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VIETNAM A MONTECITORIO
Un emendamento inutile di una deputata inutile scatena i franchi tiratori. Ormai è guerriglia.
di GIUSEPPE TURANI | 08/06/2017
L’unico aspetto divertente nella morte della legge elettorale mai nata è che è caduta quasi per colpa del deputato più inutile e improbabile di tutta la legislatura, la bionda Michaela Biancofiore. Di essa non sono noti contributi di qualche rilievo alla legislazione nazionale, però aveva presentato un emendamento per sistemare in modo diverso i collegi della sua zona (Alto Adige). In commissione tutti avevano detto che quella roba era inutile e che l’emendamento Biancofiore andava rigettato in aula, insieme a molti altri, di analoga importanza. Un lavoro quasi di routine, prima di arrivare alle questioni vere.
Ma poiché il diavolo si nasconde nei dettagli questa volta è sbucato fuori proprio lì, e l’emendamento di Michaela, che doveva essere liquidato in quattro secondi, ha ottenuto invece l’approvazione.
Scandalo e mistero. Lo scandalo dura ancora adesso, il mistero invece si è dissolto in pochi secondi grazie a un meraviglioso errore tecnico. Il voto era segreto e in questo caso il tabellone della Camera colora tutte le caselle dei votanti di azzurro. Invece per qualche secondo il tabellone ha denunciato la situazione vera, come nel voto palese. Qualche macchia verde (approvazione) fra le fila del Pd e un bel macchione verde nei banchi dei 5 stelle. Tradimento.
Il relatore Pd della legge, a questo punto, perde la pazienza e dà il funebre annuncio: “La legge elettorale è morta”. E, aggiunge, dei 5 stelle non ci si può fidare. In sostanza, il “patto a 4” (Pd, Forza Italia, 5 stelle e Lega) non esiste più. Ognuno va per la sua strada. E non ci sarà una nuova legge elettorale. Impossibile capire che cosa può accadere.
Se questa è la fine della seconda Repubblica, va detto che finisce nel ridicolo e per colpa di un comico (Grillo) su una questione di nessuna importanza.
I maligni sostengono che i 5 stelle hanno tirato il loro siluro perché i deputati non vogliono andare a votare, contrariamente a quello che dicono. Molti di loro sanno che non entreranno nemmeno più in lista e quindi vogliono stare seduti su banchi del Parlamento fin che si può. Grillo li ha usati per fare il primo giro di giostra, ma adesso sente di essere vicino al governo (è matto) e vuole in lista gente un po’ più decente di quella massa di disoccupati e nullafacenti che lo ha accompagnato fino a ora. Il siluro, insomma, sarebbe stato una semplice mossa di autodifesa, ma anche di attacco: far capire a Grillo e a Casaleggio che loro, i deputati, non sono scarpe vecchie che si buttano via quando arriva nei negozi il nuovo modello. Probabilmente anche i voti degli altri “franchi tiratori” hanno la stessa motivazione: un fortissimo attaccamento alla propria poltrona.
Il tramonto della seconda Repubblica, e questo si sa, comporta anche il tramonto di almeno 200-250 deputati, che dovranno rimanere a casa a occuparsi delle loro famiglie. Una massa di disperati pronti alla guerriglia parlamentare a oltranza, pur di rimanere dove sono.
Non si può escludere, quindi, che nelle prossime settimane il Parlamento si trasformi davvero in una sorta di Vietnam, con imboscate di ogni genere, fino a renderlo quasi inservibile.
E’ per questo, forse, che è cominciata a girare un’ipotesi bizzarra: rapido decreto Gentiloni per sistemare le leggi elettorali esistenti e poi subito al voto per fuggire da un Parlamento che fra grillini disperati, bersaniani sull’orlo di una crisi di nervi, peones senza santi in paradiso, sta diventando sempre più simile a una corte dei miracoli, con gente che urla e che si strappa le vesti.
Voci vere, voci false? Non si sa. Anche perché tutti, in un modo o nell’altro, devono fare i conti con un mite, ma determinato, signore che sta sul colle più alto di tutti: Mattarella.
(Da "Tiscali.it" dell'8 giugno 2017)
TENTATIVO DI COLPO DI STATO!
Prima che lo dica Renzi, lo dico io e, se volete, lo dobbiamo dire tutti, condividendo a tempesta. Tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017, c'è stato un vero e proprio tentativo, fallito unicamente per fortunate coincidenze e per la presenza di ottimi magistrati alla Procura romana, di colpo di Stato. Il tentativo di arrestare il padre di Renzi, senza neanche uno straccio di prova o di indizio, alterando verità, intercettazioni e prove, cercando di coinvolgere i massimi gradi di Esercito e Carabinieri, puntando in maniera evidente alla destabilizzazione del governo e del parlamento, delle istituzioni militari, reca nomi e cognomi: una importante fetta dell'arma dei Carabinieri, chiaramente infedele e deviata, alcuni magistrati, giornalisti. Spero ci sia qualcuno che voglia aprire al più presto un ' indagine parlamentare per tagliare alla fonte queste mani golpiste, e spero ci sia un giudice in grado di fare quello che va fatto. Incriminare ed arrestare tutti i coinvolti, a partire dal magistrato, con l'accusa di alto tradimento e cercare e trovare i padrini politici di questa operazione. http://www.repubblica.it/…/una_chat_inchioda_scafarto_ho_b…/
su
mi sa che gli inutili siete VOI !
Detto da te votante da sempre pregiudicati ahahahahah
In questo momento, pm610 ha scritto:Detto da te votante da sempre pregiudicati ahahahahah
infatti tu voti mafia+sacra corona +ndragheta+camorra !
già tu lo sai te lo han detto quelli citati sopra vero...
13 minuti fa, monello.07 ha scritto:infatti tu voti mafia+sacra corona +ndragheta+camorra !
coerenza grillini si dice una cosa e poi si fa tutto l'opposto... FIDATEVI DI ME ahahahahah
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Inviata
Quando pezzi delle forze dell'ordine complottano per far cadere i governi,. e pezzi della magistratura scendono in politica a fianco di movimenti eversivi, la democrazia è in grave pericolo.
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