Pensioni, entro il 2050 a rischio povertà quasi 6 milioni di lavoratori

Una intera generazione in pericolo. Assistiamo a una discriminazione tra generazioni. Già oggi, il confronto fra la pensione di un padre e quella prevedibile del proprio figlio segnala una decisa divaricazione del 14,6%. Il sistema previdenziale obbligatorio attuale garantisce a un ex dipendente con carriera continuativa, 38 anni di contributi versati e uscita dal lavoro nel 2010 a 65 anni, una pensione pari all’84,3% dell’ultima retribuzione. A un giovane che ha iniziato a lavorare nel 2012 a 29 anni, per il quale si prefigura una carriera continuativa come dipendente, 38 anni di contribuzione e uscita dal lavoro nel 2050 a 67 anni, il rapporto fra pensione futura e ultima retribuzione si dovrebbe fermare al 69,7%, quasi quindici punti percentuali in meno.
I nostri figli, se avranno la fortuna di lavorare con una certa continuità, faranno comunque la fame in vecchiaia, meglio andarsene da questo paese

http://www.repubblica.it/economia/2018/03/13/news/pensioni_a_rischio_poverta_entro_il_2050_quasi_6_milioni_di_lavoratori-191137504/

Pensioni, entro il 2050 a rischio povertà quasi 6 milioni di lavoratori

 

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2 messaggi in questa discussione

Sai cos'è una catena di sant'Antonio detta anche schema Ponzi? si pagano quelli che escono con  i soldi di quelli che entrano e il gioco regge finché quelli che escono sono numericamente meno di quelli che entrano, altrimenti salta tutto...

Nel sistema pensionistico si pagano le pensioni a quelli che escono dal lavoro con i soldi di quelli che lavorano...ti faccio un esempio supponiamo che ci siano 10 lavoratori che mantengono 5 pensionati;  quando i 10 che lavorano andranno in pensione (anche se non tutti contemporaneamente) occorreranno 20 lavoratori che mantengono i 10, poi alla generazione successiva 40 che mantengono i 20 e così via nelle generazioni successive;  perché il sistema funzioni occorre una crescita continua cosa che evidentemente non è possibile, il sistema pensionistico così come è impostato è una gigantesca catena di sant'Antonio che alla lunga non può reggere e questo non solo in Italia ma ovunque il sistema funziona così; un sistema pensionistico valido dovrebbe funzionare con l'accantonamento  di quello che vien versato da chi lavora e investito e quando il lavoratore va in pensione la pensione pagata con i soldi  accantonati e investiti; ovviamente un sistema pensionistico basato su questo sistema dovrebbe prevedere inflazione zero, altrimenti l'inflazione rischierebbe di mangiarsi quello che viene via via accantonato e azzerare il capitale destinato a pagare la futura pensione.

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E dopo due ipermercato Auchan chiusi ed il fallimento della Trony c'è la ciliegina sulla torta alla TIM: la roulette russa... anzi italiana. senza lavoro e senza pensioni, mi sa che la previsione del 2050 è ottimista-

Tim, 4.500 esuberi

http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2018/05/17/tim-via-cassa-integrazione_Ld9AU2NnD5yYHA60qj3pMP.html?refresh_ce

 

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