TeleRenzi ?? Ahahahaha, solo per il Bufalaro Fosforo !!

I 5 stelle, “portavoce” ed affiliati alla setta, hanno scoperto una nuova Bibbia alla quale abbeverarsi e dalla quale attingere incontrovertibili verità, da scagliare addosso agli infedeli che osano non  abbracciare la loro stessa fede, specialmente se rappresentano il PD o ne sono simpatizzanti ed elettori.

Dopo il sacro blog, che è di Grillo ma non è di Grillo, dopo il Fango quotidiano, la nuova Bibbia  si chiama Report. Un programma che aveva una solida tradizione di inchieste serie, si sta “travaglizzando” (mi si perdoni l’orribile neologismo, ma credo che renda l’idea) sempre più. Che ha deciso di usare a tutto spiano la macchinetta del fango.

Pessina costruzioni  acquisisce commesse, in Italia e all’Estero? Ecco che parte il collegamento con l’acquisizione de L’Unità. Prove o indizi seri?  Nessuno. Ma che importa! La cosa importante è seminare il dubbio, il sospetto da dare in pasto all’antipolitica.

E poi, cosa c’è di meglio che seminare dubbi e sospetti di malaffare, a vantaggio dell’industria farmaceutica, sui vaccini? Sbaglio o è la posizione di Grillo e dei suoi seguaci? Ovviamente, niente di scientifico, ma anche qui una bella manciata di fango, insinuare il dubbio, il sospetto di un grande complotto ordito dalla comunità scientifica mondiale a vantaggio di big pharma.

Per carità, lungi da me l’idea di santificare l’industria farmaceutica, che certamente ha spesso comportamenti molto discutibili (attività di “comparaggio”con i medici, lo scandalo dei costi dei farmaci anti HIV che molti paesi africani non riescono a fornire ai loro concittadini, lo scandalo dei costi dei farmaci anti epatite C che molti italiani sono costretti ad acquistare in India ,anche se su questo tema il Governo è intervenuto – etc.): ma non bisogna dimenticare che molti farmaci innovativi ed in grado di guarire da gravi patologie derivano dalla ricerca finanziata dall’industria farmaceutica.

Sulla presunta tangente ENI, poi, la campagna di Report dura da anni. Ovviamente nessuno sa ancora se si tratti di tangenti o di  mediazione (credo che il confine tra la corruzione internazionale e la lecita attività di lobbyng si piuttosto sottile), la Magistratura sta indagando (credo da anni). Ma Report ha già la sua verità, nel tentativo forse di tirare dentro anche Descalzi, che ha il torto di essere stato nominato da Renzi alla guida del  colosso petrolifero (di cui era il numero 2).

E poi, ancora, come non tirare dentro ad una bella inchiesta anche Roberto Benigni? Benigni, già idolo della sinistra, ha avuto l’impudenza di schierarsi per il Sì al Referendum del 4 dicembre. Ed il regime, stampa e TV dominati dalle opposizioni, non glielo perdonerà mai. Ed allora via con una bella inchiesta, seminare il dubbio, il sospetto che Benigni abbia sperperato soldi  pubblici. Insomma,  “mordi con calunnie, resteranno le cicatrici”.

E nel Barbiere di Siviglia non si descrive la calunnia come un venticello…? E, puntualmente, i 5 stelle e Travaglio si ergono a paladini della libertà di stampa. Loro? Gli stessi che hanno istituito la rubrica del “giornalista del giorno” da additare al pubblico ludibrio? Gli  stessi che hanno segnalato all’Ordine un elenco di giornalisti sgraditi (che “diffamano il movimento)? Gli stessi che inseguono il Direttore del TG1 accusandolo di essere fazioso e renziano? Gli stessi (Grillo) che parlavano solo con i giornalisti stranieri perché gli italiani erano contro il movimento? Gli stessi che accusano continuamente la grande stampa, anche perché non fa cenno delle “clamorose inchieste” e dei “clamorosi scoop” del giornaletto diretto da Travaglio?

E Fico, Presidente della Commissione di vigilanza RAI, che invita i cittadini a non pagare il canone se dovessero chiudere Report? Questi grillini hanno proprio un gran senso delle Istituzioni! Ma certamente la Rai non sospenderà Report, ci mancherebbe. Allora il rimedio contro la  macchina del fango è uno solo: la querela. Benigni ha fatto sapere che querelerà. Mi auguro che lo facciano subito anche Bonifazi ed il PD. Che lo stesso faccia Renzi (anche nei confronti di Di Maio che ha parlato di Renzopoli).

I 5 stelle giocano sporco, usano il metodo dell’insulto e delle accuse fasulle (tipo il Pd partito di mafiosi), delle fake news, etc. E allora, oltre ad una legge contro le bufale in rete, servono le querele. Travaglio sostiene che non gli hanno fatto paura Berlusconi, Dell’Utri, Previti. E quindi non gli fa certo paura il “bulletto” di Rignano. A parte che è ridicolo che Travaglio accusi Renzi di essere un bulletto, come quando D’Alema lo accusava di essere arrogante. E non perchè la personalità di Renzi non possa prestarsi a simili considerazioni (Renzi non è certo un esempio di umiltà!). Ma per il pulpito da cui viene la predica. Travaglio che definisce Renzi bulletto e D’Alema che lo
definisce arrogante, ricordano la storia del  bue che dà del cornuto all’asino.

Ma avete visto Travaglio in TV? Ha sulle labbra un perenne sorrisino, che è di scherno quando parlano gli altri ed è di autocompiacimento narcisistico quando parla lui. Travaglio dimentica che, nonostante gli idioti paragoni di certi giornalisti e di certi politici (anche ex compagni di Partito), Renzi non è Berlusconi: non è ricco (con un’origine oscura della sua ricchezza), non ha affari ed intrallazzi, non necessita di leggi ad personam, non organizza “cene
eleganti”. E Renzi non è Dell’Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. E non è Previti, che comprava sentenze per conto di Berlusconi (per di più, Travaglio e' stato condannato per diffamazione nei confronti di Previti).

Quindi Travaglio stia attento alle querele di Renzi, anche se da bulletto (lui si!) e pur di servire la causa della Casaleggio si appenderà le condanne come medaglie, ergendosi a martire della libera stampa.

E poi, è proprio vero che in Italia  il regime è rappresentato dalle opposizioni. Le TV mediaset (che seguo per più di tre minuti solo se trasmettono qualche partita di calcio) sono, direi ovviamente, berlusconian-leghiste; La7 è quasi monopolio del Fango quotidiano, e quindi dei 5 stelle, con il contorno di qualche bersanian-dalemiano ( giovedì 20 aprile ho seguito per una decina di minuti Piazza pulita: c’era Matteo Richetti intervistato da Padellaro (difensore d’ufficio di Report) e da Damilano (che ovviamente attribuiva e Renzi ogni malefatta, compresa la brutta storia del
depotenziamento dell’ANAC).

Rai tre è il “regno” di Bianca Berlinguer e di Lucia Annunziata, che, pur di colpire il PD (la  Annunziata anche con Huffington Post) lisciano il pelo ai grillini. Ma la TV non era stata  “renzizzata”? Per carità, io non desidero certo una TV ed una stampa di regime, ma mi piacerebbe un maggiore equilibrio. Per il  resto, per fortuna abbiamo il
telecomando e ognuno di noi può scegliere  i programmi che vuole seguire. E mi pare che i talk show non godano di ottima salute.

Infine, un breve cenno a Bersani e MDP. Bersani dice che chi lo critica è un “***”? Mi iscrivo alla  categoria! Le  dichiarazioni di Speranza e di Bersani, pochine e sbiadite, per la verità, dimostrano che continuano ad avere un solo bersaglio e che sono assolutamente incapaci di prendere voti dall’astensione e dai 5  stelle, ma solo di sottrarre qualche voto al PD.

Non c’è che dire: un vero capolavoro  politico, tattico e strategico. Forse Bersani s’illude di allearsi con Grillo, che lo chiamava “Gargamella”? Bersani pensa che Grillo sia più “di sinistra” di Renzi? Io temo, piuttosto, che avranno difficoltà a superare la soglia di sbarramento e quindi serviranno su un piatto d’argento le chiavi del Paese ai grillini o alla destra. Complimenti e saluti !!

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