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9 ore fa, mark525 ha scritto:“Ma quali migranti, aiutate questi italiani!”. Tuona Salvini, accomodato sulla sua poltrona di europarlamentare (o più probabilmente in qualche salotto televisivo) mentre la neve, il terremoto e le esondazioni devastano il centro Italia. Il twittarolo leghista brucia sul tempo gli altri sciacalli professionisti, la sua alleata Giorgia Meloni e i suoi partenti-serpenti del Movimento 5 Stelle (che poi recupereranno con gli interessi).
Lo schema? Sempre lo stesso. Chi soffre oggi? Non c’è dubbio: i cittadini delle zone terremotate, colpiti da un sisma che non sembra voler finire mai e da un’ondata di neve e ghiaccio che non si vedeva da trent’anni. Bene, allora, mentre i soccorritori-eroi sono ancora al lavoro, mentre inforcano gli sci per arrivare nelle zone più impervie e isolate, mentre la politica si dovrebbe stringere intorno alle sue istituzioni per dare loro forza e credibilità davanti ai cittadini disorientati, davanti a tutto questo ecco che gli sciacalli entrano in azione. Troppo succosa la preda per tirarsi indietro: lucrare sulla sacrosanta rabbia delle persone colpite dal cataclisma per alimentarne il rancore, per moltiplicarne la paura e, ovviamente, per sparare a zero contro il governo. Si tratti del terremoto, del terrorismo, dell’immigrazione, delle banche, dell’economia, del lavoro: lo schema dello sciacallo è sempre lo stesso.
Ci dicono che oggi Matteo Salvini sarà nelle zone terremotate. Porterà il suo indegno show mediatico là dove la gente soffre di più. Dove non c’è corrente elettrica, dove le persone sono chiuse dentro casa perché la neve non gli consente di scappare. Dove i morti vengono estratti dalle stanze di un albergo. Lì oggi arriverà Salvini con il suo carrozzone, a intralciare i soccorsi. A intercettare gli sfoghi della gente disperata, dei sindaci arrabbiati, magari a favore di telecamera. A fare qualche foto in cui sembra che stia dando una mano. Insomma, a fare campagna elettorale sulle tragedie. Che è l’unica cosa che sa fare.
GNAMMMETEEEEEEE!!
Hotel Rigopiano, quel vecchio processo per *** edilizio solo 2 mesi furono assolti…
Processo concluso lo scorso novembre: il pm sostenne la corruzione per l’ampliamento della struttura oggi colpita dalla slavina. Per i giudici di primo grado il fatto non sussiste, ora i reati sono prescritti..
Il sospetto di un *** edilizio e un processo per corruzione conclusosi con l’assoluzione di tutti gli imputati perché “il fatto non sussiste”: è questo il prequel della tragedia che si è verificata alle pendici del Gran Sasso, a causa di una slavina – si sospettano morti tra gli ospiti e il personale – abbattutasi sull’hotel Rigopiano, nel comune di Farindola. La vicenda ha inizio nel 2008, quando il pm della procura di Pescara, Gennaro Varone, sulla base di indagini e intercettazioni telefoniche nell’ambito di un’inchiesta denominata Vestina, ipotizzava un passaggio di denaro e posti di lavoro in cambio di un voto favorevole per sanare l’occupazione abusiva del suolo pubblico.
La presunta corruzione e l’assoluzione dell’ex sindaco
Il presunto *** riguardava proprio l’ampliamento della struttura, che in origine era un casolare, per la realizzazione dell’attuale hotel a quattro stelle, gestito dalla società Del Rosso e in seguito ceduto alla Gran Sasso Resort. A processo, nel 2013, finirono sette persone tra cui l’ex sindaco del paesino in provincia di Pescara, Massimiliano Giancaterino, il suo successore alla guida del comune Antonello De Vico e all’epoca consigliere comunale. Inoltre rimasero coinvolti i due ex assessori Ezio Marzola e Walter Colangeli, l’ex consigliere Andrea Fusaro e gli imprenditori Paolo Marco e Roberto Del Rosso.
fatto oggetto del processo risale al 2008. Secondo l’accusa, l’allora sindaco, assessori e consiglieri avevano votato a favore della delibera del 30 settembre di quell’anno finalizzata a “sanare l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte della società Del Rosso”, è scritto in un articolo del Centro di pescara dell’epoca, in ‘area fino ad allora adibita a pascolo del bestiame e compresa in un’area naturalistica protetta. Scrive Lacerba (giornale locale di Penne), citando la procura, che “l’autorizzazione a sanatoria si basava sul presupposto che detta occupazione non costituisse *** edilizio per mancata, definitiva trasformazione del suolo”. Secondo quanto sosteneva il pm, Giancaterino e De Vico in cambio della delibera avrebbero incassato la “promessa di un versamento di denaro destinato al finanziamento del partito” di appartenenza (il Pd) e, in particolare, il secondo avrebbe ottenuto “il pagamento di 26.250 euro” che, dice ancora l’accusa, andava ad “adempimento parziale di un debito pregresso ma inquadrabile nel rapporto corruttivo”.
“Soldi per il partito e assunzioni nel resort”
Il pm sostenne inoltre che come merce di scambio per quella delibera favorevole, i consiglieri e gli assessori del tempo avessero ottenuto dai titolare della società Del Rosso anche “assunzioni preferenziali per i propri protetti”. L’ex sindaco di Farindola nel corso del processo aveva sempre respinto l’accusa di corruzione, ottenendo ragione dal giudice che lo scorso novembre ha emesso la sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”. Il reato era comunque prescritto già nell’aprile del 2016, ragion per cui questa sentenza non potrà essere appellata. Le motivazioni della sentenza non sono state ancora depositate.
FONTE: http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/hotel_rigopiano_processo-220
Lettera di Giampiero Mughini a......
Caro SCIACALLO, ( direi per nulla caro ) nel rimanere imbambolato innanzi alla tragedia e al dolore che stanno vivendo tanti nostri connazionali che abitano lì dove gli Appennini sono più feroci, speravo che non ci fosse nessun *** ad alzare alto il ditino nel lamentare che “i soccorsi” sono arrivati in ritardo.
Lo speravo per un fatto di discrezione, perché sempre scelgo il silenzio innanzi a vette così alte di sofferenza. E invece vedo che, chi per *** chi per raccogliere qualche voto di disperati, non mancano questi signori che la sanno lunga, tanto lunga che se fosse per loro la natura non ci farebbe mai un baffo.
Mai un baffo. 40000 scosse di terremoto in pochi mesi, la neve che scende giù sino a fare muri bianchi alti tre metri, le strade in mezzo alla montagna da cui non passa neppure un monopattino, l’elettricità spezzata via a centinaia di migliaia di famiglie, un albergo a quattro stelle travolto in un istante. Niente, cosucce da niente.
VALANGA DI NEVE SU UN HOTEL A RIGOPIANO 8
Questi che la sanno lunga lo sanno come prevenire le tragedie, come mettere le mutande ai terremoti, come far sì che l’elettricità resti nei secoli a disposizione dell’uomo. Non hanno pudore nel reputarsi più forti della natura, un pugile che non c’è campione al mondo dei pesi massimi capace di affrontarlo.
Non hanno pudore di se stessi. Non hanno pudore dei morti e di chi sta morendo di freddo. Non portano rispetto alle migliaia di italiani accorsi in elicottero o sugli sci a parare le sofferenze. Cialtroni.
Giampiero Mughini
il shiny è uno degli sciacalli che girano nei forum...
Amici, gli SCIACALLI hanno trovato il colpevole...
MA IL LORO LINCIAGGIO MEDIATICO NON RIUSCIRÀ FINCHÉ CI SIAMO NOI!!!!!!
Salvini e Di Maio #statesereni# !
Spero che i terremotati li prendano a calci !
(metaforici)lo stato ha gestito ottimamente l'emergenza!
SEI D'ACCORDO? NEI COMMENTI SCRIVI :
"VERGOGNA"
Eheheheheh
Brucia la verità, vero Povero Mangiapanini?
Non esiste fato o destino davanti a precise responsabilità.
Per ricordarvi queste imprudenze, leggerezze e oggettive responsabilità ci penseranno i sopravvissuti
Brucia è vero , ma a te povero grullo maldestro... dai che poi i bruciori passano...ma tu ci sei abituato dai tempi del pregiudicato berlosco tuo mentore
Questa volta sono pienamente d'accordo con te, Mark, e pure con quel supponente e antipatico di Mughini. C'era Salvini a 8 e mezzo, trasmissione che quando posso seguo volentieri, ma ieri ho resistito alla nausea meno di 2 minuti. Ma come si fa a fare una speculazione politica, a sciacallare senza pudore, mentre ci sono decine di persone che lottano tra la vita e la morte sotto una montagna di macerie e di neve e altre persone che rischiano la vita per salvarle? Ho appreso pochi minuti fa che ne hanno salvate 8. Che meravigliosa notizia! Che eroi i soccoritori! Questa notte pensavo ad Alfredino Rampi, quel bambino di 6 anni caduto in un pozzo che tenne l'Italia con il fiato sospeso per giorni. Accorse pure il presidente Pertini sul posto a incoraggiare i soccorritori. Ricordo che un volontario di esile corporatura si calò nel pozzo, molto stretto, ma non ebbe fortuna, lo tirarono su più morto che vivo, per Alfredino non ci fu nulla da fare. Eppure, nonostante la tragedia e il dolore, quello fu un momento di unità per il Paese, uno dei rari. In questi casi bisogna unirsi, non dividersi. Bisogna incoraggiare, non criticare. Lo capisce anche un bambino, non quella bestia di Salvini. La lotta contro le forze del Caso e della Natura è già impari, se poi ci si mettono pure gli sciacalli... Ora bisogna solo moltiplicare gli sforzi e l'eroismo, ci potrebbe essere qualche altro vivo lì sotto. Speriamo.
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Inviata
COndivido con lei, le tragedie fanno gola agli sciacalli
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