Ricchezza e miseria
Iniziata da
borneo39,
7 messaggi in questa discussione
Ci sarebbe una soluzione alla radice...il controllo delle nascite in africa...CASTRAZIONE OBBLIGATORIA AI PADRI
DOPO IL TERZO FIGLIO (io farei anche dopo uno..ma poi risulta crudele)! Giusto??
1 ora fa, rosarossa236 ha scritto:Ci sarebbe una soluzione alla radice...il controllo delle nascite in africa...CASTRAZIONE OBBLIGATORIA AI PADRI
DOPO IL TERZO FIGLIO (io farei anche dopo uno..ma poi risulta crudele)! Giusto??
Forse sarebbe più opportuno introdurre anche in Africa il concetto di paternità responsabile , ma per potere fare questo bisogna prima costruire scuole, dare istruzione, elevare il livello culturale di tutta la popolazione Africana, se molti di loro sono già in grado oggi di usare tecnologie come internet o i telefonini cellulari (tutti i migranti che sbarcano ne hanno usano e dimostrano di saperlo usare) allora si può intervenire dando anche istruzione, conoscenze , principi morali (fare un figlio non è solo una cosa puramente materiale - una vecchia canzone diceva mettere al mondo figli come conigli) fare passare il concetto che mettere al mondo un figlio è una responsabilità, il tutto senza arrivare al paradosso che si è raggiunto nel mondo occidentale dove fare un figlio è diventato un lusso, dove c'è la paura di impegnarsi, dove non ci si sposa più perché si ha paura del futuro, dove ormai si è arrivati a crescita zero.
7 ore fa, etrusco1900 ha scritto:E' evidente che esistono dei meccanismi in base ai quali i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri; talvolta si assiste al paradosso che aiuti dati alle popolazioni dei paesi poveri vengono utilizzati non per aumentare il livello di vita di quelle popolazioni ma per comperare armi; i paesi "ricchi" (Russia compresa) vendono armi obsolete (ripuliscono i propri magazzini) ai paesi poveri ai quali concedono finanziamenti ; avviene che spesso i soldi tolti ai poveri dei paesi ricchi finiscono per arricchire i ricchi dei paesi poveri, il tutto con il beneplacito della finanza internazionale, delle varie massonerie, trilaterali e centri di potere; i flussi migratori biblici ai quali assistiamo forse sono proprio voluti da quei centri di potere che li hanno causati, è ovvio che l'arrivo di disperati disposti a lavorare per un tozzo i pane abbassa le pretese e i livelli retributivi di chi vive e lavora nei paesi di arrivo di queste migrazioni ed è altrettanto ovvio che questo provoca movimenti di protesta di una parte di popolazione che subisce queste invasioni ; mi spiego meglio se un ricco si faceva mantenere la piscina e il parco da parte di un operaio locale spendendo una certe cifra e se un immigrato gli fa lo stesso lavoro per metà prezzo, per quel " ricco" l'immigrazione è una risorsa, per il giardiniere che prima faceva questo lavoro e ora non lo fa più l'immigrazione è una forma di concorrenza e un problema, se guardiamo le recenti elezioni negli Statui Uniti gli stati ricchi degli USA hanno votato in un modo, gli stati del sud più poveri hanno votato chi proponeva il muro con il Messico... per risolvere a livello mondiale i problemi bisogna prima comprenderli nella loro complessità senza cadere in forme di facile demagogia.
Il tuo bel discorso (anche condivisibile) non toglie nulla alla realtà di ciò che ho scritto.
Non pretendo di risolvere i problemi del mondo però, a volte,
la "facile demagogia" può servire a sollecitare l'attenzione dei distratti .
Condivido fortemente quello che dicono rosarossa236 (pur provocatoriamente) ed etrusco1900 (pur pacatamente).
Aggiungo solo una considerazione: se fossimo qualche milione invece di 7 miliardi e mezzo non esisterebbero inquinamento, devastazione degli habitat naturali, eccesso di sfruttamento delle risorse, guerre per accaparrarsi acqua o petrolio, e forse nemmeno la miseria di tanti per permettere la ricchezza di pochi.
Eppure la sovrappopolazione è il convitato di pietra in tutte le discussioni ecologiste: brilla per la sua assenza. Sapere che secondo le previsioni demografiche quando saremo 11 miliardi la curva di crescita inizierà a flettere non è di grande conforto: non credo che il nostro pianeta possa reggere l'impronta ecologica di 11 miliardi di persone.
Il 8/9/2017 in 13:42 , rosarossa236 ha scritto:Ci sarebbe una soluzione alla radice...il controllo delle nascite in africa...CASTRAZIONE OBBLIGATORIA AI PADRI
DOPO IL TERZO FIGLIO (io farei anche dopo uno..ma poi risulta crudele)! Giusto??
Ricchi e poveri quasi alla pari??
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E' evidente che esistono dei meccanismi in base ai quali i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri; talvolta si assiste al paradosso che aiuti dati alle popolazioni dei paesi poveri vengono utilizzati non per aumentare il livello di vita di quelle popolazioni ma per comperare armi; i paesi "ricchi" (Russia compresa) vendono armi obsolete (ripuliscono i propri magazzini) ai paesi poveri ai quali concedono finanziamenti ; avviene che spesso i soldi tolti ai poveri dei paesi ricchi finiscono per arricchire i ricchi dei paesi poveri, il tutto con il beneplacito della finanza internazionale, delle varie massonerie, trilaterali e centri di potere; i flussi migratori biblici ai quali assistiamo forse sono proprio voluti da quei centri di potere che li hanno causati, è ovvio che l'arrivo di disperati disposti a lavorare per un tozzo i pane abbassa le pretese e i livelli retributivi di chi vive e lavora nei paesi di arrivo di queste migrazioni ed è altrettanto ovvio che questo provoca movimenti di protesta di una parte di popolazione che subisce queste invasioni ; mi spiego meglio se un ricco si faceva mantenere la piscina e il parco da parte di un operaio locale spendendo una certe cifra e se un immigrato gli fa lo stesso lavoro per metà prezzo, per quel " ricco" l'immigrazione è una risorsa, per il giardiniere che prima faceva questo lavoro e ora non lo fa più l'immigrazione è una forma di concorrenza e un problema, se guardiamo le recenti elezioni negli Statui Uniti gli stati ricchi degli USA hanno votato in un modo, gli stati del sud più poveri hanno votato chi proponeva il muro con il Messico... per risolvere a livello mondiale i problemi bisogna prima comprenderli nella loro complessità senza cadere in forme di facile demagogia.
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