A quanto ne so, Vincent, l'Italia è agli ultimi posti anche per la percentuale di popolazione che dedica del tempo alla lettura. Un dato in linea anche con la percentuale di laureati rispetto agli altri Paesi della UE. Ti dirò di più. Lo scorso anno ho trascorso alcune settimane in Danimarca e Svezia per motivi di lavoro ed ho avuto modo di verificare un progetto che riguarda una specifica fascia di età, over50, per la quale viene previsto il c.d. richiamo culturale, cioè una sorta di ritorno a scuola. Questo avviene non per rispolverare nozioni o sgranchire la matematica lasciata in fondo ai ricordi, ma per verificare la capacità di apprendimento che potrebbe diminuire nel caso in cui la mente non venisse mantenuta in allenamento. Ciò non significa che dopo una certa età non si è in grado di esprimersi o leggere, ma possono sorgere dei problemi o verificarsi dei rallentamenti per la comprensione di un qualsiasi testo. Noterai che questo tipo di intervento sociale indica un grado di civiltà fuori dalla portata di una "visione italiana". E' anche vero che, leggere di più non significa sapere di più o, meglio ancora, capire di più. Bisogna anche "saper leggere".
Condividi questo messaggio
Link al messaggio
Condividi su altri siti
Crea un account o accedi per commentare
È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio
Inviata
A quanto ne so, Vincent, l'Italia è agli ultimi posti anche per la percentuale di popolazione che dedica del tempo alla lettura. Un dato in linea anche con la percentuale di laureati rispetto agli altri Paesi della UE. Ti dirò di più. Lo scorso anno ho trascorso alcune settimane in Danimarca e Svezia per motivi di lavoro ed ho avuto modo di verificare un progetto che riguarda una specifica fascia di età, over50, per la quale viene previsto il c.d. richiamo culturale, cioè una sorta di ritorno a scuola. Questo avviene non per rispolverare nozioni o sgranchire la matematica lasciata in fondo ai ricordi, ma per verificare la capacità di apprendimento che potrebbe diminuire nel caso in cui la mente non venisse mantenuta in allenamento. Ciò non significa che dopo una certa età non si è in grado di esprimersi o leggere, ma possono sorgere dei problemi o verificarsi dei rallentamenti per la comprensione di un qualsiasi testo. Noterai che questo tipo di intervento sociale indica un grado di civiltà fuori dalla portata di una "visione italiana". E' anche vero che, leggere di più non significa sapere di più o, meglio ancora, capire di più. Bisogna anche "saper leggere".
Condividi questo messaggio
Link al messaggio
Condividi su altri siti