano in realtà più di un singolo settore. Il dato più significativo e attendibile è il contributo diretto del settore turismo e viaggi ed è compreso tra il 5 e il 6% del PIL. Probabilmente il turismo invernale, includendo anche chi va in montagna ma non sa sciare, vale meno dell'1% del PIL....

 

Ed ora , cari forumisti , il quesito e’ tutto vostro . Si tratta di scegliere tra gli studi della Barber Shop University di Carmine Ptruzzuello dove il Cazzaro di Napoli e’ prorettore , oppure del centro studi Banca d’ Italia e del JFC che pubblica una sua ricerca . Non e’ che il Cazzaro si e’ dimenticato di aggiungere un 1 (uno) al dato del Pil ?) . A voi la scelta ...!! 

Che le misure restrittive si siano abbattute in modo devastante sul settore del turismo è evidente, e l’ultima polemica circa gli impianti sciistici è ancora aspra . 

Ansa ha pubblicato una ricerca di Jfc,  che mette in luce il fatturato che il covid-19 rischia di far perdere al turismo montano invernale: una cifra che si aggira intorno al 70,2%, superando i 10 miliardi di euro.

«Le stime aggiornate a fine novembre segnano dati in assoluto campo negativo – ha spiegato il responsabile di Jfc Massimo Feruzzi – con un bilancio previsionale di fine stagione stimato in soli tre miliardi 100 milioni rispetto ai 10 miliardi 409 milioni della stagione invernale 2018/2019». Il turismo invernale pesa per l’11% sul Pil turistico nazionale: si tratta quindi di una perdita complessiva molto elevata che il Paese non potrebbe proprio permettersi.

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16 ore fa, il.pignonista ha scritto:

Credo che all'imbecillità non ci siano limiti

Non hanno capito che la ripresa dei contagi è avvenuta   in concomitanza con la riapertura delle scuole, che far viaggiare assieme sugli stessi mezzi pubblici lavoratori e studenti favoriva i contagi; dove è più facile contagiarsi in un ristorante che applica rigidamente le norme oppure in piedi su un affollato  mezzo del trasporto pubblico? avevano proposto di noleggiare tutti i bus turistici fermi nelle autorimesse per utilizzarli nel trasporto pubblico, lo hanno fatto? oppure questi bus sono tuttora fermi nei depositi? In Toscana su qualche linea ferroviaria periferica hanno sostituito il treno con degli autobus; se quegli autobus fossero stati utilizzati per  affiancare linee urbane super affollate e dove possibile si fossero fatti viaggiare i treni, forse qualche contagio in meno ci sarebbe stato......

Modificato da etrusco1900

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1 ora fa, il.pignonista ha scritto:

Signor concime chimico, forse io farò molta confusione ma è lei che come sempre cerca di rivoltare la frittata nel piatto assegnando colpe e responsabilità a chi non ne alcuna e inserendo siruazioni di carettere economico e sociale che nulla hanno a che vedere con l'argomento, tipico di chi è in malafede ha la coda di paglia e si arrampica sugli specchi per sostenere le proprie strampalate tesi (lei sta offendendo tutte quell'Italia che lavora produce ricchezza  con accostamenti che hanno del ridicolo, non mi addentro nell'argomento considerando che ognuno è responsabile delle proprie situazioni)  . Definire il suo comportamento mi riesce difficile, mi riesce difficile accettare i suoi continui voltafaccia tesi a difendere prima questo, poi quello arrivando a denigrare i suoi precdendenti conpagni di viaggio prima innalzati agli altari, ma solo dopo un "congedo sabbatico di sei mesi" sperando nelle dimenticanze altrui. Mi riesce difficile comprendere come una persona "normale" possa negare l'evidenza a fare carico a persone che non hanno nessuna colpa di tali situazioni e che chiedono invece di poter svolgere tranquillamente il proprio lavoro - "lavoro" (capisce questa parola?)

perché proprio di questo si tratta, situaziuoni che invece  che adrebbero addebitate ai reali responsabili.

Repetita iuvant

Sarebbe bastato che a dicembre i sinori del governo avessero dichiarato che la stagione invermale non si sarebbe potuta svolgere a causa dell'emergenza covid e il discorso sarebbe stato chiuso, tutto si sarebbe fermato lì. Nessuna protesta nessuna contestazione si serebbe solo preso atto delle situazione e argonento chiuso. Invece no, si crea un protocollo, gli operatori del settore si impegnano, si adeguano, si danno da fere, è il loro lavoro ( capisce questa parola?) si illude la gente, si apre il.... poi no si apre il... e poi no ancora si apre il...

Signor concime chimico in atto di strasformazione ....... era questo l'atto del contendere...

Se poi invece vogliamo assegnare responsabilità alla migliaia di morti e al fatto che forse se ne sarebbero potute avere  di meno....

beh... riconsideri  la risata sardonica con cui il suo prediletto Avvocato Conte accorse la richeista dei governatiori del Veneto e della Lombardia di mettere in quarantena i cinesi dal rientro del loro paese nel genneio 2020 e poi veda di trovere  in giusto responsabile a quel "genocidio"  di cui lei accusa delle persone che nulla hanno a che fare con l'accaduto.

ps. Vorrà dire che dalla prossima stagione manderemo a sciare Americani, Inglesi, Tedeschi, Norvegesi, Finlandesi, Sud Africani, Neo Zelandesi, Russi, Giappionesi, Cinesi ecc... ecc... ecc.. a Reggio Calabria le sta bene???

ri-ps. Il suo livore verso chi si arricchisce del proprio lavoro (e non sa quanto lavoro - capisce questa pararola?) e non si adagia in attasa di un sussidio da parte dello stato,  ha dell'insensato, una meschina forma di rivalsa propria dei falliti. Le suggerierei  una lobotomia le salverebbe il fegato o  noooo?

Beh comunque le schiarirebbe il cervello. Mi stia bene e si ricordi che sui campi c'è bisogno ancora di lei

Insisti, perseveri nell'errore e ti contraddici da solo. Sei poco educato e ragioni in modo non obbiettivo anzi fazioso, al punto da farmi sospettare che tu abbia qualche interesse personale nel settore in oggetto.

Parli di "persone" (immagino che intendi gli operatori del turismo invernale ma forse anche ristoratori e baristi) che chiedono solo di "poter svolgere tranquillamente il proprio lavoro". Come ti ho già spiegato, chi svolge tranquillamente il proprio lavoro non scambia una possibilità per una promessa, non fa scom.messe al buio, non precorre i tempi, non si attrezza a ospitare un boom di turisti fin dal primissimo giorno di riapertura per non perderne nemmeno uno e mettendo per giunta a rischio la salute pubblica. Aspetta da buon cittadino che il governo dia l'ok, poi si attrezza con calma, tranquillamente, ad aprire la sua struttura senza contribuire a innescare esodi di massa dalla città alla montagna.

Ti ho anche spiegato che il governo non ha la palla di vetro. Ma non ce l'hai nemmeno tu. Come fai a dire che se il governo avesse chiuso la stagione del turismo invernale a dicembre (prima di Natale), gli operatori avrebbero detto amen e nessuno avrebbe protestato? Sei per caso dentro il settore? Allora hai interessi personali. Con la tua stessa sicumera io potrei invece dire che ci sarebbe stata un'insurrezione. Di certo ci sarebbero state grosse proteste, anche giustificate, perché prima di Natale il governo non poteva prevedere che a febbraio le cose non sarebbero migliorate.

La richiesta di Zaia e Fontana sulla quarantena dei cinesi di ritorno dalla Cina risale a febbraio 2020, e non a gennaio come hai scritto. Inoltre, se non erro, non riguardava i lavoratori cinesi ma solo gli studenti. Peraltro già a gennaio furono attivati negli aeroporti italiani controlli per individuare e isolare i casi sospetti e sintomatici sui voli dalla Cina. A me non risulta che altri paesi dell'UE abbiano bloccato i voli prima di noi o messo in quarantena prima di noi gli asintomatici provenienti dalla Cina. Ti ricordo che il primo decesso in Cina fu registrato il 10 gennaio 2020, la città di Wuhan e l'intera provincia di Hubei (60 milioni di abitanti) andarono in lockdown duro il 23 gennaio quando i morti erano in totale 17. Furono bloccati tutti i voli in ingresso e in uscita dalla provincia, eccetto quelli essenziali. Il primo decesso in Italia risale al 21 febbraio, ma il primo caso certo di positività risale addirittura al 10 novembre 2019, è il primo caso accertato al mondo e molto anteriore al primo caso accertato in Cina. È stato individuato a posteriori su una biopsia di una donna milanese di 25 anni. Per quanto ne sappiamo, la pandemia potrebbe essere nata in Italia, in Lombardia, e poi portata in Cina da lavoratori o turisti, cinesi o italiani. Ipotesi forse remota, ma oggi nessuno può escluderla. 

Il 28 febbraio il signor Zaia disse che i cinesi mangiano topi vivi. Poi si scusò. L'8 marzo una delibera della giunta lombarda presieduta dal signor Fontana abilitava le RSA per anziani ad accogliere pazienti Covid provenienti dagli ospedali. Altro che quarantena di cinesi! Il prof. Burioni parlò di fiammiferi accesi gettati in un deposito di benzina. Non a caso ancora oggi la Lombardia è molto probabilmente la regione sopra i 10 milioni di abitanti con il più alto tasso di mortalità al mondo. Solo l'11 marzo 2020 l'OMS dichiarò lo stato di emergenza pandemica.

Andare a sciare non ce lo prescrive il medico. Come pure andare a prenderci il caffè o l'aperitivo al bar invece di prepararceli tranquillamente e in tutta sicurezza a casa nostra. Senza rischiare di essere infettati né di infettare. Se gli italiani fossero gente più responsabile e meno godereccia, e con una minore percentuale di incivili, il governo Conte avrebbe potuto limitarsi a restrizioni assai meno severe. Avrebbe forse anche potuto lasciare aperti gli impianti di sci. 

Modificato da fosforo311

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3 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

ma il primo caso certo di positività risale addirittura al 10 novembre 2019, è il primo caso accertato al mondo e molto anteriore al primo caso accertato in Cina. È stato individuato a posteriori su una biopsia di una donna milanese di 25 anni. Per quanto ne sappiamo, la pandemia potrebbe essere nata in Italia, in Lombardia, e poi portata in Cina da lavoratori o turisti, cinesi o italiani. Ipotesi forse remota, ma oggi nessuno può escluderla. 

Il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 ha bisogno di un insegnante di sostegno per imparare a leggere

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/bjd.19804

e di un bravo psichiatra (non necessariamente in questo ordine).

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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Va bene, cancelliamo l'aggettivo "accertato" e respingiamo al mittente gli insulti e le illazioni dell'esperto copiaincollatore Saurino. L'aggettivo viene usato da La Stampa di Torino e si deduce ampiamente dai virgolettati di Repubblica riferiti ad alcuni degli autori dello studio e all'Università Statale di Milano che quello studio ha patrocinato. D'altra parte un margine di incertezza esiste in tutte le analisi di reperti biologici non recenti, nello stesso tampone molecolare e più in generale in ogni osservazione o misura empirica. Resta il fatto che si tratta di un risultato non definitivo ma meritevole di considerazione da parte degli epidemiologi, come afferma uno degli autori. Si tratta di uno studio molto interessante, come si legge nel terzo allegato che contiene una buona analisi critica. Resta valida, fino a prova contraria, la mia ipotesi (che non è certezza) anche perché ci sono in Italia altri casi analoghi retrodatabili al 2019. Quindi confermo: Per quanto ne sappiamo, la pandemia potrebbe essere nata in Italia, in Lombardia, e poi portata in Cina da lavoratori o turisti, cinesi o italiani. Ipotesi forse remota, ma oggi nessuno può escluderla. 

https://www.lastampa.it/cronaca/2021/01/11/news/covid-nuovo-paziente-1-in-italia-e-una-donna-milanese-positiva-a-novembre-del-2019-1.39759678

https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/01/11/news/covid_nuovo_paziente_1_in_italia_e_una_donna_milanese_positiva_a_novembre_del_2019-282064769/

https://www.open.online/2021/01/12/coronavirus-paziente-1-milano-novembre-2019-dubbi-esperti/

Aggiungo qui, a beneficio del Pignonista, che la mancata riapertura degli impianti di sci va correlata, come ha specificato il ministro Speranza, non solo ai parametri monitorati ma anche ai crescenti timori, suffragati da alcuni test e indagini scientifiche, per la diffusione in Italia della variante inglese. Variante ad alta trasmissibilità e già presente da tempo nelle confinanti Svizzera e Austria. Ed è noto che le stazioni sciistiche attirano turisti dall'estero. 

Modificato da fosforo311

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