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7 ore fa, pm610 ha scritto:A proposito di condoni, dopo le sparate siciliane ci sarebbe da ricordare anche questo....di chi vorrebbe divenire ( spero mai ) il prossimo P.d.C.
QUELLO CHE IN MOLTI IGNORANO O NON RICORDANO.
Faccio mia la battutaccia rivolta di Giachetti "HAI LA FACCIA COME IL CU..LO".
Ebbene questa battutaccia la indirizzo a quel cialtrone di Di Maio che non solo - sotto lo sguardo silente di Floris - nel dicembre del 2015 affermò pubblicamente dell'inutilità dei geologi in Italia (esiste un video https://www.nextquotidiano.it/luigi-di-maio-il-geologo-e-il-reddito-di-cittadinanza/ ), ma recentemente ha attaccato il PD per i condoni consentiti in alcune Regioni del Paese. Condoni, naturalmente, mai approvati di cui tuttavia Giggino o Cazzaro accusa spavaldamente la forza politica più temibile per il suo Movimento al fine di trarne vantaggi elettorali.
A questo punto, è necessario un chiarimento che mi auguro venga condiviso e diffuso opportunamente da tutti .
E ciò, poichè non tutti sanno, o non ricordano, che un paio di anni fa Di Maio presentò una proposta di d.l. proprio per la sanatoria edilizia nell'Isola di Ischia.
Questa sua iniziativa gli è stata prontamente rinfacciata da alcuni esponenti del PD e la risposta testuale del Guitto Napoletano è stata:
Si, MA E' STATA BOCCIATA.
Per fortuna, aggiungo io. Ma il fatto resta e dimostra la doppiezza del personaggio e con quale infantile giustificazione si è sottratto dalle sue responsabilità.
Ho voluto brevemente postare queste righe per evidenziare, qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, di quale pasta è fatto questo miserabile cafone e mentitore, che aspira addirittura a governare il Paese.
TUTTO QUANTO SU RIPORTATO, NATURALMENTE, E' DOCUMENTATO
"Spudorato", "incapace", "cialtrone", "Cazzaro", "Guitto Napoletano", "doppiezza del personaggio", "miserabile cafone e mentitore". Caro pm610, vacci piano con le parole, stai attento. E' un consiglio da amico. Naturalmente non mi permetterei mai di discutere la tua (e di chiunque altro) libertà di criticare e giudicare, anche molto duramente, qualsiasi politico. Perché va da sé - solo un poveraccio rimbecillito dalla faziosità potrebbe non capirlo - che le tue dure parole contro Luigi Di Maio, esattamente come le mie contro il governatore De Luca o contro il tappetaro Renzi, sono dirette al politico, sono relative all'attività politica del personaggio, e non certo dirette contro la persona con finalità diffamatorie o calunniose. E noi, popolo sovrano, che eleggiamo e che manteniamo coi nostri soldi questi politici, abbiamo tutto il diritto di giudicarli in piena libertà, e di chiamarli cialtroni e incapaci ogni qual volta, a nostro personale giudizio politico, essi meritano di essere chiamati. Questo, caro Los, non lo dico io, lo dice la nostra Costituzione: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Purtroppo però, come saprai, in questo forum si aggira un verme accecato dalla faziosità che non riconosce (o semplicemente non conosce) questo fondamentale diritto. Un vile con la vocazione della spia stalinista (che è tutto ciò che gli resta di "sinistra") e che ha già segnalato il sottoscritto alla polizia postale per un libero giudizio politico sul presidente Mattarella. Ora questo vigliacco, che mi insulta e mi diffama pesantemente dalla mattina alla sera, tirando in ballo perfino i miei familiari (lui sì che meriterebbe una querela!), minaccia di segnalarmi nientemeno che alla segreteria del governatore De Luca per i miei giudizi forti, ma sempre argomentati, emessi in relazione alla sua attività politica e amministrativa, con particolare riguardo alla sanità che in Campania versa in condizioni pietose, quasi da Terzo Mondo, e al gravissimo e cronico problema dell'abusivismo edilizio. Orbene, è improbabile, ma non possiamo nemmeno escluderlo, che ci sia o che capiti nel forum qualche grillino altrettanto vigliacco e altrettanto a digiuno dei fondamenti della democrazia, che decida di segnalarti alla segreteria del vicepresidente della Camera. Naturalmente anche in caso di una eventuale querela noi non avremmo nulla da temere, non avremmo neppure bisogno di avvocati, ci basta e avanza l'art.21 della Costituzione, ma sono sempre rogne e perdite di tempo, e nel frattempo il gestore del forum potrebbe anche decidere di bannarci. Quindi, caro amico, sta in guardia.
Saluti
3 ore fa, fosforo31 ha scritto:"Spudorato", "incapace", "cialtrone", "Cazzaro", "Guitto Napoletano", "doppiezza del personaggio", "miserabile cafone e mentitore". Caro pm610, vacci piano con le parole, stai attento. E' un consiglio da amico. Naturalmente non mi permetterei mai di discutere la tua (e di chiunque altro) libertà di criticare e giudicare, anche molto duramente, qualsiasi politico. Perché va da sé - solo un poveraccio rimbecillito dalla faziosità potrebbe non capirlo - che le tue dure parole contro Luigi Di Maio, esattamente come le mie contro il governatore De Luca o contro il tappetaro Renzi, sono dirette al politico, sono relative all'attività politica del personaggio, e non certo dirette contro la persona con finalità diffamatorie o calunniose. E noi, popolo sovrano, che eleggiamo e che manteniamo coi nostri soldi questi politici, abbiamo tutto il diritto di giudicarli in piena libertà, e di chiamarli cialtroni e incapaci ogni qual volta, a nostro personale giudizio politico, essi meritano di essere chiamati. Questo, caro Los, non lo dico io, lo dice la nostra Costituzione: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Purtroppo però, come saprai, in questo forum si aggira un verme accecato dalla faziosità che non riconosce (o semplicemente non conosce) questo fondamentale diritto. Un vile con la vocazione della spia stalinista (che è tutto ciò che gli resta di "sinistra") e che ha già segnalato il sottoscritto alla polizia postale per un libero giudizio politico sul presidente Mattarella. Ora questo vigliacco, che mi insulta e mi diffama pesantemente dalla mattina alla sera, tirando in ballo perfino i miei familiari (lui sì che meriterebbe una querela!), minaccia di segnalarmi nientemeno che alla segreteria del governatore De Luca per i miei giudizi forti, ma sempre argomentati, emessi in relazione alla sua attività politica e amministrativa, con particolare riguardo alla sanità che in Campania versa in condizioni pietose, quasi da Terzo Mondo, e al gravissimo e cronico problema dell'abusivismo edilizio. Orbene, è improbabile, ma non possiamo nemmeno escluderlo, che ci sia o che capiti nel forum qualche grillino altrettanto vigliacco e altrettanto a digiuno dei fondamenti della democrazia, che decida di segnalarti alla segreteria del vicepresidente della Camera. Naturalmente anche in caso di una eventuale querela noi non avremmo nulla da temere, non avremmo neppure bisogno di avvocati, ci basta e avanza l'art.21 della Costituzione, ma sono sempre rogne e perdite di tempo, e nel frattempo il gestore del forum potrebbe anche decidere di bannarci. Quindi, caro amico, sta in guardia.
Saluti
Fosforo sai che sono parole che tu usi quotidianamente , come mai a me dai consiglio di non usarle ??? Se devo star attento io altrettanto devi fare tu... già ma toccare i grilli non si può , nonostante che dimostrino di esser peggio di quelli che condannano... e siamo solo agli inizi purtroppo il peggio a da venire.. come detto e ridetto ricordan tanto l'altro pregiudicato alla sua discesa in campo ...
In quanto ad offese ed ingiurie io sono sottoposto a tiro incrociato anche da parte di personaggi che tu supporti e nulla centra la politica ma solo la mia persona . So che tu in questo non centri nulla ma questo è...
1 ora fa, pm610 ha scritto:Fosforo sai che sono parole che tu usi quotidianamente , come mai a me dai consiglio di non usarle ??? Se devo star attento io altrettanto devi fare tu...
Caro Losoio, forse non mi sono spiegato o forse non hai letto per intero il mio post. Io non ti ho chiesto affatto di moderare i toni contro i tuoi bersagli abituali, che sono i 5 Stelle. Al contrario, ho affermato che la Costituzione ci dà piena libertà di parola e di giudizio, restando nell'ambito del giudizio motivato e senza sfociare nell'insulto gratuito e nell'offesa personale che invece sono il pane quotidiano di un noto verme del forum. Ho solo voluto metterti in guardia perché in un forum dove c'è già un verme che fa la spia ce ne potrebbero essere anche due. Io non ho nessunissima paura di scrivere quello che penso (sempre motivandolo). Se nemmeno tu hai paura, come in effetti non devi averne, allora continua! Sarebbe un disastro, sarebbe un antipasto di quello che potrebbe essere il triste futuro di un paese irregimentato e avvilito da questa feccia piddina dalla vocazione autoritaria e delatoria, se ci lasciassimo intimidire da un verme che infetta e che appesta questo prezioso strumento di libertà e di confronto che è la Rete, e se ci autocensurassimo come se fossimo nella Libia ai tempi di Gheddafi ("leader di libertà" lo definiva il lecchino Berlusconi) o nell'Egitto del torturatore Al Sisi ("a great leader" lo definisce il lecchino Renzi). Vorrei proprio guardare in faccia il giudice che avesse il coraggio di condannarmi per diffamazione per avere or ora definito (motivando) "lecchini" Berlusconi e Renzi. Come vorrei guardare negli occhi il giudice che osasse condannarmi per avere definito incapace un governatore che intralcia la legalità facendo una legge (incostituzionale) che di fatto bloccherà le demolizioni di migliaia di costruzioni abusive, e che premia, invece di rimuoverli, i manager di una sanità da Terzo Mondo. Caro amico, tantissimi anni fa, per un caso di malasanità io persi mia madre, nel pieno dei suoi anni, che finì in un pronto soccorso poco attrezzato, poi fu portata in corsia invece che in sala di rianimazione e mi ricordo perfettamente le formiche che camminavano sul comodino accanto al suo letto di morte (ma all'ospedale San Paolo, amministrato dai manager ai quali De Luca ha aumentato lo stipendio, a un'anziana donna è successo di peggio). Certe cose, amico mio, io non le dimentico, su certe cose io non transigo. E poi, per dirla tutta, mordersi le labbra davanti ai potenti è una cosa da vigliacchi e da pagnottisti, non è una cosa di sinistra, e io e te siamo di sinistra.
Saluti
Modificato da fosforo31
37 minuti fa, fosforo31 ha scritto:Caro Losoio, forse non mi sono spiegato o forse non hai letto per intero il mio post. Io non ti ho chiesto affatto di moderare i toni contro i tuoi bersagli abituali, che sono i 5 Stelle. Al contrario, ho affermato che la Costituzione ci dà piena libertà di parola e di giudizio, restando nell'ambito del giudizio motivato e senza sfociare nell'insulto gratuito e nell'offesa personale che invece sono il pane quotidiano di un noto verme del forum. Ho solo voluto metterti in guardia perché in un forum dove c'è già un verme che fa la spia ce ne potrebbero essere anche due. Io non ho nessunissima paura di scrivere quello che penso (sempre motivandolo). Se nemmeno tu hai paura, come in effetti non devi averne, allora continua! Sarebbe un disastro, sarebbe un antipasto di quello che potrebbe essere il triste futuro di un paese irregimentato e avvilito da questa feccia piddina dalla vocazione autoritaria e delatoria, se ci lasciassimo intimidire da un verme che infetta e che appesta questo prezioso strumento di libertà e di confronto che è la Rete, e se ci autocensurassimo come se fossimo nella Libia ai tempi di Gheddafi ("leader di libertà" lo definiva il lecchino Berlusconi) o nell'Egitto del torturatore Al Sisi ("a great leader" lo definisce il lecchino Renzi). Vorrei proprio guardare in faccia il giudice che avesse il coraggio di condannarmi per diffamazione per avere or ora definito (motivando) "lecchini" Berlusconi e Renzi. Come vorrei guardare negli occhi il giudice che osasse condannarmi per avere definito incapace un governatore che intralcia la legalità facendo una legge (incostituzionale) che di fatto bloccherà le demolizioni di migliaia di costruzioni abusive, e che premia, invece di rimuoverli, i manager di una sanità da Terzo Mondo. Caro amico, tantissimi anni fa, per un caso di malasanità io persi mia madre, nel pieno dei suoi anni, che finì in un pronto soccorso poco attrezzato, poi fu portata in corsia invece che in sala di rianimazione e mi ricordo perfettamente le formiche che camminavano sul comodino accanto al suo letto di morte (ma all'ospedale San Paolo, amministrato dai manager ai quali De Luca ha aumentato lo stipendio, a un'anziana donna è successo di peggio). Certe cose, amico mio, io non le dimentico, su certe cose io non transigo. E poi, per dirla tutta, mordersi le labbra davanti ai potenti è una cosa da vigliacchi e da pagnottisti, non è una cosa di sinistra, e io e te siamo di sinistra.
Saluti
Ti condanna la Corte Costituzionale , Cazzaro ....!!
Diffamazione. Perché su Facebook aggravante come per la stampa
L’art. 595 del Codice Penale è chiaro, l’aggravante scatta quando il danno alla reputazione è recato con qualsiasi mezzo che ne aumenti la pubblica conoscenza
commento dell’avv. Andrea Di Pietro – La sentenza 24431/15 della Corte di Cassazione, che ha dichiarato applicabile a un accusato di diffamazione su Facebook un’aggravante di solito contestata a chi reca l’offesa dalle colonne di un giornale, ha destato un ingiustificato stupore e ha indotto alcuni a trarre conseguenze che questa sentenza certamente non ha. La vicenda è già stata riferita da Ossigeno ma merita un inquadramento giuridico.
Già nel 1930 – quindi a distanze siderali dall’avvento di internet – il legislatore italiano previde correttamente che, essendo la diffamazione un reato che può essere commesso da chiunque (non solo dai giornalisti), esso avesse un effetto lesivo maggiore se il messaggio lesivo della reputazione fosse indirizzato a un numero potenzialmente indeterminato di soggetti. Tale riconoscimento di maggiore offensività derivante dal “veicolo” della diffamazione trovò concretizzazione nel terzo comma dell’art. 595 C.P. il quale prevede ancora oggi che “Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516″. Sottolineo che in questo articolo del Codice Penale non si parla solo del ‘mezzo della stampa’ ma di qualsiasi strumento capace di fare conoscere l’offesa a un numero elevato di persone.
Recentemente l’avvento di Facebook e la sua diffusione hanno posto il problema di come considerare le peculiarità di questo mezzo di diffusione. Sebbene esso non si possa assimilare per analogia alla carta stampata, stante l’espresso divieto di analogia in malam partem in materia penale, certamente è da ricomprendere in quella previsione più generica che dice ‘o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità’”.
La sentenza oggetto di questo commento, a mio avviso giuridicamente ineccepibile, riconosce che la capacità diffusiva del mezzo Facebook-internet è assolutamente assimilabile, se non maggiore, di quella della carta stampata. Quindi gli effetti del reato, legati al pregiudizio derivante per la persona offesa dalla comunicazione con un numero altissimo e indeterminato di persone, giustifica in pieno l’operatività della aggravante di cui al terzo comma dell’art. 595 C.P.
Considero, invece, fuori luogo l’argomento secondo il quale questa sentenza prevederebbe una sorta di “estensione giornalistica alla responsabilità da social network” in dissonanza con la tutela maggiore che sarebbe invece riconosciuta al direttore di una testata on-line. Non è così. L’art. 57 C.P. “chiude” alla sola carta stampata le ipotesi di responsabilità da omesso controllo del direttore, mentre l’art. 595, terzo comma, C.P. “apre” a qualsiasi altro mezzo di pubblicità le ipotesi di responsabilità del soggetto agente, il quale non necessariamente deve essere un giornalista. Questa è la differenza ed è sostanziale.
Diverso sarebbe stato se la sentenza avesse esteso “a Facebook” l’operatività dell’art. 13 della Legge sulla Stampa (pena fino a 6 anni di reclusione in caso di attribuzione di fatto determinato). In questo caso vi sarebbe stata una palese violazione del principio di legalità in materia penale perchè attualmente la Legge sulla Stampa non è estensibile al mezzo internet e quindi a Facebook.
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