Più che un editoriale, una pagina di storia

Più che un articolo, una pagina di Storia. Così definirei l'editoriale di oggi del  Fatto Quotidiano. Assolutamente imperdibile. Da leggere attentamente, meditare e poi archiviare sul disco rigido a futura memoria. Oggi il direttore trae spunto dall'ennesima prescrizione dopo condanna per l'ennesimo gravissimo reato, per fare il punto sulla carriera delinquenziale del (quasi) impunito Berlusconi: 4 assoluzioni (3 con formula dubitativa), 2 proscioglimenti, 18 archiviazioni, 9 prescrizioni, una condanna definitiva, due processi ancora in corso. Facile immaginare, scrive Marco Travaglio, quanti anni di galera (non di servizi sociali) avrebbe collezionato in un altro Paese: uno a caso tra quelli (tutti) che non conoscono strane usanze tribali come la prescrizione eterna e le amnistie e gli indulti à gogo. Mentre qui in Italia B. è diventato il più grande prescritto della storia non solo per la giustizia ma anche per l'informazione, dunque per la memoria degli italiani. Tant'è che Forza Italia - fondata da un pregiudicato pluriprescritto e da un attuale detenuto per associazione mafiosa - continua a raccogliere il 12-13% dei consensi... e viene indicata dal capogruppo Pd Luigi Zanda e dal ministro Carlo Calenda come il principale interlocutore del centrosinistra per una grande coalizione democratica che, al prossimo giro, salverà l'Italia e l'Europa dai barbari populisti.  

Fin dai suoi primi passi nel giornalismo Travaglio si segnalò per la sua capacità di raccontare prima di tutto i fatti, con straordinaria precisione, completezza, obbiettività. Il maestro Montanelli, che non usò mai il computer ma sempre e solo la mitica Olivetti, usava il suo allievo prediletto come database. Dal suo maestro Marco apprese due grandi virtù: la capacità di inquadrare alla perfezione i personaggi e la sottile arte dell'ironia che rende vieppiù godibili i suoi articoli e i suoi libri e di cui ci offre un saggio nelle ultime righe dell'editoriale di oggi. Una pagina di Storia, una pagina nera, una pagina vergognosa, che però il grande giornalista riesce a farci chiudere con un sorriso.

https://infosannio.wordpress.com/2017/04/21/silvio-prescrizioni-di-marco-travaglio/

 

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2 messaggi in questa discussione

Il bufalaro seriale fosforo31 mi spiega cosa ci azzecca la prescrizione con 4 sentenze di ASSOLUZIONE, 18 ARCHIVIAZIONI, 2 PROSCIOGLIMENTI?

Il bufalaro seriale fosforo31 si faccia pure aiutare dal cabarettista Travaglio.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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Va bene, accontentiamo il pedante docgalileo, ignoto fan del cabarettista e tappetaro Berlusconi,

2 ore fa, docgalileo ha scritto:

Il bufalaro seriale fosforo31 mi spiega cosa ci azzecca la prescrizione con 4 sentenze di ASSOLUZIONE, 18 ARCHIVIAZIONI, 2 PROSCIOGLIMENTI?

Il bufalaro seriale fosforo31 si faccia pure aiutare dal cabarettista Travaglio.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Va bene, accontentiamo il pedante docgalileo, anonimo e forse anche pentito fan del noto cabarettista e venditore di scope Berlusconi, e alleghiamo una E.C. al post precedente:

Errata: per fare il punto sulla carriera delinquenziale del (quasi) impunito Berlusconi

Corrige: per fare il punto sulla carriera giudiziaria e delinquenziale del (quasi) impunito Berlusconi

Ricordo anche al pedante che nel paese di Pulcinella e della giustizia colabrodo la differenza tra una archiviazione e un insabbiamento a volte è puramente formale. Un esempio potrebbe essere il procedimento per traffico di droga a carico del Delinquente, di cui parlano Travaglio e Gomez:

Il 30 maggio 1983 la Guardia di Finanza di Milano, che sta controllando i telefoni di Berlusconi nell’ambito di un’inchiesta su un traffico di droga, redige un rapporto investigativo in cui si legge: “E’ stato segnalato che il noto Silvio Berlusconi finanzierebbe un intenso traffico di stupefacenti dalla Sicilia, sia in Francia che in altre regioni italiane (Lombardia e Lazio). Il predetto sarebbe al centro di grosse speculazioni in Costa Smeralda avvalendosi di società di comodo aventi sede a Vaduz e comunque all’estero. Operativamente le società in questione avrebbero conferito ampio mandato ai professionisti della zona”. Per otto anni l’indagine, seguita inizialmente dal pm Giorgio Della Lucia (poi passato all’Ufficio istruzione, da anni imputato per corruzione in atti giudiziari insieme al finanziere Filippo Alberto Rapisarda, ex datore di lavoro ed ex socio di Marcello Dell’Utri) langue, praticamente dimenticata. Alla fine, nel 1991, il gip milanese Anna Cappelli archivierà tutto.

http://www.terzoocchio.org/documenti/biografia_berlusconi/

 

 

Modificato da fosforo31

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