Per chi avesse ancora dei dubbi sui mandanti dell'operazione Draghi

Mentre scrivo sono in corso sulla piattaforma Rousseau le votazioni degli iscritti al Movimento 5 Stelle per stabilire se aderire o meno al governo Draghi. Il quesito cui rispondere con un Sì o con un No (i vertici del Movimento hanno abolito l'astensione, prevista in tutte le repubbliche parlamentari) è pacchianamente capzioso. Ricorda quello del referendum renziano del 2016, è scritto cioè in modo da evidenziare solo le (eventuali) conseguenze positive del Sì. I vertici del Movimento, a cominciare dal Garante Grillo, hanno fatto una campagna elettorale interna a senso unico per il Sì. Ma, come se non bastasse, uno dei maggiori quotidiani italiani infrange il segreto del voto, entra nella piattaforma, fornisce ai lettori tutte le istruzioni e alla fine vota. Parlo di Repubblica, in particolare di Repubblica TV. Il quotidiano ha votato nella persona del giornalista Tiziano Toniutti. Ovviamente un giornalista è libero di iscriversi al partito che crede e di votare come crede in una consultazione interna. Anche se divulgare la propria personale scelta sul proprio giornale e proprio durante lo svolgimento della votazione denota, a mio modesto avviso, un'etica professionale a dir poco discutibile. Il giornalista ha dato per benino tutte le istruzioni sulla procedura e alla fine ha votato. Quasi superfluo precisare che ha votato Sì.  Il titolo del video è:

Governo Draghi, abbiamo votato su Rousseau: ecco come funziona

Abbiamo votato: plurale.

Quindi il giornalista ha votato Sì al governo Draghi sulla piattaforma Rousseau

a nome di Repubblica,

giornale della famiglia Agnelli. 

Modificato da fosforo311

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3 messaggi in questa discussione

L’ispettore Clouseau di Napoli si metta l’animo in pace . Già da stamani i maggiorenti del movimento avevano già’ detto come avevano votato . Piuttosto si preoccupi di questo : 

POLITICA
11/02/2021 13:36 CET

Governo Draghi, la rabbia della base M5S: "Il voto è una farsa"

Sulle pagine social pioggia di critiche su come viene posto il quesito e sull'alleanza con Berlusconi e Renzi

 
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HP
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In attesa di conoscere l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau, in merito all’appoggio della base M5S al governo Draghi, arrivano i primi segnali dalla Rete. Dopo gli annunci pubblici di Luigi Di Maio, Beppe Grillo e altri big , l’hashtag #iovotosì ha scalato la classifica delle tendenze italiane su Twitter. Sono quasi 1.600 gli utenti che hanno utilizzato la parola chiave, conquistando il terzo gradino del ‘podio’ virtuale, alle ore 12.

Le operazioni di voto su Rousseau sono partite da circa due ore ma non accenna a mitigarsi la rabbia della base Cinque Stelle nei confronti della possibilità che il M5s sostenga il governo Draghi. E a giudicare dai commenti nella pagina facebook del Movimento non sono serviti a svelenire il clima né i numerosi appelli per il sì dei maggiorenti (da Conte a Di Maio a Fico), né il modo in cui è stato scritto il quesito. Anzi, proprio il modo in cui è stata rivolta la domanda, viene quasi unanimemente giudicato fazioso e alla fine controproducente, un boomerang.

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Pochi giorni fa i poteri forti attentatori di Giuseppi erano i petrolieri.

Oggi sono gli Agnelli.

Domani?

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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