Il tariffario del San Raffaele. 90 euro per una telefonata...

Se, puttacaso, il Kompagno Director chiedesse un consulto telefonico al San Raffaele,  dovrebbe sborsare 90 euro. Altrimenti se la caverebbe con la modica somma di 450 euro.

E se il povero Kompagno non se lo può permettere cosa succede?

Questa volta, come sempre d"altronde, mi schierò nettamente al suo fianco e intendo assecondarlo nella sua giusta battaglia. 

Non è che solo per essere celoduro deve essere penalizzato in questo modo....

NB: piuttosto, ragazzi celoduri, fateci un favore. Riposatevi un po', state buoni a casa e fatevi curare...al San Raffaele.

https://www.unionesarda.it/articolo/news/italia/2020/11/16/covid-il-tariffario-del-san-raffaele-per-l-***-domiciliare-137-1083489.html

Modificato da ildi_vino

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26 messaggi in questa discussione

non tutti si possono permettere la cure gratis  in hotel di lusso,e/o in una nave d a crociera di lusso....ah,dimenticavo;tutto AGRATIS!! passa parola al tuo sardegnolo....che se la ride pure  lui

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2 minuti fa, director12 ha scritto:

non tutti si possono permettere la cure gratis  in hotel di lusso,e/o in una nave d a crociera di lusso....ah,dimenticavo;tutto AGRATIS!! passa parola al tuo sardegnolo....che se la ride pure  lui

Stia sereno. Nel Sistema Sanitario Nazionale curano gratis le emorroidi, anche quelle da va e vieni del piffero.

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6 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Stia sereno. Nel Sistema Sanitario Nazionale curano gratis le emorroidi, anche quelle da va e vieni del piffero.

ne sai qualcosa tu che te le hanno spinte  in bocca..per curarle chiama il tuo medico di fiducia...è nelle tue stesse file!!lui è pratico

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14 minuti fa, director12 ha scritto:

non tutti si possono permettere la cure gratis  in hotel di lusso,e/o in una nave d a crociera di lusso....ah,dimenticavo;tutto AGRATIS!! passa parola al tuo sardegnolo....che se la ride pure  lui

In quanto al Kompagno, siccome teniamo alla sua salute, siamo disposti a fare una colletta.

Ancora una volta la mitica Sanità Lombarda batte un colpo.

Se ne potrebbe anche parlare purché qualcuno ci dica quanto si degnano di dare alla ragazza che risponde al telefono e che sicuramente è sottopagata ed è quella che si fa il mazzo più di tutti, esattamente come le ragazze e i ragazzi sardi che lavorano per pochi mesi all'anno al Billionaire a 800 euro al mese.

PS per il Kompagno: serve un esperto (in mail o in whatsapp) per il Comitato tecnico Scientifico del trio Solinas-Zoffili-IlCapitano, dopo che se ne sono dimessi 3 su 4. Visto il livello dei "pareri" non sfigureresti neanche tu Kompagno. Proponiti Kompagno.

Modificato da ildi_vino

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Tra l'altro, non è specificato se i 90 euro si pagano quando risponde la ragazza al centralino o anche quando il telefono risulta occupato.

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8 minuti fa, director12 ha scritto:

ne sai qualcosa tu che te le hanno spinte  in bocca..per curarle chiama il tuo medico di fiducia...è nelle tue stesse file!!lui è pratico

Il medico dice che le mie sono tonsille. Sa, quegli organi dove le eyacula Mandefu Ganzongo quando non le innaffia le emorroidi.

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18 minuti fa, ildi_vino ha scritto:

In quanto al Kompagno, siccome teniamo alla sua salute, siamo disposti a fare una colletta.

Ancora una volta la mitica Sanità Lombarda batte un colpo.

Se ne potrebbe anche parlare purché qualcuno ci dica quanto si degnano di dare alla ragazza che risponde al telefono e che sicuramente è sottopagata ed è quella che si fa il mazzo più di tutti, esattamente come le ragazze e i ragazzi sardi che lavorano per pochi mesi all'anno al Billionaire a 800 euro al mese.

PS per il Kompagno: serve un esperto (in mail o in whatsapp) per il Comitato tecnico Scientifico del trio Solinas-Zoffili-IlCapitano, dopo che se ne sono dimessi 3 su 4. Visto il livello dei "pareri" non sfigureresti neanche tu Kompagno. Proponiti Kompagno.

dimmi di_vino...una domanda semplice semplice che perfino il tuo sardegnolo potrebbe rispondere:ti faresti curare,operare da tale gino strada? 

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1 minuto fa, director12 ha scritto:

dimmi di_vino...una domanda semplice semplice che perfino il tuo sardegnolo potrebbe rispondere:ti faresti curare,operare da tale gino strada? 

 

Ricapitoliamo:

 

a) La Lombardia ha il 17% della popolazione italiana;

 

b) La Lombardia ha il 27% dei contagiati Covid;

 

c) La Lombardia ha il 42% dei morti per Covid. 

 

SE L'ITALIA AVESSE I DATI LUMBARD, CI SAREBBERO STATI OLTRE 115.000 MORTI.

 

COSA ASPETTANO A FARLA ZONA NERA ?

 

CHIUDERE LA FONTE DEL CONTAGIO, LICENZIARE FONTANA E GALLERA.

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2 minuti fa, director12 ha scritto:

dimmi di_vino...una domanda semplice semplice che perfino il tuo sardegnolo potrebbe rispondere:ti faresti curare,operare da tale gino strada? 

Penso di si. Solo che, come al solito, ti sei fatto prendere la mano e non hai dato retta alla Maestra di Sostegno. Gino Strada non è una struttura ospedaliera.

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2 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:

 

Ricapitoliamo:

 

a) La Lombardia ha il 17% della popolazione italiana;

 

b) La Lombardia ha il 27% dei contagiati Covid;

 

c) La Lombardia ha il 42% dei morti per Covid. 

 

SE L'ITALIA AVESSE I DATI LUMBARD, CI SAREBBERO STATI OLTRE 115.000 MORTI.

 

COSA ASPETTANO A FARLA ZONA NERA ?

 

CHIUDERE LA FONTE DEL CONTAGIO, LICENZIARE FONTANA E GALLERA.

Per Gallera, il migliore di tutti, ci sta già pensando il Capitano.

O lo sostituiscono o gli affiancano un pool di Maestre di Sostegno.

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3 minuti fa, ildi_vino ha scritto:

Penso di si. Solo che, come al solito, ti sei fatto prendere la mano e non hai dato retta alla Maestra di Sostegno. Gino Strada non è una struttura ospedaliera.

perchè in africa dai moretti non opera? o demanda ad altri? forse è troppo impegnato al tempo che fa per andare nelle sale operatorie

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1 minuto fa, director12 ha scritto:

perchè in africa dai moretti non opera? o demanda ad altri? forse è troppo impegnato al tempo che fa per andare nelle sale operatorie

Mille volte meglio Strada commissario che Gallera assessore.

 

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In questo momento, director12 ha scritto:

perchè in africa dai moretti non opera? o demanda ad altri? forse è troppo impegnato al tempo che fa per andare nelle sale operatorie

Kompagno, dammi retta. Per fortuna io in questo momento sto abbastanza bene e non mi serve né il San Raffaele né Gino strada.

Tu piuttosto fai come è bene che facciano tutti i celoduri che si rispettano. Non girovagare troppo e stai a casa. Così non rischi di contaggiare nessuno ed, in ogni caso, eviti di fare danni.

 

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14 minuti fa, ildi_vino ha scritto:

Kompagno, dammi retta. Per fortuna io in questo momento sto abbastanza bene e non mi serve né il San Raffaele né Gino strada.

Tu piuttosto fai come è bene che facciano tutti i celoduri che si rispettano. Non girovagare troppo e stai a casa. Così non rischi di contaggiare nessuno ed, in ogni caso, eviti di fare danni.

 

ci affidiamo all'esperto 68ottino e sinistro

1605480848-1605480805-img-20201115-234705.jpg

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14 minuti fa, director12 ha scritto:

ci affidiamo all'esperto 68ottino e sinistro

1605480848-1605480805-img-20201115-234705.jpg

Cos'è? Un disegnino?

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Ci parli del 68 sig Frizz, lei sembra un professore di storia.

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2 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Ci parli del 68 sig Frizz, lei sembra un professore di storia.

questo per esempio,era ai tuoi tempi:

maelstrom: Una foto in Via De Amicis. L'immagine icona degli «anni di  piombo»

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Quello era un addestrato di estrema sinistra Sig Frizz. Ed è una foto del 1980.

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1 ora fa, director12 ha scritto:

questo per esempio,era ai tuoi tempi:

maelstrom: Una foto in Via De Amicis. L'immagine icona degli «anni di  piombo»

Solo che questa foto è del 14 maggio 1977......nove anni dopo il 68.

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Leggo su Wiki che l'ospedale privato San Raffaele è ubicato in via Olgettina, 60. Questo toponimo mi pare di averlo già sentito. Leggo che l'ospedale fu fondato da Luigi Maria Verzé, "prete e imprenditore italiano". Mi viene in mente uno dei primi moniti del pontificato di papa Francesco: "I preti non siano affaristi o imprenditori". Leggo che questo don Verzé fu temporaneamente sospeso a divinis. Leggo anche di vari procedimenti giudiziari a suo carico, molti conclusi con la prescrizione (vi ricorda qualcuno?): tentata corruzione, abuso edilizio, truffa aggravata. Perfino una condanna in Appello, prescritta in Cassazione, per ricettazione di due quadri del '500 di scuola napoletana. Leggo che il San Raffaele sorse in un'area attigua a quella dove fu edificato, da un amico di don Verzé, il complesso residenziale Milano2. Il valore dei terreni era relativamente basso perché situati sotto le rotte di decollo degli aerei da Linate, che causavano rumori assordanti. Misteriosamente le rotte furono spostate su altre aree, con gravi disagi dei residenti. Poco prima della morte di Verzé la procura indagava per bancarotta fraudolenta sul fallimento dell'ospedale, vicenda che avrebbe indotto al suicidio il suo braccio destro e già vicepresidente dell'istituto.  Leggo che successivamente il San Raffaele fu rilevato da un grande gru.ppo ospedaliero privato, il San Donato, che controlla 19 ospedali in Lombardia e due in Emilia Romagna. Leggo che il presidente è tale Angelino Alfano. Nel cda c'è un tale Roberto Maroni. Pare che siano due ex politici, a suo tempo di un certo peso. Nel cda c'è anche tale Augusta Iannini. Leggo, sempre su Wiki, che la signora è un magistrato a capo dell'ufficio legislativo del ministero della Giustizia, e che è sposata con tale Bruno Vespa. Leggo che un ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, fu condannato per corruzione in relazione a rimborsi indebiti per 200 milioni di euro della Regione agli ospedali privati San Raffaele e Maugeri. Prescritto in Cassazione per la parte relativa al San Raffaele, il governatore aveva scritto due interessanti lettere al fondatore don Verzé:

https://www.corriere.it/cronache/12_marzo_05/formigoni-don-verze-atti-su-misura-gerevini-ravizza_ea1dd1fa-6691-11e1-a7b0-749eb32f5577.shtml

Ritengo che lo Stato italiano, una volta esauriti i posti letto pubblici per i malati di Covid, dovrebbe semplicemente requisire le strutture private. Caricandosi i costi di gestione ma non una lira di più.

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21 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Quello era un addestrato di estrema sinistra Sig Frizz. Ed è una foto del 1980.

dici?? sono tutti figli del '68...inutile che ti nascondi dietro il dito..da chi radical chic di sx,girava con l'alfa GTV in cerca di ...giovani di vita...ad oggi,che dal megafono nelle piazze  a predicare il sindacato sono nelle poltrone romane:tu allora nei movimenti studenteschi,eri un hippy con la zarrera piena di cimici??o ti limitavi solo a qualche spinello?

 

PARRICIDA La rivolta del '68 ebbe un Nemico Assoluto, il Padre. Inteso come pater familias, come patriarcato, come patria, come Santo Padre, come Padrone, come docente, come autorità. Il '68 fu il movimento del parricidio gioioso, la festa per l'uccisione simbolica del padre e di chi ne fa le veci. Ogni autorità perse autorevolezza e credibilità, l'educazione fu rigettata come costrizione, la tradizione fu respinta come mistificazione, la vecchiaia fu ridicolizzata come rancida e retrò, il vecchio perse aura e rispetto e si fece ingombro, intralcio, ramo secco. Grottesca eredità se si considera che oggi viviamo in una società di vecchi. Il giovanilismo di allora era comprensibile, il giovanilismo in una società anziana è ridicolo e penoso nel suo autolesionismo e nei suoi camuffamenti.

INFANTILE Di contro, il '68 scatenò la sindrome del Bambino Perenne, giocoso e irresponsabile. Che nel nome della sua creatività e del suo ***, decretato per autoacclamazione, rifiuta le responsabilità del futuro, oltre che quelle del passato. La società senza padre diventò società senza figli; ecco la generazione dei figli permanenti, autocreati e autogestiti che non abdicano alla loro adolescenza per far spazio ai bambini veri. Peter Pan si fa egocentrico e narcisista. Il collettivismo originario del '68 diventò soggettivismo puerile, emozionale con relativo culto dell'Io. La denatalità, l'aborto e l'oltraggio alla vecchiaia trovano qui il loro alibi.

ARROGANTE che fa rima con ignorante. Ognuno in virtù della sua età e del suo ruolo di Contestatore si sentiva in diritto di giudicare il mondo e il sapere, nel nome di un'ignoranza costituente, rivoluzionaria. Il '68 sciolse il nesso tra diritti e doveri, tra desideri e sacrifici, tra libertà e limiti, tra meriti e risultati, tra responsabilità e potere, oltre che tra giovani e vecchi, tra sesso e procreazione, tra storia e natura, tra l'ebbrezza effimera della rottura e la gioia delle cose durevoli.

ESTREMISTA Dopo il '68 vennero gli anni di piombo, le violenze, il terrorismo. Non fu uno sbocco automatico e globale del '68 ma uno dei suoi esiti più significativi. L'arroganza di quel clima si cristallizzò in prevaricazione e aggressione verso chi non si conformava al nuovo conformismo radicale. Dal '68 derivò l'onda estremista che si abbeverò di modelli esotici: la Cina di Mao, il Vietnam di Ho-Chi-Minh, la Cuba di Castro e Che Guevara, l'Africa e il Black power. Il '68 fu la scuola dell'obbligo della rivolta; poi i più decisi scelsero i licei della violenza, fino al master in terrorismo. Il '68 non lasciò eventi memorabili ma avvelenò il clima, non produsse rivoluzioni politiche o economiche ma mutazioni di costume e di mentalità.

TOSSICO Un altro versante del '68 preferì alle canne fumanti delle P38 le canne fumate e anche peggio. Ai carnivori della violenza politica si affiancarono così gli erbivori della droga. Il filone hippy e la cultura radical, preesistenti al '68, si incontrarono con l'onda permissiva e trasgressiva del Movimento e prese fuoco con l'hashish, l'lsd e altri allucinogeni. Lasciò una lunga scia di disadattati, dipendenti, disperati. L'ideologia notturna del '68 fu dionisiaca, fondata sulla libertà sfrenata, sulla trasgressione illimitata, sul bere, fumare, bucarsi, far notte e sesso libero. Anche questo non fu l'esito principale del '68 ma una diramazione minore o uscita laterale.

CONFORMISTA L'esito principale del '68, la sua eredità maggiore, fu l'affermazione dello spirito radical, cinico e neoborghese. Il '68 si era presentato come rivoluzione antiborghese e anticapitalista ma alla fine lavorò al servizio della nuova borghesia, non più familista, cristiana e patriottica, e del nuovo capitale globale, finanziario. Attaccarono la tradizione che non era alleata del potere capitalistico ma era l'ultimo argine al suo dilagare. Così i credenti, i connazionali, i cittadini furono ridotti a consumatori, gaudenti e single. Il '68 spostò la rivoluzione sul privato, nella sfera sessuale e famigliare, nei rapporti tra le generazioni, nel lessico e nei costumi.

RIDUTTIVO Il '68 trascinò ogni storia, religione, scienza e pensiero nel tribunale del presente. Tutto venne ridotto all'attualità, perfino i classici venivano rigettati o accettati se attualizzabili, se parlavano al presente in modo adeguato. Era l'unico criterio di valore. Questa gigantesca riduzione all'attualità, alterata dalle lenti ideologiche, ha generato il presentismo, la rimozione della storia, la dimenticanza del passato; e poi la perdita del futuro, nel culto immediato dell'odierno, tribunale supremo per giudicare ogni tempo, ogni evento e ogni storia.

NEOBIGOTTO Conseguenza diretta fu la nascita e lo sviluppo del Politically correct, il bigottismo radical e progressista a tutela dei nuovi totem e dei nuovi tabù. Antifascismo, antirazzismo, antisessismo, tutela di gay, neri, svantaggiati. Il '68 era nato come rivolta contro l'ipocrisia parruccona dei benpensanti per un linguaggio franco e sboccato; ma col lessico politicamente corretto trionfò la nuova ipocrisia. Fallita la rivoluzione sociale, il '68 ripiegò sulla rivoluzione lessicale: non potendo cambiare la realtà e la natura ne cambiò i nomi, occultò la realtà o la vide sotto un altro punto di vista. Fallita l'etica si rivalsero sull'etichetta. Il p.c. è il rococò del '68.

SMISURATO Cosa lascia infine il '68? L'apologia dello sconfinamento in ogni campo. Sconfinano i popoli, i sessi, i luoghi. Si rompono gli argini, si perdono i limiti e le frontiere, il senso della misura e della norma, unica garanzia che la libertà non sconfini nel caos, la mia sfera invade la tua. Lo sconfinamento, che i greci temevano come hybris, la passione per l'illimitato, per la mutazione incessante; la natura soggiace ai desideri, la realtà stuprata dall'utopia, il sogno e la fantasia che pretendono di cancellare la vita vera e le sue imperfezioni... Questi sono i danni (e altri ce ne sarebbero), ma non ci sono pregi, eredità positive del '68? Certo, le conquiste femminili, i diritti civili e del lavoro, la sensibilità ambientale, l'effervescenza del clima e altro... Ma i pregi ve li diranno in tanti. Io vi ho raccontato l'altra faccia in ombra del '68. Noi, per dirla con un autore che piaceva ai sessantottini, Bertolt Brecht, ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati. Alla fine, i trasgressivi siamo noi.

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ma  sono     figlie  del  69  le  stragi  fascionere   mai  condannate  dalle  destre  , hanno fatto  più  morti tra  i  cittadini   che  tutte  le   azioni  delle  BR  o di  altri   che   MAI    hanno fatto  stragi    di  innocenti

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Leggo su Wiki che l'ospedale privato San Raffaele è ubicato in via Olgettina, 60. Questo toponimo mi pare di averlo già sentito. Leggo che l'ospedale fu fondato da Luigi Maria Verzé, "prete e imprenditore italiano". Mi viene in mente uno dei primi moniti del pontificato di papa Francesco: "I preti non siano affaristi o imprenditori". 

Scusa, "olgettina" mi sembra potrebbe sigificare "noleggiatrice di ... piaceri", poi al san Raffaele ci hanno lavorato (scusa hanno prestato propria esperienza) anche una "formica di grosse dimensioni" che lavorava un un alto palazzo di vetro, un tempo sede di una fabbrica di gomme da auto, camion, trattori.

Modificato da dune-buggi

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1 ora fa, director12 ha scritto:

dici?? sono tutti figli del '68...inutile che ti nascondi dietro il dito..da chi radical chic di sx,girava con l'alfa GTV in cerca di ...giovani di vita...ad oggi,che dal megafono nelle piazze  a predicare il sindacato sono nelle poltrone romane:tu allora nei movimenti studenteschi,eri un hippy con la zarrera piena di cimici??o ti limitavi solo a qualche spinello?

 

PARRICIDA La rivolta del '68 ebbe un Nemico Assoluto, il Padre. Inteso come pater familias, come patriarcato, come patria, come Santo Padre, come Padrone, come docente, come autorità. Il '68 fu il movimento del parricidio gioioso, la festa per l'uccisione simbolica del padre e di chi ne fa le veci. Ogni autorità perse autorevolezza e credibilità, l'educazione fu rigettata come costrizione, la tradizione fu respinta come mistificazione, la vecchiaia fu ridicolizzata come rancida e retrò, il vecchio perse aura e rispetto e si fece ingombro, intralcio, ramo secco. Grottesca eredità se si considera che oggi viviamo in una società di vecchi. Il giovanilismo di allora era comprensibile, il giovanilismo in una società anziana è ridicolo e penoso nel suo autolesionismo e nei suoi camuffamenti.

INFANTILE Di contro, il '68 scatenò la sindrome del Bambino Perenne, giocoso e irresponsabile. Che nel nome della sua creatività e del suo ***, decretato per autoacclamazione, rifiuta le responsabilità del futuro, oltre che quelle del passato. La società senza padre diventò società senza figli; ecco la generazione dei figli permanenti, autocreati e autogestiti che non abdicano alla loro adolescenza per far spazio ai bambini veri. Peter Pan si fa egocentrico e narcisista. Il collettivismo originario del '68 diventò soggettivismo puerile, emozionale con relativo culto dell'Io. La denatalità, l'aborto e l'oltraggio alla vecchiaia trovano qui il loro alibi.

ARROGANTE che fa rima con ignorante. Ognuno in virtù della sua età e del suo ruolo di Contestatore si sentiva in diritto di giudicare il mondo e il sapere, nel nome di un'ignoranza costituente, rivoluzionaria. Il '68 sciolse il nesso tra diritti e doveri, tra desideri e sacrifici, tra libertà e limiti, tra meriti e risultati, tra responsabilità e potere, oltre che tra giovani e vecchi, tra sesso e procreazione, tra storia e natura, tra l'ebbrezza effimera della rottura e la gioia delle cose durevoli.

ESTREMISTA Dopo il '68 vennero gli anni di piombo, le violenze, il terrorismo. Non fu uno sbocco automatico e globale del '68 ma uno dei suoi esiti più significativi. L'arroganza di quel clima si cristallizzò in prevaricazione e aggressione verso chi non si conformava al nuovo conformismo radicale. Dal '68 derivò l'onda estremista che si abbeverò di modelli esotici: la Cina di Mao, il Vietnam di Ho-Chi-Minh, la Cuba di Castro e Che Guevara, l'Africa e il Black power. Il '68 fu la scuola dell'obbligo della rivolta; poi i più decisi scelsero i licei della violenza, fino al master in terrorismo. Il '68 non lasciò eventi memorabili ma avvelenò il clima, non produsse rivoluzioni politiche o economiche ma mutazioni di costume e di mentalità.

TOSSICO Un altro versante del '68 preferì alle canne fumanti delle P38 le canne fumate e anche peggio. Ai carnivori della violenza politica si affiancarono così gli erbivori della droga. Il filone hippy e la cultura radical, preesistenti al '68, si incontrarono con l'onda permissiva e trasgressiva del Movimento e prese fuoco con l'hashish, l'lsd e altri allucinogeni. Lasciò una lunga scia di disadattati, dipendenti, disperati. L'ideologia notturna del '68 fu dionisiaca, fondata sulla libertà sfrenata, sulla trasgressione illimitata, sul bere, fumare, bucarsi, far notte e sesso libero. Anche questo non fu l'esito principale del '68 ma una diramazione minore o uscita laterale.

CONFORMISTA L'esito principale del '68, la sua eredità maggiore, fu l'affermazione dello spirito radical, cinico e neoborghese. Il '68 si era presentato come rivoluzione antiborghese e anticapitalista ma alla fine lavorò al servizio della nuova borghesia, non più familista, cristiana e patriottica, e del nuovo capitale globale, finanziario. Attaccarono la tradizione che non era alleata del potere capitalistico ma era l'ultimo argine al suo dilagare. Così i credenti, i connazionali, i cittadini furono ridotti a consumatori, gaudenti e single. Il '68 spostò la rivoluzione sul privato, nella sfera sessuale e famigliare, nei rapporti tra le generazioni, nel lessico e nei costumi.

RIDUTTIVO Il '68 trascinò ogni storia, religione, scienza e pensiero nel tribunale del presente. Tutto venne ridotto all'attualità, perfino i classici venivano rigettati o accettati se attualizzabili, se parlavano al presente in modo adeguato. Era l'unico criterio di valore. Questa gigantesca riduzione all'attualità, alterata dalle lenti ideologiche, ha generato il presentismo, la rimozione della storia, la dimenticanza del passato; e poi la perdita del futuro, nel culto immediato dell'odierno, tribunale supremo per giudicare ogni tempo, ogni evento e ogni storia.

NEOBIGOTTO Conseguenza diretta fu la nascita e lo sviluppo del Politically correct, il bigottismo radical e progressista a tutela dei nuovi totem e dei nuovi tabù. Antifascismo, antirazzismo, antisessismo, tutela di gay, neri, svantaggiati. Il '68 era nato come rivolta contro l'ipocrisia parruccona dei benpensanti per un linguaggio franco e sboccato; ma col lessico politicamente corretto trionfò la nuova ipocrisia. Fallita la rivoluzione sociale, il '68 ripiegò sulla rivoluzione lessicale: non potendo cambiare la realtà e la natura ne cambiò i nomi, occultò la realtà o la vide sotto un altro punto di vista. Fallita l'etica si rivalsero sull'etichetta. Il p.c. è il rococò del '68.

SMISURATO Cosa lascia infine il '68? L'apologia dello sconfinamento in ogni campo. Sconfinano i popoli, i sessi, i luoghi. Si rompono gli argini, si perdono i limiti e le frontiere, il senso della misura e della norma, unica garanzia che la libertà non sconfini nel caos, la mia sfera invade la tua. Lo sconfinamento, che i greci temevano come hybris, la passione per l'illimitato, per la mutazione incessante; la natura soggiace ai desideri, la realtà stuprata dall'utopia, il sogno e la fantasia che pretendono di cancellare la vita vera e le sue imperfezioni... Questi sono i danni (e altri ce ne sarebbero), ma non ci sono pregi, eredità positive del '68? Certo, le conquiste femminili, i diritti civili e del lavoro, la sensibilità ambientale, l'effervescenza del clima e altro... Ma i pregi ve li diranno in tanti. Io vi ho raccontato l'altra faccia in ombra del '68. Noi, per dirla con un autore che piaceva ai sessantottini, Bertolt Brecht, ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati. Alla fine, i trasgressivi siamo noi.

1) se copiaincolli Marcello Veneziani lo devi dichiarare e non far finta che sia farina del tuo sacco, per sembrare istruito e intelligente invece del kretino ignorante che sei;

2) negli stessi anni i tuoi amici del MSI ammazzavano Carabinieri della Repubblica a Peteano.

Ora Berlinguer e il PCI combatterono sempre il terrorismo "rosso", mentre Almirante e il MSI finanziavano e fiancheggiavano gli stragisti assassini di Carabinieri.

Questa è la differenza, PESCIVENDOLO!!!

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