Il metodo cinese
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fosforo311,
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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:Chi è costretto alla chiusura totale come viene risarcito in Cina, sig Fosforo?
Non lo so ma non credo che siano previsti risarcimenti specifici. Immagino che, come accade in tutti i paesi comunisti, le famiglie che non arrivano a fine mese ricevano dallo Stato o dal comune una tessera alimentare. E immagino che a chi non può pagare l'affitto o avere una casa di proprietà sia assegnato un decoroso alloggio popolare. Questo anche per chi perde il lavoro. L'unica condizione è accettare il lavoro che ti verrà offerto dallo Stato o da un'azienda di Stato. Se non lo accetti, emigri o muori di fame (nella ex Unione Sovietica invece andavi in Siberia ai lavori forzati). Ma non mi risulta che in Cina si muoia di fame. Un lavoro, magari modesto, lo si trova. Considera che ancora oggi il PIL pro capite dei cinesi è meno della metà di quello degli italiani, per l'esattezza circa 17mila dollari contro 40mila (stime FMI 2020 a parità di potere d'acquisto). Se noi salissimo a un miliardo e mezzo di abitanti e scendessimo a 17mila dollari di PIL pro capite, secondo te quanti milioni di italiani l'anno morirebbero di fame? Il punto da capire è che in un paese comunista il problema di garantire la costanza del tenore di vita o dello stile di vita dei cittadini nei periodi di crisi, anche a costo di fare deficit e debito pubblico, non si pone. Si pone il problema di distribuire i sacrifici tra tutti. Questo è possibile perché in queste economie centralizzate lo Stato ha il controllo quasi totale e diretto non solo della politica monetaria e fiscale ma anche dei livelli dei prezzi e dei salari. Che invece nelle economie di mercato sono per l'appunto regolati dal mercato. Tieni anche conto che Wuhan e la provincia di Hubei (60 milioni di abitanti) fecero un lockdown durissimo di due mesi e mezzo, ma nel frattempo il resto della Cina stava bene e lavorava per loro. Volendo fare un paragone con l'Italia, è come se noi già a fine febbraio avessimo chiuso Lombardia e Veneto in un bunker impenetrabile (chi era dentro era dentro, chi era fuori era fuori), avessimo imposto regole rigidissime e chiuso tutti gli uffici e tutte le fabbriche delle due regioni, e le avessimo liberate verso metà maggio ma in ogni caso solo dopo avere fatto il tampone a tutti i veneti e a tutti i lombardi e avere isolato i pochi ancora positivi. In questo modo avremmo confinato l'epidemia e azzerato la curva a parte pochi casi di importazione. Cose che noi neppure ci sogniamo. Ci affidiamo ai vaccini, ma se disgraziatamente i vaccini non funzionassero, credo che il metodo cinese sarebbe l'unica alternativa all'ecatombe e al crollo completo dell'economia. Poco fa la dottoressa Capua ha detto in tv che, anche ammesso che i vaccini funzioneranno, non usciremo dalla pandemia prima del 2023. Saluti
Modificato da fosforo311Ecco appunto, sig fosforo, in Cina il metodo funziona perché vale "zitto e mosca".
Da noi non funziona perché ci sono troppi che protestano anche quando non dovrebbero protestare.
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Chi è costretto alla chiusura totale come viene risarcito in Cina, sig Fosforo?
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