Due note comiche sulla giornata

Giornata politica movimentata quella di ieri. E allora sdrammatizziamola con un paio di note comiche.

La prima è senza dubbio sull'immagine, tragicomica, del vecchio Caimano che durante le dichiarazioni di Salvini al Colle è riuscito a tenere la bocca chiusa per un tempo per lui record di quasi 5 minuti. Per ritrovarlo in un silenzio simile, per lui quasi tombale, bisogna risalire all'ultimo intervento chirurgico, quando era sotto anestesia. Dopo la precedente e ingloriosa sceneggiata, Salvini ha ingaggiato il sarto del Quirinale per fargli cucire la bocca dell'alleato. Un'immagine inquietante, terrificante, quella del cabarettista messo nell'angolo (dagli elettori) e che per la prima volta non può fare la prima donna. Non c'è spettacolo più triste di un barzellettiere alla frutta cui hanno applicato la mordacchia. Mi ha ricordato certe figure mostruose dell'espressionismo tedesco. Un muso lungo da funerale, le mascelle e le mani serrate, le gote inceronate e plastificate, gonfie all'inverosimile per l'aria trattenuta che non trovava uscite: compresso nel suo doppiopetto scuro, Berlusconi sembrava quasi un kamikaze dell'Isis invecchiato nell'attesa di farsi esplodere.

La seconda nota comica è la solenne bastonatura inflitta  nel corso di Piazza Pulita dal filosofo marxista Diego Fusaro al povero Andrea Romano (Pd). L'ex dalemiano, poi montezemoliano, poi montiano, infine renziano, è un professore di storia moderna ed è o sarebbe addirittura uno studioso di Gramsci. Mal gliene incolse. Il giovane e brillante filosofo comunista lo ha mazzolato impietosamente su Gramsci e su Lenin. Al punto che alla fine, per fare finta di sapere qualcosa di sinistra, o semplicemente di sapere qualcosa, l'allievo di Montezemolo si è messo a parlare in russo. Infatti leggiamo su Wiki che in gioventù andò in Russia per studiare lo stalinismo. Da Baffone a Baffino per approdare a Renzino: un storia quasi commovente, se non fosse comica. In questo filmato trovate solo l'ultima parte delle randellate.

http://www.la7.it/piazzapulita/video/gramsci-e-il-dibattito-tra-andrea-romano-e-diegro-fusaro-19-04-2018-239696

 

Modificato da fosforo31

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13 messaggi in questa discussione

Le  Due note  del titolo  possono anche essere comiche ma qui ci sarebbe da piangere, questa legge elettorale è stata studiata apposta per garantire l'ingovernabilità, la legge è volutamente sbagliata, se ci fosse stata una legge  a doppio turno come in Francia queste cose non accadrebbero; visto però che una legge a doppio turno non sarebbe probabilmente costituzionale la nuova legge elettorale andrebbe fatta non con legge ordinaria ma con legge costituzionale; in pratica andrebbe modificato l'articolo uno della costituzione e aggiunto un nuovo articolo; attualmente l'articolo 1 dice questo: 

Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

andrebbe modificato così : 

Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione;  per quanto riguarda l'elezione di camera e senato la sovranità viene esercitata come da articolo .......  della presente costituzione

Articolo .......

per l'elezione  della camera e del senato in ognuna delle due camere la suddivisione dei seggi avviene così: I due partiti che alle elezioni prendono il maggior numero di voti vanno al ballottaggio, al vincitore del ballottaggio spetta il 55% dei seggi, al perdente il 20% dei seggi i rimanenti seggi vengono divisi percentualmente fra i partiti che non hanno preso parte al ballottaggio in base ai voti ottenuti

 

Una legge costituzionale di questo tipo garantirebbe PER SEMPRE in tutte le legislature la governabilità

dubito però che a molti partiti possa andare bene, a chi da sempre vive di "inciuci" e manovre di palazzo una legge  come questa rovinerebbe per sempre le "uova nel paniere"  (modo simbolico di parlare)

Modificato da etrusco1900

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Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione;  per quanto riguarda l'elezione di camera e senato la sovranità viene esercitata come da articolo .......  della presente costituzione 

quindi Non appartiene alla dx.

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35 minuti fa, wronschi ha scritto:

Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione;  per quanto riguarda l'elezione di camera e senato la sovranità viene esercitata come da articolo .......  della presente costituzione 

quindi Non appartiene alla dx.

Se vogliamo scherzare scherziamo pure; leggevo questa mattina i resoconti della giornata di ieri o perlomeno quello che è trapelato e mi sembra che ci siano doppi giochi, volontà di fare saltare le trattative, politici che stanno facendo di tutto per arrivare a un governo del presidente ,il governo di un "saggio" che probabilmente era proprio quello che si ripromettevano quelli che hanno studiato l'attuale legge elettorale.   La costituzione dice che il potere appartiene al popolo ma il governo di un "saggio" è proprio quello che la maggior parte del popolo sia di destra che di sinistra certamente non voleva

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2 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Se vogliamo scherzare scherziamo pure; leggevo questa mattina i resoconti della giornata di ieri o perlomeno quello che è trapelato e mi sembra che ci siano doppi giochi, volontà di fare saltare le trattative, politici che stanno facendo di tutto per arrivare a un governo del presidente ,il governo di un "saggio" che probabilmente era proprio quello che si ripromettevano quelli che hanno studiato l'attuale legge elettorale.   La costituzione dice che il potere appartiene al popolo ma il governo di un "saggio" è proprio quello che la maggior parte del popolo sia di destra che di sinistra certamente non voleva

Si ma la costituzione dice anche : FONDATA sul Lavoro, non su gli imprenditori che fuggono all'estero...

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3 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Le  Due note  del titolo  possono anche essere comiche ma qui ci sarebbe da piangere, questa legge elettorale è stata studiata apposta per garantire l'ingovernabilità, la legge è volutamente sbagliata, se ci fosse stata una legge  a doppio turno come in Francia queste cose non accadrebbero; visto però che una legge a doppio turno non sarebbe probabilmente costituzionale la nuova legge elettorale andrebbe fatta non con legge ordinaria ma con legge costituzionale; in pratica andrebbe modificato l'articolo uno della costituzione e aggiunto un nuovo articolo; attualmente l'articolo 1 dice questo: 

Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

andrebbe modificato così : 

Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione;  per quanto riguarda l'elezione di camera e senato la sovranità viene esercitata come da articolo .......  della presente costituzione

Articolo .......

per l'elezione  della camera e del senato in ognuna delle due camere la suddivisione dei seggi avviene così: I due partiti che alle elezioni prendono il maggior numero di voti vanno al ballottaggio, al vincitore del ballottaggio spetta il 55% dei seggi, al perdente il 20% dei seggi i rimanenti seggi vengono divisi percentualmente fra i partiti che non hanno preso parte al ballottaggio in base ai voti ottenuti

Una legge costituzionale di questo tipo garantirebbe PER SEMPRE in tutte le legislature la governabilità

dubito però che a molti partiti possa andare bene, a chi da sempre vive di "inciuci" e manovre di palazzo una legge  come questa rovinerebbe per sempre le "uova nel paniere"  (modo simbolico di parlare)

Egregio Etrusco, hai inquadrato benissimo il problema, ma non condivido la soluzione che proponi. Il Rosatellum in effetti si è rivelato essere la porcata che tutti (eccetto i tre partiti che l'approvarono a colpi di fiducia: Pd, Lega e FI) prevedevamo. Lo scopo malcelato era favorire le coalizioni a discapito dei partiti non coalizzati (in primis i 5s) e dei partiti minori. Solo per fare un esempio, tutti i voti dati alla Bonino (oltre 800.000 alla Camera) hanno mandato in parlamento solo candidati del Pd (9 o 10 deputati e 4 o 5 senatori secondo miei calcoli approssimativi). Se questa è una legge conforme alla Costituzione, allora Minniti è un capellone rasato a zero. I calcoli fantasiosi del mandante di Rosato, cioè Renzi (un incompetente dotato di molta fantasia ma che da anni non ne imbrocca una nemmeno per sbaglio) prevedevano che l'unica maggioranza possibile sarebbe stata Pd+FI, cioè il famigerato governo Renzusconi, al quale Andrea Scanzi ha dedicato un gustoso libro andato a ruba in campagna elettorale. Alla fine non c'è stato nessun vero vincitore ma un sicuro sconfitto: Renzusconi, per l'appunto. Orbene, la soluzione, sicura e definitiva, che proponi per il problema della governabilità è in sostanza un sistema molto simile all'Italicum (legge a suo tempo progettata dal solito Renzusconi a valle del patto del Nazareno). Ovvero un doppio turno nazionale con premio di maggioranza e ballottaggio tra i primi due partiti (singole liste, non coalizioni). Questo sistema fu bocciato dalla Corte Costituzionale (che bocciò pure il premio di maggioranza alla coalizione del Porcellum), quindi come giustamente scrivi servirebbe una modifica della Costituzione. Però credo che oltre all'art.1 andrebbe cambiato anche l'art.48 che sancisce che il voto dei cittadini è "eguale". Proviamo per esempio ad applicare, ex post, il tuo sistema ai risultati del 4 marzo. Al ballottaggio sarebbero andati il M5s e il Pd. Supponiamo che l'avrebbe spuntata il Pd. In questo caso con il 18,7% dei voti al primo turno il Pd avrebbe preso il 55% dei seggi, cioè la maggioranza assoluta e avrebbe governato da solo per 5 anni. Mentre il M5s, il primo partito al primo turno con il 32,7% dei voti, avrebbe dovuto accontentarsi del 20% dei seggi. É evidente che in questo caso un voto dato al Pd al primo turno non è affatto "eguale" ma molto diverso da uno dato al M5s. In termini di seggi, cioè di effettiva rappresentanza, ogni singolo voto dato al Pd varrebbe quasi quanto 5 voti dati al M5s (per l'esattezza 4,8). Ancora peggio sarebbe andata agli elettori delle liste escluse dal ballottaggio. Che nel loro insieme con il 48,6% dei voti avrebbero ottenuto il 25% dei seggi. Ovvero un voto a una di queste liste avrebbe pesato poco più di un sesto di un voto dato al Pd. Ora è vero che l'unico sistema che garantisce in modo rigoroso l'eguaglianza tra gli elettori è il proporzionale puro, senza premi di maggioranza e senza soglie di sbarramento, però le sproporzioni esemplificate sopra mi sembrano francamente inaccettabili in una democrazia parlamentare. Considera anche che il premio di maggioranza fu inventato da un certo Mussolini (con la famigerata legge Acerbo del 1923) e che dopo l'abolizione del Porcellum e dell'Italicum oggi esso è in vigore in soli tre paesi al mondo: Armenia, Grecia e San Marino:

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Majority_bonus_system

Esistono molti altri sistemi elettorali di tipo maggioritario, ma senza bonus di maggioranza, che garantiscono, almeno sulla carta, un miglior compromesso tra rappresentanza e governabilità. Personalmente propendo per un uninominale a doppio turno di collegio alla francese, magari contemperato da un piccola quota proporzionale per salvare l'art.48 (es. il 25% come nel vecchio Mattarellum, o anche meno). Questo sistema lega fortemente i candidati ai territori e costringe i  partiti a scegliere il migliore disponibile in ogni collegio (ben altro che le liste bloccate con gli amici e i figli di papà ai primi posti). Tra l'altro prevede che nei collegi in cui il terzo partito è abbastanza forte ci possa anche essere un ballottaggio a tre.  Sotto il profilo della rappresentanza questa mi pare una buona cosa per un paese con un sistema partitico tripolare come il nostro. D'altra parte ci sono buone garanzie di governabilità perché è ovvio che al secondo turno gli elettori di ciascun collegio tenderanno a concentrare i loro voti sui candidati dei partiti più votati al primo turno a livello nazionale. Saluti

Modificato da fosforo31

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Fondata  sul  lavoro ,   degli  prenditori   che  fino a  che  potevano   prendere  a   piene  mani  sfruttavano  gli  operai   ma   poi  (  la  scusa  era della  crisi creata  dai loro  simili )   se  ne   sono  andati  all'estero  portandosi  via  tutto...  in  quanto  alla  legge   elettorale   che  Etrusco   vorrebbe   mi  sembra   che  assomigli  tanto a  quella  bocciata  proprio da  loro   con  il famoso  referendum  ma  tant'è . Quella  del  Pd  tanto   denigrata  allora  e   il  ballottaggio  è stato  bocciato  dalla  Consulta  o  mi  sbaglio ?

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12 minuti fa, pm610 ha scritto:

Fondata  sul  lavoro ,   degli  prenditori   che  fino a  che  potevano   prendere  a   piene  mani  sfruttavano  gli  operai   ma   poi  (  la  scusa  era della  crisi creata  dai loro  simili )   se  ne   sono  andati  all'estero  portandosi  via  tutto...  in  quanto  alla  legge   elettorale   che  Etrusco   vorrebbe   mi  sembra   che  assomigli  tanto a  quella  bocciata  proprio da  loro   con  il famoso  referendum  ma  tant'è . Quella  del  Pd  tanto   denigrata  allora  e   il  ballottaggio  è stato  bocciato  dalla  Consulta  o  mi  sbaglio ?

Bravo !! Quella che propone E’ quasi identica all’Italicum . Bisognerebbe chiedere ad Etrusco se il 4 dicembre del 2016 festeggio’ l’allontanamento di Renzi . Io credo di sì . 

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24 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Proviamo per esempio ad applicare, ex post, il tuo sistema ai risultati del 4 marzo. Al ballottaggio sarebbero andati il M5s e il Pd. Supponiamo che l'avrebbe spuntata il Pd. In questo caso con il 18,7% dei voti al primo turno il Pd avrebbe preso il 55% dei seggi, cioè la maggioranza assoluta e avrebbe governato da solo per 5 anni. Mentre il M5s, il primo partito al primo turno con il 32,7% dei voti, avrebbe dovuto accontentarsi del 20% dei seggi. É evidente che in questo caso un voto dato al Pd al primo turno non è affatto "eguale" ma molto diverso da uno dato al M5s. In

Diciamo che conterebbero per la ripartizione dei seggi non i voti ottenuti al primo turno ma i voti ottenuti al secondo turno; nel caso Italiano se la legge elettorale fosse stata quella del doppio turno probabilmente lega forza Italia e la Meloni si sarebbero presentati con una sola lista e sarebbero andati al ballottaggio  5stelle e unione di destra (chiamiamola così, non so che nome si sarebbero dati); a questo punto gli elettori che al primo turno hanno votato PD avrebbero potuto scegliere se astenersi, se votare 5 stelle se votare destra; in pratica avrebbero fato da ago della bilancia.  Diciamo che a livello mondiale un sistema perfetto non esiste, pensiamo al sistema americano dove non contano i voti effettivamente presi ma gli stati vinti e quindi può diventare presidente uno che ha preso in totale meno voti degli altri;  in Francia per evitare la vincita dell'estrema destra gli elettori di sinistra hanno votato, magari turandosi il naso, l'attuale presidente, se in Francia avessero avuto la stessa nostra legge elettorale si troverebbero nella stessa nostra identica condizione.

P.S. poco fa stavo guardando la televisione, Salvini sembra essere molto arrabbiato, si è reso conto che Berlusconi sta tramando di fare un governo tecnico con l PD ;sta dicendo che mentre lui ha fatto di tutto per tenere unita la coalizione ci sono altri che hanno altri programmi;  probabilmente SALTA TUTTO..

poco sopra in un commento leggo:..."  Bravo !! Quella che propone E’ quasi identica all’Italicum . Bisognerebbe chiedere ad Etrusco se il 4 dicembre del 2016 festeggio’ l’allontanamento di Renzi . Io credo di sì ."... nella riforma della costituzione avevano messo cose giuste e cose sbagliate, in modo da fare passare le une e le altre; se anziché fare da soli la riforma della costituzione avessero fatto un'assemblea costituente probabilmente i risultati sarebbero stati diversi. 

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11 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Diciamo che conterebbero per la ripartizione dei seggi non i voti ottenuti al primo turno ma i voti ottenuti al secondo turno; nel caso Italiano se la legge elettorale fosse stata quella del doppio turno probabilmente lega forza Italia e la Meloni si sarebbero presentati con una sola lista e sarebbero andati al ballottaggio  5stelle e unione di destra (chiamiamola così, non so che nome si sarebbero dati); a questo punto gli elettori che al primo turno hanno votato PD avrebbero potuto scegliere se astenersi, se votare 5 stelle se votare destra; in pratica avrebbero fato da ago della bilancia.  Diciamo che a livello mondiale un sistema perfetto non esiste, pensiamo al sistema americano dove non contano i voti effettivamente presi ma gli stati vinti e quindi può diventare presidente uno che ha preso in totale meno voti degli altri;  in Francia per evitare la vincita dell'estrema destra gli elettori di sinistra hanno votato, magari turandosi il naso, l'attuale presidente, se in Francia avessero avuto la stessa nostra legge elettorale si troverebbero nella stessa nostra identica condizione.

P.S. poco fa stavo guardando la televisione, Salvini sembra essere molto arrabbiato, si è reso conto che Berlusconi sta tramando di fare un governo tecnico con l PD ;sta dicendo che mentre lui ha fatto di tutto per tenere unita la coalizione ci sono altri che hanno altri programmi;  probabilmente SALTA TUTTO..

poco sopra in un commento leggo:..."  Bravo !! Quella che propone E’ quasi identica all’Italicum . Bisognerebbe chiedere ad Etrusco se il 4 dicembre del 2016 festeggio’ l’allontanamento di Renzi . Io credo di sì ."... nella riforma della costituzione avevano messo cose giuste e cose sbagliate, in modo da fare passare le une e le altre; se anziché fare da soli la riforma della costituzione avessero fatto un'assemblea costituente probabilmente i risultati sarebbero stati diversi. 

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Ti tolgo ogni qualsivoglia dubbio : Il PD non farà mai un governo con la destra . Sia che questa destra sia quella di Salvini , Berlusconi e Meloni . E’ inutile continuare a fare congetture demenziali . Chi dice di aver vinto provi a fare un governo . Se non ci riescono ai primi del 2019 si torna a votare con i PD accucciato sulla riva del fiume ad attendere i cadaveri del M5S e della Lega . Nel frattempo abbiamo Gentiloni che questi sbarbatelli inutili , dannosi ed inetti se li mangia a colazione. 

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Prima di tutto una lieve precisazione al mio post precedente. Avevo scritto che per l'assurdo meccanismo del Rosatellum tutti gli elettori della Bonino avevano finito per eleggere solo candidati del Pd. Ovviamente mi riferivo al proporzionale. Nell'uninominale la lista +Europa ha ottenuto 2 seggi alla Camera e uno al Senato. 

Se.gnalo anche che in settimana, intervenendo a 8 e mezzo, l'imprenditore Oscar Farinetti ha perorato con forza l'approvazione di una legge elettorale uguale a quella francese. Dubito molto che il suo amico Renzi sia d'accordo. Alla luce degli ultimi sondaggi il Pd sembrerebbe in grado di conquistare ai ballottaggi solo pochi collegi in Emilia Romagna e nell'Italia centrale. Spesso soccombendo anche laddove superasse il primo turno. Senza una quota proporzionale la sua consistenza parlamentare potrebbe ridursi grosso modo al livello di quella attuale di Fratelli d'Italia o anche meno.

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2 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Diciamo che conterebbero per la ripartizione dei seggi non i voti ottenuti al primo turno ma i voti ottenuti al secondo turno; nel caso Italiano se la legge elettorale fosse stata quella del doppio turno probabilmente lega forza Italia e la Meloni si sarebbero presentati con una sola lista e sarebbero andati al ballottaggio  5stelle e unione di destra (chiamiamola così, non so che nome si sarebbero dati); a questo punto gli elettori che al primo turno hanno votato PD avrebbero potuto scegliere se astenersi, se votare 5 stelle se votare destra; in pratica avrebbero fato da ago della bilancia.  Diciamo che a livello mondiale un sistema perfetto non esiste, pensiamo al sistema americano dove non contano i voti effettivamente presi ma gli stati vinti e quindi può diventare presidente uno che ha preso in totale meno voti degli altri;  in Francia per evitare la vincita dell'estrema destra gli elettori di sinistra hanno votato, magari turandosi il naso, l'attuale presidente, se in Francia avessero avuto la stessa nostra legge elettorale si troverebbero nella stessa nostra identica condizione.

P.S. poco fa stavo guardando la televisione, Salvini sembra essere molto arrabbiato, si è reso conto che Berlusconi sta tramando di fare un governo tecnico con l PD ;sta dicendo che mentre lui ha fatto di tutto per tenere unita la coalizione ci sono altri che hanno altri programmi;  probabilmente SALTA TUTTO..

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Un vantaggio indubbio del sistema francese, cioè il doppio turno di collegio, è che in ogni collegio c'è una sfida analoga a quella nei comuni per l'elezione dei sindaci. I partiti sono costretti a scegliere uno e un solo candidato per ogni collegio, e devono evidentemente adottare criteri di selezione meritocratici. I candidati devono guadagnarsi il seggio sul campo e se eletti devono guadagnarsi in parlamento la conferma della fiducia dagli elettori del collegio alle elezioni successive. Applicando questo sistema da noi, si alzerebbe nettamente il livello qualitativo del Parlamento e si eliminerebbe gran parte dello strapotere dei capipartito, i quali oggi con le liste bloccate del proporzionale possono far eleggere praticamente chiunque a loro piacimento (e il criterio in genere non è il merito ma la fedeltà al capo).  Con il tuo sistema, invece, cioè il doppio turno nazionale, ci ritroveremmo un parlamento di nominati, spesso del tutto sconosciuti ai loro elettori e dunque poco motivati a ben operare nella legislatura. A meno che non si reintroducano le preferenze sulla scheda con tutti i pro e i contro del caso (voto di scambio etc.). Inoltre servirebbe una riforma costituzionale, una cosa che in Italia richiede molti mesi o anni. Saluti

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1 ora fa, fosforo31 ha scritto:

  Con il tuo sistema, invece, cioè il doppio turno nazionale, ci ritroveremmo un parlamento di nominati, spesso del tutto sconosciuti ai loro elettori e dunque poco motivati a ben operare nella legislatura. A meno che non si reintroducano le preferenze sulla scheda con tutti i pro e i contro del caso (voto di scambio etc.). Inoltre servirebbe una riforma costituzionale, una cosa che in Italia richiede molti mesi o anni. Saluti

E' ovvio che occorrerebbe una riforma costituzionale, se ci fosse la volontà politica considerando le doppie letture occorrerebbero mesi e non anni; poi una volta fissato in costituzione il principio del doppio turno (che quindi sarebbe costituzionale) con una legge elettorale ordinaria si potrebbero stabilire modalità, preferenze  e procedure; per quanto riguarda poi il voto di scambio è noto a tutti che si possono fare combinazioni matematiche  fra maiuscole e minuscole fra combinazioni di numeri ecc. e rendere il voto visibile  a chi lo ha commissionato ; per evitare questo basterebbe rendere possibile una sola preferenza da indicare non con il nome ma con il numero  assegnato al candidato prescelto.

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