Islanda, sì alla legge sullʼuguaglianza di paga tra uomini e donne. Avanti anni luce...

Una grande vittoria per l'attivista Frida Ros Valdimarsdottir, che da anni porta avanti questa battaglia. Nell'ultimo sciopero le donne islandesi hanno lasciato tutte il lavoro due ore e mezza prima della fine dell'orario quotidiano, tempo che grosso modo era calcolato come l'equivalente della differenza retributiva a pari qualifica a vantaggio dei colleghi maschi. E così alla fine il Parlamento islandese ha approvato la legge sull'uguaglianza di paga tra uomini e donne che è già operativa.

La piccola Islanda ha qualcosa da insegnare al mondo: è il primo paese dove è in vigore una legislazione dura e coercitiva, la quale obbliga tutti i datori di lavoro privati e pubblici a provare che donne e uomini ricevono la stessa retribuzione a parità di qualifica. E la legge non è solo teorica: il controllo della sua applicazione è affidato alla polizia, alla tributaria e al limite allo Squadrone vichingo, il reparto scelto delle forze dell'ordine. "Il problema e la discriminazione esistono ancora”, aveva detto la signora Valdimarsdottir, seguita da Yrsa Sigurdardottir e Gerdur Kristny, le due più famose scrittrici locali: "E le aziende e i poteri pubblici tendono ad affidare alle donne lavori meno qualificati".

In Italia una cosa del genere avverrà mai?

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

10 messaggi in questa discussione

Mi pare che ciò valga anche in Italia, sia nel pubblico che nelle professioni.
Se qualcuno sa del contrario porti le prove, ad esempio, che un insegnante donna prende meno di un maschio, o che la parcella di una avvocata ha una tariffa inferiore a quella di un avvocato.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Che il salario sia uguale non fa una piega ma (c'é sempre un ma) la donna può fare lo stesso lavoro,anche se fisicamente pesante,come richiesto all'uomo?

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

In Italia, sulla carta è già così alenemir, non sulla carta insomma

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

patti kiari,  amicizia lunga: quando mi venne la velleità di lavorar x conto mio, indipend dalla famiglia, ai dat/lav kiesi ed ottenni parità stipendio con un ragazzo assunto assieme a me poiké 8 ore lavoravo io ed altrettante lui;  se nn l'avessero concesso, me ne sari andata: in arretrato col lavoro nn ero io ergo loro interesse tenermi e poiké ero qualif, il rapporto lavorativo durò finkè nn volli esser di nuovo libera del mio tempo.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
6 ore fa, uvabianca111 ha scritto:

patti kiari,  amicizia lunga: quando mi venne la velleità di lavorar x conto mio, indipend dalla famiglia, ai dat/lav kiesi ed ottenni parità stipendio con un ragazzo assunto assieme a me poiké 8 ore lavoravo io ed altrettante lui;  se nn l'avessero concesso, me ne sari andata: in arretrato col lavoro nn ero io ergo loro interesse tenermi e poiké ero qualif, il rapporto lavorativo durò finkè nn volli esser di nuovo libera del mio tempo.

non capisco

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

sono anche in pochi, se non si aiutano si mettono solo nei guai

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

se scipero io non ho più un lavoro...viva 1000 volte l'Islanda!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

In Italia siamo lontanissssimiiiiiiii

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
16 minuti fa, ozu1980 ha scritto:

non capisco

eppure ho scritto in maniera esaustiva o anke tu, come altri, hai problemi con le k?

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio

Crea un account

Non sei ancora iscritto? Registrati subito


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.


Accedi ora