Caro Monello, la rassegnazione...

Caro Monello, la rassegnazione è un sentimento che non mi appartiene, eppure ti dico che qui ormai ci tocca sperare solo in un miracolo, in un grosso miracolo. Ovvero in un improbabile scatto d'orgoglio di un popolo che ha dimenticato (o gli han fatto dimenticare) di essere "sovrano" (e forse perfino di essere popolo). Ma io, purtroppo, non credo ai miracoli (per la verità non ci credevo neppure da ragazzo, quando ero cattolico praticante, con la sola ed unica eccezione della Risurrezione di Gesù).

Non bastavano il martellamento mediatico, la tv di stato, Mediaset e Sky schierate per il Sì con tutti i giornaloni (e i giornaletti come l'Unità). Non bastavano le lettere e i volantini a 8 pagine inviati a milioni di italiani all'estero e a decine di milioni di famiglie. Per inciso, nel nostro condominio siamo in 20, ma proprio ieri ne ho prelavato un blocco di una quarantina dalla cassetta per la pubblicità (questi del Sì non badano alle spese, e li posso capire visto che hanno JP Morgan e i poteri forti alle spalle) e l'ho immediatamente destinato alla raccolta differenziata come pubblicità ingannevole.  Non bastava la più smaccata manovra finanziaria elettorale di tutti i tempi. Non bastavano il contratto dei metalmeccanici (sbloccato a 8 giorni dal voto) e quello degli statali (sbloccato, dopo quasi 10 anni di attesa, a 4 giorni dal voto, e chi crede a una pura coincidenza può anche credere che la Boschi sia una statista). Non bastavano il Sì (a mezza bocca) di Santoro e quello (last minute e a naso turato) di Prodi. Un inciso: la delusione è grande ma ampiamente compensata. Mi arrovellavo da anni, oggi ho finalmente capito perché Santoro si calò le brache davanti al Delinquente nella famosa puntata di Servizio Pubblico, e ho finalmente capito perché Prodi non realizzò in nessuno dei suoi due governi i due punti salienti del suo programma: la legge sul conflitto d'interessi e la riforma del sistema televisivo. Oggi ho finalmente capito che MICHELE SANTORO E ROMANO PRODI SONO DUE GRANDISSIMI IPOCRITI, DUE TRADITORI DELLA SINISTRA E DELLA COSTITUZIONE, DUE UOMINI DELLA CASTA. Non bastava nemmeno il pacchiano spot per il Sì inserito direttamente nella scheda elettorale sotto forma di un quesito referendario scritto apposta per accalappiare i polli e i disinformati.

Credimi, caro Monello, non bastava tutto questo a togliermi la speranza. Purtroppo proprio ieri, giorno dedicato a Sant'Andrea, è accaduto un fatto incredibile ma purtroppo inequivocabile e illuminante, riguardante, in parte, la sfera privata. Non è accaduto a me ma a mia moglie, cattolica praticante. Da ieri mia moglie è sconvolta. Perfino lei, che è molto più testarda di me, dopo quanto le è accaduto ha perso ogni speranza di vedere sottratta alle grinfie dei traditori e degli abusivi la nostra bella, la nostra amata Costituzione nata dalla Resistenza.

Ne riparleremo dopo la sconfitta.

Saluti

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2 messaggi in questa discussione

ciao fosforo anch'io ieri ho capito che il SI vincerà alla grande grazie ai voti degli italiani all'estero in un modo o nell'altro, dei vari bonus elettorali, dei tanti spot televisivi tutti a favore del SI e non solo in RAI, tutti i giornalai e giornalettai  schiavi del potere e della pagnotta, dei depliant inviati sia all'estero che in Italia x sponsorizzare il SI e anche con metodi non proprio democratici come abbiamo visto su LA7 dove x il SI c'erano le foto di persone normali mentre x il NO le foto di Berlusconi, D'alema, Brunetta, Salvini ma, guarda caso poi non comparivano ne Di maio ne Di battista, infine la campagna contro il M5S che porta molti a votare NO come l'ultima di quel sindaco che spacciavano x grillino mentre è stato eletto con una lista civica e non sappiamo neanche da quale partito era sostenuto che potrebbe essere uno qualsiasi tranne il M5S che non fa accordi con nessuno. Io più che rassegnarmi aspetto con interesse il 5 Dicembre x sputtanare tutti quelli del SI considerato che con la vittoria del SI non cambiera nulla x i poveri e i disoccupati e x gli altri ?.

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quattro anni fa ... penso poco sia cambiato

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