SI, MA L' HONESTA E' IL PIATTO FORTE AHAHAHAH

SONO  COMANDATI   DA  UN  PREGIUDICATO  COME  LO ERANO  IN  PRECEDENZA  NULLA  CAMBIA !!!

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100% dei  sindaci  grilli  indagati  alla  faccia   della piovra  del  dibba

La lacuna è stata colmata: strike. Appendino spegne la prima candelina alla guida del Comune di Torino con l'iscrizione nel registro degli indagati per gli incidenti del 3 giugno: 1526 feriti, un morto, la povera Erika Pioletti schiacciata contro un portone nella calca indescrivibile, una figuraccia internazionale. Superficialità, dilettantismo, la speranza nella buona stella del sindaco a cinque stelle. Mancavano le vie di fuga, mancavano gli accorgimenti necessari per gestire una serata particolare, mancava tutto in piazza San Carlo, il salotto deturpato. È un tonfo di credibilità per la ragazza bene della Torino bene, ora assediata dalla magistratura. Il procuratore di Torino Armando Spataro ha detto che per ora non la interrogherà. Ma l'assedio resta. Esattamente come è per i suoi celebrati colleghi.

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Dunque la Sindaca Indagata, è un atto dovuto visti i 1526 feriti ed 1 morto del 3 giugno scorso, che lei chiama “speculazione”, è furiosa – lo fa sapere da Londra dove è in missione [sic] per tentare di rifare un look decente alla città che malgoverna – perché “qualcuno” (chi? ce lo dica…) vuole “speculare su una tragedia”. La Sindaca non è furiosa per ciò che è successo, non è furiosa per la disgrazia in sé, è furiosa per una presunta speculazione, che ricorda un po’ la sua furia per un buco di bilancio che non c’era.

Oltre ad essere indelicata Appendino ha cattiva memoria, perché il primo che ha tentato di speculare sulla tragedia è stato il suo compagno di Movimento e sodale del M5S, il Sen. Airola che a poche ore dalla disgrazia postava un delirante tweet dove diceva “Vogliono dare la colpa all’amministrazione”, questo perché quando si parla di speculazioni bisogna sapere dove si guarda e chi ci si dirige.

Va ricordato a Madama Appendino dei Buchi di Fassino (che non c’erano) che in quelle ore, nelle ore del geniale tweet del Sen. Airola, quello che più che gridare barrisce, c’era un bambino che lottava tra la vita e la morte, cosa che al bravo rappresentante del M5S in quel momento sfuggiva. Son ragazzi, direte voi. Appunto, diremo noi.

Le indagini sulla Sindaca che dà le colpe a tutti è “un atto dovuto”, lo precisano anche dalla Procura dove sanno della consapevolezza di Appendino, sanno che persino lei si è resa conto che “qualcosa non ha funzionato” il 3 giugno mentre lei era a Cardiff a veder perdere la sua squadra del cuore; sanno anche che fu la Sindaca a non prendere nella dovuta considerazione le indicazioni della Polizia, lei che nell’immediato dopo-tragedia diede la colpa agli abusivi.

Così che a proposito di “speculazione” venne fuori che Airola parlava a “titolo personale” e non come rappresentante del M5S; un distinguo che Grillo dovette inventarsi affinché alla sua formazione politica demenziale non venisse fatto pagare un prezzo troppo alto per le dichiarazioni improvvide. A proposito di speculazione. Speriamo non sia lo stesso per la Sindaca, ché sarebbe difficile distinguere le dichiarazioni personali della Sindaca da quelle di Appendino da quelle della bocconiana da quelle della privata cittadina.

Interessante sarebbe invece che la donna che all’indomani dell’insediamento incolpava Piero Fassino di buchi che sapeva non esistere – ed infatti non esistevano – ci dicesse i nomi delle persone che stanno speculando sulla tragedia del 3 giugno, e ci spiegasse se per caso 1526 feriti ed un morto le sembrano tragedia sulla quale speculare.

Lo speculare sulle tragedie altrui e sugli avvisi di garanzia, atti dovuti, sono un’arma politica del M5S del quale è Appendino a fare parte, non la procura che indaga sui fatti del 3 giugno. O anche questa è una speculazione?

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