Virus cinese o... italiano?
Iniziata da
fosforo311,
12 messaggi in questa discussione
23 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:Qui non siamo più nel campo della mas_tur_ba_zione mentale. Con questo post il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 ha sconfinato nel delirio totale, lanciato verso il punto di non ritorno.
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
Tracce di Covid nelle acque reflue di Barcellona già a marzo 2019”
Lo studio dell’Università di Barcellona: “I livelli del genoma coincidono con l’evoluzione dei casi di Covid nella popolazione”
INTERE PAGINE BIANCHE SUL COVID-19 ATTENDONO DI ESSERE SCRITTE. SENZA PER QUESTO ARRIVARE ALL'ARDITA TEORIA CHE VEDREBBE I BERGAMASCHI ESPORTARE IL VIRUS IN CINA.
CHE FA IL PAIO CON LA TEORIA SBILENCA DEL VIRUS DA LABORATORIO .
PER FORTUNA NOSTRA IL FOSFORO PARTENOPEO NON POSSIEDE I CODICI DI LANCIO DEI MISSILI NUCLEARI.......
Questo è il problema dell'inverno per i forumisti seri. Saurino pane e vino, stagionale addetto alla pulizia delle spiagge, in questo periodo non ha un cavolo di meglio da fare che dividersi tra il Tavernello e post deliranti senza capo né coda. Pazienza. A beneficio dei forumisti seri riporto un passaggio dello studio dell'Università Statale di Milano pubblicato sul British Journal of Dermatology con riferimento alla sensazionale scoperta della presenza del coronavirus in un campione cutaneo prelevato su una donna milanese il 10 novembre 2019:
Sulla base dei dati presenti in letteratura mondiale questo è il più antico riscontro della presenza del virus SARS-CoV-2 in un essere umano.
Naturalmente sarebbe tempo perso illustrare al nostro operatore ecologico l'importanza della scoperta con una semplice analogia. Come è noto (non a lui) la più antica traccia certa della nostra presenza sulla faccia della Terra è quella di Omo-Kibish I, lo scheletro con una perfetta corrispondenza anatomica con la specie homo sapiens, rinvenuto nell'omonimo sito della valle del fiume Omo in Etiopia e datato 196.000 anni fa, con un margine d'incertezza pari a + 5.000 anni. Ebbene, fatte le debite proporzioni e supponendo che la pandemia sia in corso da circa 60 settimane, una settimana di pandemia corrisponde a circa 3300 anni di evoluzione della nostra specie. Quindi una settimana di differenza tra il più antico riscontro cinese del 17 novembre 2019 (peraltro ancora in attesa di conferma) e quello italiano del 10 novembre (accertato) corrisponderebbe alla scoperta, mettiamo in Siberia, di uno scheletro di sapiens databile, mettiamo, 199.300 anni fa. Valore che rientrerebbe ancora nella fascia di incertezza di Omo Kibish I, ma che getterebbe lo scompiglio tra i paleoantropologi, alcuni dei quali potrebbero sospettare che homo sapiens non sia nato in Africa Orientale bensì in Siberia. Resterebbe in ogni caso un grosso punto di domanda su come abbiano fatto i nostri progenitori a migrare dall'Africa alla Siberia in un tempo così relativamente breve.
PS. Quello spagnolo citato da Cortmaltese è un vecchio studio mai confermato dalla comunità scientifica.
Modificato da fosforo31151 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:
Tracce di Covid nelle acque reflue di Barcellona già a marzo 2019”
Lo studio dell’Università di Barcellona: “I livelli del genoma coincidono con l’evoluzione dei casi di Covid nella popolazione”
INTERE PAGINE BIANCHE SUL COVID-19 ATTENDONO DI ESSERE SCRITTE. SENZA PER QUESTO ARRIVARE ALL'ARDITA TEORIA CHE VEDREBBE I BERGAMASCHI ESPORTARE IL VIRUS IN CINA.
CHE FA IL PAIO CON LA TEORIA SBILENCA DEL VIRUS DA LABORATORIO .
PER FORTUNA NOSTRA IL FOSFORO PARTENOPEO NON POSSIEDE I CODICI DI LANCIO DEI MISSILI NUCLEARI.......
Questa testimonianza spartana, cioè il post di cortomaltese cervello da gallina e intuito senza pretese, dovrebbe essere il sigillo...sul xché la pandemia invece si sarebbe diffusa nel '20. A meno..questo dicono i fatti ufficiali, altrimenti si ritorna sulla questione (se fosse vero il post dello sporco komunista) di una montatura mediatica, dato che nel '19 non c'è traccia di covid19 né a livello di mass media, e nemmeno sanitaria
12 minuti fa, fosforo311 ha scritto:A beneficio dei forumisti seri riporto un passaggio dello studio dell'Università Statale di Milano pubblicato sul British Journal of Dermatology con riferimento alla sensazionale scoperta della presenza del coronavirus in un campione cutaneo prelevato su una donna milanese il 10 novembre 2019:
Sulla base dei dati presenti in letteratura mondiale questo è il più antico riscontro della presenza del virus SARS-CoV-2 in un essere umano.
A beneficio dei forumisti seri faccio sommessamente presente che in quel di Harvard la pensano diversamente
https://dash.harvard.edu/handle/1/42669767
Resta fermo che la storia del virus partito dalla Lombardia per passare in Cina tramite uno degli oltre 70mila cittadini cinesi residenti nella regione Lombardia è propellente per arrivare al punto di non ritorno del delirio.
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
1 ora fa, cortomaltese-*** ha scritto:
Tracce di Covid nelle acque reflue di Barcellona già a marzo 2019”
Lo studio dell’Università di Barcellona: “I livelli del genoma coincidono con l’evoluzione dei casi di Covid nella popolazione”
INTERE PAGINE BIANCHE SUL COVID-19 ATTENDONO DI ESSERE SCRITTE. SENZA PER QUESTO ARRIVARE ALL'ARDITA TEORIA CHE VEDREBBE I BERGAMASCHI ESPORTARE IL VIRUS IN CINA.
CHE FA IL PAIO CON LA TEORIA SBILENCA DEL VIRUS DA LABORATORIO .
PER FORTUNA NOSTRA IL FOSFORO PARTENOPEO NON POSSIEDE I CODICI DI LANCIO DEI MISSILI NUCLEARI.......
Fai una grossa confusione tra la dietrologia, situata ai miei antipodi culturali, e la logica e prudente considerazione di dati scientifici. E ti accodi a Saurino e al suo Tavernello nel travisare le mie affermazioni. Io ho parlato espressamente di "congetture", non ho mai scritto che il paziente zero sia stato un italiano. Peraltro nessuno scienziato serio, di Harvard o di altri posti, oggi può giurare che sia stato un cinese. Certo è molto strano che la prima infezione con datazione oggi scientificamente certa sia italiana e non cinese. E a rigore le settimane di differenza non sono una ma tre perché, che io sappia, non c'è ancora conferma del caso cinese del 17 novembre ma solo di quello del primo dicembre. Il caso italiano non è isolato e merita attenzione da parte della comunità scientifica e dell'OMS. Mentre il caso spagnolo di marzo 2019 ha tutta l'aria di un abbaglio grossolano analogo a quello dei nostri ricercatori del Gran Sasso, convinti a suo tempo di avere confutato Einstein. Peraltro trovare tracce reali del virus diluite nell'acqua delle fogne è incomparabilmente meno probabile che trovarle direttamente in campioni organici (sangue, pelle, saliva, etc.). E di questi campioni, che alcuni laboratori conservano per decenni, ne sono stati analizzati migliaia in Italia e in Spagna. In Cina forse milioni, ma il loro più antico positivo al test risale al primo dicembre o forse al 17 novembre 2019. Il nostro è del 10 novembre. Qui puoi leggere qualche plausibile spiegazione del caso spagnolo, che per la verità non ha avuto nessuna conferma e nessun seguito:
https://theconversation.com/was-coronavirus-really-in-europe-in-march-2019-141582
E ovviamente resta fermo che il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 deve ancora imparare a leggere.
Dopo avere imparato a leggere, il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 legga
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
12 minuti fa, fosforo311 ha scritto:Fai una grossa confusione tra la dietrologia, situata ai miei antipodi culturali, e la logica e prudente considerazione di dati scientifici. E ti accodi a Saurino e al suo Tavernello nel travisare le mie affermazioni. Io ho parlato espressamente di "congetture", non ho mai scritto che il paziente zero sia stato un italiano. Peraltro nessuno scienziato serio, di Harvard o di altri posti, oggi può giurare che sia stato un cinese. Certo è molto strano che la prima infezione con datazione oggi scientificamente certa sia italiana e non cinese. E a rigore le settimane di differenza non sono una ma tre perché, che io sappia, non c'è ancora conferma del caso cinese del 17 novembre ma solo di quello del primo dicembre. Il caso italiano non è isolato e merita attenzione da parte della comunità scientifica e dell'OMS. Mentre il caso spagnolo di marzo 2019 ha tutta l'aria di un abbaglio grossolano analogo a quello dei nostri ricercatori del Gran Sasso, convinti a suo tempo di avere confutato Einstein. Peraltro trovare tracce reali del virus diluite nell'acqua delle fogne è incomparabilmente meno probabile che trovarle direttamente in campioni organici (sangue, pelle, saliva, etc.). E di questi campioni, che alcuni laboratori conservano per decenni, ne sono stati analizzati migliaia in Italia e in Spagna. In Cina forse milioni, ma il loro più antico positivo al test risale al primo dicembre o forse al 17 novembre 2019. Il nostro è del 10 novembre. Qui puoi leggere qualche plausibile spiegazione del caso spagnolo, che per la verità non ha avuto nessuna conferma e nessun seguito:
https://theconversation.com/was-coronavirus-really-in-europe-in-march-2019-141582
Covid, nuovo paziente 1 in Italia: è una 25enne milanese con dermatosi atipica positiva a novembre del 2019.
Trovato il nuovo paziente 1 di Covid-19 italiano: è una donna milanese di 25 anni, sottoposta il 10 novembre 2019 a una biopsia della pelle per una dermatosi atipica, prima quindi del bambino di quattro anni di cui era stata documentata la presenza del virus con un test fatto a dicembre 2019.
La Repubblica 11.01.2021
RIPETO IL MIO PARERE: TROPPE PAGINE BIANCHE ANCORA DA SCRIVERE.......
Calma ragazzi calma.
Tenete i toni bassi non vorrei che un kapitone cinese ci chieda i danni per aver esportato il covid in Cina.
Un conto è se i danni li chiediamo noi, i cinesi magari si commuovono e ci danno i soldi per combattere il virus, ma se sono loro che chiedono i danni a noi, noi che facciamo? Balliamo la tarantella per vedere se sorridono?
Per favore, toni bassi, o addirittura, tutti zitti.
52 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:Calma ragazzi calma.
Tenete i toni bassi non vorrei che un kapitone cinese ci chieda i danni per aver esportato il covid in Cina.
Un conto è se i danni li chiediamo noi, i cinesi magari si commuovono e ci danno i soldi per combattere il virus, ma se sono loro che chiedono i danni a noi, noi che facciamo? Balliamo la tarantella per vedere se sorridono?
Per favore, toni bassi, o addirittura, tutti zitti.
Parole di antica saggezza contadina, egregio. In effetti, se un giorno davvero si scoprisse che la pandemia partì dal Belpaese, forse non ci chiederebbero i danni, almeno i paesi seri, però alcuni miliardi di defi.cienti ci maledirebbero come oggi maledicono la Cina. Ma non potrebbero accusarci di mangiare pipistrelli o topi vivi. Almeno questo lo sanno tutti: in Italia si mangia bene.
Ma per favore...pensare a qualcosa di non buono nella lombardia della lega...è intollerabile...tutti i fatti dimostrano il contrario....
Il 11/1/2021 in 18:20 , marzianocattiv0 ha scritto:Questa testimonianza spartana, cioè il post di cortomaltese cervello da gallina e intuito senza pretese, dovrebbe essere il sigillo...sul xché la pandemia invece si sarebbe diffusa nel '20. A meno..questo dicono i fatti ufficiali, altrimenti si ritorna sulla questione (se fosse vero il post dello sporco komunista) di una montatura mediatica, dato che nel '19 non c'è traccia di covid19 né a livello di mass media, e nemmeno sanitaria
A te, se l'ignoranza volasse, ti darebbero da mangiare con le fionde.
L'ISTITUTO TUMORI di Milano: "Il coronavirus in Italia già da settembre 2019".
Uno studio sui campioni di sangue di quasi mille pazienti che avevano partecipato allo screening per il cancro ai polmoni ha rivelato la presenza degli anticorpi specifici cinque mesi prima della scoperta del primo paziente malato di Covid-19.
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Qui non siamo più nel campo della mas_tur_ba_zione mentale. Con questo post il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 ha sconfinato nel delirio totale, lanciato verso il punto di non ritorno.
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
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