Covid, Sileri: "Peggio è passato, si può riaprire un po'"

Covid, Sileri: "Peggio è passato, si può riaprire un po'"

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

6 messaggi in questa discussione

Spero tanto sia vero , perché non se ne può più , di questa sopravvivenza e non vita ! Il disastro economico andrà avanti per anni , l'economia é in ginocchio e tantissime attività hanno chiuso per sempre , per cui tanti , ma tanti disoccupati !!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
18 minuti fa, mariellasikelia ha scritto:

Spero tanto sia vero , perché non se ne può più , di questa sopravvivenza e non vita ! Il disastro economico andrà avanti per anni , l'economia é in ginocchio e tantissime attività hanno chiuso per sempre , per cui tanti , ma tanti disoccupati !!

a mio parere i parametri che vengono presi in considerazione per valutare l'andamento dell'epidemia non fotografano il reale andamento dei contagi, prendiamo per esempio i tamponi;  si possono fare tamponi mirati inseguendo persone che potenzialmente hanno avuto contatti con persone infette oppure si possono fare in modo casuale senza inseguire i tracciamenti; quindi una regione efficiente che fa i tamponi mirati  inseguendo i possibili contagiati otterrà numeri di positivi  maggiori rispetto a una regione meno efficiente che non segue i tracciamenti e fa i campioni a casaccio ; anche il numero dei ricoverati in terapia intensiva non rispecchia il reale andamento dell'epidemia, i ricoveri possono diminuire  sia perché diminuiscono gli ingressi di nuovi malati sia perché escono ricoverati che sono guariti sia perché escono ricoverati che sono morti e se diminuiscono perché la gente muore il calo dei ricoveri in quel caso non è certo positivo; diciamo che l'unico indicatore che può offrire una certa validità per capire come sta procedendo l'epidemia è il numero dei nuovi ricoveri negli ospedali , dato  numerico  che però rispecchia quella che era la situazione una decina di giorni prima visto il lasso di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo della malattia;  poi sapendo  quale è il rapporto statistico percentuale di persone contagiate che finiscono  ricoverate (supponiamo che finiscano in ospedale due persone contagiate ogni cento contagiati) si può dedurre statisticamente  dal numero dei nuovi ricoveri quanti sono i potenziali portatori sani contagiati  che non hanno sviluppato la malattia ma  che  sono in giro;  con i tamponi si possono avere conferme statistiche di questi dati e nel caso di regioni efficienti inseguire i contagiati e isolare chi ha avuto contatti con positivi  impedendogli a sua volta di contagiare.  Regioni che ballano fra giallo, rosso, per tornare gialle e poi  di nuovo rosse dimostrano, a mio parere,  una grande confusione su quello che sta accadendo da parte di chi , a livello governativo,   dovrebbe monitorare l'andamento dell'epidemia

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Riaprire un po' per fare un altro po' di morti in più. Quanto valgono un po' di vite umane? Secondo me un po' più di un po' di riaperture di attività. Non vogliono capire che l'apri e chiudi parametrico è un po' una stupidata. Con 400 morti e 10mila casi al giorno forse è anche un po' criminale. Con 100 casi al giorno la Cina ha messo in lockdown duro una provincia di 22 milioni di abitanti e ha fatto il tampone un po' a tutti. E la seconda ondata sembra stroncata sul nascere. Bilancio: decessi 2 (leggasi due), PIL +6,5%, esportazioni +18%. Mi sa che i cinesi sono un po' più intelligenti di noi (e del viceministro Sileri). 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

AGI - A un anno dalla sua morte, causata dal Covid-19, migliaia di cinesi hanno reso omaggio sui social network a Li Wenliang, l'oftalmologo di Wuhan che fu tra i primi otto ad aver lanciato l'allarme a fine 2019 sulla pericolosità di una "misteriosa infezione simile alla Sars".

Il suo nome divenne noto soprattutto perché la polizia locale lo convocò, insieme ad altri colleghi, accusandolo di seminare il panico con delle "bufale" e gli intimò di non farlo più. Tuttavia, la magistratura cinese dovette ben presto dargli ragione, almeno in gran parte: la misteriosa malattia non era Sars, ma i suoi appelli erano giustificati perché il nuovo coronavirus si stava diffondendo al galoppo mietendo numerose vittime.

1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Grazie d/b.... come ho già detto , io , il dott.LI non lo dimenticherò MAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII  ...............................

iL PRIMO AL MONDO AD AVERE CAPITO IL DISASTRO  A  CUI SIAMO ANDATI INCONTRO . 

Che piaccia o no , responsabili morali , sono stati i cinesi per NON avere voluto prendere PROVVEDIMENTI , IN  TEMPO , per  quanto paventato dal LUNGIMIRANTE  DOTT. LI .  PUNTO

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio

Crea un account

Non sei ancora iscritto? Registrati subito


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.


Accedi ora