Leggere, Leggere, Leggere

Secondo voi, noi italiani, siamo un popolo acculturato? Amiamo la letteratura in generale?

Mi ricordo, e devo dire che mi capita spesso ancora oggi, che da giovane mi criticavano spesso i miei coetanei per il fatto che amavo leggere. Non ero un assiduo lettore ma ricordo che alle medie risparmiavo i soldi della merenda per comprare i fumetti che gradivo, dalle cinquanta elle cento lire per volta, in una intera settimana racimolavo quello che mi occorreva per comprare il giornale che desideravo leggere. i fumetti come Diabolic, e molti altri della Marvell. i miei compagni di classe mi deridevano per questo.

Alla mia età non leggo più fumetti, mi dedico ai romanzi, di avventura, thriller, fantasy e anche libri informativi, riviste comprese di tanto in tanto, insomma, si può dire che legga chissà quanto ma devo ammettere che ce gente che legge anche più di me a quanto pare, non ho certezze ma lo scoperto frequentando certi social che parlano di letteratura. Il punto è che alla mia età non mancano coetanei che di tanto in tanto mi lanciano delle frecciatine, sempre in riferimento al fatto che amo leggere.

Quindi mi chiedo, il nostro è un paese di ignoranti incalliti e io sono l'eccezione, oppure sono loro l'eccezione e io la norma?

Articolo ANSA :Da Munro a Ortese, Elena Ferrante consiglia libri di donne

 

La copertina del libro di Anna Maria Ortese 'Il mare non bagna Napoli' © ANSA

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1 messaggio in questa discussione

A quanto ne so, Vincent, l'Italia è agli ultimi posti anche per la percentuale di popolazione che dedica del tempo alla lettura. Un dato in linea anche con la percentuale di laureati rispetto agli altri Paesi della UE. Ti dirò di più. Lo scorso anno ho trascorso alcune settimane in Danimarca e Svezia per motivi di lavoro ed ho avuto modo di verificare un progetto che riguarda una specifica fascia di età, over50, per la quale viene previsto il c.d. richiamo culturale, cioè una sorta di ritorno a scuola. Questo avviene non per rispolverare nozioni o sgranchire la matematica lasciata in fondo ai ricordi, ma per verificare la capacità di apprendimento che potrebbe diminuire nel caso in cui la mente non venisse mantenuta in allenamento. Ciò non significa che dopo una certa età non si è in grado di esprimersi o leggere, ma possono sorgere dei problemi o verificarsi dei rallentamenti per la comprensione di un qualsiasi testo. Noterai che questo tipo di intervento sociale indica un grado di civiltà fuori dalla portata di una "visione italiana". E' anche vero che, leggere di più non significa sapere di più o, meglio ancora, capire di più. Bisogna anche "saper leggere".

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