....E i somari? MUTI E RASSEGNATI!

Avevamo promesso che, attraverso il concordato preventivo in continuità, avremmo risanato Aamps. 
Stiamo andando oltre le aspettative e i primi numeri sono straordinari: in pochi mesi il valore della produzione è cresciuto di oltre 500mila euro rispetto alle previsioni contenute nel piano di concordato, mentre i costi si sono ridotti di oltre 1,5 milioni di euro grazie a politiche di efficientemento negli acquisti e nella gestione del personale. Molti lavoratori che prima erano inidonei sono tornati in servizio e la riorganizzazione sta iniziando a dare i suoi frutti. 
 
Con il risultato che oggi Aamps ha 11 milioni di euro di liquidità e già nel 2017 potrà saldare i propri debiti con tutti i creditori privilegiati, e con una parte dei piccoli creditori che devono incassare somme inferiori ai 250mila euro. Il tutto con quasi un anno di anticipo rispetto a quanto previsto nel piano di concordato. Ma chi dice tutto questo? Il sindaco? Il Comune? Il Consiglio di Amministrazione?
No, lo ha messo nero su bianco il commissario giudiziale incaricato dal Tribunale fallimentare di Livorno. 
La nostra decisione di procedere con il concordato in continuità sta dunque realmente producendo un risanamento della società. Che non ci sarebbe stato se avessimo seguito la tradizionale e più comoda strada della ricapitalizzazione, facendo pagare le inefficienze ai cittadini. 
Come è ovvio, il cammino non è ancora concluso - manca il giudizio dei creditori che si esprimeranno a partire dal 21 dicembre - ma oggi possiamo dire che, sul piano del risanamento, siamo sulla strada giusta.

M5SVINCE!

bpnfP

 

 

 

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4 messaggi in questa discussione

Cosa  vince  il troll  grullino ....il  miracoloso   risanamento  grullino passa  attraverso  anche  il  licenziamento   di  dipendenti ma   avevano  promesso  nessun  licenziamento e se  passa quello previsto  dal  commissario tutti  gli  altri  dipendenti  dove  vanno  ???

LIVORNO. Il percorso concordatario prosegue, e il 21 dicembre, dopo un rinvio di 4 settimane, ci sarà l'assemblea dei creditori, decisiva per le sorti di Aamps e per il concordato stesso. Nel frattempo l’azienda sta ricominciando a galleggiare, come ha detto il presidente del cda di Aamps, Federico Castelnuovo, che giovedì 24 novembre in commissione consiliare, affiancato dall’assessore Gianni Lemmetti, è stato impegnato in una raffica di botta e risposta con i consiglieri di opposizione.

La domanda delle domande la fa Pietro Caruso (Pd): visto che il concordato finirà nel 2021, come si può integrare con quello che si evince nella relazione del commissario giudiziale Fabio Serini, cioè con l'azienda che deve transitare in Retiambiente? Secondo Castelnuovo, l'eventuale conferimento delle azioni di Aamps in Retiambiente non comporterebbe il venir meno degli impegni concordatari.

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Dove vanno i dipendenti licenziati?

Lo dice chiaramente Poletti:

fuori dai piedi, perchè gente come quella è meglio che stia all'estero o tuttalpiù pagata con i voucher.

Buon appetito somaro 

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16 ore fa, shinycage ha scritto:

Avevamo promesso che, attraverso il concordato preventivo in continuità, avremmo risanato Aamps. 
Stiamo andando oltre le aspettative e i primi numeri sono straordinari: in pochi mesi il valore della produzione è cresciuto di oltre 500mila euro rispetto alle previsioni contenute nel piano di concordato, mentre i costi si sono ridotti di oltre 1,5 milioni di euro grazie a politiche di efficientemento negli acquisti e nella gestione del personale. Molti lavoratori che prima erano inidonei sono tornati in servizio e la riorganizzazione sta iniziando a dare i suoi frutti. 
 
Con il risultato che oggi Aamps ha 11 milioni di euro di liquidità e già nel 2017 potrà saldare i propri debiti con tutti i creditori privilegiati, e con una parte dei piccoli creditori che devono incassare somme inferiori ai 250mila euro. Il tutto con quasi un anno di anticipo rispetto a quanto previsto nel piano di concordato. Ma chi dice tutto questo? Il sindaco? Il Comune? Il Consiglio di Amministrazione?
No, lo ha messo nero su bianco il commissario giudiziale incaricato dal Tribunale fallimentare di Livorno. 
La nostra decisione di procedere con il concordato in continuità sta dunque realmente producendo un risanamento della società. Che non ci sarebbe stato se avessimo seguito la tradizionale e più comoda strada della ricapitalizzazione, facendo pagare le inefficienze ai cittadini. 
Come è ovvio, il cammino non è ancora concluso - manca il giudizio dei creditori che si esprimeranno a partire dal 21 dicembre - ma oggi possiamo dire che, sul piano del risanamento, siamo sulla strada giusta.

M5SVINCE!

bpnfP

 

 

 

Cosa dice la testadiminkia cecata ?? Ahahahaha. Praticamente pubblica un autoelogio del Sindaco (indagato e non dimessosi) grillebete Nogarin. La testadiminkia cita frasi del commissario giudiziale che mai si è sognato di pronunciare . Shinycaghetta e' un poco di buono seriale ed allora le parole del commissario giudiziale , le cito io che sono una persona onesta e perbene .                             

 

LIVORNO. Il futuro di Aamps ha una sola strada: quella dell'entrata in Retiambiente. A metterlo nero su bianco stavolta non sono né la Regione né l'Ato, ma il commissario giudiziale Fabio Serini nella relazione depositata il 4 novembre in cancelleria, secondo i tempi indicati dall'articolo 172 della legge fallimentare, che ne prevede la presentazione 45 giorni prima dell'adunanza dei creditori, slittata al 21 dicembre.

Serini dice anche altro: sul successo del piano di concordato, al di là del voto dei creditori, rimarrà una spada di Damocle. Che è quella - sostanzialmente - legata al coordinamento del piano col business plan di Retiambiente.

«Al momento - scrive - non può affermarsi con sicurezza, in chiave prospettica, né la certa fattibilità del piano, né la sua conclamata non fattibilità». 

Come abbiamo scritto più volte su queste pagine, il nodo principale è legato alla prosecuzione dell'attività di Aamps per 5 anni, messa in discussione dall'entrata in funzione di Retiambiente.

VIA A RETIAMBIENTE. Serini evidenzia i ritardi del gestore unico, ma anche i passi avanti recenti. «Se sembra che si debba escludere che RetiAmbiente possa divenire operativa in un lasso di tempo contenuto, non è inverosimile che ciò possa accadere in un futuro più o meno prossimo, in un momento che ricada all'interno dell'orizzonte dal piano di concordato», scrive. Evidenziando che «a partire da quel momento l'affidamento diretto del servizio all'Aamps da parte del Comune di Livorno pare destinato a perdere efficacia, atteso l'obbligo di transitare per il tramite dell'Ato e, quindi, di RetiAmbiente».

CONFERIMENTO SÌ O NO. E' chiaro che sarà il Comune di Livorno - proprietario di Aamps - a dover giocare il pallone, decidendo di fare retromarcia rispetto alle linee di mandato dei 5 Stelle e conferendo l'azienda in Retiambiente, oppure andando avanti per la propria strada (la società in house) basandosi sul fatto che Aamps ha un contratto fino al 2030 col Comune (ma, come noto, c'è una delibera della giunta Cosimi che prevede la decadenza di quel contratto quando Retiambiente sarà funzionante). 

«Se quando la società diverrà operativa il Comune avrà completato il conferimento di Aamps, quest'ultima potrà continuare a svolgere il servizio di gestione dei rifiuti quale emanazione del titolare dell'affidamento, dal momento che RetiAmbiente risulterebbe essere l'unico socio di Aamps», scrive Serini.

«Al contrario - aggiunge -, laddove l'attività di RetiAmbiente dovesse essere avviata in assenza del conferimento, Aamps non solo vedrebbe verosimilmente caducato l'affidamento, ma sarebbe priva del necessario nesso con il nuovo affidatario, con conseguente difficoltà di predicare con fondamento la regolare proseguibilità dell'attività d'impresa da parte della società oggi sottoposta a procedura».

Le conclusioni di Serini sono tranchant: «Nel primo caso (conferimento, ndr) l’eseguibilità del concordato non verrebbe inficiata, salvo che il business plan di RetiAmbiente risultasse incompatibile col piano di concordato. Nel secondo, invece, risulterebbe obiettivamente arduo predicare il pieno perdurare del requisito della fattibilità».

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13 minuti fa, shinycage ha scritto:

Dove vanno i dipendenti licenziati?

Lo dice chiaramente Poletti:

fuori dai piedi, perchè gente come quella è meglio che stia all'estero o tuttalpiù pagata con i voucher.

Buon appetito somaro 

Cosa  centri  Poletti   con  Livorno e  il  sindaco  pentastellato boh...  ma  è  classico  i grulli  non  rispondono mai  al  quesito se  non   con  le  solite  menate..

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